Maccarruni ‘i Lia

Potevo non postare una cosa del genere??? 😉

Questa pasta fatta in casa in Calabria si chiama “MACCARRUNI ‘I CASA”, anche conosciuta come FILEJA (credo però che nella tradizione calabrese ci mettano anche le uova nell’impasto, ma non vorrei dire corbellerie…) ma visto che la ricetta è di mammà, allora ho dato loro proprio il suo nome, cioè LIA (ovviamente, essendo lei palermitana, poteva non chiamarsi Rosalia??? Eh!). Tra l’altro, credo che in Sicilia si faccia proprio così, senza uova, con il nome di BUSIATI, se non sbaglio…

Comunque, veniamo a noi:

Ingredienti (per la pasta):

500 g  di semola di grano duro rimacinata

acqua calda q.b.

Ingredienti (per il sugo):

1 cipolla dorata

passata di pomodoro (io ne avevo già pronta, fatta l’estate scorsa con i pomodori freschi e poi congelata)

peperoncino (le mie piantine sono molto generose, fruttificano tanto e a lungo! Così ne ho ancora dall’anno scorso…)

timo

origano

olio evo

acqua

Procedimento:

Preparare l’impasto che deve risultare elastico, mettendo la farina sulla spianatoia ed aggiungendo l’acqua poco per volta (io ho impastato a mano ed ho usato circa 250 g di acqua che ho pesato sulla bilancia), secondo il grado di umidità della farina, ecc. ecc. Ecco come deve risultare:

Lasciatelo riposare coperto per circa mezz’ora (io ho coperto il contenitore con della pellicola trasparente). Nel frattempo preparate il condimento che preferite, io ho fatto un sughetto frullando a crudo una cipolla in un po’ di passata di pomodoro già pronta, aggiungendo un filo d’olio evo, un goccio d’acqua, del timo e dell’origano secchi e un bel peperoncino, e facendo poi restringere in padella giusto il tempo necessario. Il basilico lo uso solo quand’è di stagione, oltretutto non mi piace né secco né surgelato.

Purtroppo non avevo della ricotta di Concita, altrimenti ci sarebbe andata a nozze!!!

Trascorsa la mezz’ora di riposo, prendere l’impasto, lavorarlo sulla spianatoia e ricavarne dei filoncini del diametro dei “grissini Torino”, tanto per intenderci ;-), come questi:

una volta fatti tanti filoncini, ricavarne dei pezzetti come questi, che sono lunghi circa 5 cm:

Poi, con un ferro da maglia o con uno spiedino di acciaio o di legno liscio se lo avete,  iniziate a formare i “maccarruni”. Io non avevo né l’uno né l’altro, così mi sono arrangiata con uno spiedino inizialmente molto ostile, ma che con me ha fatto pace da mo’, visto che ormai lo uso spesso e volentieri per queste cose!!! Comunque, a voi (a meno che non siate “esperti nell’uso strampalato dello spiedino in questione”) lo sconsiglio, perché non essendo liscio è difficile usarlo se non si ha la mano. Quindi, ricapitolando, o usate un ferro da maglia (sterilizzato a modo) oppure optate per uno spiedino liscio, che è meglio (come diceva uno dei Puffi…)

Appoggiatelo sul pezzo di impasto come da fotografia (in posizione non centrale rispetto alla punta dello spiedino, capirete dopo il perché) e con una leggera pressione create un piccolo solco. Ricordatevi di infarinare leggermente sia l’impasto che lo spiedino, altrimenti il maccherone rimane attaccato al ferro! 😉

Fatto ciò, con un movimento deciso ma non pesante fate scorrere velocemente il palmo di una mano sullo spiedino, cercando di allungare l’impasto verso il centro dello spiedino stesso (ecco perché inizialmente va sistemato non in centro), fino ad ottenere un maccherone come questo:

che verrà estratto dal ferro facendolo semplicemente scivolare via con l’altra mano. Ecco cosa si ottiene:

Vi assicuro che è più facile a farsi che non a dirsi!!!! Dico sul serio! Provare per credere!

Andate avanti così (ricordandovi di infarinare lo spiedino e l’impasto) fino ad esaurimento dei pezzettini, riponendoli poi in appositi vassoi infarinati. A me ne sono venuti tantissimi! Ho riempito tre vassoi grandi e due piccoli!

