Ovvero pasta con pane grattato “atturrato”, abbrustolito, tostato. E’ una ricetta tipica siciliana, “povera” ma buonissima, come tutte le cose semplici.
Ingredienti:
pasta bianca o integrale
pane grattato
olio evo raccolto a mano
1 spicchio di aglio
1 manciata di pinoli
1 cucchiaio raso di capperi
olive nere
pomodorini freschi
prezzemolo fresco
sale, pepe
Procedimento:
Mettere su l’acqua per la pasta e cuocerla secondo indicazioni. In una padella antiaderente mettere l’olio e l’aglio tagliato a fettine sottili e far soffriggere. Aggiungere i pomodori lavati e tagliati, le olive nere denocciolate e tagliuzzate, i capperi, i pinoli, e per finire prezzemolo, sale e pepe a piacere.
A parte, in un padellino, porre il pane grattato e farlo tostare sul fuoco per qualche minuto fino a quando non assume un bel colore dorato scuro. Quando la pasta è pronta scolare bene e aggiungere al sugo, impiattare e spolverare con una bella manciata di pane grattato.
Considerazioni:
Ho deciso di postare questa ricetta perchè è stata una delle ultime che ho cucinato a Milano, circa nove mesi fa, prima di intraprendere un lungo cammino sui monti che da Pavia mi ha portata in Liguria. E’ stato meraviglioso sfidare me stessa e godere degli splendidi paesaggi che i miei occhi hanno potuto rubare alla natura, camminando tra le nuvole. Posso dire di aver davvero toccato il cielo con un dito! Arrivata in Liguria ho trascorso un mese facendo spola da un paese all’altro, ho conosciuto moltissime persone, tra cui tanti clochard, persone meravigliose che hanno condiviso con me quel poco che avevano. Questa cosa ha riempito il mio cuore di gioia e tristezza al contempo. In città dove si ha tutto, le persone faticano a dividere con il prossimo la moltitudine di cose che posseggono ed è raro anche solo ricevere un sorriso; e queste persone invece, mi hanno accolta come una figlia. Davvero incredibile. Dopo la Liguria sono arrivata a Pistoia e quasi per scherzo mi hanno portata in alcuni villaggi sui monti pistoiesi. Qui i miei occhi si sono davvero aperti a un nuovo modo di vivere e di nutrirsi! Ho appreso moltissime cose sulla coltivazione, sui rimedi naturali per curarsi e curare. Mi sono svegliata con la luce del sole e addormentata con una miriade di stelle sulla testa, ho visto gli animali liberi, correre per i boschi, cani, gatti, asini e capre convivere e dormire insieme. Ho visto spuntare i germogli dei semi interrati, con quella gioia dentro che solo chi ha seminato può comprendere; e trovato il bruco nella mela, marchio che più biologico di così non si può! 🙂 Tutto questo e molte altre cose mi hanno fatto capire che non posso più trascorrere i miei giorni in città, dove sono dovuta tornare qualche settimana fa (con molta sofferenza). Soprattutto Milano, dove sono nata e cresciuta, è l’ultimo posto che sento come casa. Nei miei occhi vedo una piccola costruzione, di paglia o di mattoni, immersa nel verde di un bosco con un modesto orticello pieno di verdure colorate, e cereali e legumi buoni e gustosi. Mi vedo qui, in questo piccolo sogno senza grigio ne’ smog, ma ricamato di verde e di azzurro. E spero tanto che questo sogni ad occhi aperta possa un giorno non troppo lontano divenire realtà. Ad ogni modo, vi chiedo scusa della mia latitanza da questo blog e soprattutto di non aver risposto ad alcune delle domande che qualcuno mi ha fatto sulle ricette postate in precedenza. Cercherò di rimediare al più presto. Volevo semplicemente rendervi partecipi di questi pensieri, perchè credo che in parte li condividiate. Spero di non avervi annoiato! Un abbraccio a tutti! 🙂
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Dalila, dici sul serio???? ammiro tantissimo la tua esperienza, e sono sincera quando dico che ti invidio molto! purtroppo, non avrei mai il coraggio di emularti ma ti stimo davvero!!!! 😀
Bellissima anche questa ricettina, appena arriverà l’estate con i pomodorini buoni la farò!
macché annoiato, è stato bellissimo leggere la tua storia. La ricetta anche è stupenda! 🙂
Ho letto tutto quello che hai scritto e ti faccio i miei complimenti! Amare cosi’ la natura ti fa sentire come a casa! Molto bello il tuo pensiero, si vede che sei una persona molto sensibile e buona di cuore.
