Tartelletta Nihon

Devo dire che oggi Yari mi ha fatto proprio venire voglia di Giappone!!!

Ingredienti per 4 pezzi:

1 rotolo di pasta sfoglia, avrei voluto fare la pasta sfoglia light di Mimi ma veramente non ho energia, sarà per la prossima volta giuro!

200 g di tofu morbido, meglio non il silk, uno normale, ma piuttosto morbido, non secco e farinoso come certe marche… io ho usato il mio preferito, quello di Monsieur Akira Suzuki che compro nel mio negozio Jappo preferito:

4 asparagi+4 code di asparago lessi

pasta di umeboshi (le prugne acidine salate e secche Jappo, si proprio loro), se le comprate intere e volete provarle vi consiglio questa ricetta di Betty per accompagnarle con del riso

8 fiori di ciliegio secchi, io ho usato i miei

2 c.m. di salsa di soja aromatizzata allo yuzu (agrume piccolo d’Asia)

erba cipollina secca

insalata

olio extra vergine d’oliva

Procedimento:

Ricavare i quattro cerchi di pasta dal vostro rotolo di pasta per fare le tortine individuali:

_Frullare il tofu+salsa di soia con le 8 code di asparagi e tenere solo le 4 punte per il decoro. Ho usato il Bimby a velocità massima per un minuto e mezzo, quindi se usate un altro apparecchio non esitate a frullare più a lungo, il composto deve risultare ben omogeneo. Con questa crema riempire le barchette di pasta, io ne ho messi due c.m. bombati ciascuna, decorare con l’erba cipollina e aggiungere la punta di asparago:

_Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 20/25 minuti, all’uscita dal forno spennellare ogni asparago di olio con un pennello, aggiungere due fiori di ciliegio secchi e un ciuffetto di pasta di umeboshi in ognuna:

Il sapore di tutti gli ingredienti di questa ricetta sono molto delicati, non ho messo sale ma la salsa di soia aromatizzata da un buon sapore alla crema, l’asparago é delicato e secondo me necessita di abinamenti non troppo agressivi, la pasta di umeboshi é acida e ne mangerei a cucchiaiate in questo periodo, trovo che sostituisca molto bene il limone con cui spesso condisco gli asparagi.

Il “proggetto” della tartelletta, quando ho delle idee le “fermo” su carta altrimenti le dimentico:

Quest’anno sono veramente troppo stanca per seguire il mio orticello, così ho messo solo una piantina di ciliegini 🙁 spero che al ritorno dalle vacanze avrò un po’ più d’energia per piantare almeno dell’insalatina, l’anno scorso abbiamo avuto pomodori, insalata, rucola, basilico (ho fatto un sacco di pesto da congelare, ne abbiamo avuto per tutto l’inverno), é vero che abbiamo “solo” circa quattro metri quadri di orto, ma in centro a Parigi é moltissimo, quindi é proprio un peccato non approfittarne…

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Che posso dire Pizza.. Che piatto elegante!! E’ stupendo e per la pasta sfoglia si sarà per la prossima volta!!! 😉
    Comunque davvero incantevole, la tua cucina nipponica è sempre così interessante…. 🙂
    Bellissime anche le piantine.. Anch’io vorrei un vero orticello, ma mi accontento dei vasetti nei quali posso mettere il basilico, l’origano, il sedano e poi vedremo!!! 😛

    Reply
  2. Dimenticavo.. Stupendo il progetto della tortina.. Io le pietanze me le sogno di notte.. ( Scherzo, ma quasi, la sera prima di andare a dormire, penso già al giorno dopo in cucina.. non è un’ossessione.. ma proprio amore !!!! 😳 )

    Reply
  3. WOW, che bella spiegazione, tutto ben chiaro e ben fotografato.
    Per non parlare della ricetta: dev’essere squisita!
    complimenti!!

    Reply
  4. Ti prego Pizza: mandamene una per questa sera!!! pago quanto vuoi 🙂

    Reply
  5. Wow, ma complimentissimi!!!!!!!!!!!!

    Reply
  6. La foto sembra un soooogno… che bontà.

    Reply
  7. Non ho il 90% delle cose scritte qui, ma me le papperei super volentieri queste tartellette!!!

    Reply
  8. Una vera opera d’arte!!! Non sono in grado di realizzarle ma le ammiro dal monitor. Ahhh, come vorrei assaggiarle!!!!!!!!!!!!!!

