Dopo l’inaspettato alto gradimento riscosso da Le mayofette, non potevo non condividere con voi, amici carissimi di Veganblog, il risultato dei miei ultimi esperimenti culinari, o per meglio dire formaggeschi: le yogofette!!! 😀 Arrotolabili, scioglievoli ed assolutamente gluten-free, esse rappresentano la versione light delle precedenti vegan-sottilette, dove lo yogurth di soya ha preso il posto della mayonese, senza nulla togliere al gusto e alla sapidità di questo sformaggio! 🙄 Eccovi la ricettuola.
Ingredienti:
150 ml di yogurth di soia (ho usato quello marca Soyasun)
200 ml di latte di soya
sale qb
1 puntina di pasta d’aglio
1 cucchiaino colmo di senape
1 cucchiaino di olio evo (più un altro po’ per ungere lo stampo)
1 cucchiaino di addensante farina di semi di carrube
1 cucchiaino di agar agar in polvere
2 cucchiaini di amido di tapioca
1/2 bicchiere di acqua fredda
2 cucchiai di succo di limone
Procedimento:
Amalgamate accuratamente la farina di semi di carrube e l’amido di tapioca con il latte di soya, direttamente nel pentolino che metterete sul fornello, a fuoco basso. Stemperate l’agar agar nel 1/2 bicchiere d’acqua fredda fino ad ottenere un gel e tenetelo da parte. Quando il composto sul fuoco avrà raggiunto il bollore, abbassate la fiamma al minimo e fatelo cuocere ancora fino a quando tenderà a staccarsi dalle pareti del tegamino ed avrà assunto un aspetto lucido e filante. A quel punto, aggiustate di sale secondo il vostro gusto ed aggiungete alla preparazione lo yogurth di soia, la senape, la pasta d’aglio, l’olio evo e il succo di limone. Poi sarà la volta di unire il gel a base di agar agar ed acqua nel pentolino, avendo cura di mescolare continuamente, perchè la preparazione non si attacchi sul fondo del tegame. Proseguite la cottura della crema di sformaggio ancora per 2 minuti dalla ripresa del bollore, quindi allontanate la pentola dal fuoco e travasatene il contenuto in uno stampo oleato, che andrà a riposare in frigo per 5-6 ore per solidificarsi.
Grazie a tutti per l’attenzione e… a risentirci sul blog, alla prossima ricetta :-D!!!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Mi piacciono queste yogofette,che proverò sicuramente a fare, anche se i miei tentativi “formaggiosi”sino ad ora non mi hanno dato soddisfazione.
Due domande: la pasta d’aglio è necessaria?non mi piaciono molto l’aglio e il suo gusto…
L’amido di tapioca si può sostituire con amido di mais o con qualcos’altro?
Grazie mille!
WOW!WOW!WOW! Sai che ho giusto in frigo uno yogurt sojasun che scade oggi? Pensavo di fare il vegrino, ma vedendo questa tua (ennesima) meraviglia ho cambiato subito idea… Non vedo l’ora di arrivare a casa a prepararlo!!! 🙂
@Eva: la pasta d’aglio puoi ometterla se non ti piace. Anche l’amido di tapioca non é indispensabile; serve a dare alla preparazione maggiore scioglievolezza a caldo, ad esempio sulla pizza. Ciao!
Lo sapevo che qua c’era il tocco magico della bellissima Lali!!!
Sono una meraviglia 🙂
Ho tutto! NO… mi manca la farina di tapioca. Ti prego Lali non me la fare comperare 🙁 la userei pochissimo e non costa poco.
Con cosa sostituisco? Amido di mais? 🙂
… ho appena letto l’ultimo commento! Non far caso allora alla mia domanda 😆
Ciao Niki! 🙂 L’amido di tapioca costa € 1,50 nei negozietti etnici, ma se vuoi puoi ometterlo. Qui serve solo a far filare le fette in forno… 🙄 ma conto di usarlo in molte altre preparazioni!
