Un modo per “evangelizzare” chi ancora non apprezza il tempeh ;-): in questa veste ve ne innamorerete perdutamente anche voi!
Ingredienti:
100 g di tempeh
10 g di farina di soia tostata
40 ml di acqua
1 spicchio di aglio (facoltativo)
sale alle erbe qb
20 g di pangrattato
olio evo qb per friggere
succo di limone qb
Procedimento:
Tagliate il tempeh a fettine di circa 1 cm di spessore; preparate una pastella con la farina di soia, l’acqua, l’aglio sminuzzato finemente (potete anche ometterlo se non vi piace ;-)) ed il sale alle erbe.
In un piatto a parte, disponete il pangrattato. Passate quindi ciascuna fetta dapprima nella pastella aromatizzata e quindi nel pangrattato, badando a ricoprirla il più possibile.
Mettete a scaldare in una padella antiaderente l’olio fino a quando inizierà a sfrigolare; a questo punto, unitevi le fettine di tempeh impanate e friggetele da ambo i lati fino a doratura 🙂
Adagiate su un piatto rivestito di carta assorbente ed asciugatele dell’olio in eccesso. Servite irrorate di abbondante succo di limone 🙂 Uno scorcio dell’interno:
Il punto 1:
So che è brutto dirlo, ma… la somiglianza di questo piatto con la versione crudele è impressionante!!! Provare per credere… Secondo me, nessun onnivoro ignaro che si tratta di una pietanza vegan potrebbe minimamente accorgersi della differenza 🙂 Sin dalla prima volta che ho assaggiato il tempeh, il suo sapore mi ha infatti ricordato nettamente quello del… pollo 🙁 Pertanto, si presta a mio avviso benissimo a veganizzazioni delle ricette più tradizionali… ed ovviamente questa versione di cotoletta di “pollo” alla milanese è più sana e soprattutto senza crudeltà!
Il punto 2:
Questa ricetta è anche un po’ una scusa per condividere con voi il mio orgoglio per essere finalmente riuscita nell’autoproduzione del tempeh!!! Evvai
Il punto 3:
Per chi è interessato, la pietanza in questione è anche adatta ai celiaci in quanto il preparato di cui mi sono servita per la panatura è privo di glutine (nonché privo di lievito); è di una marca tedesca (Naturkorn) e viene distribuito in Italia dalla Probios. L’ho trovato al negozio di alimentazione naturale dove acquisto abitualmente 😀
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Buone queste cotolette!! Anche a me piace molto il tempeh, che brava sei stata ad autoprodurtelo, vorrei tanto provare anche io.. hai comprato lo starter online?
Splendido e complimenti! Questa ricetta capita proprio a ‘fagiolo’!! Ho un bel panetto di tempeh auto-comprato 😀 che mi aspetta in frigo per domani!!
Lo papperei ora!
nooo… non ci credo..hai autoprodotto il tempeh?? ma allora metti la ricetta tra gli ingredienti base….daidaidai mettilamettilamettila
questo modo di cucinarlo è ottimo 😛 proverò ben presto, magari anche con la soia/seitan… è interessante anche la pastella per la panatura a base di farina di soia!!