    Reply
  9. Pizza, sono bellissime !!!
    Il progetto é carinissimo, scritto metà in francesse e metà in italiano… 🙂
    Ma come va con la schiena e il kiné ???
    Io per ora sto meglio (gli antiinfiammatori hanno fatto il loro dovere, nella speranza che non mi abbiano fatto male allo stomaco, ora li ho smessi…).
    Ah, volevo anche chiederti se posso andare sul sito in francese (nella mia ricetta) e ringraziare… Penso di sì, ma… 😉
    Un bacione,
    Ele.

    Reply
  10. La raffinatezza con cui presenti tu le ricette non ce l’ha nessuno 🙂 E queste tartelle sono a dir poco favolose 😉
    Che meraviglia i pomodorini, le mie piantine non sò se si riprenderanno dello shock di tutta l’acqua che han preso 🙁

    Reply
  11. barbara mi piacciono troppo le tue tartine 😛

    ..solo che però non ho capito perchè i tuoi asparagi sono così particolari 😳

    non saprei dire cosa mi sembrano 😳

    mi fanno una strana impressione O__o soprattutto disegnati sulla carta 😳

    cmq la foto finale mi piace troppo!!! 😛

    …come si chiama la piantina coi fiorellini rosa???? ^_^

    ciao barbarella!!!
    baciotto a pizza 😉

    Reply
  12. Che perfezione!! Bravissima!!

    Reply
  13. Grazie a tutti 🙂

    @Elettra: dal kiné dovevo andarci oggi ma sono a terra, ho passato il pm nel letto… la schiena andava meglio ma sono stanchissima, mi sento fiacca e debole… spero passi perché… io devo andare alla sagra del seitan e essere in forma 🙂 ma medicine non ne prendo quindi male non va’! Durante l’ultima crisi grossa avevo avuto un sacco di mal di stomaco a causa delle medicine, si deve prendere il gastroprotettore subito, non dopo 4 giorni come prevede il protocollo italiano!!!

    Nel progetto iniziale avevo previsto della curcuma ma poi non l’ho messa, volevo lasciare i sapori ben distinti e devo dire che andava bene così!

    @Nello il bricconcello: cosa vorresti insinuare? Che ho fatto bene ad avere il dubbio se pubblicare il disegnino o meno??? Non ho messo la foto per farvi avere cattivi pensieri, ma solo per dare l’idea del disegnino per ricordarsi le ricette… se magari qualcuno non ci aveva pensato: é pur sempre un trucchetto no? Bischero!

    I fiorellini rosa sono dei geranei (si scrive così in italiano?) con i petali fitti e arricciati, ne ho anche un altro tipo con i petali bicolore (bianchi e viola) un po’ strambetti, non li avevo mai visti così li ho piantati, sono stati il mio unico sforzo di giardinaggio per quest’anno 🙁

    Reply
  14. Ahh c’est chouette ça 😀
    (So che con te posso dar sfogo ai miei istinti francofoni eheh)
    Complimenti davvero, hanno un aspetto davvero ottimo e oserei dire elegantissimo 😉 Peccato solo che mi venga difficile reperire tutti gli ingredienti 🙁

    Reply
  15. La ricetta è bellissima anche se, come Mirko, non ho il 90% degli ingredienti… Mi spiace che non stai bene 🙁 Ti faccio i miei auguri di buona guarigione!

    Reply
  16. Beh la salsa di soia acidina potete farla aggiungendoci del succo di limone… non sarà la stessissima cosa ma come abbinamento secondo me va’ bene, per la pasta di umeboshi potete cercarla nei negozi asiatici o prendere le prugne Jap, denocciolarle e frullarle, la mia era in tubo già pronta, ma il sapore é quello delle prugne vendute intere…

    Reply
  17. @ Nello
    ma quante faccine rosse… 😳
    😉

    @ Barbara
    la tartelletta dev’essere molto gustosa, ce le vedrei in versione con asparago selvatico, anche per evitare troppe faccine rosse per Nello…
    Fantastici gli orti cittadini! brava, anch’io nei miei vasi metto il possibile!
    😉

    Reply
  18. Uuuuhhhh…. Scusa x il Ritardo di Questa Ricetta…. è un’Opera d’Arte…e C’è anche il Progetto su Carta.. Ideissima.. Complimenti.. Spero in una Tua Repentina Guarigione… Kizz Kizz

    Reply
  19. chebbontà, chebbontààààà! devo provare, chissà se il mio asia market di fiducia ha questi ingredienti. la prungnetta mi è nuova, dici che è trovabile in milano? voglio assaggiarla e magari replicare la ricetta che sembra ottimissima

    Reply
  20. Suprema! Sai Pizza Pie io adoro le Umeboshi e utilizzo sempre l’acidulato. Comunque a Milano si trova tutto da Naturasì anche la cremina in vasetto di vetro io non la compro perchè non so resistere e la finisco già in macchina mentre torno a casa… Complimenti è perfetta. Spero tu ti senta presto in forma, un bacio.

