Facilissimi da fare e meravigliosi da mangiare!!! 😉 Trattengono il sugo che è una meraviglia!!!
Ingredienti:
500 g farina di semola di grano duro rimacinata a pietra
250 ml di acqua molto calda (quasi bollente!)
Procedimento:
Nulla di difficile, anzi! Si prepara l’impasto di sola farina ed acqua, concedetemi di fare questa piccola osservazione:
nel web ci sono tante ricette che prevedono nell’impasto l’uso di sale, olio e altro ancora…
Io invece li ho sempre fatti così, niente condimenti, perché a mio avviso quando si fa la pasta di semola assolutamente non serve aggiungere altro! Lo dico sia per una questione di mio gusto, sia di esperienza ma anche perché è vero!!! 😉
Guardate gli ingredienti nelle confezioni della classica pasta che si trova in commercio… c’è scritto: “semola di grano duro, acqua” e nient’altro! Perciò potrebbe non essere poi così utile aggiungere altri ingredienti nell’impasto se non servono, sarebbero sprecati. Inoltre, il sale si sa che faccia male, e già ne assumiamo troppo attraverso cibi come pane, crackers, gallette, salse ecc., senza contare quello che si utilizza nella cottura della pasta stessa.
E l’olio??? A quale scopo aggiungere dell’olio nell’impasto se acqua calda e semola sono già sufficienti ad amalgamarsi da sé?? Anche dell’olio non bisogna abusare, si sa. Oltretutto va già aggiunto nella pentola con l’acqua quando si cuoce la pasta fresca (tutte le massaie lo sanno da appena nate!! ;-)) e chiaramente anche nel condimento scelto per servire la pasta.
Detto ciò, ma è ovvio che si tratti solo di una mia opinione, torno alla ricetta, poi ognuno si regola secondo la propria:
porre sulla spianatoia la farina a fontana ed al suo interno versare l’acqua caldissima, mi raccomando! Poi con le dita spostare la farina dai bordi verso l’interno in modo che copra l’acqua, man mano. Mescolare bene con un cucchiaio di legno se avete paura di bruciarvi le dita (io non patisco!!! Sono abituata a questo tipo di impasti 😉 ma le mie mani sono piuttosto grezze, non fanno testo! ;-))
Poi cominciare ad impastare bene con le mani (la temperatura dell’acqua è smorzata dalla farina ormai), finché non si raggiunge una consistenza molto liscia ed asciutta. Porre l’impasto a riposare coperto per mezz’ora. Io lo metto in una ciotola e copro quest’ultima con della pellicola trasparente.
Dopo mezz’ora l’impasto è pronto per essere lavorato. Metterlo sulla spianatoia e prelevarne dei piccoli pezzi sufficienti a formare dei bastoncini, tipo i grissini “Torino”, che a loro volta devono essere tagliati in piccoli pezzetti, lunghi circa 1 cm e mezzo o 2. Ricoprite l’impasto affinché non si secchi nel frattempo.
i bastoncini:
il taglio in pezzetti, qui sembrano grandi per via della macro ma in realtà sono piccoli (1 cm e mezzo, massimo 2):
Adesso rimane solo da sfregare ogni pezzettino tra i palmi delle mani e passarlo alla tavoletta rigata di legno che si usa per formare gli gnocchi dei patata, e il gioco è fatto!!! 😉
Io li ho fatti un po’ cicciottelli, ma si possono tranquillamente fare più allungati come gli originali.
Facilissimo, no? Con questo impasto (che poi è sempre lo stesso di tutte le mie paste pubblicate finora, tranne quelle particolari) ieri sera ho fatto anche altri formati di pasta, che pubblicherò più avanti in un altro post, noi siamo solo in due, e con mezzo chilo di farina abbiamo pasta per un po’ di giorni! 😉 e quindi, per evitare di mangiare sempre la stessa cosa, mi piace crearne tipi diversi.
