Causa impegni accavallati tra loro ho sospeso la rubrica, ma ora torniamo, con il simbolo dell’estate, il basilico
Il basilico (dal latino Basilicum o dal greco Basilikon o l’Ocimum basilicum) è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Si tratta di un tipo erbaceo-annuale con semina all’inizio della primavera e raccolta che avviene durante tutta l’estate.
Il basilico raggiunge i 60cm di altezza, fusto di sezione quadrata dove crescendo tende a divenire legnoso e sul quale crescono foglie lunghe un paio di centimetri e disposte in maniera speculare l’una verso l’altra.
I fiori bianchi, organizzati in infiorescenze successivamente danno origine a piccoli semi neri i quali contribuiscono al termine di crescita della pianta, se non opportunamente cimati.
Originario dell’Asia meridionale (India e Iran), attualmente il suo utilizzo in cucina è diffuso anche in molti altri paesi in tutto il mondo.
Sono molte le varietà botaniche differenti, sia per l’aspetto che per le caratteristiche organolettico-gustative, raggruppate nelle tre macrotipologie: basilico genovese, basilico messicano e basilico tailandese.
Ricca di oli essenziali, tra i quali eugenolo, eucaliptolo, linalolo, epi-α-cadilolo, α-bergamotene, γ-cadinene, germacrene D, canfora, tutti innocui o addirittura terapeutici, mentre altri presenti sono stati identificati come potenziali cancerogeni: metileugenolo e dell’estragolo, anche se la combinazione alimentare ne dovrebbe annullare gli effetti negativi
Il basilico ha notevoli proprietà nutritive essendo ricco di vitamina K, manganese, rame e vitamina C, oltre che di calcio, ferro, acido folico e acidi grassi omega 3.
Ricerche di laboratorio hanno messo in evidenza le proprietà antibatteriche degli oli volatili del basilico e la loro efficacia nel ridurre la crescita di innumerevoli batteri, tra cui Listeria, Stafilococco aureo, Escherichia coli, e Yersinia enterocolitica.
L’olio essenziale di basilico è risultato efficace nell’inibire la crescita di batteri della famiglia Stafilococco, Enterococco e Pseudomonas.
Mentre gli scienziati utilizzano queste ricerche per sviluppare conservanti naturali,noi possiamo includere regolarmente basilico nelle nostre ricette, in particolare in piatti crudi come le insalate. Infine il basilico è un’ottima fonte di vitamina A, grazie alla sua alta concentrazione di carotenoidi come il beta-carotene.
Ma i benefici di questa piccola erba non finiscono qui: il danno dei radicali liberi contribuisce anche ad altre malattie, quali asma, osteoartrite e artrite reumatoide, e il beta-carotene del basilico può aiutare a rallentare la progressione di queste condizioni.
Il basilico è un’ottima fonte di magnesio minerale dalle proprietà rilassanti sia per i muscoli che per i vasi sanguigni, in grado di supportare la circolazione e diminuire il rischio di aritmie
100 g di basilico contengono circa 23 kcal, 3g di proteine,2 di carboidrati e 0,7g di grassi
Senza infine dimenticare che in cucina si sposa con moltissime preparazioni, la “pianta del re” è sicuramente il profumo dell’estate.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
In quanto ad impegni ultimamente ti capisco. Buonissimo il basilico, lo adoro e sempre bella ed interessante la tua recensione.
Articolo molto interessante!