Eccomi nuovamente qui, dopo settimane di assenza. Saluto tutti, gli chef veterani e i nuovi arrivati. Questa pasta è stata preparata a 4 mani con un amico onnivoro con cui ho inaugurato i pranzi in campo. Dovete sapere che con la bella stagione, a Venezia si è soliti pranzare nei campielli privati e non :). Quindi questo è un omaggio alla mia venezianità acquisita ;).
Ingredienti:
300 g circa di castraure (bocciolo di carciofo tipico dell’Isola di S. Erasmo)
180 g di pasta a piacere
1 manciata di olive verdi e olive taggiasche
1 manciata di capperi
1 ciuffo abbondante di prezzemolo
1 spicchio di aglio
1 spruzzata di vino bianco
sale, pepe qb
olio evo
Procedimento:
Mondate le castraure e immergetele in una bacinella di acqua fredda mista al succo di 1 limone. Nel frattempo preparate un trito finemente tagliato di aglio e prezzemolo e un secondo trito di capperi e olive denocciolate. Preparate una padella per soffriggere il trito di aglio e prezzemolo alla quale aggiungerete le castraure tagliate in 4 spicchi ciascuna, lasciate andare per circa 5′ e dopo sfumate con 1/2 bicchiere di vino bianco, quando il vino sarà completamente evaporato, coprire la padella con un coperchio e lasciare cuocere a fuoco lento. Nel frattempo preparate la pasta. I carciofi si cuoceranno in 20 minuti a fuoco dolce. A circa 10′ dalla fine della cottura delle castraure aggiungere il trito di cappero e olive, salate e pepate. Quando la pasta sarà pronta, saltatela per 5′ nella padella con il condimento! Et voilà! Buon appetito :). Questo è sicuramente un piatto semplice da preparare, ma volevo condividere con voi questa delizia. Nella sua semplicità lascia tutti appagati!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
bella la tua pasta ma mi Sto arrivando! che qua non le teovo le castraure.me le hai fatte conoscere tu
bella la tua pasta ma mi Sa che non le troveró qui.
Grazie :D! Purtroppo questo tipologia di carciofi si trova solo qua nel veneziano 🙁 Puoi sempre sostituirli con dei piccoli carciofi violetti 😉
oh cavoli,devo togliere sta funzione dalla tastiera altrimenti scrivo in un italiano incomprensibile.riscrivo…ok…ce la posso fare.bella la tua pasta,ma mi sa che qua non le trovo le castraure.mi hai fatto conoscere una cosa nuova.ok,ora è chiaro quello che volevo dire.
Uh che buona pasta!! Che bello mangiarla in “campo” 😉 e che bello rivederti!!! Tutto positivo 😀
Ciao monica!! Bacibaci
Federica 🙂
@Fede: grazie! già mangiare in campo è una delle cose più belle di Venezia 🙂
bellissima pasta!
ma in che senso mangiate al “capo”? fate pranzo d’asporto? oppure mangiate in giardino?
ottima pasta anche se non conosco quel tipo di carciofi, che invidia se vivi a venezia! viverla non da turista devessere splendido
@Mirtilla: mangiare in campo, vuol dire che porti i tavoli e le sedie per strada. Molti hanno le corti private, come nel caso del mio amico e quindi diamo meno nell’occhio. In passato mi è capitato di mangiare con i turisti che ti passavano di fianco :D!
@Darma: sì, viverla non da turisti è tutta un’altra storia, con le difficoltà di una città particolare… ma io vedo sempre gli aspetti positivi 🙂
Bellissima pasta…ancora di più se mangiata all’aria aperta in un campiello di Venezia…cosa che rende tutto più poetico!! (a meno che non si sia nel pieno dell’afa estiva…come spesso accade quando vado a venezia 😆 )
Che buona questa pasta! Le castraure si trovano al massimo a Venezia, molto difficile trovarle anche in terraferma, sono una cosa troppo particolare, beata te che le hai! 😉
ma dai, li ho proprio visti al mio super!! Ecco come gustarli 😀
Bentornata!! Buonssima la tua pasta 😉
Uhm..piatto da preparare lunedì…si si si!
Grazie a tutti! E dopo una bella giornata di sole ieri, oggi tormenta di vento e pioggia… per fortuna sto lavorando e questo tempo schifoso scoraggia la mia voglia di uscire.
@Robbina: provalo e poi fammi sapere :D!
Mitica Monica! Viva le castraure (che però come parola veneta non mi piace proprio..come molte altre :D). Bello tutto!
Oggi ero sola a casa e ho cucinato per me e mio nonno. Ho fatto questa pasta e…è a dir poco buona!!!
@Robbina: Bene! Spero che sia piaciuta anche al nonno ;)!
@Jaja: molte parole venete non hanno un bel suono, ma le ritengo affascinanti… le castraure mi rimandano a qualche strano nome latino 😀 😀
Se gli è piaciuta? Lui che mangia sempre poco ha mangiato 100 g di spaghetti 😀