L’ultima ricetta prima di considerare il cavolo cappuccio ‘fuori stagione’…
(e scusate le foto fatte un pò così ma è una preparazione che ho fatto stra velocemente per un’ospite a cena e i tempi erano stretterrimi)
Bene, anzitutto volevo mostrarvi il mio ultimo progetto formaggico
…che è un semplice formaggino fatto con latte di soia, fecola di patate, sale, limone e un pò di dado in grani per dargli sapore.
Dolciastro ovviamente, ma è stato utile e apprezzabile per la ricetta che vado a presentarvi…enjoy!
Ingredienti:
1 cavolo cappuccio
il formaggino di cui sopra (ottenuto col vecchio metodo del metti-tutto-a-bollire-finchè-non-diventa-una-palla/e-poi-sbatti-in-frigo-in-una-formina)
100 ml di panna di soia
noce moscata
olio evo
Procedimento:
Per prima cosa, sfogliare il cavolo di una decina di foglie esterne, le più grandi e belle che riuscite ad ottenere, e ammorbidirle leggermente lasciandole cuocere qualche minuto a vapore.
Nel frattempo tagliare il restante cavolo fino alla parte più coriacea a striscioline, e quando avrete levato le foglie dal vapore mettere su il resto, che andrà cotto un pò di più affinchè si ammorbidisca bene (anche se, a mio parere, un minimo di croccantezza non guasta mai).
Una volta levate le striscioline dal calore, metterle in una terrina con il formaggino tagliato in pezzi, la panna e la noce moscata. I gusti dolci stanno bene con questo cavolo percui invece di tentare di nascondere il dolciastro del formaggino e della panna l’ho esaltato con copiosa noce moscata…ovviamente de gustibus non disputandum est, e nulla toglie che voi optiate per altre spezie.
Una volta amalgamato questo composto, stendere le foglie nel frattempo raffreddate e dividere il ripieno all’interno di esse, ‘impacchettando’ poi ogni cannellone e disponendolo nella teglia…io ho fatto così:
…ovverosia, riempire la foglia, piegare all’indentro il bordo più ‘largo’ di essa e poi arrotolarla.
A questo punto, ho pensato di infornare un pò per dare quel che di ‘sbruciacchiato’ e far sciogliere il formaggino e rassodare la panna…un filo d’olio evo sopra ogni cannellone e poi cira 15 minuti a 150 gradi (o 180? non ricordo…), magari con l’opzione grill del forno che secca un pò le foglie e regala una nota scrocchiosa.
E dopo quest’ultima fase, non resta che magnà. Coinquiline & ospite hanno gradito, anche se non ho avuto tempo per decorare un pò il piatto (e nel frattempo che era in forno abbiam fatto l’aperitivo…ciò significa che come al solito sono arrivata alticcia al momento di servire, sigh).
Sapore particolare e dolcino ma gradevole, e tutto sommato la ricetta è semplice e relativamente veloce!
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Pubblicato da Gnubby
Gnubby...ho anche un nome vero ma voi farete finta di niente, ho questo soprannome circa dalla terza media e il più della gente che conosco non ricorda neanche come mi chiamo all'anagrafe. Sono pisana e maledettamente campanilista, ma abito a Milano da circa 5 anni per studio e lavoro, quasi laureata in disegno industriale e grafica/illustratrice freelance. Passioni principali MUSICA, dove schizzo dal metal estremo al jazz passando per la sperimentale più malata con un'attitudine compulsiva ai concerti live di qualunque rango e VIAGGI, rigorosamente all'avventura e alla scoperta completa di nuove persone e culture, senza turismo, alberghi, fobia dell'igiene e quant'altro. Sono stata viziata per quasi vent'anni dalla cucina genuina di una nonna come solo quelle toscane sanno esserlo, che ha sempre rispettato la scelta di essere vegetariana praticamente da quando ero bambina. Quando sono andata a vivere da sola mi sono resa conto di non sapere nemmeno come si mettesse su l'acqua per la pasta, ma non sono stata capace di cedere al caro vecchio cibo surgelato, in quanto sempre abituata a mangiare cibi sani, caserecci e con ingredienti freschi, così, piano piano, attingendo da tutti i piccoli trucchi che ho sempre visto fare alla nonna da quando ero bambina, ho imparato a cucinare, traslando il mio istinto da brava creativa anche tra i fornelli, facendomi guidare da fantasia gusto