Complice un lungo pomeriggio piovoso, mi sono finalmente decisa a fare i pici in casa, anche per distrarre un po’ la belva e non farla finire di fronte alla tv.
Dei pici, pasta tipica di questi luoghi, avevo già parlato qui, e Lady Paprika aveva già postato una ricetta per farli in casa, che io ho seguito solo in parte, affidandomi anche ai consigli di mia suocera e della sua vicina di casa. Li ho conditi con un ragù che ultimamente faccio spesso, in bianco come piace a me, ma con una corposa aggiunta di vino rosso (da qui il titolo ;))che lo rende particolarmente saporito.
Ingredienti per i pici (3 belle porzioni)
- 400 gr. di farina (io ho usato manitoba perché non avevo la 0)
- 200 ml. acqua
- 2 cucchiai di olio evo
- un pizzico di sale
Procedimento
Ho messo la farina in una ciotola larga, ho fatto la “fontana” al centro e ci ho versato 2/3 dell’acqua, il sale e l’olio evo.
ho cominciato ad impastare con la forchetta, proseguendo poi con le mani e aggiungendo man mano il resto dell’acqua, continuando a impastare energicamente fino a formare una bella palla elastica e non appiccicosa (meno di 10 minuti direi). Purtroppo era un po’ troppo consistente per le mani della belva, che però ci ha voluto provare.
Ho lasciato la palla a riposare nella ciotola, coperta con un asciughino, per una mezz’oretta, poi l’ho stesa con il mattarello a circa un dito di altezza e, con un coltello affilato, ho tagliato tanti bastoncini. Nota: io avevo infarinato bene la spianatoia con abbondante semola, ma secondo me non è necessaria, anzi quasi controproducente, perché l’impasto non si attacca e la semola lo fa asciugare troppo, rendendo poi più difficoltosa la fase di “appiciamento”, tanto che dopo i primi 2-3 pici ho tolto tutta la semola dalla spianatoia e ho continuato senza.
Ho formato i pici come fanno i bambini con il pongo (qui gli insegnano ad “appiciare” all’asilo :lol:), rotolando l’impasto sulla spianatoia o fra le mani, fino a formare degli spaghettoni dello spessore di un bucatino. Alla fine io mi sono trovata meglio tenendo lo “spaghetto” fra il pollice e l’indice di entrambe le mani, arrotolando l’impasto e tirandolo contemporaneamente, (anche se il mio commensale gridava al sacrilegio dicendo cose tipo “se ti vedesse la mi’ nonna…” :lol:), mentre la belva ha preferito il metodo tradizionale sulla spianatoia (ma lei è più allenata!).
Alla fine sono venuti fuori questi 2 mucchietti, a sinistra il suo e a destra il mio 😉 :
In tutto ci è voluta circa un’ora per farli tutti (esclusa la preparazione e il riposo dell’impasto) e alla fine gli ultimi bastoncini si erano un po’ seccati ed erano quindi più difficili da lavorare, quindi vi consiglio di mettere l’impasto sotto un canovaccio umido se non avete almeno un paio di aiutanti “full-size” (quelli mini come la mia non contano!).
Cotti in abbondante acqua bollente (per circa 5′) e conditi con un ragù fatto con il granulare di soia, ma molto simile a quello di Mopur di qualche mese fa, senza la passata di pomodoro, con mezza carota e due foglie di salvia in più, a cui ho aggiunto a metà cottura mezzo bicchiere di vino rosso. Nei piatti ho aggiunto una spruzzata di olio evo nuovo.
La belva invece li ha mangiati (sono quelli che aveva appiciato lei :D) con broccoli già cotti schiacciati e ripassati in un padellino per un paio di minuti con un cucchiaio di pangrattato:
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Vedi che brava io questi non ho nemmeno mai provato a farli e potresti insegnarmi assieme alla tua belvina 😉 Ne sento il sapore :-)Mangerei volentieri anch’io quelli col broccolo 😉
ma che bel piattone..sai che non li ho mai fatti a mano?e’ ora di provare…grazie della spiegazione 😀
Non ci provo neppure… ma come li mangerei!!
Brava Cri e brava la tua belva
😉
Provate, donne, provate! E’ davvero semplice, solo un po’ lunghetta la fase di “appiciamento” e poi vengono buoni buoni 😀
Ah, Cri… eccola qui la tua pasta fresca di oggi, eh ???
😉
Mmmmmmh, sono proprio invitanti…!
😀
@ Ele: già era un paio di giorni che ci pensavo!
sai che non li ho mai assaggiati??? uhuh mi ricordo i mostri deformi di pasta frolla che facevo da piccola quando mia mamma faceva i biscotti 😀
e un modo per tenermi occupata per ore era farmi la pasta sale! economica e divertente 😀
i pici! mia nonna li fa tutte le domeniche da quando sono nata!!! ma domenica le proporrò il tuo ragù divino… 🙂
awww ma che tenerezza quelle manine che impastano??!?? tesoroo
Prima si inizia a spiciare e meglio è 😀
mi unisco ai magiatori e non agli spiciatori, eheh!!!!!voglio un piattino di questa prelibatezza!
Questi pici divini mi hanno stregato! Quasi quasi provo anche il granulare di soia… e brava anche la tua bestiolina!
😉
Che buoni i pici e che belle quelle manine cicciottose!! siete bravissime ad “appiciare” (che forte questo termine!) non ho mai provato..rimedierò..
ma allora la farina di semola di grano duro non va bene neanche nell’impasto?? perchè ce n’ho una vagonata…
@ rumor: provaci, è facilissimo! Anche io ho parecchia semola in giro, ma di tutte le ricette che ho visto in giro ce n’era solo una che utilizzava 80% di farina e 20 di semola, quindi ho preferito andare sul sicuro e usare la farina…
che brava cri!!
Che belli che sono! Anche la mia piccola di 3 anni e mezzo mi aiuta spesso in cucina, solo che lei la pasta con i broccoli non la mangia!!!!!!!!Sigh……..:-(
ma Cri, e la ricetta del ragù? 😉
Agnese, se guardi nella ricetta, al penultimo paragrafo c’è il link ad un ragù simile che ho fatto!