È tardo pomeriggio e comincio a pensare a cosa preparare per cena, la scelta cade su polpette di lenticchie e verdure. Controllo se ho tutto in dispensa e mi accorgo di aver finito il pangrattato! Non ho nulla con cui sostituirlo quindi mi decido ad andare al supermercato sotto casa, trovo il sacchettino, leggo gli ingredienti e… con mia grande delusione c’è lo strutto. Ma non demordo e cerco del pane secco per poterlo fare a casa, l’occhio cade sul simboletto verde di VEGANOK, non mi preoccupo neanche di controllare se c’è qualche altro prodotto nello scaffale, prendo e vado in cassa.
Come si può vedere il pane è già rotto, cosa ovvia dato che è secco, ma a me poco importa visto che devo renderlo farina! La confezione è molto semplice, un sacchetto di plastica trasparente con un’unica etichetta contenente tutte le informazioni.Il logo è molto visibile e spicca sul resto perchè, oltre al codice azienda in basso a destra, è l’unico elemento verde che si trova sull’etichetta.
Non me n’ero accorta al supermercato, ma all’interno della confezione le pagnotte sono accoppiate in sacchettini che permettono di usare 100 grammi di prodotto alla volta senza disperdere il resto.
Passiamo agli ingredienti..in etichetta è ben segnalato “segale”, quando ho letto gli ingredienti, una volta arrivata a casa, ci sono rimasta un po’ male perchè la farina di questo cereale è solo il 5%, fa da padrona la farina di grano 00. Mi aspettavo qualcosa di piùAnche se intuitivo, viene ben indicato il materiale della confezione e il corretto smaltimento.Prima di frullare il pane l’ho assaggiato, abbastanza neutro e (fortunatamente) non troppo salato. L’ho frullato in due tranche, sono bastati 5 secondi per volta e il risultato è ottimale come il pangrattato già pronto.La pigrizia porta ad acquistare prodotti già pronti, ma data la velocità di creazione credo che mi affiderò ancora a questo metodo. Il costo di questi 400 grammi di pane è di 1,42 euro, non so se è più o meno alto di quello già pronto. Ultima nota: in alto a destra dell’etichetta c’è scritto “guardacidentro.it” e io ho guardato. È il blog dell’azienda, ci sono dei suggerimenti (approfondimenti su diete, prodotti, ricette…) e la guida ai loro prodotti
Pagina azienda:
https://www.veganok.com/it/company/fietta/
Altri prodotti della stessa azienda:
https://www.veganok.com/it/products/fietta/
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Non conoscevo questo prodotto… sembr ottimo, ma magari dovr nero riconsiderare la confezione visto che erano tutti rotti 😀
Quello che invece mi fa sempre arrabbiare è vedere indicazioni non coerenti con i veri ingredienti. Perchè sottolineare così tanto la presenza della segale quando poi è presente in così modesta quantità????
la prima risposta che mi viene da dire S è semplicemente marketing di vendita, il consumatore medio non è attento alle etichette, io personalmente ho notato che noi strani-perchè-vegani lo siamo molto di più, ma ripeto un consumatore medio no, legge il “titolo” del prodotto e butta nel carrello di corsa fidandosi e via sempre di corsa a casa…. Poi potrei sbagliare l’ipotesi ma generalmente è così. Condivido la tua arrabbiatura comunque.
bless and love!
Concordo Luca anche io prima di diventare vegana “buttavo” nel carrello e via. Ora mi leggo tutte le etichette!!!
Effettivamente è un peccato che la farina di segale sia solo il 5% ma come farina è veramente venuta bene!!!