Nel frattempo portate ad ebollizione abbondante acqua salata, aggiungete un filino d’olio (affinché la pasta fresca non si attacchi alla pentola né a se stessa) e versatevi i maccheroni, che dovranno cuocere per circa 12/15 minuti da quando l’acqua ricomincia a bollire.

A questo punto scolateli e metteteli in padella ad insaporirsi nel sughetto ancora per qualche istante…

Impiattate e mangiate finché roventi!!!

E buon appetito a tutti da parte mia e da mamma Lia!!!!!!! 😉

P.S. Come avrete notato la ricetta non prevede sale nell’impasto. Io non lo metto neanche nel sugo, personalmente mi basta il sale aggiunto all’acqua di cottura…

P.S. 2 Con un bel pezzo di ricotta di Concita, ripeto, sarebbe stato il top!!!! Ma purtroppo non l’avevo preparata… 🙁  Sarà per la prossima volta! 🙂

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Oddio!!! che belli!!! Ma che lavorone!!! Fameeeeeeeeeeeeeeee

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  2. Mamma mia come mi fanno gola queste cose, complimenti a mamma Lia….queste sono le cose che vorrei imparare a fare ma che non ho la pazzienza di fare, ma se ci fosse qualcuno che mi insegna 🙂 Delizioso anche il sughetto 🙂

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  3. Ps: Anto io cambierei la foto iniziale mettendo l’ultima, rende di più l’idea della squisitezza di questo capolavoro 🙂

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  4. Caspiterina! L’ho appena postata e già commentate?? Che belless!!!!! 😉
    @ Chicca: consiglio accettato! Lo faccio subito!

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  5. 😛 lo sò sono una rompiscatole, ma credo che la foto iniziale sia molto importante per atrarre chi crede che noi vegan moriamo di fame e ci priviamo di certe prelibatezze 🙂
    Hai ragione la ricotta di concita secondo me ci stava alla grande 😛

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  6. @ Chicca: fatto! Avevi ragione! Come sempre… 😉

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  7. aaaaaahhhhhh! Sbavazzamento totaleeeee!!!!!!!!!!

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  8. Buoni i maccarruni! quando avrò il robot con le trafile mi cimenterò anch’io con la preparazione della pasta fatta in casa! 🙂

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  9. veramente spettacolari! utilissimo il tuo reportage passo passo! vorrei poter riuscire a farli…
    complimenti a mamma Lia e figlia naturalmente!

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  10. Grazie ragazze!!! Sono veramente una goduria!
    @ Maria Pia: prova, vedrai che al quarto maccherone sarai già esperta!!! Ti assicuro che sono facilissimi da fare!!
    @ Chicca, prova anche tu!!!

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  11. 😯
    😯

    questa sarebbe la base ideale del mio piatto della domenica!
    beh finché ho il polso fuori uso un pacchetto di ziti! e mi mangio con gli occhi i maccaruni tuoi e di mammà!

    ma lo sai che in un paese qui vicino fanno i maccaruni a forma di spaghetti? peccato che sono all’uovo… ma prima o poi bisogna tentare la veganizzazione… perché sono davvero buoni…

    😉

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  12. Domenica ho un’amica a pranzo e quasi quasi mi cimento in questa meraviglia qua.
    Mi pare che sia una bel lavoro, magari un pò lungo ma…io adoro mettere le mani in pasta 🙂

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  13. Ma che lavoro. Ma il risultato è stato bellissimo. Brava
    tutti e due.
    Posso cenare oggi a casa tua? Con questa pasta!!!!!!

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  14. Anto che spettacolo!!! e che pazienza a preparare tutti questi maccheroni!!! e anche il sugo, semplice, gustoso, e piccante !! (anche io sono un’adoratrice del peperoncino 😉 )

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  15. 10 e lode, che dico 10, 110 e lode e dignità di stampa!!
    Non credo che avrò mai la pazienza di farli ma come li mangerei!!

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  16. Mareeeeeeeeeeeeeeeeemmmmmmmmma che fame!!!!!!!!!!!!!!!!

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  17. che fame Antooooooooooooo

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  18. meno male che oggi è mercoledì, così ho tempo per comperare gli ingredienti mancanti(Ho finito la semola) , e poi domenica voilà…già pregusto il figurone! Preparerò anche il famoso formaggio di Concita….poi ti farò sapere..Anto

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  19. Grazie ragazze!!! Forza, dai, provateci, il lavoro in realtà è meno lungo di quanto si possa pensare!!! Come per gli gnocchi, del resto. Vi assicuro che il risultato appaga davvero tanto!