Anche nella mia famiglia, fin dai tempi indietro, si usava fare la pasta ca muddica atturrata!!! Proprio oggi stavo commentando un episodio nella bella Sicilia!
Leggo spesso le ricette del blog ed indirettamente anche le storie che raccontate, la tua è bellissima. Ho sempre desiderato fare un percorso come il tuo, condivido tanto quello che dici, non l’ho mai fatto per paura, vigliaccheria. Tu come hai fatto? Come è nata la tua esperienza? Mi piacerebbe saperne di più, se vuoi contattami in privato.
Ma chi l’ha detto, che è povera? Benvenuta la povertà se il risultato è questo! 🙂
In questi giorni ho girato su questo blog “affamata” di ricette vegan, per decidermi a fare “il grande salto” e non mi sono sempre soffermata sulle storie raccontate. La tua però mi ha attratto subito e l’ho letta con piacere, fino all’ultimo rigo. Anche io vivo in una metropoli, ma sono nata in un’altra isola, la Sardegna, e non c’è mattina in cui non mi svegli pensando di essere là. Non molliamo, perchè… si può faaree!!!
ps: domani sera porto la tua ricetta in tavola!
Brava Dalila, cerca e trova sempre il buono e il bello: anche a Milano, anche se te ne andrai. Un abbraccio e grazie per la tua storia e la tua ricetta.
Ciao Dalila.
Non smettere mai di sognare, ma afferra i tuoi sogni e realizzali.
Io a 38 anni ho venduto casa e mi sono trasferita in Canada, così, di punto in bianco, circondata da gente che mi credeva improvvisamente impazzita. Sono qui da più di tre anni e mi sento molto più a casa di quand’ero in Italia.
La pasta la proverò sicuramente. Grazie per la ricetta e per il racconto.
semplicissima, ricca di fascino e bellissima ricetta !!! straordinario plauso all’esperienza di vita, che testimonia l’immenso amore che hai per la natura e l’universo intero! un abbraccio emozionante e commosso ! : – )
p.s. faccio parte di quelli (immagino numerosi)che vorrebbero leggere ancora altri racconti di questo tuo meraviglioso viaggio, facci sapere come e dove : – )
Condividiamo lo stesso sogno nel cassetto.
A Milano mi sento fuori posto, mentre quando vado in montagna mi sento a casa…
Cosa c’è di più poetico di camminare in un bosco in perfetto silenzio (anche interiore) e godersi i profumi, le sfumature, i colori ed i suoni della natura?
Qui esco di casa, vedo cemento e respiro smog 🙁
Ma sono serena perchè prima o poi realizzerò il mio sogno e ti auguro lo stesso 🙂
Dimenticavo la ricetta!
Buonissima 🙂
Ciao Dalila! Bentornata e complimenti per la ricetta, deliziosa!
Io sono nata e cresciuta in campagna e tuttora ci vivo, mi sento molto fortunata in questo e non potrei mai vivere in una grande città quindi capisco come ti senti, ti auguro di poter realizzare il tuo sogno di vita molto presto 😀
Grazie a tutti voi!
Ambrosia: anch’io non ti nego che ero un po’ spaventata prima di fare questo passo, ma poi la voglia di provare è stata più forte di tutto il resto. E’ come quando sei sul punto di tuffarti dalla roccia più alta, con il cuore ti batte forte, sempre pronto a tornare indietro, ma alla fine ti butti e scopri quanto è meraviglioso! 🙂
Elisabetta e Mus: grazie di cuore!
Maura: “si può faaare!” è la mia frase preferita! Credo siamo in molti a vivere in città e desiderare di stare da un’altra parte. E’ anche vero che ci vuole del tempo per creare qualcosa, ma soprattutto molto amore e pazienza, e forse chissà…tra qualche anno ci scriveremo nuovamente e ognuno sarà nel posto tanto agognato! Lo auguro ad entrambe, e a tutti! 🙂
Roberto: anche qui ho molte cose che amo, ma è come se il tempo stesse scadendo. Grazie delle tue parole. 🙂
Cara Lilia che invidia! Qui non si tratta di un “passo”, hai fatto proprio un balzo! 🙂 Comunque no che non smetto di sognare. Grazie!