    Reply
  21. Oh, mi dispiace !!!
    Rimettiti presto…
    Un bacione, Ele.

    Reply
  22. Che creazione e che che eleganza! da libro di cucina,veramente. Complimenti Pizza!!!

    Reply
  23. Si, é vero il miglior acidulato di umeboshi che io abbia mai provato (anche se non ne ho provati molti…) é quello della finestra sul cielo che ho trovato al Naturasi, e sicuramente nei negozi asiatici trovate le prugnette… che buone… 🙂

    Si Mariagrazia… meglio gli asparagi selvatici per Nello 🙄 🙂

    Reply
  24. L’ispirazione si è tradotta in un piccolo capolavoro 😉 Mi piace molto. Mi dai il nome del tuo rivenditore di tofu? Così quando capito a Parigi… 🙂
    PS. Vende anche gli yuzu?

    Reply
  25. Mi associo a tutti i commenti, bella la ricetta, le foto, tutto..Brava Pizza!

    Reply
  26. L’épicerie japonaise dove vado io di solito si chiama Kioko, é al 46 rue des petits champs nel secondo arrondissement, laterale dell’avenue de l’Opera. Quando guardi l’Opéra Garnier standole di fronte hai le Galerie Lafayette dietro e Kioko é all’inizio di questa via che é sulla destra dell’avenue.
    Il tofu si chiama Suzu tofu ed é consegnato fresco il martedi e giovedi mattina, quindi non andare prima delle 11 di questi due giorni, ma neanche troppo dopo (il sabato per es non ne trovi…).
    Di solito il suo tofu non lo uso così, lo preparo più semplicemente o lo nangio “nature”, ma questo era scaduto… E’ talmente buono che é un peccato non prepararlo bene 🙂
    Kioko vende anche qualcosa di fresco come gobo, foglie di shiso, ma veramente 4 cose, lo yuzu non l’ho mai visto da loro, solo il succo in bottiglia.

    Un altro negozio Jappo fornito di cose ancora più strane é Issé 11 rue St Augustin,
    http://isse-et-cie.fr/workshop/
    é vicino a Kioko, Issé ha anche dei ristoranti, sono tutti e due gestiti e di proprietà di Giapponesi, ma Kioko é più aperto anche verso i clienti occidentali e ha prodotti più standard, é più grande ed ha più scelta, per ogni prodotto trovi almeno due marche. Issé é meglio per altri aspetti, prodotti meno industriali, cose più introvabili, tiene anche il wasabi fresco 🙂 booonooo! Sembra più un negozietto di paese, una volta ci siamo andati e ci ha fatto fare una degustazione… che cose buone… 🙂 Hanno la scorza di yuzu secca nel negozio on line. Ora gli scrivo per sapere se hanno gli yuzu freschi… Ma sicuramente qui a Parigi si trovano perché una pasticceria di fronte a casa mia fa periodicamente un dolce con questo frutto. Quindi c’é.

    Ti consiglio di visitare anche questo sito, io ci ho comprato proprio l’altro giorno delle cose interessanti… tra cui anche le foglie di ciliegio, peccato che siano piene di schifezze chimiche dentro… dovrò farmele:

    http://www.nishikidori-market.com/

    Reply
  27. Questa ricetta è un altro supercapolavoro di eleganza!!! Eccezionale, e quanto sono belle le tue ricette con le foto, mi fai davvero viaggiare su un tappeto volante!!!
    Pensa che sono stata pure in trasferta in Francia in questo periodo, peccato che i viaggi di lavoro non lascino nemmeno un secondo di tempo per respirare…mentre ero a CDG pensavo a te…mentre andavo in taxi a Sezanne (dove ho assaggiato per la prima volta lo champagne) ho visto contadini che vendevano bio…e ho ripensato intensamente a te…insomma…avrei voluto evadere e venirti a trovare!!!!
    Bellissima ricetta davvero!!!!

    Reply
  28. Mauschen che peccato!!! Conosco Sezanne, siamo andati a una mostra di quadri dello zio di Lorenzo… L’assessore alla cultura é un sudamericano simpaticissimo che organizza molte cose interessanti… peccato veramente che non siamo riuscite a incontrarci… magari una prossima volta se riesci… e poi eri proprio in zona champagne… che buono 🙂
    Devo scrivere al nostro “fornitore ufficiale” per chiedergli un paio di cose a proposito dei metodi di produzione…
    Mi raccomando: se un giorno passerai per Paris e riesci a trovare un paio d’ore dobbiamo incontrarci, magari solo ber bere un succo di frutta 🙂

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti