Dedico questo post al mio babbo, che da due settimane sta affrontando una dura prova di forza e coraggio. Il tanto famigerato fulmine a ciel sereno l’ha colpito e l’altro ieri era anche il 39° anniversario di matrimonio con la mia mamma… per la prima volta ha dovuto “festeggiarlo” lontano dalla sua famiglia, lontano da noi che lo amiamo tanto, ma che col cuore gli siamo sempre sempre accanto. Lui adora la ribollita e la vuole servita nei cocci perchè, dice, è più buona. Allora eccola! L’ho fatta con le verdure e i fagioli raccolti da mio fratello in giornata (il cavolo nero era così fresco e grasso di vita da essere quasi balsamico!) e ci ho messo dentro tanti pensieri di luce e di speranza. Ne esistono svariate versioni, ma la tradizione vuole che i 3 ingredienti principali siano il cavolo nero, la verza e i fagioli. Poi ben vengano tutti gli altri ortaggi d’avanzo che si hanno in frigo o in cantina: in fondo la ribollita è nata proprio per riciclare i rimasugli vegetali! Di regola il pane raffermo va aggiunto alla zuppa così com’è, ma io preferisco abbrustolirlo e servirlo a parte. Shanti, amici!
Ingredienti:
1 mazzo di cavolo nero
5 grosse foglie di verza
fagioli borlotti (preferibilmente freschi)
patate (facoltative)
carote
cipolla
aglio
1 mazzetto di erbe aromatiche (ho usato alloro, timo e rosmarino)
pane raffermo
vino bianco
olio evo
sale, pepe
Procedimento:
In una pentola capiente (meglio se di coccio) tipo quella per la pasta, preparate un soffritto con poco olio, la cipolla tagliata a fettine, le carote sminuzzate e l’aglio. Sfumate con poco vino bianco e poi aggiungete il cavolo nero tagliato a listarelle sottili, fate cuocere a fuoco medio per qualche minuto e aggiungete le foglie di verza egualmente tagliate a striscioline. Coprite la pentola con coperchio e proseguite la cottura abbassando un po’ il fuoco. Intanto starete lessando i fagioli in un’altra pentola con abbondante acqua. Quando i fagioli saranno cotti, ma belli tosti (sodi), aggiungetene metà ai cavoli e frullate l’altra metà a parte con un po’ d’acqua di cottura (tenete da parte tutta l’acqua di cottura dei fagioli!!). Unite alle verdure delle patate tagliate a cubetti e iniziate ad aggiungere nella pentolona l’acqua di cottura dei borlotti fino a coprire a filo il tutto (se non bastasse, aggiungete brodo vegetale, o anche acqua semplice). Portate il tutto a bollore, mantenendo sempre un fuoco medio basso, e come comincia a bollire aggiungete il mazzetto di erbe aromatiche legato con uno spago da cucina. Rimestate con un cucchiaio di legno per mescolare bene tutti gli ingredienti e continuate la cottura finchè tutti gli ortaggi non saranno morbidi (1 oretta, almeno). A cottura quasi ultimata aggiungete anche la crema di fagioli e salate a piacere. Servite con 1 goccio d’olio, del pepe (se vi va) e crostoni di pane. Il giorno dopo è ancor più buona, ma solo se non avete messo le patate. Ovviamente le dosi vanno fatte ad occhio, a seconda delle disponibilità e necessità di ognuno. Scusate se sono stata meno chiara e precisa del solito, ma ho Attilio, Elena e il gatto di mio padre che girano per casa combinandone di tutti i colori e sono poco concentrata! 🙂
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Grazie per la ricetta. Mando pensieri positivi al tuo babbo.
Grazie a te! Hai un bellissimo nome! 🙂
…dall’alto della Loro posizione di Luce, gli Angeli ci percepiscono come un unico insieme di creature da proteggere e guidare…
Siamo un tutt’uno in questo universo. Possa l’Arcangelo Raffaele dispensare energia risanante al tuo babbo…
Non fatico ad immaginare i dolorosi momenti che state affrontando… ci sono già passata più di una volta…
Un dolce pensiero di luce…
Il piatto preferito del tuo babbo ha un aspetto deliziosamente coccoloso!
Un bacio…
La ribollita è uno dei miei piatti preferiti! un bacione Dear <3
Un grosso in bocca al lupo al tuo babbo!
Appena reperisco il cavolo nero la provo…..
baci :-*
Credo fermamente nel potere dell’energia che si fonda sui pensieri positivi, la preoccupazione è uno dei sentimenti che dovremmo cercare di tenere il più lontano possibile da noi. Un grosso augurio al tuo babbo!
Auguri al papà, prima di tutto, perchè presto il momento difficile sia solo un brutto ricordo.
La ribollita: me ne sono innamorata in una sera di pioggia, in un ristorante a Pisa, tre anni fa. Ho provato a farla, ma nulla aveva in comune con quella. Bisogna proprio esserci nati, averla vista fare da piccole dalle nonne, aver visto i gesti. Deve, cioè, far parte del vissuto.
ottima ricetta Vale!
la ribollita è buonissima e ha ragione il tuo papà, servita nei cocci è più buona!!!!
Tantissimi auguri al tuo papà e un caldo abbraccio a tutti voi.
Ciao Vale, anch’io ho fatto la ribollita giorni fa…. rigorosamente in coccio! 🙂 è strabuona!
mi spiace sapere che il tuo babbo non sta bene…. vi mando tanti pensieri positivi. Forza!
un abbraccio
Grazie per la vostra vicinanza spirituale! Oggi babbo era in gran forma, sorridente, positivo, col volto disteso e riposato. Questo autunno primaverile sembra avere un ruolo fondamentale per tenere alto il morale. Baci
Questa minestra e’ tra le mie preferite, anche se l’ho mangiata poche volte! 🙂
Io l’ho magiata 3 volte: due in Toscana e una in Umbria. Me ne sono follemente innamorata e così mi sono specializzata nella sua riproduzione a casa, anche se non è semplice reperire il cavolo nero qui nelle Marche. Infatti il prossimo anno vorrei piantarlo nell’orto, ma devo organizzarmi bene per reperire i semi o le piantine introvabili qui.