Si parlava recentemente di cosa fare dell’amido ricavato dall’autoproduzione del seitan. Qui su VeganBlog ho visto tante ricette e idee interessanti, ma nessuna dolce… così ci ho pensato io, visto che sono in fase ‘produzione industriale di dolci’
Ingredienti per l’amido:
500 g di farina integrale di grano tenero
acqua qb
Ingredienti per la frolla:
125 g di farina di farro integrale
125 g di farina di manitoba
100 g di noci sgusciate
80 g di zucchero di canna mascobado
40 g di olio di semi
1 pizzico di sale
1 pizzico di vaniglia in polvere
1 bustina di lievito vegan per dolci
acqua qb
Ingredienti per la Cassio-crema:
1 cucchiaio colmo di cacao amaro
1 cucchiaio colmo di polvere di carrube
4 cucchiai colmi di zucchero mascobado
6-8 cucchiai di amido
acqua qb
1 cucchiaio colmo di marmellata
Procedimento per l’amido:
Autoproducetevi il seitan nel vostro solito modo (poi, posterò anche la ricetta del mio seitan integrale), avendo l’accortezza, quando lo lavorate, di farlo dentro una bacinella e impastare finchè l’acqua non risulterà bianca a satura di amido… io mi sono ispirata qui. Mettete da parte l’acqua con l’amido e continuate il procedimento con acqua pulita – alternando acqua calda e acqua fredda – finchè essa non risulterà limpida, mettendo via via da parte l’acqua intrisa di amido. Cucinate poi il seitan nel vostro modo preferito. Lasciate riposare l’acqua con l’amido per 1 notte e scolate il siero limpido che si sarà formato in superficie. A questo punto il vostro amido si presenterà più o meno così:
Procedimento per la frolla:
Nel frullatore, tritate le noci benissimo aggiungendo poche cucchiaiate di acqua fredda per aiutare il processo. A parte setacciate le farine con lo zucchero, il sale e il lievito. Aggiungete l’olio e impastate bene. Aggiungete poi le noci tritate con la loro acqua di frullatura e continuate a impastate. Aggiungete infine acqua fredda fino ad ottenere un impasto lavorabile con le mani. Lasciate riposare nel frigo.
Procedimento per la Cassio-crema:
In un pentolino, mescolate a freddo lo zucchero, il cacao e la polvere di carrube insieme all’acqua (io ne ho usata circa 500 g in tutto, ma sono andata molto a occhio). Scaldate a fiamma non troppo alta continuando a mescolare fin quasi a bollore. Abbassate al minimo la fiamma e pian piano agiungete l’amido a cucchiaiate: anche qui io sono andata a occhio, quindi vi consiglio di aggiungerne poco alla volta, sempre mescolando benissimo per impedire che si formino grumi. Quando la vostra crema avrà raggiunto una consistenza abbastanza soda, tale da rendere faticoso l’atto di mescolare ma da risultare comunque ancora fluida, spegnete il fuoco.
Procedimento:
A questo punto assemblate i vari pezzi. Stendete la frolla a forma di disco: io ne ho usata soltanto la metà di quella ottenuta con le dosi di questa ricetta (con l’altra metà ci avevo fatto in precedenza dei biscotti aggiungendoci anche le gocce di cioccolato :mrgreen:) e foderateci uno stampo per dolci rotondo, di diametro circa 20 cm (oppure potete usare tutta la frolla e uno stampo da dolci più grande!). Ricoprite la frolla con un sottile strato di marmellata: io ho usato quella di ciliegie :). Infine, versate la crema al cioccolato sopra la marmellata e livellatela bene con un cucchiaio. Ripiegate i bordi di frolla e infornate in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti, ovvero finchè la frolla non risulterà dorata e croccante e anche la Cassio-crema avrà formato una crosticina in superficie.