Alberto, ce ne sarebbero di cose da raccontare! E’ stata davvero un’esperienza ricca e meravigliosa che consiglio a tutti. Confrontarsi con certe realtà così diverse tra loro e dalla propria ti tempra e ti fa aprire davvero gli occhi! Un abbraccio a te!
Goodlights: auguro anche a te che si realizzi il tuo sogno. Le montagne sono davvero posti affascinati, di pace e serenità, grandissime maestre di vita! Come si fa a non amarle? 🙂
Realizza i tuoi sogni…perchè la vita è qui adesso 🙂 🙂 Complimenti per il tuo cammino ti auguro che tutti i tuoi desideri si realizzino 🙂
P.s: la pasta è deliziosa 🙂
Dalila, la tua ricetta è meravigliosa e ho proprio voglia di farla al più presto!
Anche io, come molti in questo blog, sogno di vivere nella natura selvaggia, magari in un bosco…
per ora mi accontento di realizzare un altro sogno grande grande: fare della mia passione un lavoro, cambiare il mondo attorno a me con la mia energia e il mio entusiasmo! Ve ne parlerò + avanti, quando il progetto sarà + concreto!
Voglio dirti che il tuo racconto mi ha davvero emozionato e che penso tu sia una persona stupenda! Grazie!
Ailing, la campagna è bellissima, e viverla da bambini dev’essere davvero fantastico! 🙂 grazie a te e a Rossella, naturalmente spero che anche i vostri sogni si realizzino, insieme a quelli di EmilyVeg.
Emily, sarebbe fantastico condividere i nostri progetti. Sono sempre più convinta che l’unione fa la forza! E che il pensiero di uno può contagiare positivamente l’altro e viceversa. 🙂
Anch’io ho il tuo stesso sogno! Vivere in una casetta in mezzo ai boschi, alla natura e agli animali, lontana dal caos della città, nella semplicità più totale! Chissà..forse un giorno diventerà realtà! Complimenti per questa gustosissima pasta! 😉
Caspita ragazze, se in così tante abbiamo lo stesso desiderio, potremmo organizzarci, ritirare un piccolo borgo, ristrutturarlo ed andarci a vivere 🙂
Certo, sarà un po’ difficile trovare un posto comodo per tutte, visto che siamo sparse per tutta Italia, ma mai dire mai nella vita…
uuu sto delirando…
pasta a parte (nn tanto a parte xò 🙂 ) la tua scelta è stata davvero ammirabile 🙂
all’inizio è dura lasciare il luogo in cui si è abituati a vivere, ma scoprire il mondo al di là della propria città è 1 must…. 🙂
Grazie a tutte e tre! Apriamo tutte insieme un posto e viaaa! Magari…chissà un giorno…! 🙂
Fatina, il mondo fa un po’ paura è vero. Non ti nego che certe sere, dormendo fuori, mi sentivo non poco vulnerabile. Ma sono stata ripagata con amore e gioia e moltissime conoscenze a dir poco magnifiche. Quindi ne è valsa davvero la pena! 🙂
Anna, scusa se ti rispondo in ritardo, se vuoi contattarmi in privato questa è la mia email, (ho provato a contattarti ma non ci riesco): de.da@live.it
Preparata ieri sera … buonissima il mio compagno non veg. ne ha mangiato due piatti 🙂 grazie!!
Ciao Nottetempo, sono contenta ti sia piaciuta, è un piatto “povero” ma ricchissimo!! 😉
Resto affascinata al cospetto di parole, realtà e sogni…c’è posto anche per me!?
Dalila, la tua ricetta è fantastica e poi, come molti sanno, amo profondamente la Sicilia e la genuinità di molti piatti, poveri e facilmente veganizzabili 😉
Un abbraccio, cara 🙂
Ciao Annie, ti ho risposto anche nell’altra ricetta. Grazie di cuore! Anch’io amo molto la Sicilia e tutte le sue fantastiche ricette…
Ti abbraccio 🙂
Grazie Dalila, per tutto… per aver condiviso con noi esperienza e sogno… e anche per la ricettina che mi ha fatto sentire profumo di infanzia (sono nata e cresciuta a Palermo).
Per la cronaca, anche oggi a pranzo sto usando “a muddica atturrata”, per me è una ghiotta abitudine!
Grazie a te Sentiero! 🙂
La muddica si sposa con tutto!!
COMPLIMENTI. L ho cucinata oggi per pranzo ed é piaciuta moltissimo a tutti….persino alla mia bimba che non é di gusti facili!! Grazieeeee