Le richieste insistenti del fratello gnomo, la necessità di terminare delle mostruose carote bio dalle inquietanti forme, la voglia di spignattare e sperimentare hanno portato allo sfornamento di questi simpatici “funghetti”, spuntati velocemente nella mia cucinona del Bosco. Cari bambini… questi sono tutti per voi! 😉
Ingredienti :
200 g di farina di farro integrale
50 g di manitoba
50 g di fecola
1 bustina di lievito cremor tartaro
50 g di farina di nocciole
50 g di zucchero di canna integrale
1 cucchiaino di vaniglia del Madagascar in polvere
100 g di olio di girasole estratto a freddo
50 g di succo concentrato di mela (o pari peso di altro dolcificante come malto di mais)
50 g di succo di mela (quello da bere)
50 g di latte di soia al naturale
200 g di carote grattate o mixerate
qualche nocciola per la decorazione
Procedimento:
Cari gnomi, armiamoci di pazienza e setacciamo i secchi tutti tra loro senza paura… andate di mestoli e passini e impolveriamoci tutti… procedimento sconsigliato agli adulti… eseguibile solo da esperte mani bambinesche. In un’altra ciotola mischiare i liquidi… altro step non libero da inzaccheramento d’obbligo. Mixerare o frullare o grattare o solleticare le carote… e adesso arriva il bello. Mescolare tutto insieme appassionatamente… riporre il pastrocchio gnomesco in pirottini muffiniani. Siccome i funghetti del mio bosco sono vanitosi, vanno adeguatamente decorati e resi terribilmente “fashion”… perciò ricopriamoli con mezzo cucchiaino di zucchero di canna e una nocciolona… quest’anno il nocciola va di moda, lo sapevate? Fffatto? (vi ricorda qualcuno?). Via di corsa in forno che è freddo: a 180° per 30 minuti… poi raffredamento… poi riempimento di stomachino!! La ricetta è consigliata ad un pubblico di soli bimbi: fateli lavorare con voi e non avranno più indugi nell’assaggiare verdura e frutta di ogni tipo.
Parla la parte seriosa:
Dedico questa ricetta ad una persona che ho conosciuto prima qui, su VB e poi di persona: Marta di cucinoincina… una donna graziosa, pacata, splendida con la sua famiglia e con il resto del mondo. E’ lei che mi ispira e aiuta a muovere i primi passi nel fantastico mondo del naturale sano e gustoso. Questi muffins sono una mia reiterpretazione delle sue Camille in festa… scusa Marta del mezzo scopiazzamento… ma prendilo come un elogio concreto fatto ad una Maestra come te! E ora… enjoy guys!!!
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
che carineeeeeeeeeeeeeeeeee 🙂 sembrano i muffin alle carote che mi comprava la mia mamma quando non ero veg!!
Ero pronta a tutt’altro commento prima di leggere l’ultima parte del post!! ma grazie mille Karin, un piacere conoscerti e continuare ad ispirarti seppure più di rado visto la mia latitanza causa lavoro, famiglia, casa, cucina vera e si ricomincia…
hai fatto un ottimo lavoro e benvenuta anche tra queste pagine che purtroppo visito con una cadenza vergognosa…
se facessi leggere il procedimento a Linda questi muffin vorrebbe farli proprio così!!
Eccoti finalmente ti vedo in viso 🙂
Che bella che sei gnometta ^_^ e che belle che sono le tue Camille!
Sono stupende e golose come quelle di Marta!
Ottimo accostamento di ingredienti e risultato super delizioso!!!
Brava brava brava
La cuochetta del bosco ❤
Un grazie a tutte!
@Lilly:e già, chi non ha gustato quelle fantastiche merendine arancioni che di carota avevano solo il nome?
@Marta: grazie maestra! oltre che belle erano di una bontà unica… tanto d’aver conquistato i palati più critici del parentado. Avresti dovuto vedere la loro faccia dopo che ho detto loro che erano vegan… come al solito sei una garanzia! Un baciotto a Linda , e anche a te! 😉
@Cami: guarda,guarda… l’altra maestra che mi commenta. sto diventando rossa!;-) Già golose e rotonde nel sapore…cioè perfette! Ma dove hai visto che sono bella??? Sembra obesa dalla foto, ma ti assicuro che sono di una taglia normale…io e le macchinette fotografiche non andiamo affatto d’accordo, uff!