Ovvero, fagioli ‘pasticciati’? Bah, chi lo sa come potrei tradurre al meglio il termine ‘sbrodega’.. Si accettano suggerimenti dagli altri veneti doc 😀 In ogni caso, questo è senza ombra di dubbio il mio modo preferito per assumere proteine; è un piatto antichissimo della tradizione veneta, dal sapore intenso e rustico e dagli ingredienti poveri. Amo moltissimo questo piatto, non solo perchè è buonissimo ma anche perchè mi ricorda tantissimo casa 😉
Ingredienti:
500gr di fagioli borlotti, preferibilmente ‘di Lamon’
2 o 3 cipolle bianche
3/4 di bicchiere di aceto bianco
1/4 di bicchiere di aceto balsamico
olio qb per il soffritto
acqua di cottura dei fagioli qb
sale qb
Procedimento:
Dopo aver lasciato i fagioli in ammollo per una notte, lessateli come di consueto, lasciandoli leggermente al dente. Dopodiché, tagliate le cipolle e imbionditele nell’olio. Una volta che si saranno dorate e avranno raggiunto una consistenza un po’ cremosa, aggiungete i fagioli già lessati e cucinateli per una decina di minuti aggiungendo un po’ del loro brodo di cottura all’occorrenza. Trascorsi i dieci minuti circa, aggiungete l’aceto (entrambi, quindi circa un bicchiere di aceto tra bianco e balsamico) e il sale e lasciare sul fuoco finché l’aceto non sarà evaporato (circa 20 minuti). Mi raccomando, non devo risultare troppo secchi; è importante che rimanga una cremina (la sbrodega, appunto), che è il punto forte di questo piatto. Squisiti con la polenta, ma anche in solitudine. Io me li papperei anche a colazione! 😀
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
fasoi col pocio boni con la polenta (fagioli con sugo buoni con la polenta). Buonissimi
Buoniiiiii! Li proverò sicuramente!
boniiiii!! =) il titolo mi piace così com’è! 😀
fagioli da scoppiazzare!!!!adoro i dialetti..l’accento veneto mi piace un sacco poi!!
I deve essar propio bonononi (devono essere proprio buonissimi) 😀
Mmmm…ricetta nuova, da provare!
hihi… l’altro giorno ho sentito una commessa in un negozio spiegare al cliente che i fagioli “làmon” sono buonissimi e piemontesi!!
“Sbrodega”–>”in umido”,”in salsa”??
Ma chisti ccà, song i fasul a zupp, giusto??? O_o 😆
…è così che li chiamamo noi qui a Salerno 😆
Complimenti Mirtilla 😉
Sbrodega mi verrebbe da tradurlo con brodaglia, ma sembra una cosa negativa… invece questo piatto è buono!!
nn mi viene in mente altro termine per tradurre “sbrodega”
credo che “pasticciati” renda esattamente l’idea
infatti si dice “ti sì un sbrodegon..” per dire “pasticcione”
di dove sei esattamente Mirthilla?
@francy71: mesi dopo mi accorgo di questo commento e ti dico: sono di Bassano del Grappa! Scusa per il ritardo ;(
Qui nell’Alto Vicentino si chiamano “fasui stufinà”, che immagino si potrebbe tradurre con “fagioli stufati”. Non usiamo cipolla e si aggiungono chiodi di garofano, stecche di cannella e rosmarino.
Da notare che i fagioli vengono prima lessati con aggiunta di carota, sedano e cipolla che poi vengono eliminati.
ciao Diego, dove vivi esattamente in quel di Vicenza?
Ciao francy71.
Vivo a Malo, ma sono originario di Faedo di Monte di Malo.
Ho naturalmente dimenticato il rosmarino, essenziale per la versione locale dei fagioli. In pratica, si prendono i fagioli lessati, si fanno insaporire nell’olio un minuto, si aggiungono chiodi di garofano, qualche stecca di cannella, un rametto di rosmarino, si aggiusta il sale e si copre con un mestolo di acqua calda nel quale è stata sciolto del concentrato di pomodoro abbondante. Si lascia asciugare a fuoco vivace e a metà operazione si aggiunge aceto di vino rosso. Si lascia sciugare il tutto a consistenza cremosa. La ricetta viene da lontano, dai miei bisnonni che però usavano come base olio e burro insieme.
Diego@ allora nn siamo tanto lontani! Io abito a Brogliano.