Thai curry

Una rivisitazione in chiave vegan di un classico della cucina thai
Ho una passione smisurata per il sapore del curry verde thailandese in pasta…

Ingredienti:
1 panetto di tofu (circa 350 gr)
½ lt di latte di soya
400 ml di latte di cocco da cucina
½ bicchiere di vino bianco
1 cucchiaio abbondante di pasta di curry verde thai
1 spicchio d’aglio
4/5 patate medio-piccole
1 zucchina grande
3/4 carote
1 pomodoro oblungo maturo
2 scalogni
300 gr di riso thai
2/3 cucchiai di semi di sesamo
sale q.b.
olio evo

Procedimento:
Pelare le patate e tagliarle insieme a tutte le altre verdure in pezzi piuttosto grandi in modo che siano uniformi per dimensione fra loro. In una padella a fondo piatto antiaderente soffriggere in un giro generoso di olio evo lo spicchio d’aglio ripulito dalla buccia insieme alle patate e alle carote: una volta che patate e carote abbiano iniziato a presentare la caratteristica lieve doratura, innaffiare col vino bianco e farlo evaporare a fiamma alta. Se del caso aggiustare di sale, tenendo conto che la pasta di curry verde è di per sé abbastanza salata. A vino evaporato versare il latte di soya, sciogliervi la pasta di curry verde e abbassare la fiamma: quando il latte di soya avrà iniziato a restringersi aggiungere la zucchina, rigirando di tanto in tanto il tutto, mantenendo sempre la fiamma moderata. Contemporaneamente in un’altra pentola portare a ebollizione abbondante acqua, salarla e lessarvi il riso thai per 10/12 minuti, avendo cura di mescolarlo di tanto in tanto. Scolare il riso e sistemarlo in quattro ciotole, coprendo ciascuna delle porzioni così ottenute con una spolverata di semi di sesamo. Tagliare il panetto di tofu a triangoli (o qualsiasi altra forma amiate!) di spessore non superiore ai 3 mm. Quando il sughetto di latte di soya si sarà rappreso quasi del tutto aggiungere il pomodoro, lo scalogno e il tofu, alzare lievemente la fiamma e unire il latte di cocco al tutto. Mischiare di tanto in tanto e verificare lo stato della cremina che si starà via via formando: quando questa avrà la densità desiderata il curry è pronto. Avvendo già ripartito il riso, io ho preferito impiattare direttamente le porzioni per ogni singolo commensale (come in foto), ma va da sé che si possono tranquillamente servire curry e riso in due contenitori e lasciare che ognuno si serva da sé.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. ..buonissimo!! mangiato e fatto anche il bis!!! 😉

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  2. Bellissima e buonissima ricetta!!!! ottima 🙂

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  3. Ciao Alessio 😛

    …colgo l’occasione per darti il mio benvenuto, in questa tua seconda ricetta 😛 😛

    Che spettacolo questa tua ricetta dai sapori thailandesi 😉

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  4. Che bontà anche io adoro il curry di verdure ma non so cucinarlo! Proverò la tua ricetta! A questo proposito ti chiedo una cosa: il latte di cocco che hai usato tu non è quello che si trova nei brick ma quello più consistente che si trova nelle lattine vero? Grazie 😉

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  5. approffitto di questa bella ricetta per darti il benvenuto!!

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  6. @ Aliing87: esatto, il latte di cocco è quello in latta tipo pelati (anche se non è che sia particolarmente denso). Attenta solo che in commercio ci sono 2 tipi di latte di cocco in latta: uno per la cucina e uno per i dolci. Non mi chiedere nello specifico quali siano le differenze, ma credo il secondo sia più denso e dolce (e quindi inadatto al curry!). Enjoy your curry!!!

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  7. Squisito! 😀 Anch’io impazzisco per il curry! Proverò sicuramente al più presto la tua ricetta!

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  8. Ma che bella foto! Se devo mangiare thailandese vengo da te…..

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  9. occhio che nella pasta di curry c’é la pasta di gamberetti.

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  10. Il vero rischio è che la pasta di curry sia salata con la salsa di pesce tipica del far est: ad ogni modo basta legger con attenzione la lista degli ingredienti, avendo cura di confrontare le varie traduzioni, per neutralizzare il pericolo.

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