Uh!! Gustosissimo flowerpower!!! Vado a comprare il tempeh! 😉 ciao :-***
ma davvero hai la pazienza di autoprodurre il tempeh?mi inchino!pensa che alla milense non l’ho ancor provato.ho letto la ricetta mi pare su tibiona,ma io non ce la potrei mai fare.figurati che mi sembra complicato fare il tofu e il seitan,il tempeh per me è astrofisica!comunque adesso ti sei imguaita devi postare anche la ricetta della produzione.ciao cara
Merci à tout le monde 😉
@Diletta: grazie 😀 Sì, l’ho comprato online; lo puoi trovare sia su Tempeh.info che su Tibiona.it…e forse anche su altri siti internazionali 🙂
@Polyhedral e LaTortoise: buon appetito, allora 😉
@Cassie: eh già Finalmente ce l’ho fatta! Non ti dico la soddisfazione…gongolavo come una bimbetta dell’asilo 😆 La ricetta c’è già qui su VB: http://www.veganblog.it/2010/12/01/fare-il-tempeh-in-casa/ 😛 Il mio primissimo tentativo – risalente allo scorso autunno – è stato un disastro, così mi ero ormai rassegnata all’idea di comprarlo confezionato, le volte che volevo togliermi lo sfizio… Poi, la luce in fondo al tunnel: anche Tibiona ne ha pubblicato la ricetta!!! E con una differenza sostanziale rispetto a quella presente qui sul blog: la pentola d’acqua calda all’interno del forno, con la funzione di “incubatrice”. Infatti, l’altra volta avevo seguito la ricetta di Licia, solo che putroppo – non avendo io la yogurtiera né una prolunga adatta a far arrivare una lampadina nel forno – l’ho semplicemente spento e riacceso ad intervalli, nella convinzione che così avrebbe mantenuto una temperatura più o meno stabile…invece, niente da fare 🙁 Mi è toccato buttar via quasi 3 hg di soia! Ma la trovata della pentola mi è sembrata rivoluzionaria 🙂 così mi sono decisa a ritentare…e ho fatto bene! Certo, magari è stato anche merito delle temperature di questo periodo…chissà se in inverno il metodo avrà lo stesso successo?
@Fede: brava 😉
@Valentina: lo so, è uno sbattimento non da poco, ma ne vale decisamente la pena 😀 Il tempeh mi piace tantissimo ma, putroppo, ha dei prezzi astronomici! Se dovessi acquistarlo confezionato ogni volta che mi va di mangiarlo, mi toccherebbe accendere un mutuo 😆 Autoproducendoselo invece lo si paga 1/5 o forse anche meno Poi se ne può fare in quantità e quindi surgelarlo… Per la ricetta, mi salvo perché anche qui su VB c’è già (anche se io stavolta ho seguito quella pubblicata su Tibiona) 😛 😛 😛
Flower sei mitica!
sembra veramente la cotoletta! 😀
ma dici che anche chi odia il sapore della carne (vedi me) posso apprezzare il tempeh? sono ancora decisa se prenderlo o meno…
non volevo commentare perchè odiavo la cotoletta e non amo il tempeh, inoltre non friggo, però my dear non potevo non farti i complimenti x la costanza che hai già sfoderato + volte e x il successo raggiunto in questa autoproduzione! (ma sarai mica un ariete che sei così determinata…)
non volevo commentare perchè odiavo la cotoletta e non amo il tempeh, inoltre non friggo, però my dear non potevo non farti i complimenti x la costanza che hai già sfoderato + volte e x il successo raggiunto in questa autoproduzione! (ma sarai mica un ariete che sei così determinata…)
hai ragione, Darma…un’ariete con influssi toro ben evidenti… ehehehe!! 🙂 bravissima!
Deeve essere buonissimo! Io non ho mai comprato il tempeh proprio per il prezzo, ma l’idea di farlo in casa è allettante!
@Mirtilla: grazie 😳 Guarda, neanche a me ha mai fatto impazzire il sapore della carne “rossa” (tutt’altro), ma il tempeh secondo me assomiglia di più alla carne bianca; alcuni ci sentono un retrogusto di nocciola, altri addirittura di funghi (!?!). Comunque non è troppo “invadente”…diciamo che ha un po’ più di “personalità” rispetto al tofu o al seitan, ma puoi benissimo camuffarlo con altri aromi/insaporitori se proprio non ti dovesse piacere 😉 Se decidi di provarlo, io ti consiglio i “Tempeh burger” di Fonte della Vita: davvero deliziosi!
@Darma: grazieeeee 😉 Ehm, no, veramente sono un sagittario ascendente leone (peggio di così…) 😆
@Luu: grazie! No, non c’è traccia di ariete né di toro in me 😉
@Gala: infatti! E’ un po’ un’impresa ma dà mooolta soddisfazione 🙂
gulp, fuoco ascendente fuoco… quello dei fornelli, ahaha… ehm.. oggi sono particolarmene idiota..
😆 😆 😆