Ecco uno gnocchetto cotto, tutto solo, appena scolato:
Ed eccone altri, conditi con un sugo altrettanto semplice, di pomodoro, olio evo e timo:
Buonissimi! 😀
Se decidete di farli, ed avete dei bambini, sarebbe uno spasso prepararli insieme a loro, sono sicura che si divertirebbero a rigirarli sulla tavoletta rigata!!! 😉
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
che meraviglia!!! ma sono i mallorreddus?? ne andavo pazza! =D
😉 Esatto, sono proprio loro! Grazie MikiVeg! 🙂
ummmmmmh che bontà 🙂 anche io voglio farli!!
Tu sei una Me RA vI GLIaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Malloreddus a Strafogooo… Mamma che Belli… un Quadro….!!!
Da chi ha radici sarde senititi dire: OTTIMO! Fantastici!
Hi,hi! Che tipe che siete!!!! 😉
fateli che sono una vera goduria e poi veramente ma veramente ELEMENTARI da realizzare!!!!
Favolosiiiiii!!!!! era tempo che volevo realizzarli, li proverò al più presto e la tua versione, sono bellissimi e buonissimi 🙂 Bellissime le fotografie, rendono chiaramente l’idea del prodotto. Bravissima….. un lavoro fantastico 🙂
Ti sono venuti perfetti, bravissima 🙂 e finalmente una ricetta sarda che sembra ed è sarda, grazie.
Se ti piace lo zafferano la prossima volta, puoi farli con e senza e poi cuocerli insieme.
Una curiosità, ma alla fine non ti doleva il pollice?
MERAVIGLIA! Brava brava brava!!!
Anto,ti adorooooooooooooooooooooo!!!come farei senza le tue delizie!!
La vera arte in cucina è la tua! *__*
stra slurp!!
Anto!!! Sei fantastica…Quasi,quasi provo a farli, non mi verranno belli come i tuoi ma tu sei la perfezione!E che foto! Stupende.
Ma sono stupendi! Sia i gnocchetti che le foto!!
Che bontà con quel sughetto poi…
Ti sono venuti benissimo, squisiti!!
Grazie a TUTTI!!!! Troppo gentili, come sempre, che ve lo dico a fa’????? 😉
Ripeto, se li volete proprio uguali uguali agli originali basta allungare un pochino il pezzetto di pasta da rigare, ed il gioco è fatto! 🙂
@ Grazie Akentos, sì, lo sapevo dello zafferano, ma ho voluto farli diciamo “neutri” per poter usare un condimento semplice come il sugo di pomodoro al timo, ma certamente sono deliziosi anche con lo zafferano! D’estate li farò senz’altro così, in modo da condirli con zucchine, carote e peperoni… con lo zafferano queste verdure stanno “da Dio”!!!! 😉
@ Violetta: credimi, ti verranno benissimo al primo colpo!
GRAZIE di nuovo a tutti!!!!
Buon pranzo! 😀
Anto, sei uno spettacolo della Natura, una Donna bellissima, con una voce stupenda, un cuore immenso, con il dono di regalare luce e amore con ogni suo gesto!!! ricetta magnifica, davvero da rifare, non so dove comperare la semola, ma la proverö in qualche variante…anzi, guarda, in ogni caso, dopo avere visto questa ricetta, mi hai già messo in testa qualche idea…
bacionissimi!!!!buon we!!!!
Mauschen, senza i tuoi commenti questo blog non sarebbe più lo stesso!!!! hai la capacità di farci stare veramente bene.