Puoi sostituirlo con 1,5 o 2 cucchiaini di farina di seitan istantaneo. Baci 🙂
Si ma mi manca il negozietto etnico :lol.
Al natursi non costa poco così. Il fatto è che mesi fa l’avevo, e visto che l’usavo quasi niente l’ho data a un’amica per farci i budini 🙂
L’instant seitan invece ce l’ho!!!
Dai, se ho tempo magari Domenica provo.
Un bacione carissima!
Lali!! “Chiedete e vi sarà dato…” e ti abbiamo chiesto a gran voce “gluten free”, e la dea del vegmaggio (tu, chi altri? 😀 )…ci ha accontentate!!! GRAZIE 😀 😀 Che fantasticherie!!
Ciao! La farina di semi di carrube di può sostituire con altro, tipo lecitina di soia? Mi manca e non è facile da trovare…
Grazie!
semplicemente da rimanere senza parole 🙂
ti adoro perché sono un topide pure io o ti adoro perché sei una cuoca genialissima o ti adoro perché sei una creatura bellissima e adorabile? penso per tutti questi ottimi motivi, ma ti a-do-ro 🙂
@Ele: Grazie 😳 ! La farina di semi di carrube serve perché la fetta si arrotoli e non si spezzi, in pratica da gommosità al composto. Credo si possa sostituire con della fecola di patate. Io proverei con un cucchiaio… 🙄 Dopo provo e ti dico se va bene la dose, sempre su questo post 🙂 Ciaooo!
@Terri: sei sempre molto carina e le tue parole mi hanno colpita perché io adoro Gesú! :-)Ho cercato su Internet ed ho trovato alla voce “addensanti” il sito dove un chimico li descrive tutti e spiega le straordinarie proprietà dell’amido di tapioca. Oltre a fare filare la massa del composto a cui si lega, col calore, é un addensante a soli 40 °C ! Sai cosa vuol dire questo? Che oltre ad essere gluten free rappresenta l’ingrediente chiave per la preparazione dei formaggi vegan crudisti!!! Se ci penso, divento pazza di gioia! Un abbraccio 😉
@cri: E’ cosí perché topide ama topide, fantasia chiama fantasia e chi ama é ricambiato! 🙂 Sí sono un topo anche se pochi lo sanno, squittt!!! 🙂 Un bacione con tutto il mio affettooooooo !!! 😀
oh mamma mia cosa mi hai fatto leggere, di sicuro nel paesello sperduto della Svizzera centrale dove vivo della farina di tapioca neanche l’ombra…ma se pubblichi un formaggetto crudista senza un chilo di grassi (che non digerisco) come tutti i formaggi crudi che ho visto…me la farò comperare da qualche amico italiano e alla prima occasione sperimentero’!!! Lali sei un portento!! Non ti ferma nulla 🙂
Semplicemente favolose Lali *-*
@cri: cerca l’amido di tapioca nei negozietti etnici. Dovrebbero esserci anche nella città piú vicina al tuo paesino. Se riesco a tirar fuori una ricetta di formaggio crudista te lo spedisco io l’amidoooo! *_*
@Porridge_lover: grazie, sei sempre un tesoro! 🙂
@Lali, cara, anch’io sono credente! E forse proprio il legame impercettibile dai sensi umani l’abbiamo sentito fra noi! 😀 mi piace pensare così!! Strabordo anch’io di felicità per le tue scoperte golose, che ora posso gustare anch’io!! Fra l’altro non posso mangiare la fecola di patate…quindi…perfetta la tapioca, di cui ero ghiottissima da piccolina!! 😀 Ti abbraccio
Salve 🙂 Ma l’agar agar con cosa può essere sostituito? Perchè qui da me proprio non si trova… 🙁
@Robbina: l’agar agar puoi trovarlo nei supermercati e negozi bio tipo il Naturasí. L’ alternativa all’agar é costituita dalla carragenina o dalla gomma di guar. Li trovi tutti al Naturasí o li puoi ordinare al sito Tibiona on-line. 😉 Ciaooo
… Ogniqualvolta seguiamo con sincerità d’animo, il cammino della
fede, diventiamo capaci di unirci a Dio e compiere miracoli…
La maniera migliore per immergersi in Dio è attraverso l’amore 🙂 🙂
Felice giornata meravigliose compagne di Veganblog!
sei miticaaaaa!!!! questo lo provo al più presto!!!!!
