Eccomi qua con la mia prima ricetta!! Questa creazione nasce dall’esigenza di “smaltire” in qualche modo l’okara che ho ottenuto dopo il mio primo tofu autoprodotto (che soddisfazione ragazzi!! Ero solita comprarlo e ora, grazie a Veganblog, sono riuscita a farlo in casa ed era anche molto più buono di quello già pronto!! Queste si che sono svolte!). Per questa ricetta ho usato l’okara essiccato secondo le indicazioni che ho letto proprio qui su Veganblog, aspetto le vostre opinioni! 🙂
Ingredienti:
100 g di okara secco
50 g di miglio
3 cucchiai di semi di lino
2 patate abbastanza grandi
3 pomodori medi maturi
1-2 spicchi di aglio
rosmarino tritato
peperoncino tritato
sale
circa 1/4 di cubetto di dado vegetale (se avete quello fatto in casa è ancora meglio)
acqua qb
pangrattato
Procedimento:
Ho messo i semi di lino in ammollo con un po’ d’acqua per circa 3 ore. Nel frattempo, ho pelato i pomodori, togliendo anche i semini interni, e li ho passati al mixer. Ho messo in una pentola l’okara, il miglio, il dado, l’aglio tritato finemente, i pomodori e tanta acqua quanto basta per ricoprire tutti gli ingredienti (viene fuori un mix abbastanza denso), ho portato a bollore e fatto cuocere per un bel po’ (penso mi ci sia voluta più di un’ora… siate clementi, non ho visto l’ora con esattezza :/ ), aggiungendo di tanto in tanto altra acqua quanto basta per non far attaccare tutto sul fondo. Ho aggiunto le spezie e il sale e terminato la cottura, il mix deve essere abbastanza asciutto, l’acqua deve essere assorbita tutta, quindi attenzione: mescolare, mescolare, mescolare… altrimenti si brucia, e non è bello!! Quando questa profumatissima “zuppa” è pronta lasciamo raffreddare. Nel frattempo ho lavato bene le patate con la loro buccia e le ho asciugate, le ho ripetutamente “pugnalate” con i rebbi di una forchetta (se avete i nervi a fior di pelle è il momento buono per sfogarvi!! 😀 ), le ho avvolte in carta da cucina e messe a cuocere nel microonde per 8 minuti alla massima potenza. Trascorsi i primi 8 minuti, le ho girate dall’altro lato e fatte cuocere per altri 8 minuti. In questo modo le patate vengono lesse ma molto asciutte, ed è importante per la consistenza dell’impasto, che non deve avere molti liquidi. Se non avete il microonde, dopo averle lessate in acqua le potete lasciare nella pentola vuota sul fuoco per farle asciugare un po’. Fatto questo, le ho sbucciate, passate allo schiacciapatate e messe a freddare. Sono passata poi ai semi di lino: li ho scolati, avendo cura di non buttare anche la gelatina che si è depositata sul fondo e li ho frullati nel mixer il più possibile. Deve venire fuori un composto abbastanza “poltiglioso”… Una volta che tutti gli ingredienti sono freddi li uniamo: okara, miglio, patate, semi di lino. Se vi sembra che il composto sia un po’ troppo umido aggiungete un po’ di pangrattato, quando basta ad asciugarlo, aggiustate eventualmente di sale e mettete in frigo a riposare per una notte. Il giorno dopo procediamo alla preparazione dei miniburger: prendiamo un po’ di impasto con le mani un po’ bagnate, gli diamo la forma e lo passiamo nel pangrattato.
Siccome io avevo diverse altre cose da consumare il prima possibile, ho deciso di surgelare i miei burger, quindi nella foto li vedete come sono poco prima di entrare nel freezer. 🙂 Per la cottura potete fare un po’ come volete, si possono friggere o anche mettere in forno leggermente irrorati con un po’ di olio evo, per una versione più light. Con queste dosi mi sono venuti 21 pezzi, non proprio mini mini… insomma, mi sono fatta una bella scorta per l’inverno!!! 😀 Ciao a tutti, tanti baci!! :*
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ciao LaGreca, benvenutissima tra noi! 🙂
Wow! Buonissimi!
Accidneti che mattinata piena di nuovi arrivi!!!
Benvenuta anche a te LaGreca
E grazie di aver condiviso con noi i tuoi miniburger…
🙂
Ciao LaGreca, benvenuta 🙂 i tuoi burger devono esser golosissimi
Che bel piattino. Ottima l’idea della scorta per l’inverno.
