Semplice sia nella realizzazione che nel gusto, l’ho mangiato stamane a colazione e credo che lo farò molto spesso dato che è molto leggero!
Ingredienti:
1 tazza di farina di riso integrale
5 tazze di acqua
malto di riso integrale
uvetta o altra frutta a piacere
Procedimento:
Porre la farina di riso in pentola a pressione e aggiungere a filo l’acqua mescolando bene per evitare la formazione dei grumi. Mettere su fuoco medio-basso e mescolare di continuo per circa cinque minuti. Chiudere la pentola a pressione e mettere su fuoco medio, dal fischio abbassate la fiamma al minimo e fate andare per 45 minuti. La cosa importante è, ogni tanto, scuotere dolcemente la pentola a pressione per mescolare il nostro budino. A parte prepariamo le coppette con qualche uvetta fatta reidratare in acqua per circa un quarto d’ora. Passati i 45 minuti spegniamo il fornello, lasciamo riposare per qualche istante e poi facciamo sfiatare tutto il vapore. Aggiungiamo del malto a piacere, poi versiamo la crema di riso ottenuta negli stampi e lasciamo riposare il nostro budino per qualche ora a temperatura ambiente.
Il punto:
Questo budino non è stato amato da tutti in quanto ha un sapore davvero delicato e poco zuccheroso. A mio avviso lo trovo superlativo perchè ogni sapore è autentico e i tre semplici ingredienti creano un gusto armonico e leggero. D’altra parte si può modificare a piacere, usando dello zucchero di canna o altro dolcificante e aggiungendo del cacao o altra frutta a piacere. Bene, scappo a papparne un altro! Un abbraccio a tutti, vi auguro di trascorrere una gioiosa giornata! 🙂
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ciao dalila 🙂 chissa’ che buono questo budino….mi ispira 😛
buono! mi sembrava un topolino 😀 a me piaciono i sapori delicati e poco dolci 😀 ma praticamente il riso si era ridotto in crema?
Rispetto ai classici budini è più dispendioso in termini di tempo…ritengo però sia un buon fine pasto leggero e gustoso 😉
Verrebbe bene lo stesso secondo te se al posto dell’acqua usassi del latte di mandorla e del cocco grattugiato, omettendo l’uvetta?
O magari del succo di mela e cannella in polvere, aggiungendo, come da tue indicazioni, l’uvetta?
Lo so, ho l’insano vizio di personalizzare spesso le ricette altrui, spesso stravolgendole!
Un abbraccio e grazie per aver condiviso con noi questa tua ricetta 🙂
Ciao Federica, non piace a tutti, ma a me fa impazzire. Ha un sapore talmente delicato…! 🙂
Mirtilla, 🙂 io ho usato la farina di riso integrale, non ho ancora provato con il riso anche perchè con quello integrale credo ci vogliano almeno un paio d’ore di cottura prima che si trasformi in crema! 🙂
Annie, vero è più dispendioso, però la farina in questo modo si cuoce davvero rispetto alla classica ricetta in cui la crema si tiene sul fuoco meno di quarto d’ora. Al posto dell’acqua puoi usare qualsiasi cosa tu voglia, e con entrambe le tue varianti uscirebbe sicuramente squisito! Un abbraccio a te! 🙂
Che buono!! Dev’essere delicato e leggero, brava 😉
Grazie per la tempestivissima risposta!!! 😉
In questa giornata uggiosa bergamasca, ci sta un bel budino coccoloso 🙂
Grazie Mirthilla! 🙂
Annie, davvero! Anche qui a Milano piove un pochino…meglio così, almeno le piante si dissetano! Poi fammi sapere come ti è venuto! 😉
Se il sapore è autentico e delicato…allora mi piace di sicuro 🙂 Ottimo dolcetto, brava!
Che buono! Dove hai trovato la farina di riso integrale? io qui non l’ho mai vista in giro…ma dici che viene lo stesso se stracuocio del riso integrale in pentola a pressione e una volta cotto frullo tutto? 🙂
Grazie Aliing! 🙂
Cassiopea, la farina di riso integrale l’ho trovata al NaturaSì! Anch’io avevo pensato di stracuocere il riso integrale, effettivamente può essere una soluzione, perchè ad esempio con questo metodo e usando un riso semintegrale io ci faccio la besciamella! Prova e fammi sapere! 😉
ciao! non ho la pentola a pressione, sai se e come posso farlo sul fuoco normale?
grazie!