Sempre genialissima, tu!! 😀 Chissà che buone anche con lo yogurt! GRAZIE Lali !!!!
p.s: Dovresti davvero aprire un’attività e vendere le tue creazioni a tutti i vegani un pò imbranati in cucina e/o semplicemente pigri ..sono sicura che i clienti non ti mancherebbero! Io per primaaaa!! 😀
@Nica: che cara… grazie 🙂 ! Aspetto i tuoi prossimi superbiscuits… 😉
@Eliziosa: grazie di cuore 😳 Mi diverto a pubblicare salumi e formaggi vegani perché é veramente scandaloso che costino cosí tanto e io vorrei invece che tutti – ma proprio tutti – fossimo in grado, con poca spesa e fantasia, di portarli in tavola per la gioia nostra e dei nostri cari! 🙂
@Niki: la penso anch’io cosí, minuscola e gentile creatura 🙂 !
Super-Lali alla riscossa!! Questo formaggio lo adoro già! Ho un debole per lo yogurt di soia e poi ho il vantaggio di autoprodurlo, quindi sarà il prossimo esperimento 😛
Lisa… tu adesso dimmi io che cosa farei senza di te! 🙂 Una nuvola di bacini ti avvolga!
@Gala: Grassie! Massí… a colpi di veg-salume e a sberle di sformaggio veganizzerò il mondoooo!!! 😳 Mi sa che ho esagerato, stavolta… Squit ! Bacini 😉
@Ele: sí va bene la dose di fecola che ti avevo detto… Buon weekend 😀
🙂 😛
Fantastico! Così la provo sicuramente mi ha ingolosito!
Grazie mille, buon we anche a te! 🙂
Caspita, sto via da veganblog per 1 giorno e voilà cosa ti trovo!!! Mi sono persa la tua novità… 🙄 quando finirò la mayofette proverò anche queste….. brava la nostra formaggera!!
Grazie Veronica… Strabaci!!! 😉
Sono onesta, SEI UN GENIO.
@GaZupp: grazie ! 😉 In realtà sono una gran pasticciona eheheheh!
da provare!!
per cri o per chi è in posti sperduti io il negozietto etnico che ha l’amido di tapioca ce l’ho vicino all’ufficio, se volete vi faccio un bel pacchetto e mi rimborsate con un paypal o una ricarica sul telefonino le spese vive (costo dell’amido-vi scannerizzo lo scontrino- e spedizione) ovviamente per il disturbo non voglio nulla, lo faccio col cuore 🙂
Lali, sono felicemente immersa nella tua nuvola… 😉
@Lisa: 😀 😀 😀 !!!
Grandiosa!!! Adesso con questo caldo terrificante sono in stand by ma appena cala l’afa mi rimetto all’opera…e saranno subito yogofette !!!!!!! 😀
@aurorabagnolet: grazie tesoro! 🙂
Lali sei grandeeeee! Un bacio!
Grazie Furbilla !!! 😀 Baciottoli 😉
oggi vado a comprare tutti gli ingredienti e la provo!! 🙂 sembrano davvero appetitose…grazie! 😀
Grazie Sfisfi! Sono buone come le mayofette ma, in quanto a filare,lasciano un po’ a desiderare. Se le vuoi filanti, aggiungi 2 cucchiaini di farina di seitan istantaneo nella preparazione, omettendo l’amido di tapioca. La prossima volta che le faccio, voglio provare ad aggiungere l’amido di tapioca a freddo, a ricetta finita, opportunamente diluito, prima di mettere il composto in frigo e vedere se così vengono anche filanti come dico io 🙂
ah ok! ce l’ho già a casa, grazie della “dritta”! 😉
😉 !
fatte ieri, con la variante di farina di glutine come mi hai suggerito! 😀 come mi consigli di consumarle? sulla pizza potrebbero andare?
