Questo è uno dei miei dolci preferiti ai tempi di gioventù, erano gli anni novanta, ero alle superiori, quando iniziavo a comprare libri di cucina e di pasticceria ed il fine settimana mi dilettavo a pasticciare. Sono circa 25 anni che non ho più rifatto questo dolce, come tanti altri, in quanto a quei tempi la mia priorità era la forma fisica, è un dolce molto calorico. Domenica scorsa, a casa di mamma ho ritrovato il mio vecchio ricettario e guardando gli ingredienti mi sono resa conto che questa crostata è candidata a diventare vegana, dato che non contiene uova, sostituendo burro e panna con quelli di soia e usando la farina di semola rimacinata per la frolla che esalta di più il sapore delle noci o altra frutta secca, ingrediente segreto per il mio gubana. Che dire? Straordinariamente deliziosa! Vale la pena mangiarla! La dieta? Un altro giorno! 😛
Ingredienti:
Per la frolla:
300 g di farina semola di grano duro rimacinata
170 g di burro di soia o margarina di soia
pizzico di sale
30 g di zucchero
Per il ripieno:
130 g di zucchero
4 cucchiai di acqua
300 g di panna di soia dolcificata da montare
250 g di gherigli di noci
20 g di burro di soia o margarina di soia
Per la glassa:
200 g di cioccolato extrafondente
60 g di burro di soia o margarina di soia
Procedimento:
Togliere dal guscio i gherigli di noci, metterne da parte 8/10 mezzi gherigli e tritare con un coltello quelli rimanenti. In una pentola di grandezza media, versare lo zucchero e l’acqua, sciogliere lo zucchero sul fuoco girando con un cucchiaio di legno. Quando lo zucchero si scioglierà, non giare, ma lasciare caramellare, quando diventerà ambrato, togliere dal fuoco, aggiungere lentamente la panna, rimettere sul fuoco e girare fin quando lo zucchero rappreso si scioglierà. Aggiungere il burro di soia e le noci e cuocere per alcuni minuti. Spegnere e lasciar raffreddare.
Intanto preparare la frolla, se l’impasto è appiccicoso aggiungere qualche goccia di acqua. Dividere l’impasto in due e stendere due sfoglie sottili. Foderare uno stampo da crostata da 20 cm, riempire con il ripieno di noci caramellate e ricoprire con l’altro disco di pasta frolla. Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per circa 45 min o fin quando diventerà di colore brunito. Sfornare e lasciar raffreddare.
Quando la crostata è diventata fredda capovolgerla su di una gratella. Sul fuoco sciogliere a bagnomaria il cioccolato col burro, versare la glassa sulla crostata e con un coltello o spatola stendere il cioccolato anche nei bordi. Con una forchetta ho creato delle onde e ho guarnito con i mezzi gherigli messi da parte. Consiglio di mangiarla almeno dopo 5- 6 ore.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
E’ meravigliosa, davvero sarà buonissima non ho alcun dubbio.
Candidata a finire nel mio pancino all’istante!!!! Complimenti è bellissima e sarà squisita. Però non ho ancora ben chiara la differenza tra la comune farina e a semola. Sono grani diversi? O è differente la lavorazione? Grazie in anticipo
@ si Veruska è buonissima!
@ Dida, la differenza è nel chicco, la semola proviene dal chicco di grano duro, meno farinoso ma granulosa, ottima per fare la pasta, mentre la classica farina proviene dal chicco di grano tenero, infatti quando impasti la farina di grano tenero è più appiccicosa in quanto è più sottile. In fine sono chicchi diversi in quanto il grano duro è prodotto dall’incrocio di due specie selvatiche mentre l’altra da una specie selvatica ed una coltivata.
Una vera tentazione. Adoro le noci e il cioccolato. Ma sì, la dieta la facciamo un altro giorno!
Grazie cara, non lo sapevo. Che cosa mi consigli di preparare con la semola? Ne ho un pacco in casa, ma dubito che farò la pasta. Dici che il pane potrebbe riuscire? Magari poi cimenterò in questa tua delizia!
@ Dida, la semola è ottima per la panificazione, pensa che il famoso pane di Altamura è fatto con la farina di semola rimacinata, usa del lievito madre naturale ed otterrai un ottimo pane.
Una bomba di bontà! Buonissimi i dolci con le noci, donano quel tocco in più.