giulia
Ciao Giulia! Ti basta unire tutti gli ingredienti e metterli in una pentola, girare continuamente, meglio se con una frusta, per circa un quarto d’ora e poi versare nelle coppette. 🙂
ciao dalila, da questo stupendo budino ho curiosato nelle tue ricette e mi sono persa nei tuoi racconti della pasta ca muddica atturrata! mi ha veramente emozionato leggere di questo cammino, era come la storia di “due di due” di de carlo ma vissuta davvero da una di noi.. ti capisco tantissimo, io abito a torino ma ho la fortuna di avere una piccola casa in campagna (dove si sono trasferiti anche i miei) dove vado appena posso col mio cane, facciamo l’orto, ci scaldiamo con la legna, insomma quando sono là i lavori manuali sono all’ordine del giorno e questo unito ai ritmi naturali e al fatto di stare fuori dalla follia cittadina mi da una gioia e una pace senza pari.
detto ciò (sennò ti faccio calare la palpebra..) volevo chiederti dato che adoro i budini: ma secondo te basta cuocere tutto x un quarto d’ora se non si ha la pentola a pressione? se con la pentola a pressione ci vogliono 3/4 d’ora non ci vuole di + senza? scusa il perfettinismo, ma non ho mai avuto la pentola a pressione quindi nn so bene come si convertono i tempi.. grazie!
Sono molto belli…sarei proprio curiosa di assaggiarli! e cmq anche se sono poco zuccherosi l’uvetta dà quella nota di dolce, giusto? gnam!
Che bontà, Dalila! …e se mettessimo una nota croccante…tipo mandorle tostate? 🙂
Darma, quanto ti invidio…! Scrivendomi queste poche righe mi hai catapultata in un altro mondo. E’ meraviglioso fare quel tipo di vita, raccogliere la legna per scaldarsi, cucinare sulla stufa, respirare l’aria colma di profumi…cosa c’è di meglio? Mi rendo conto ogni giorno di più che la vita di città non è fatta per me, troppe delusioni in questo contesto. Infatti con altre persone vorremmo cercare di ritagliarci un piccolo pezzetto di cui prenderci cura per vivere lontani dalla “civiltà”.
Sono davvero felice della tua felicità! Quando ci si accontenta di poco si sta bene, nel cuore e nell’anima.
Per quanto riguarda il budino, in teoria per fare cuocere bene la farina senza pentola a pressione bisognerebbe farlo stare sul fuoco per almeno un’oretta buona mescolando di continuo. La cosa bella della pentola a pressione è che fa tutto da sola, ti basta solo accenderla, scuotere ogni tanto, sfiatare e spegnere. Se non l’hai mai usata te la consiglio vivamente, anche per la cottura dei cereali e dei legumi.
Ps: calare la palpebra? Figurati! Scrivimi ancora se ti va! 🙂
Ambrosia ciao! 🙂
Si, l’uvetta mista al riso e al malto crea quel giusto equilibrio di dolcezza!
Terri, perchè no? Mi piacciono gli accostamenti morbido-croccanti! Solo che non vorrei si ammollassero un po’ e perdessero la loro croccantezza a stare tante ore immerse nel budino…non so, bisognerebbe provare! 🙂
A proposito di lavori agricoli, ho passato il week a vangare e un bel budino come questo sarebbe stato perfetto per farmi riprendere dalla fatica 🙂
Anch’io ieri ho trascorso la giornata a vangare la terra, che meraviglia! Questo budino ti ci vorrebbe proprio Sara, aiuta a concedersi una pausa dolce senza sensi di colpa, visto che ha anche pochi zuccheri! 😉
A e anche farembbe impazzire. Abbiamo gusti simili 😉 Anzi a me fanno impazzire quasi tutti i dolci 🙁
Anche io sono ababstanza golosa, Romy! Più di salato che di dolce, ma comunque golosissima! 😉
Ottimo Dalila, lo farò anch’io!!
Buono e originale l’uso della pentola a pressione per realizzarlo…
Prova Jaja, e fammi sapere! 🙂
Grazie Pamela… 😉
sembra ottimo! faccio una cosa simile col miglio… 🙂 bravissima!
Grazie Enri! Con il miglio non l’ho mai provato, ora mi hai incuriosito…mi sa che il prossimo lo proverò così! 😉
Mi fa troppa tenerezza questo budino, e’ troppo carino…non so se riuscirei a mangiarmelo…anche se ho gia’ l’acquolina in bocca 🙂
Devo assolutamente provarlo!!! Magari a Pasqua!
Brava Dalila! Secondo te la dose che hai proposto va bene per 8-10 persone? Se devo aumentare le dosi devo prendere qualche accorgimento?
Qualcuno di voi sa se il malto di riso è gluten free? Cioè… è fatto di riso… e poi?
Grazie Alex!
Ciao Sentiero, grazie! 🙂
Per 8-10 persone dovresti raddoppiare le dosi della ricetta!
Comunque il malto di riso che io compro al macrobiotico non è senza glutine in quanto tra gli ingredienti è presente la farina d’orzo maltato, ma credo che al natura sì vendano un malto 100% riso senza glutine! 🙂