Involtini di zucca

Questo piatto l’ho provato più volte sempre dimenticando di annotare il peso degli ingredienti: evidentemente non sono poi così importanti visto che è venuta sempre bene 😉

Ingredienti:

pasta fillo qb
3-4 hg di yogurt di soia al naturale
250-300 g di zucca mantovana pulita
20 g di farina di ceci
1/2 cipolla o 1 spicchio di aglio
semi di papavero
olio evo
salvia
noce moscata
sale, pepe

Procedimento:
Circa 10 ore prima di preparare il ripieno mescolate lo yogurt con 1/2 cucchiaino di sale e mettetelo in una garza a trama fitta o in un telo bianco (assolutamente non trattato con ammorbidente o profumanti vari), fate un fagotto ed appendetelo a scolare. Da quando le belve girano per casa ho iniziato a farlo in frigo: basta una pentola molto alta e un mestolo messo di traverso sull’imboccatura a cui legare il fagotto; prima lo appendevo semplicemente al rubinetto del lavandino o allo scolapiatti ;). Si ridurrà almeno della metà. Preparate anche 1 pastella molto densa con la farina di ceci, 1 pizzico di sale e un po’ d’acqua, anche questa dovrà riposare un bel po’. Tagliate la zucca a pezzi e cuocetela in forno a 180°, al microonde o al vapore se preferite, l’importante è che la zucca sia buona e non acquosa. In un tegame soffriggete dolcemente la cipolla tritata e/o l’aglio con la salvia tritata fine e 2 cucchiai di olio, quindi aggiungete la zucca, lasciate insaporire qualche minuto ed infine schiacciatela con una forchetta. Aggiungete alla zucca la pastella di farina di ceci, sale, pepe, noce moscata, mescolate bene ed infine aggiungete lo yogurt. Ritagliate delle strisce di pasta fillo larghe 15 cm e lunghe 30, mettete un po’ del ripieno su 1 dei lati corti, ripiegate leggermente verso l’interno i lati lunghi per impedire la fuoriuscita del ripieno ed arrotolate ricavando degli involtini; spennellateli d’olio, 1 spolverata di semi di papavero e via in forno… a 200°, finché non sono belli dorati. Serviteli come antipasto o anche come secondo variando la quantità, ma se li fate più piccolini funzionano bene anche come finger food, perché no!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Assomigliano parecchio agli involtini di spinaci che mangio in Grecia 🙂

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  2. Questi involtini devono essere una delizia da provare assolutamente, mi piace un sacco l’idea, ciao Azabel 🙂

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  3. sono stupefacenti, li voglio! ma la pasta fillo…dove la trovo? non l’ho mai vista, forse surgelata? o la possiamo fare da noi?

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  4. Ora mi tocca comprare una zucca per provarli!!!

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  5. Stuzzichini golosi…raccolgo l’idea finger food…. mi ispira…e’ anche molto colorata!!
    Inoltre adoro la pasa flllo per la sua versatilità….
    🙂

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  6. @ Ariella: in alcuni supermercati si trova surgelata, in altri si trova quella fresca della Bui****, quest’ultima però è un po’ troppo spessa e va stesa ancora un po’. Infatti la pasta fillo (o phyllo) è una pasta sottilisssssima, come un foglio di carta velina. E’ fatta solo con farina e acqua e in casa si può fare ma richiede un bel po’ di manualità per riuscire a tirarla dello spessore giusto senza che si sfracelli.

    Nota per chi non l’ha mai usata: essendo così sottile la pasta fillo si secca in un lampo, con il risultato di sbriciolarsi appena si tenta di sagomarla un attimo; quando si usa è meglio lasciarla ben coperta (basta chiuderla in un sacchetto) e tirarla fuori solo un attimo prima di lavorarla lasciando l’altra sempre nel sacchetto.

    Fatemi sapere 🙂

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  7. C’è poco da commentare sono semplicemente bellissimi e a giudicare dagli ingredienti anche buonissimi. Io adoro la zucca! Complimenti.

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  8. Per errore questa tua magnifica ricettina si è trovata linkata in una mia ricetta e così l’ho scoperta insieme al tuo piccolo prezioso ricettario!
    Squisita! e notevole, si parla già di formaggizzazione dello yofu, meglio noto in VB come vegrino! Sei una pioniera!
    Se vuoi andare a vedere l’episodio buffo lo trovi nella mia ricetta ‘pesto veg all’antica’ nella sezione Liguria. Il link lo trovi negli ultimi commenti (ai tamburi di pace, un’altra mia ricetta).
    Ho sbirciato anche un attimo il tuo blog e vedo che sei un artista fotografa! complimentissimi! VB è pieno di continue sorprese!
    😉

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  9. un’artista fotografa! sorry!
    😉

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  10. freschissima idea! ((^_^))

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  11. Mariagrazia, grazie 😀
    In realtà quello che qui su VB viene chiamato vegrino si fa dai secoli dei secoli con lo yogurt vaccino: si chiama labne, labna, labneh, mille nomi ma il risultato è sempre lo stesso 😉

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