La cucina tailandese è semplice e leggera, si basa su ingredienti freschi accostati a sapori forti e aromatici, ed è caratterizzata dalla ricerca costante del perfetto equilibrio tra i 4 sapori: acido, salato, dolce e amaro.
Il piatto che vi propongo oggi non fa eccezione: lo chef che ce lo ha preparato (sul momento) non ha impiegato più di 3 minuti per completarlo, ed era un vero capolavoro di bilanciamento dei sapori. Nel punto, alcune foto del viaggio che ho fatto in Tailandia, con la mia Leo.
Ingredienti:
noddles di riso
1 cipollotto
1 tazzina di salsa di soia
1 cucchiaino di tamarindo concentrato
1/2 cucchiaino di coriandolo macinato
1/2 tazzina di erba cipollina tritata
arachidi pestate nel mortaio
olio di sesamo
Procedimento:
Per prima cosa sciogliete il tamarindo (che avrete acquistato in un negozio etnico, solitamente si trova in pasta concentrata) con un mestolo di acqua bollente. Lasciate in infusione per 30 minuti, poi filtrate con un colino a maglie fitte e recuperate più polpa possibile. Il tamarindo ha un sapore molto acidulo e viene per questo utilizzato dalle cucine orientali e sudamericane come una spezia. Il principio attivo del tamarindo (tamarindina) è un potente anti-batterico, inoltre è digestivo e (in alte dosi) ha un effetto lassativo.
A questo punto mescolate in una ciotola il succo di tamarindo, la salsa di soia, il coriandolo macinato e l’erba cipollina.
A parte, cuocete i noodles in acqua bollente salata, seguendo il tempo di cottura che troverete sul pacchetto. In un wok soffriggete il cipollotto tritato con l’olio di sesamo, poi aggiungete i noddles scolati, la salsa che avete preparato nella ciotola e saltate il tutto brevemente. Prima di servire spolverate con arachidi finemente macinate nel mortaio. Naturalmente potete arricchire il piatto con germogli di fagioli di ogni tipo, secondo la tradizione tailandese, che prevede come condimenti anche il peperoncino rosso piccante, il succo di lime, il tofu, e i fiori di banana (questi ultimi per decorare, ma vi sfido a trovarli 🙂 ).
Il punto:
Caotica, conveniente, irrespirabile, irresponsabile, cosmopolita, preziosa… in una parola: Bangkok
La Leo tra le campane di un tempio buddista, felice dopo ore di ricerca… le cose più belle sono le più difficili da trovare 🙂 tvb.
James Bond Island, la guida ci ha detto, con molta fierezza, che “L’uomo dalla pistola d’oro” è stato girato qui 🙂
Un po’ di meritato riposo sulla spiaggia di Phi Phi Island, a mio parere il posto più incantevole del pianeta. Sawasdee Ka!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Mmmm 😀 buoni !!!
Da rifare questi noodles, subito!! Che mitica la Tailandia, è stato uno dei viaggi più toccanti…quasi diventavo buddista!! 🙂
Saporitissima la cucina thailandese! Questa ricetta, poi, mi ispira proprio un sacco 😀
Penso che la Thailandia sia un vero e proprio paradiso sulla Terra…un mio zio ci è stato diverse volte in vacanza (anni fa) e ricordo che al suo ritorno mi aveva mostrato delle diapositive assolutamente spettacolari!
fatti paro paro qualche mese fa…sono veramente buonissimi (e io adoro le arachidi combinate con salsa di soja e tamarindo,mmmmmmh!)
qui i fiori di banana li trovo! 😛 però non li ho comprati,non bado a queste finezze quando non devo cucinare per un tot di gente,eheheh!
@tutte: grazie 🙂
@Vika: accipicchia una bella fortuna, mi piacerebbe fare un giro nei negozi dove ti servi, sono sempre alla ricerca di nuovi ingredienti e sapori 🙂 🙂 🙂
Questo piatto mi incuriosisce molto. Sono un’estimatrice della cucina thai e scoprirne le ricette è sempre un piacere. Grazie Luu! Fantastiche le foto del tuo viaggio 🙂 Buon inizio settimana a tutti i veganchef!
“qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia” mahatma gandhi
ma, a proposito dei tuoi noodle: mi pare proprio una ricetta dedicata con tutto il cuore a la leo, forse in ricordo di quella bellissima vacanza… mmmmh! che squisitezza dev’essere questo bel piatto! anch’io ricordo i panchetti per la ristorazione nelle strade tailandesi, sui marciapiedi… e la destrezza con cui i cuochi o le cuoche ti preparavano quanto domandavi loro… 🙂 insomma, dato che ho anch’io del tamarindo, mi toccherà provare la tua formula magica, ihihi… 🙂 mah, a proposito, ciò che rimane sul colino…che ci fai? lo togli perché darebbe fastidio ala ricetta; cmq sei davvero brava! ciao luu 🙂
Mmmm sembra davvero buonissimo! Io ho il tamarindo in polvere, che uso nei dolci, potrebbe andare bene? 🙂
@Monica: grazie! 🙂
@ Enri: ciao Enri (? O____o ) grazie per le tue osservazioni sulla Leo, spero tanto si ricordi dei bei momenti che abbiamo passato insieme 🙂 🙂
@Fausta: secondo me puoi provare, però non so consigliarti sulla dose… fammi sapere com’è andata! 🙂
ah! i noodles che bontà! *.*
Complimenti per il piatto e per le foto!!! ma risulta un pò piccante???
@Pamela: no, è molto saporito ma per niente piccante… 🙂 prova!
Sì devo procurarmi il tamarindo! Buono questo piatto, ma secondo te, si può cambiare tipo di spaghetti?? Immagino che non sia uguale… 🙂
……… F A N T A S T I C A !!!!!
@Polyhedral: la consistenza cambia di sicuro e poi ho visto che questi spaghetti di riso assorbono moltissimo il condimento, mentre i nostri di grano duro no… però puoi provare, fammi sapere com’è andata! 🙂 🙂
Wow la Thailandia.. per me è un sogno da sempre, avevo 15 anni quando la mia prof di religione ci raccontò del suo viaggio di nozze in Thailandia e ci diede una ricetta favolosa, chissà che fine ha fatto.. stasera no, ma domani li provo 🙂 !
La Thailandia ancora mi manca come meta…però dopo essere stata in Indonesia ho capito di amare l’oriente, quindi spero di riuscire a visitare anche Bangkok prima o poi (sono stata solo all’aeroporto come scalo verso Bali)…ottima ricetta l’assaggerei volentieri 🙂
mi ero persa questa ricetta che per me è spattacolare!sai che io amo la cucina etnica.li devo provare sicuramente
STUPENDI! Ti adoro per le ricette etniche che pubblichi!
grazie ragazze…! 🙂
cercaco Tamarindo ,ed ecco questa ricetta. penso di provarla, anche se io il tamarindo me lo bevo. metto la pasta grezza di tamarindo in acqua e faccio bollire leggermente. ricavo così una semplice bevanda, da bere senza altro aggiungere. la pasta residua finisce negli impasti delle crostate.
cercaVo . si può correggere?grz
Ma ciao!
io trovo adorabile il tamarindo, anche se non mi sentirei di berlo per paura di un eventuale effetto lassativo.
Fammi sapere se ti è piaciuta la ricetta 🙂