Benvenuta.
Mmmm…sono bellissimi questi burger, sei stata molto precisa brava! E stra-benvenuta! Ci sono stata a Thessaloniki, molto carina, però è vero che è difficle mangiare veg, perchè i ristoranti sono zeppi pesce.
Benvenuta!!! :-0
Benvenuta Alessandra! E che bella dev’essere la grecia!! Buon proseguimento!
Benvenuta LaGreca!!!
Ciao LaGreca! Benvenutissima con i tuoi miniburger! 🙂
Benvenuta!!! Bravissima, questi burger da tenere in freezer sono un ottima idea per golose cene last second come capita spesso a me!!!
Ancora non mi sono cimentata con l’auto produzione del tofu….
ma mi hai fatto venire una gran voglia!!!
Benvenuta!!! Che bello vivere in Grecia…. 😀 i tuoi burger sono favolosi, te ne sono venuti tantissimi!!!!!
tutti i miei complimenti, come prima ricetta direi che sei già molto avanti nella cucina vegana… bravissima 🙂
Benvenutissima!!!
benvenuta… che belli ‘sti burger…
Benvenuta!!! Stimolanti i tuoi miniburger!!!
Benvenuta!!! Brava, anch’io faccio sempre una bella scorta di burgher e polpette di okara e congelo tutto..pronte in ogni occasione!!!!
Benvenuta LaGreca!!! Complimenti per la ricetta!!!
Volevo chiederti se al posto dei pomodori posso aggiungere qualcos’altro come ad esempio la barbabietola, oppure elimino solamente il pomodoro?
Benvenuta Alessandra!! Vivi a Salonicco??!! Che meraviglia! 🙂
benvenuta Alessandra!
Benvenuta.
Grazie a tutti di cuore per questo caloroso benvenuto e per i vostri commenti! 🙂 E’ davvero bello vedere tante persone accomunate dagli stessi principi e gusti! Vedo che non solo l’unica a praticare il surgelamente di massa 😀 ehehehe, purtroppo con i ritmi che ho non sempre è possibile cucinare al momento, ma in questo modo risolviamo ogni problema! 😉
A tutti voi che mi dite della Grecia, è in effetti molto bello vivere qui, nonostante tutti problemi che il paese sta attraversando ultimamente.
@Dida: hai ragione, è abbastanza difficile… qui mangiano soprattutto carne, pesce e formaggi, in 5 anni non ho mai incontrato un vegetariano/vegano greco…!! Ma con il tempo e imparando a conoscere il luogo si trovano anche alternative vegan, specialmente durante la Quaresima 🙂
@Mus: il pomodoro penso che tu lo possa anche omettere, io ce l’ho messo per dargli un sapore più mediterraneo che si sposa bene con aglio, rosmarino e peperoncino 🙂 ma puoi provare anche con le barbabietole. Magari in misure più ridotte, poi dovrai cuocerle e frullarle bene se vuoi un impasto liscio, altrimenti ti resterà un po’ più granuloso. De gustibus… 🙂
errata corrige: sono* :p
Ciao Alessandra e benvenuta! 😀
Benvenuta tra noi. ottima idea. una domanda. l’okara secca dove la trovi?
Doriano, l’okara è ciò che rimane dei fagioli di soia dopo la produzione casalinga del latte di soia, ma immagino che tu questo già lo sappia. Per essiccarlo ho seguito le indicazioni che ho trovavto proprio qui su Veganblog, a questa pagina http://www.veganblog.it/2011/04/15/okara-secco/
io per esigenza di tempo ho sfruttato soprattutto il forno, tenendolo semiaperto a temperatura abbastanza bassa. In questo modo puoi conservare il tuo okara essiccato più a lungo e in modo molto pratico 🙂
Ciao LaGreca! Questi burger sono davvero appetitosi, il mix di ingredienti che hai usato mi ispira molto, mi segno la ricetta e la proverò di sicuro perché anche io grazie a VB non compro più il tofu, me lo faccio sempre da sola 🙂
Salutami la bellissima Grecia 😉
Καλώς ήλθατε LaGreca bella ricetta e buon uso dei semi di lino 🙂 che fanno tanto bene alla salute 😉
Grazie LaGreca per la tua risposta… conosco benissimo l’okara perchè quando ho tempo mi faccio da me il latte di soia ma non sapevo che si potesse essiccare!!! così grazie a te non solo ho per le mani un’ottima ricetta che proverò di sicuro, ma ho imparato anche qualcosa che non conoscevo e che sfrutterò al meglio. GRAZIE
Benvenuta!!!
