Mandarinetto viola

Mandarino_Viola
Ingredienti:
12 mandarini (scegliere una qualità profumata)
1 l di alcool fine buongusto
1,2 l di acqua
800 g di zucchero
2 bustine di vanillina (o polvere di vaniglia) qb

Procedimento:
Cercate di usare mandarini profumati e di coltivazione biologica. Beato chi è sul posto di raccolta perché può raccogliere un prodotto naturale e senza aggiunta di conservanti, cere, ecc… (lo stesso discorso vale per arance, limoni, bergamotto). Mettere a macerare nell’alcool per 7-8 giorni la buccia dei mandarini, avendo cura di usare solo la parte gialla (usare un coltello molto affilato o pelapatate). Togliere il più possibile gli sfilacci bianchi delle bucce, ma senza impazzirsi. Usare un recipiente a collo largo e ben sigillato perché altrimenti poi rimane difficile togliere le bucce dei mandarini. Trascorso il periodo, togliere l’alcool e metterlo in una damigianetta da 5 l. Versare l’acqua nel recipiente contenente le bucce e lasciare il tutto a riposo per 2 ore (l’acqua si aromatizzerà con l’alcool che ancora era nelle bucce per una miglior resa). Unire l’acqua aromatizzata all’alcool, filtrandola perché ci possono essere scorie di bucce. Aggiungere lo zucchero e la vanillina e agitare fino a che il tutto non si è sciolto. Dopo circa 10 giorni filtrare. Resa 2,700 l circa. Gradi 35 circa. Diminuendo la quantità di acqua aumentano i gradi e il sapore diventa più marcato. Ecco le mie etichette per intero, anche loro avevano diritto a farsi vedere.
Etichetta

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Meravigliosi questi tuoi liquori casalinghi, ti ringrazio molto perchè era proprio quello in cui desideravo esercitarmi questo inverno,quando avrò un pò di tempo disponibile. In questo senso hai qualche ricetta con bacche invernali o castagne( che adoro)? Complimenti eancora grazie : )

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  2. aggiungo tardivamente che è molto bella anche l’etichetta, vorresti spiegarci il significato della…civetta? gufo? e dell’uva? sarà conoscenza gradita

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  3. Diana cominciamo dal’etichetta : Le ho fatte per conservare le bottiglie di vino che man mano compro sfuso e poi imbottiglio perché mi si conserva meglio. Quindi l’uva . Perché il giglio : perché sono tifoso della Fiorentina e amo Firenze . Passiamo all’uccello : dovrebbe essere un allocchetto e se analizzi il mio cognome quantomeno una parte ce n’è. Il guerriero è a difesa della qualità . Ne ho fatte di 2 tipi, su carta metallizzata argentata e dorata , in teoria quella argentata per i vini bianchi e quella dorata per i rossi . All’inizio è stato così, dopo …ho badato al pratico e ti dirò che essendo cancellabili tante volte tolgo le scritte vecchie con l’alcool denaturato e ci riscrivo sopra col pennarello.
    Liquori con le bacche invernali ? Quali sono ? Non sono un erborista anche se sono andato su tanti siti di erboristeria per vedere i principi attivi di certe erbe. L’amaro viola, digestivo ha tante erbe che hanno quel principio. Camomilla e melissa calmanti ecc… Con le castagne proprio non ne ho idea, non lho mai sentito dire un liquore di castagne. Sono così farinose che assorbirebbero tutto l’alcool. A presto il liquore di mirtilli ed uno di bacche fine estate come ribes,lamponi, more e mirtilli . Poi ne ho diversi altri già fatti, provati e qulcuno da far diventare Vegano . Ciao ciao !!

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  4. simpatica ed interessante la tua descrizione, grazie. Io ho bevuto una squisita grappa invernale fatta con dentro anche fichi datteri e castagne, proprio inseriti interi, e poi c’era scorza d’arancio e limone e non ricordo più quali bacche. squisita. pensavo che anche tu conoscessi qualche ricetta del genere. annunci interessanti i prossimi cmq.grazie

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  5. Diana, chiedo per capire ed imparare. Ma questa grappa con inseriti fichi, datteri, castagne era in una bottiglia o in un recipiente dal colla largo, tipo un vaso ermetico ? E’una cosa interessante, forse fatta da un locale di montagna dove hanno un grande smercio di questi liquori. Ma non lasciava residui nel bicchiere? Penso che che sia una cosa che si possa anche fare in fondo quelle che hai nominato sono tutte componenti che addolciscono la grappa. Ci vedrei bene anche un paio di foglie di alloro, due chiodi di garofano, magari 3-4 bacche di ginepro. Ma poi, all’atto della mescita viene giù tutto ! Sono curioso,se riuscissi a fare una descrizione più accurata ne sarei contento.

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  6. anch’io Michele ci vedrei benissimo ginepro,che mi piace tantissimo e, a proposito conosci il GENEPI’? Penso sia proprio a base di ginepro, un cosa bevuta in alto veneto anni fa. E anche l’alloro, i chiodi e aggiungerei la noce moscata e, in omaggio al mio amore per l’India anche cannella, cardamomo e zenzero. Dunque la suddetta grappa era in una bottiglia ampia ma dal collo non particolarmente largo, si nel fondo c’era residuo ma nel bicchiere non andava, ma se volevi mangiarti una castagna o un dattero te lo pescavano : ).
    Assicuro che era davvero buona. Io ci vedrei anche delle scaglie di cocco secco e banane secche , sempre l’oriente…..

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  7. No, Diana, il Ginepro e il genepi non hanno niente in comune. Dal ginepro si ricava il Gin, Il genepi si ricava da una pianta che è della famiglia dell’assenzio, l’arthemisia genepi e altre sottospecie , mentre l’assenzio deriva dall’arthemisia absinthi . Ti ho risposto su questo argomento un po’ più a lungo su Nocciociocco . Ci proverò a fare questa grappa , magari faccio prove diverse e ho già pensato a caraffe tipo il vecchio litro da osteria, quello a forma di anfora. Ha un collo sufficientemente largo, ma devo procurarmi subito qualche fico altrimenti finiscono. più tardi metterò castagne (penso lessate) sono morbide e dolci e poi sì, viva l’India della mia gioventù con Sandokan e Tremalnaik i miei eroi ! Speziamo !

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  8. oh,oh! SALGARIANA AL 100% !!! anche dei racconti brevi pubblicati su riviste dell’epoca o dei romanzi meno “noti” come lo spettacolare “La Favorita del Mahdi”….. Sono cresciuta a Salgari e Conan Doyle… dopo sono passata a James e Woolf ; )

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