Il Punto:
Questa ricetta è davvero più difficile a dirsi che a farsi… forse perchè io avevo già pronti alcuni ingredienti, ovvero l’amido e la pasta frolla (che avevo congelato), quindi ho solo dovuto fare la Cassio-crema che, fidatevi, è buonissimissima (infatti l’ho chiamata come me :lol:)! Con un po’ di crema che mi è rimasta, ho fatto anche un budino, che vedete nella foto qui sopra… buonissimo pure lui 😛 Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo possibile utilizzo dell’amido, che nelle mie precedenti autoproduzioni di seitan avevo incoscientemente buttato nel lavandino. Come accennavo in qualche commento, secondo me è l’ideale per ottenere delle ottime besciamelle e per addensare salse e sughi vari (e d’inverno per farci la cioccolata calda): ne basta davvero poco, una sorta di maizena liquida!… e secondo me ci si possono anche fare delle ottime crêpes e frittatine 😀 L’unica incognita è: secondo voi, quanto si conserva in frigorifero?
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
ci farai ingrassare tutte quante !!Bravissima, non posso che ammirare le cuoche che sanno cucinare dolci così elaborati, io sono uno sfacelo !!
Grandiosa idea cassie!!!!!
Olivotta: ma tanto tu dicevi di averne bisogno 😛 comunque, altro che piatti elaborati… anche io fino a poco tempo fa mi credevo incapace in cucina… invece adesso la prendo come un divertimento e in poco tempo ottengo delle cose anche buone…prova e vedrai 😀
Fede: grazie!! mi è rimasto ancora un sacco di amido, però 😆
Eccolo qua l’amido! Bravissssima, veramente un’ottima (e originale) idea di utilizzare l’amido! E chissà che buona *___*
Ma per conservarlo dici che non va bene congelarlo? Perchè penso che in frigo non si possa tenere più di una settimana…
Ma dai Cassiopea, sei fantastica!! Anche io mi sono ispitata a quel sito per autoprodurmi il seitan 🙂 !! In quanto all’amido buttato nel lavandino…c’è da star attenti perchè intasa tutto!! o__O Secondo me, per meglio conservare l’amido lo devi seccare o congelare, nell’acqua i batteri si moltiplicano velocemente quindi non credo sia opportuno tenercelo a lungo!
Brava, bravissima! Buona idea per sfruttare l’amido! Non ho idea di quanto si possa conservare in frigo, per precauzione lo surgelerei in piccole porzioni 🙂 🙂
Grazie ragazze 😀
anche io non credo che in frigo si conservi per molto… il fatto è che da mezzo chilo di farina ne è venuto fuori davvero tanto, per cui credo che in parte ci farò degli gnocchi/tagliatelle e in parte proverò a farlo seccare e ridurlo in polvere (l’ho letto da qualche parte in una ricetta di veganblog) così da avere una sorta di ‘maizena autoprodotta’ sempre a portata di mano 😛
Cassiopea, per seccarlo puoi provare a usare il metodo per seccare l’okara! è qui da qualche parte sul blog 😀
Hobbit: non l’ho visto.. ma sempre qui sul blog ho letto che si può seccare l’amido tenendolo in forno a 75° per un tempo sufficiente… ecco il link: http://www.veganblog.it/2011/03/09/scaloppine-di-seitan-2/ 🙂
Ah ecco, è praticamente lo stesso procedimento che si usa per l’okara 🙂 Rimango sempre stupita dal fatto che tutto si possa autoprodurre senza buttare via nulla!! Che meraviglia 😀
😀 già… un po’ ‘come gli antichi’!! io mi diverto un sacco ad autoprodurre, soprattutto quando è relativamente semplice come in questo caso!! (e così non comprerò più la maizena!!)
Fai benissimo! Io vorrei avere più tempo e più spazio.. (ho già riempito ogni buco della mia cucina XD)
Vorrà dire che se la carriera dei miei sogni non andrà in porto… sarò una brava massaia che si autoproduce di tutto 😀
Che bellezzaaaaaaa!! 😀 credo proprio che un giorno di questi ci toccherà fare il seitan 😀 questa crostata è troppo invitante :p e poi iniziare a fare la pasta frolla vegan ci aprirebbe un mondo!!! Hahaha tanti tanti complimentiiiii 🙂
Hobbit: mi sa che dovremmo aprire una ‘comune vegan’ in campagna… e vivere dei frutti della terra 😛 shcerzo eh…non so se riuscirei a sopravivere nella totale autarchia…molto probabilmente no!!
Enrica&Annalisa: beh…io la chiamo frolla, anche se tale non è 😛 però è buonissima e vegan quindi…provate!! e il seitan…siii, provate anche lui, da una grande soddisfazione!
