Ciao a tutti… il mondo vegan si sta arricchendo sempre più di prodotti anche nel settore vitivinicolo; oggi ho provato per voi questa bottiglia denominata BIANCODIVINO, Vespaiolo di Breganze DOC della cantina Boscodivino ottenuto dall’uva autoctona vespaiola così chiamata pare appunto per una naturale predilezione da parte delle vespe. E’ un vino abbastanza storico visto che si fregia della DOC (denominazione ad origine controllata) dal 1969.
La bottiglia ha una forma classica bordolese, il colore del vetro è tendente al verde chiaro, che dona all’intera bottiglia un aspetto cromatico molto bilanciato, tra il colletto sulla bottiglia di colore verde e gli alberi stilizzati disegnati sull’etichetta frontale; quest’ultima si presenta a fondo Bianco molto semplice con la scritta dell’azienda riportata in lunghezza.
Piu ricca è l’etichetta posta sul posteriore dove riporta l’annata della vendemmia 2015 e il tipo di uva. Si può vedere una breve descrizione della filosofia della cantina Biancodivino rispetto dell’ambiente ( tutte le parti della bottiglia sono riciclabili) e del paesaggio dove appunto si trova la vigna che ha prodotto questo nettare. Inoltre troviamo il marchio VEGANOK e al numero aziendale 0570 più in basso si nota una scritta come se fosse autografata “la natura è innocente”.
Tappo in sughero naturale, logo VEGANOK ben evidente sia fronte che retro; etichetta chiara e completa.
La gradazione alcolica 12.5 non consentirà lunghissima conservazione ma grazie alla buona acidità è un vino che può esprimere ancora sensazioni anche se con progressiva perdita nel tempo delle note fruttate a vantaggio di maggior carico minerale, questione del tutto naturale visto che questa in prova è una bottiglia della vendemmia 2015; a tal proposito consiglio di consumarlo appena meno freddo del solito e cioè tra i 12 ed i 13 gradi.
Si presenta visivamente velato da piccole particelle in sospensione (verosimilmente risultato di shock termici di conservazione), trasparente, paglierino intenso, poco denso alla roteazione nel calice; si apre al naso con intensità, pulizia olfattiva e finezza, con gamma di sentori complessa dal fruttato di mela gialla e lieve ananas, transitando per un leggero mielato con frutta secca per chiudere con speziato e netto sentore minerale.
Il gusto è coerente all’olfatto, di corpo, poco alcolico, dal sorso pieno e secco, di buona acidità e sapidità, realizza quindi un discreto equilibrio.
Finale aromatico intenso, mediamente fine e sufficientemente persistente; un vino decisamente maturo che con questa non recentissima annata 2015 ha già leggermente iniziato la parabola discendente e forse ha subito qualche involontario errore di conservazione.
L’ho abbinato con fagiolini e scarole ma sicuramente meritevole anche con risotto agli asparagi o con le erbe.
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Bellissima recensione, complimenti, il mondo del vino piace molto anche a me ma non lo capisco come te 🙂
Ottimo questo vino non lo conoscevo…benvenuto
Wo ma questo è una recensione da professionista, molto interessante, il gusto lo hai descritto proprio bene, io non bevo alcolici di nessun tipo ma è bello sapere che anche il vino ha il suo bollino.
Recensione di pregevole fattura: complimenti!
grazie, mi fa piacere sia piaciuta; spero di aiutare a diffondere la passione per il vino ed al bere bene con qualità. Alla prossima!
Lo dobbiamo assolutamente assaggiare…complimenti intanto…sarà sicuramente ottimo