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  20. Ma sei BRAVISSIMA!! Io li adoro!!! sono una di quelle cose che mia mamma sa fare (siciliana, e si chiamano maccarruni!!) e che non mi sono mai fatta insegnare..neanche lei ci mette l’uovo..mi sa che provo a farli seguendo i tuoi consigli e se vengono buoni un giorno magari proverò a sorprenderla! ancora complimenti, certe ricette bisogna tramandarle..e condividerle!! grazie..

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  21. Bellissimiiii!!! Questa ricetta mi piace da morire, per me sarà come fare il triplo salto mortale, ma vorrei proprio provare a cucinarla per le persone a cui voglio bene…Anto, sei di una bravura incredibile!!!!!

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  22. @ Ruorfree: Ah, ‘ste mamme cuoche nel DNA!!!! 😉 Sicuramente se proverai a farle i “maccarruni” la sorprenderai eccome!
    @ Mauschen: spero che quelle persone ti vogliano bene almeno quanto tu ne vuoi a loro!!! Sei dolcissima!!! Cmq, fare delle belle foto significative fa sempre la differenza perché rende alle nostre pietanze la dovuta giustizia! 😉

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  23. Chiedo l’aiuto da casa: Nello, vero che questi in Campania si chiamano “cavatiell'”?
    Li ho fatti un sacco di volte con mia zia.
    Grazie per aver proposto l’idea!! ;D

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  24. I busiati in provincia di Trapani li fanno un po’ diversi. Mamma che scorpacciate di busiati freschi con pomodoro olio e basilico….

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  25. @ MarkoPuff e Mirko: dai ragazzi!!!!! Sotto con le vostre versioniiiiiiiiiii!!!!!! Please…. 😉

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  26. Uau ma questi ci sono anche in Salento e si chiamano minchiareddhri (che vuol dire piccoli… beh si capisce l’inizio della parola no?) :-PPPP

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  27. Che meraviglia !!!
    Complimenti, che lavoro !

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  28. @ Giovanna: Minchiareddi???? 😉 ma dai!!!! spettacolo!!! Che ridere!!!!
    @ Elettra: grazie, anche mamma ringrazia e gongola!!!!! 😉

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  29. scilipoti paola 19 Marzo 2010, 23:34

    complimenti, anto!!! confermo: proprio come quelli di mmamma lia!!! mmmmmm, che fame!!! è quasi la mezza, direi di approfittarne, farò giusto uno “spuntino” di mezzanotte!;) SEMPRE BRAVA!!!

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  30. @ Paola (mia sorella): Eh, quelli fatti da mamma sono ineguagliabili! Io ci provo, prova anche tu però!!!! 😉

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  31. Sei bravissima! Complimenti 🙂

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  32. la la la… felicità! 🙂

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  33. Ciao Virginia!!!! Che fusa che sei!!! 😉 simpaticissima come sempre!!!! 🙂
    Un abbraccio.

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  34. Ciao, da buona Calabrese, esattamente da Reggio Calabria,la mia mamma e nella nostra Regione nell’mpasto niente uova, Mai!!!! Sono una meraviglia del gusto dopo aver lavorato tanto….

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  35. Ciao Marzia!!! Anch’io sono di Reggio!!!! Ma pensa tu!!!! 😉
    Sono “espiantata” in Valle d’Aosta ormai da 18 anni però…
    Mia madre è di Palermo, mio padre di Reggio Calabria; abitano ancora a Reggio, dove ho vissuto per 19 anni insieme a loro prima di emigrare per lavoro e per amore! 😉

    Pensavo che in Calabria i “maccarruni” si facessero con le uova perché in famiglia alcune mie zie li facevano così… 🙁 mia madre invece li ha sempre fatti senza, per nostra fortuna! 😉 anche gli gnocchi, rigorosamente solo patate e poca farina! 😀

    Un bacione a te ed uno a Reggio!!! 😉

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  36. oh le fileja!!! mia nonna le fa con fagioli!! 🙂 una bonta proprio!! sono la mia pasta preferita!
    poi come le hai preparate tu, piccanti,mmmhhh bone 🙂

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