Buonissima!!! Avverto un senso di incompletezza per non aver visto la sezione 😀
Fantastico modo di recuperare l’amido 😉 In effetti, se si riuscisse ad essiccarlo e polverizzarlo si potrebbe perfino fare a meno di acquistare maizene & compagnia bella
La crostata è da acquolina…e la Cassio-crema è semplicemente DA URLO!!!
LaTortoise: anche io lo avverto… in realtà non l’abbiamo ancora attaccata ma fra poco lo faremo e senza pietà 😀
Flower: di solito non mi elogio da sola…ma in effetti la Cassio-crema è proprio buona..ne ho infatti mangiata un bel po’ a cucchiaiate 😛 e consiglio di produrne in quantità, se vuoi rifare la torta, per poter fare altrettanto 😆
io proverò a essiccare l’amido… ma pensavo che in alternativa si potrebbe congelare in piccoli vasetti e scongelare man mano…
ah, e secondo me l’amido si può anche usare a cucchiaiate nei dolci per legare, come le ‘uova finte’ che alcuni fanno con maizena e acqua!!
che cassio-crema fantastica!!viene voglia di prenderne un po’ col dito per gustarsela..peccato per la distanza virtuale;)
Complimenti davvero! Ottimo risultato visivo e sicuramente anche gustativo 😀
voglia matta di cioccolata o torta cioccolatosa
che bella la crema, mi sembra di sentire il profumo…e avrei voglia di fare come i bambini…metterci il dito dentro per provarla 😛
complimenti! troppo bella!
sei una fonte inesauribile di sorprese! io semplicemente adoro il recupero di ogni genere soprattutto alimentare e riuscire ad avere dalla semplice farina, il seitan, una maizena autoprodotta e una torta così mi sembra una meraviglia!!!
Elis: grazie 😀
Gala: ahaha… visivamente in realtà non la trovo un granchè… i miei dolci hanno sempre un aspetto un po’ rustico, come gli omini di creta che facevo da bambina 😛
Mirtilla: come sai, non sono una patita di dolci e torte (poi questi sono proprio dolci e un po’ stuccano)… ma la crema era così buona che l’ho mangiata a cucchiaiate 😛
Darma: il recupero affascina molto anche me!! infatti ora che ho trovato il modo di riciclare l’amido sarò ancora più contenta di farmi il seitan home-made (poi questo con la farina integrale è venuto davvero particolare!!)
Ahahahah ma sei fantastica, la battuta sulla Cassiocrema è un invito a nozze scusa!!!Tu ci vuoi far lievitare, mannaggia a te e agli esperimenti dolciari 😛 bravissima!!!!
Deb: ahaha.. grazie 😆 ma ancora non voglio farvi lievitare: per quello aspetterò di avere la pasta madre
haha, ti leggevo nella ricetta delle barrette, non so se fai un affare ad adottarmi come veg-mamma..! il mio massimo dell’istinto materno è ricordarmi di scongelare la pappa del cane! però ci potremmo cucinare a vicenda un sacco di buone ricettuzze!
secondo me è un ottimo affare… e se anche ti dimentichi di cucinare posso sempre mangiare la zuppa del cane, purchè sia vegan quanto al cucinarsi a vicenda ci stooo 😀
io faccio seccare l’amido al sole su un telo e lo conservo in sacchetti di carta o in vasi di vetro scuro. lo utilizzo per creme, salse, doccia in giardino, piedi, con olio per impacchi e non mi ricordo più
Cristina: grazie del consiglio!! io l’amido rimasto l’ho in parte congelato e in parte fatto seccare nel forno e poi tritato… la polvere è venuta abbastanza sottile, ma non proprio come la maizena perchè partivo dalla farina integrale, quindi c’erano anche dei frammenti di crusca 😉 proverò stasera ad usarlo per addensare il sugo di cottura del seitan 🙂
io per pigrizia nell’accendere in forno ho provato a seccarlo in una pentola ma…ops è diventato gelatina!!! proverò a usarla comunque in qualche impasto…
e a questo punto con l’altra metà che non ho “seccato” proverò a fare un budino!
si, l’amido addensa parecchio…infatti a seconda della quantità d’acqua con cui lo diluisci ci si possono anche fare tagliatelle/gnocchetti/frittate 😉