Già Doriano, l’okara è molto interessante da usare in cucina, non dimenticate tutti che l’okara, come il latte di soya autoprodotto, “deve” essere cucinato prima di consumarlo e, d’altraparte anche fagioli e lenticchie devono consumarsi cotti, anche se le lenticchie si possono consumare crude ma germogliate
@Aliing87: presenterò! 😉 E ricambio i saluti da parte mia alla madrepatria!! L’autoproduzione è proprio una gran cosa, oltre al fattore risparmio economico la soddisfazione di mangiare qualcosa che abbiamo fatto con le nostre mani è impagabile! 🙂
@Doriano: figurati! Grazie a te e spero che la ricetta sarà di tuo gradimento 🙂
@Lorenzo: Καλώς σας βρήκα!! 😀 Mi piacciono molto i semi di lino e sono una vera manna, li uso spesso anche per fare l’impasto del pane. Non sapevo però che le lenticchie si mangiassero anche germogliate, interessante… il procedimento di germogliatura ha qualcosa a che vedere con gli esperimenti che ci facevan fare alle elementari con i fagioli? 🙂
Alessandra ευπρόσδεκτη, ελπίζω να προσθέσετε πολλές συνταγές ελληνικές συνταγές για να μοιράζονται με τους Βούλγαρους μου,
Υ.Γ. Okra, αλλά δεν μπορούν να θέσουν Μπάμια στα ελληνικά;
Συγγνώμη, είχα διαβάσει ότι ήταν okara 😛
Proprio così LaGreca 🙂 il sistema è simile, ma esistono vaschette germogliatori pratiche ed igieniche, oppure un vaso in vetro al quale fai i buchi sul tappo (pastica o metallo inossidabile), metti un chucchiaio raso di lenticchie nel vaso, riempi, tappa, scuoti piano, svuota, riempi, tappa svuota e metti il vaso inclinato a 45° col tappo in giù… (creati dei supporti) poi riempi d’acqua e svuota due o tre volte al dì, puoi tenerlo alla luce (germogli verdi e veloci, od al buio, (germogli pallidi e lenti) ottimi tutt’e due tipi.
Bon appetit!
ma che ben di dio….. ah vivi in grecia: che bei posti!!!!
Ma l’okara seccata cambia sapore???? Suppongo cambi in positivo.
Te lo chiedo xk ne ho 1 mucchio da mettere via e nn c’è + spazio in freezer xd
@Lorenzo: grazie mille per la dritta, ci proverò! 🙂
@Fatina92: guarda, a dire la verità non so come sia quando è “umida” perché era la prima volta che facevo il latte e l’ho direttamente essiccata. Prima che la facessi rinvenire aveva un buon profumo tipo nocciola, poi quando l’ho cotta e ho assaggiato l’impasto per vedere se stava bene di sale ho dovuto resistere alla tentazione di mangiarmelo così a cucchiaiate!! 😀 eheheh!! Sarà che io vado matta per la soia! 🙂 Vai tranquilla con l’essiccatura, merita! 😉
ciao lagreca, benvenuta e grazie per l’interessante ricetta; se mi scrivi (dato che non conosco il tuo indirizzo) provo a darti un paio di consigli per l’anemia…enriveganb@gmail.com è il mio indirizzo
Ciao Alessandra 😛
…con un pò di ritardo, eccomi a darti il benvenuto!!! 😛
(meglio tardi che mai )
Ottimi i tuoi burgherini, complimenti 😉
Bellissima questa ricetta! Il miglio mi piace tantissimo e anche le patate lesse! L’okara io lo compro apposta perché non faccio il tofu in casa! Allora benvenuta alla Greca dalla Francese! 😆
Ciao! La ricetta sembra buonissima. Volevo chiedervi, in questa preparazione sapete se l’okara si può utilizzare anche fresco? Cercavo qualche ricetta per utilizzarlo! Grazie
Ciao Paloma! Puoi usare l’okara fresco di “mungitura” solo se prima di farci i miniburger lo fai cuocere. I fagioli di soia che si usano per fare il latte vengono frullari a crudo, quindi l’okara così come esce è crudo, ed essendo soia è sempre meglio cuocerlo per non avere problemi di digestione 😉 Sono sicura che qui troverai tantissime ricette per utilizzarlo!! Un bacio!