Il Sumac è un superfood tutto da scoprire. Nonostante derivi da una pianta siciliana, il sumac è semi-sconosciuto qui da noi. Ha un elevato potere antiossidante (il doppio rispetto alla curcuma), ciò significa che protegge dall’invecchiamento e dall’insorgere di molte malattie. Ha un gusto piacevole, acidulo, che ricorda un po’ il limone.
Conosciamolo meglio. Il sumac deriva da un alberello originario del medio oriente e dell’America, il sommacco. In natura esistono più di 200 specie molto simili di questa pianta, bisogna però fare attenzione perché per la maggior parte di esse è velenosa. In particolare sono due le specie che vengono consumate: il sommacco aromatico americano, Rhus aromatica, e il sommacco siciliano, Rhus coriaria.
La spezia, ottenuta dall’essicazione dei frutti della pianta, è largamente utilizzata nella cucina mediorientale e si trova sia in grani che macinata.
Vediamo ora le caratteristiche nutrizionali. Il sommacco è caratterizzato da un’elevata presenza di tannini e di alcuni acidi organici che gli conferiscono acidità e asprezza. Il colore rosso è dovuto agli antociani che sono pigmenti antiossidanti. Il sumac contiene anche acidi fenolici, derivati di acido gallico, glicosidi flavonoidi, acidi organici, sali minerali (fosforo, potassio, rame, ferro, zinco, magnesio, calcio e sodio), fibre, oli essenziali e omega 3.
Tutti questi componenti conferiscono a questa pianta molteplici proprietà farmacologiche e sembra che, delle varietà edibili esistenti, quella più ricca di sostanze benefiche sia proprio quella siciliana. La grande abbondanza di antiossidanti contrasta gli effetti nocivi dei radicali liberi con benefici in termini di prevenzione nei confronti di diverse patologie come tumori, malattie cardiovascolari e protezione dall’invecchiamento. Inoltre ha un elevato potere antinfiammatorio: riduce il rischio di malattie cardiache, ictus, artrite, infiammazione generale, infezioni urinarie e problemi respiratori. È anche un efficace antimicrobico, infatti nel medio oriente veniva impiegato fin dal Medio Evo per combattere diversi patogeni (tra cui la Salmonella). Ha proprietà antimicotiche, viene utilizzato ad esempio per coadiuvare a combattere l’aspergillosi (un’infezione polmonare). Il sumac agisce sui livelli di zuccheri nel sangue (un alleato per chi ha la glicemia alta) e ha proprietà diuretiche, favorendo l’espulsione delle tossine dall’organismo.
Altre proprietà del sommacco sono: antipiretiche, antimalariche; antiaterosclerotiche, analgesiche, antiemorragiche, antidiarroiche, aiuta a regolarizzare l’intestino e protegge il sistema nervoso centrale.
Bisogna fare attenzione a non consumarne troppo: se viene assunto in alte dosi può provocare vertigini, intossicazione e danni al sistema gastrointestinale e renale. La dose ottimale è di 3g al giorno (una spolverata sul piatto a pranzo e una a cena vanno benissimo).
In cucina il sumac è un prezioso alleato e si sposa bene con moltissimi cibi. Nella cucina mediorientale viene spesso utilizzato per marinare carne e pesce, ma anche per insaporire insalate e legumi. Lo si trova anche nel mix di spezie chiamato zaatar (contenente anche sesamo e timo). È ottimo anche sui popcorn, sulle zuppe e per marinare le verdure.
Può essere impiegato per preparare una bevanda rinfrescante: 15g in un litro d’acqua da far bollire per 5 minuti, lasciar raffreddare e filtrare. Per non eccedere la quantità indicata, non bisogna berne più di due tazze al giorno.
Per finire alcune curiosità: in Sicilia si coltivava in modo estensivo in aree chiamate sommaccheti. Venivano raccolte le foglie per estrarne i tannini che erano impiegati in tintoria per conciare le pelli. In America l’albero è chiamato anche albero della limonata (lemonade tree).
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
e com’è che mi ero persa questa magnifica spiegazione sul Sumac? L’avevo visto spesso nei negozi etnici, anche per esempio nei mercati di spezie in Turchia e mi chiedevo quali fossero el sue proprietà. Ottima l’idea del tè rinfrescante! In effetti ha un sapore particolare, acidulo. A me piace mezzo in insalata con pomodori certioli e zucchine fresche, o nelle zucchine stufate. Grazie degli approfondimenti !
ottimo articolo!
bless and love!
Estate ! Bevande a base di Sumac !!!
Non lo conoscevo grazie
Buonissimo, mi è stato regalato da amici siriani! una spolverata sull’hummus ci sta benissimo. Loro lo mettono anche in un piattino e ci intingono i falafel: il sapore acidulo toglie pesantezza al
fritto 😉
Molto interessante…ma dove lo trovo per provarlo? In quale supermercato? In formato polvere come la curcuma? Grazie