Ecco i miei quadrucci, questa volta fatti in versioni light! Armandovi di pazienza in un paio d’ore potete regalarvi dei ravioli leggeri da gustare sia in brodo che asciutti. Per il brodo mi sono riportata a QUESTO.
Ingredienti per la pasta:
- 300gr di semola
- 100gr farina 0
- 3 cucchiai di olio
- 250ml circa di acqua
Ingredienti per ripieno:
- 1/2 cipolla
- 1 aglio
- 1 zucchina
- 1 carota
- cimette di cavolfiore
- 4 wurstel di tofu (o semplicemente del tofu o seitan)
- trocomare o sale
- 2 cucchiai di farina di ceci
- 2 cucchiai di pangrattato
- noce moscata
Per il brodo:
- daikon secco
- alga kombu un pezzetto
- un fungo shiitake
- zenzero
- 1 carota
- 1 cipolla
- 1 gambo di sedano
- tamari
Come prima cosa preparate la pasta, setacciate le due farine aggiungete l’olio e poco alla volta l’acqua, impastate fino ad avere un impasto liscio ed omogeneo che lascerete riposare almeno mezzora. Preparate il ripieno facendo saltare le verdure con un filo di olio, quando sono praticamente cotte aggiungete anche i wurstel tagliati a fette e fate saltare ancora qualche minuto, se usate tofu mettetelo un attimo prima in modo che si insaporisca bene
a questo punto frullate bene le verdure, aggiungete al composto la farina di ceci e il pangrattato in modo da rendere compatto il ripieno
e ora con tanta pazienza faggiamo i nostri ravioli, queste sono le mie manine fotografate dal papi 🙂
mettete i ravioli su un vassoio infarinandolo bene e spolverate anche sopra, io uso la farina di riso asciuga molto bene.
Per il brodo mettete a bagno il daikon con il fungo e l’alga almeno per un oretta, poi mettete in pentola con le verdure e il tamari bollite mezzora poi aggiungete i vostri ravioli, ne risulterà un brodo molto gustoso e salutare. Ne ho congelati un bel po’ che farò anche asciutti, buon ravioli a tutti 🙂
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Chicca sei un mito!!!!!!
Non sono amante della pasta fatta in casa ma se fossi lì me la sarei già mangiata tutta!
Dalle mie parti si dice “due mani d’oro” e mi pare possa render merito alla tua arte culinaria.
Ieri sera ho usato l’okara per la prima volta nella mia vita, dopo circa 5 o 6 mesi che ho la vegan star, dà una gran soddisfazione lavorarlo e cucinarlo…..bèh se me lo dicevi potevamo festeggiare l’evento con i tuoi quadrucci casalinghi! 🙂
Complimenti dai cuochi lenti!!
Mo’
Gnam!!
prima ci commentare la ricetta, volevo dirti che guardando la il link del tofu strapazzato sono rimasto contentissimo, perchè ho trovato proprio una ricetta adatta a me!!!!
in questi giorni lo farò 😀
questi quadratucci sono davvero belli!! tutte le volte che vedo le foto dei tuoi passaggi mi sembra di stare in cucina con te!! 😀
buona domenica a te e a tutta la tua famiglia!! 😀
Chicca non ho parole…sei bravissima
si si, bisogna proprio che rifaccia i tortelli… ho giusto comprato l’apposito attrezzo quadrato! E complimenti per le mani!
°_° sono strabilianti….e perfetti!!!!! bravissima chicca!!!!
wow! Stupendi
Chiccaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa… Ma che belli e chissà che bontà !
Baratto una mia crostata, per questi tuoi quadrucci in brodo…
(Mmmmmmmmmh, insomma, me lo devo proprio comprare, lo stampo !)
Baciotti.
Altro ripieno favoloso da copiare!!Chicca sei grande!!!!!!!!
ma che belli!!!
sei davvero bravissima!!!
Che meraviglia di ravioli (e che belle mani!). Ma hai la macchina per stendere la pasta o hai una tecnica segreta che non vedi l’ora di condividere con noi? 🙂
Che belli, sei un mito! E che mani meravigliose hai. Come fai a tenere unghie così perfette?!? Un abbraccio cara!
Bella la quadrucci-story!
Qui da noi questo nome lo diamo ai quadratini piccoli da fare in brodo, non ai ravioli!
E che bello vedere le tue mani d’oro all’opera!
Meglio questi dei quadrucci già confezionati! mi piace anche questo brodino trasparente, sono sicura che è saporitissimo!
😉
@Mo grazie, sono contenta che tu abbia iniziato ad usare l’okara, vedrai che a ogni ricette ne diventerai sempre più dipendente 🙂
@Infinita grazie!
@Nello voglio vedere la tua versione di tofu strapazzato 😉
@Yu gazie 😉
@Cri voglio vedere i tuoi tortelli 😉 Vedo che vi hanno colpito le mie mani che credetimi non curo per niente, infatti sono spesso secche e screpolate, aspettate che cominci a giocare con la terrà del mio orticcello e vedrete che non saranno più così 😛
@Ambro @Gianluca grazie!
@Ele baratto accettato, dai forza prendi lo stampo 🙂
@Milly @Benny grazie 🙂
@Elle nessun segreto, ho la sfogliatrice che si attacca al mio mitico amante in cucina (il mio robot) 😛
@Neo grazie, tra un po’ iniziero con le prime semine e le manine giocando con la terra ne risentiranno, odio ussare i guanti 🙂
@Mariagrazia senza modestia erano veramante meglio i miei di quelli confezionati 🙂 Hai ragione questi possono essere considerati ravioli, è lo stampo più piccolo che ho! Si il brodo era saporito e se è piaciuto alla peste posso esser soddisfatta! 🙂
Scusa Chicca se ne approfitto: per l’okara, dopo la cottura con la vegan star la ri-cuoci o la usi così?
Un’altra e poi basta: che funzione culinaria ha l’okara?… perchè mentre la usavo per la mia prima torta, mi è sembrato che facesse come ammorbidire gli altri ingredienti e come se lievitassero non so, tipo crema spumosa.
Ti giuro che non evevo bevuto vino mentre usavo l’okara!! 🙂
Grazie
Mo’
No non la ricuocio, la uso così, a volte la frullo come avevo detto nella mia crostata morbida, così rimane bella liscia! L’okara secondo me rende tutto molto più morbido, il termine spumoso che hai usato tu è azzeccatissimo, non so se hai visto il mio pane all’okara e credimi sono rimasta veramente contenta della consistenza morbida morbida è infatti piaciuto molto anche al papi e alla peste 🙂 Se hai bisogno di altre domande io son qua 😉
Che belli Chicca e che pazienza.. Me ne mandi un piattino che oggi è il mio compleanno?
Buon compleanno Eddy!!!