Da parte mia mi sembra così poco e scontato dirti solo un misero GRAZIE… 🙁
Un bacione, fatina dei vegani! 😀
ecco, questa è in assoluto la mia pasta preferita!!! ma proprio in assoluto! devo trovare la tavoletta rigata e poi la faccio. ma anto, come la conservo? la faccio seccare normalmente e poi la tengo in un recipiente?
mi manca la tavoletta rigataaaaaaaaaaa!!!! e anche io volevo sapere come si conservano, nel caso….si congelano o si fa seccare??? complimentissimi, i tuoi piatti sono uno più bello dell’altro….. 😀
Mi permetto di rispondere, perchè i malloreddus ed io abbiamo una cosa in comune, Anto spero non ti spiaccia…si fanno essiccare, raramente si mangiano freschi, la rigatura solitamente, o meglio, nelle origini, si facceva con un cestino di vimini, volendo con una forcetta.
Scusa ancora Anto, perdonami 🙁
@ Silvia D & Ambrosia: ha già risposto Akentos perfettamente! 😉
Io ne ho fatti veramente pochi (ho già accennato di aver fatto altri formati con lo stesso impasto quella sera, perciò gli gnocchetti li abbiamo mangiati freschi, mentre l’altra pasta l’ho fatta essiccare “all’aria”, poi l’ho sistemata in barattoli di vetro in cui solitamente tengo anche la pasta acquistata.
Però non so quanto duri, nel senso che quando la faccio Luca la fa fuori nell’arco di pochi giorni!!! 😉
Non ne faccio quasi mai utilizzando più di mezzo chilo di farina.
@ Akentos: perché quel faccino triste??? Hai fatto benissimo a rispondere tu!!! Il cestino di vimini ce l’ho ma è di proprietà dei miei gattoni ormai da anni… dunque non lo posso più utilizzare! 😉 neanche per metterci la frutta!!! 😉
sono bellissimi questi gnocchetti!!!!! 🙂 🙂 che fame…
Ma che carini! Ma sono grandi come quelli di patate? Pensavo più piccini, come quelli che prendo al super. Oggi se la trovo prendo questa tavoletta! Stamani coi bimbi facciamo quelli classici di patate, metto a bollire le patate.
Ecco, vado matta per gli gnocchetti sardi, e effettivamente quando faccio la pasta in casa metto sempre un po’ d’olio, ma dopo quello che hai detto la prossima volta proverò a farla senza!
Anto sei formidabile! Che meraviglia questi gnocchi! Sono belli e golosissimi!
@ Luu: grazie!!!
@ Prumiao: no, sono piccini, solo che ho fatto le foto in macro, perciò sembrano grandi come quelli di patate! 😉 Ovviamente la pasta fatta in casa tende sempre a “crescere” un po’ durante la cottura.
@ Cri: 😉 speriamo ti soddisfi!!!
@ Dalia: grazie mille!!! 🙂
Ooohhh,stupendi!!Io adoro questo tipo di pasta e concordo in pieno sul fatto di mettere solo farina e acqua..bravissima!
Grazie Sarè!!!! 😉
Mamma mia Antooooooooooooooooooo che belli che sono!!!!!!!!!! 😉 E la foto con il sughetto al pomodoro mmmmmmmmmmmmmmm 😆
meravigliosi!
@ Gemma e Laura: ragazze, GRAZIE MILLE!!!!
hanno unaspetto meraviglioso!!
Lì preparerò di sicuro!
non riesco a trovare da nessuna parte quel tagliere che hai nella foto uffa
Ciao Patrizia!
Mi dispiace che tu non riesca a trovare l’utensile rigagnocchi! Hai provato a cercarlo al mercato tra i banchi di articoli per la cucina?? Generalmente si trova anche presso i supermercati / ipermercati forniti dei suddetti articoli… e costa pure poco!
Lo vendono anche online ma ti costerebbero più le spedizioni che l’utensile in sé!!!
Ciao, sei veramente molto brava
volevo un consiglio ho provato a farli dopo averli
cotti erano molto duri sicuramente avro’ sbagliato qualcosa!
come procedi per la cottura?
quanti minuti li fai bollire?
un’altra cosa non vanno messi in frigo vero?
Grazie Lu’
Li proverò a fare domani, i tuoi hanno un’aspetto magnifico *-*.