Cracker al latte & semi

Ricetta trovata online e rivisitata (dell’originale praticamente ha solo le proporzioni lievito, farina e idratazione). Foto un po’ triste, ma ci accontentiamo vero? Volevo informarvi che finalmente ho ufficializzato la mia “veganizzazione”, ho portato del buon seitan autoprodotto a mia nonna e le ho detto di congelarlo così ha sempre qualcosa da prepararmi, oltre le squisite verdure provenienti dal suo orto, ben presto le porterò una veg-mozzarella. Sono felice, anche se a volte è dura ne vale la pena, il solo pensare che nel mio piccolo sto contribuendo a ridurre la sofferenza e le atrocità nei confronti di molti esseri viventi mi fa tornare il sorriso in volto… e questo è più che sufficiente. Ma torniamo alla ricetta! L’originale non prevedeva latte, ma acqua e nessuna spezia né semi.cracker
Ingredienti:
150 g di lievito madre solido (rinfrescato da 12 ore)
70 g di farina integrale
20 ml di latte di soia (o avena) al naturale
5 g di sale rosa
50 g di semi vari
1 cucchiaio di olio evo
1 manciata generosa di paprika dolce
1 manciata generosa di pepe nero

Procedimento:
Sappiamo che ogni lievito madre è a sé, il mio lo lavoro così perché fin’ora con questa tecnica ho ottenuto una buona resa, poi non so se sia la tecnica giusta o sbagliata, i consigli sono sempre ben accetti! La sera prima di utilizzarlo verso le 19 circa lo tiro fuori dal frigo e lo lascio a temperatura ambiente fino a dopo cena (21 circa), lo peso e aggiungo lo stesso peso in farina (io utilizzo la farina tipo 2 della Ecor) e metà del peso in acqua, impasto bene e lo lascio a temperatura ambiente, coperto con pellicola, fin quando non è ora di ronfare 😛 (23.30 circa).  A quel punto divido l’impasto in 2 parti non necessariamente uguali, dipende da quanto me ne servirà il giorno dopo, una la ripongo nel suo contenitore in frigo e l’altra la lascio fuori sempre ben coperta in modo tale che non passi aria. Il giorno seguente verso mezzogiorno il lievito madre è pronto per essere utilizzato, ad ogni modo può restare fino a 24 ore a riposo senza problemi. Impasto tutti gli ingredienti con l’impastatrice, o a mano, fino ad ottenere un composto omogeneo e non appiccicoso. Nei cracker della foto avevo utilizzato solo semi di girasole, ma il connubio perfetto secondo me è semi di girasole, sesamo e lino. Lascio lievitare coperto 30-40 minuti e poi lo stendo con un mattarello fino al raggiungimento di uno spessore di circa 3 mm, oppure prendo delle palline d’impasto e formo dei grissini. La cottura è a forno preriscaldato a 180° per 10-15 minuti, devono essere croccanti!

Nota:
Sono ottimi con l’hummus di ceci. Attenzione! Creano dipendenza! Namastè

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Opsss!! Ho sbagliato categoria >.<

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  2. Braverrima… li vedo bene anche a colazione… spalmati con la mia marmellata di kiwi fatta in questi giorni… 😉
    Non metterò sale…
    Appena mi giunge pasta madre che mi regala mia zia… la mia è morta tempo fa… 🙁
    Un bacione! 🙂

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  3. ufff il lievito madre lo odio !!! Che altro lievito si potrebbe usare?

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  4. Ottima idea e bella ricetta per lievito madre. Io lo nutro tutti i giorni.Rita casa ti ha fatto il lievito? 😉

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  5. Troppo troppo complicato per me da utilizzare, come dici tu, soloil fatto di nutrirlo tutti i giorno me lo fa odiare: io devo nutrire sette gatti e un cane più volte a giorno, poi devo cercare di nutrire me stessa … onestamente anche la testa per nutrire il lievito madre prorio non ce l’ho e il rischio di farlo morire di fame è altissimo, quasi certo direi !!

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  6. 🙂 eh sì hai ragione,è impegnativo,ma ci si fa abitudine. Ma ti capisco,c’è sempre un sacco da fare poi con animaletti in casa..loro almeno dicono se vogliono mangiare..il lievito,no 🙂

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  7. Sembrano proprio ottimi! Li vedrei bene anche a merenda, con qualche granello di sale grosso e crema di banana e cocco!

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  8. Ma buoni!!! 😀 😛 😀
    Un cestino, ad occhio e croce, dovrebbe bastarmi per pranzo, eheh :mrgreen: !

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  9. @Rita: non saprei sinceramente perché l’impasto è per la maggior parte di lievito madre. Potresti provare a fare un simil impasto per pizza cercando di ottenere 150 g di prodotto lievitato con lievito di birra secco, questa è la prima cosa che mi viene in mente ma non so se può andare, prova! Io comunque il lievito lo rinfresco ogni 3-4 giorni, quando ho tempo, a volte l’ho lasciato anche una settimana e non ne ha risentito. Se poi perde un po’ di sprint aggiungo un cucchiaino di yogurt di soia e riparte subito! Oltretutto si può anche congelare se per un po’ non si ha tempo di prendersene cura (scongelazione a temperatura ambiente). Il bello del LM è che contiene degli enzimi che hanno già “predigerito” il composto e rendono tutti gli impasti più leggeri, a differenza del lievito di birra che tende a continuare a lievitare anche in pancia!! Comunque è anche molto importante la farina che si utilizza, un paio di volte gli ho cambiato farina e mi è morto (lui vuole solo la tipo 2 della Ecor XD)
    @Stellina Picarò crema di banane e cocco! Sublime!
    @Lali un cestino non dura mezz’ora a casa mia (e siamo in due) 😀 😀
    Grazie a tutti comunque :*

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  10. Volevo informarvi che finalmente ho ufficializzato la mia “velarizzazione”

    gioisco per te cara I

    bless and love!

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  11. anch’io ti faccio gli auguri per la ufficializzazione!

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