personale. Mi sono appassionata così tanto da iniziare a fare in casa anche le cose che raramente non si comprano già fatte, e ho deciso di perseguire il più possibile la scelta di non comprare niente di confezionato, per motivi etici, per amore della cucina genuina e buona DAVVERO, e pure per economia. Perseguo la mia scelta in una dimensione personale lontana da motivi politici o da un'etica paricolarmente estremista...Dopo >10 anni di vegetarianesimo sono diventata vegana perchè ho naturalmente sentito di farlo. Non sono 'integralista' poichè credo che il modo migliore per vivere in maniera etica sia non sentirsi e non far sentire nessuno costretto, quello che cerco di combattere non è il consumo di derivati animali di per sè ma il sistema con cui è concepito nel 2011 e non giudico neanche il più carnivoro degli onnivori ma mi limito a cercare di aprire qualche occhio a chi non si pone neanche il problema. Cercando sempre di fare cose appetitose sono riuscita a far innamorare anche gli amici onnivori più incalliti di certi cibi (e alcuni erano tipo i bambini davanti alle verdure, eh...), e prendo questo esempio come spunto per raccontarvi la mia filosofia per la quale un piccolo sforzo spontaneo e non privativo da parte di tutti può essere più utile di una visione completamente integralista che solo pochi riescono a seguire del tutto. Scrivo su VB da oltre un anno e grazie sia agli scambi telematici che agli incontri di persona ho sia fatto nuove amicizie che intensificato il mio interesse e le mie idee su alcune tematiche...alcune sono totalmente in linea con il 'modello' generale del blog, altre un pò meno, ma proprio perchè a volte la penso diversamente da tanti vegani del mondo che conosco mi sento 'utile' ai fini del reciproco scambio!
Trovo tutto ottimo e invitante! Quel formaggio devo provarlo per forza!!!!
L’ospite ha gradito vero?
Che bellini questi cannelloni, devo provare a cimentarmi col formaggio 🙂
Interessante anche questa nuova sperimentazione formaggina e in cannelloni di cavolo cappuccio con il medesimo formaggio.. Bella la crosticina che si è formata dopo la cottura!!! Gnammmm
E’ una buona idea quella del cavolo con il formaggio! Sai è una cosa semplice ma io non ci avrei pensato!
qual’è il procedimento per il formaggio?
Che bella idea…devo decidermi a farmi riuscire qualche formaggio vegan!
@ Giuseppe: scusa, non l’ho scritto per intero perchè è molto simile ad altri procedimenti già scritti e riscritti sul blog e non volevo risultare ripetitiva…in ogni caso, io metto un cucchiaio abbondante di fecola per ogni bicchiere di latte usato (questo infatti è fatto con circa 3 bicchieri di latte e 4 cucchiai di fecola), li mescolo bene insieme a freddo e poi metto a bollire aggiungendo limone e sale per dare un sapore più ‘formaggioso’ insieme ad altre eventuali spezie (un pelo di brodo granulare è fantastico ma si può fare anche senza o con altri sapori).
Dopo un pò il tutto si raggruma in una pallotta che si stacca bene dai bordi del contenitore, a quel punto spengo il fuoco e metto a raffreddare in una formina unta ai bordi con olio o margarina perchè si stacchi poi bene e appena non è più caldissimo lo abbandono in frigo qualche ora…credo che una mezza giornata sia l’ideale per la consistenza.
Questo è quanto 😉
Molto golose mi piace molto, brava Gnubby 🙂
wooow ma che idea 😛
complimenti anche per il progetto formaggico O__o
brava gnubby 😛
(una domandina: ma la panna dov’è???? O__o )
la panna è tutta la roba bianchiccia che vedi lì intorno…mescolando si è un pò fusa col formaggio perchè non avendolo fatto raffreddare tantissimo a suon di girare si è spiaccicato un pò 🙂
eheheh gnubby come si vede che non mi conosci 😛
si la panna in effetti c’è e si vede, ma io di solito ce ne metto a valanghe O__o
…solo così godo O__o
devo pensare male? la mia battuta era fraintendibile? buahahaha
ah ok ._. era per la quantità
io che già pensavo male
gnubby ma a cosa avevi pensato??? 😳 😳
ahahahahahahahah
gnubbi approfitto della tua ricetta per salutare tutti 😛
ciaooooooo a domani 😀
…stacco perchè la cena è pronta O__o
Che bei cannelloni… 😀