Lali, ma il latte deve essere necessariamente di soia? Non va bene di riso? 🙂
@sfisfi: son contenta che ti siano riuscite! 🙂 Sono buone per far panini o a dadini nelle insalate… Sulla pizza filano per la presenza del glutini. Oh, intendiamoci, non fanno quei fili duri che ti soffochi come la mozzarella crudele nei toasts ( un paio di volte anni fa ho rischiato di strozzarmi 🙁 ) Per farti un’ idea guarda la ricetta de Le Mayofette Filanti e se le vuoi piú filanti la prossima volta aggiungi piú farina di seitan… Bacio 🙂
@Niki: utilizza pure il latte vegetale che preferisci… io per le mayofette avevo usato quello di soya+riso ed eran venute bene. Stavolta ho usato quello di soya perché avevo quello in casa ( compro quello che trovo in offerta!) 😉
da mangiare da sole non mi hanno fatto impazzire, ho il dubbio di averci messo troppo limone e senape perchè li sentivo molto…. ma sulla pizza hanno fatto una riuscita S-T-R-E-P-I-T-O-S-A-!!! insieme al pomodoro e agli ingredienti il sapore si fonde benissimo, e si sciolgono proprio come il formaggio! anche i miei ospiti onnivori sono rimasti di stucco!! 😀 😀
La prossima volta che le faccio aggiungo un po’ di lievito alimentare. Ma intanto grazie! 🙂
Toc! Toc! Adesso preparo le yogofette!
@Sfisfi: sono felice che ti siano piaciute sulla pizza! 😉 Per gustarle da sole, é chiaro che le mayofette sono più gustose, poiché la base di partenza (la mayonese) é molto più ricca e saporita dello yogurt! Però sono sicura che nelle prove successive troverai le TUE yogofette specialissime: magari aggiungendo un po’ d’olio evo e/o di salsa di soia, o una puntina d’aglio in più etc. etc. Bacio! 🙂
Dai, Niki, sono certa che ti verranno benissimo! Se le userai sulla pizza non abbondare col limone… e poi secondo me si possono aromatizzare all’infinito cogli aromi prediletti (curry, curcuma, vino al posto dell’aceto etc… ) B A C I O N I 😉
Non riesco a trovare l’amido di Tapioca !! I negozi di biologico qui a Mantova non lo tengono 🙁 Ho trovato una ditta in internet che lo garantisce anche senza glutine ma in agosto sono chiusi…..
Grazie Lali, infatti conto di usarle anche sulla pizza
Adesso però viaaaaa… scappo! Altrimenti da sole non si preparano 😉 KISS
@Aurorabagnolet: ho scoperto che l’amido di tapioca e la farina di tapioca sono la stessa cosa e che essa é proprio la farina che i pediatri consigliano per le prime pappine dei bimbi!:-D E’ nota anche col nome di farina di manioca o di cassawa… Secondo me la trovi facilmente in erboristeria o in qualche supermercato col reparto di macrobiotica. .-) Oggi inizio a guardare anch’io tra gli scaffali e poi ti dico se trovo qualcosa di commerciale ma senza glutine 🙂 Hai provato nei negozi etnici? Domanda retorica, lo so: lì non c’é il marchio di garanzia gluten-free…
Quindi se prendo la farina di tapioca va bene? quella si trova ma purtroppo nei negozi di biologico non ho la spiga sbarrata che garantisce l’assenza di glutine acquisito ad esempio durante la lavorazione o la macina.
@Aurorabagnolet: anch’io non ho trovato la farina di tapioca, ma, sotto suggerimento di Lali, l’ho sostituita con la farina di glutine (quella x il seitan), e sono venute bene lo stesso! 🙂
Sfisi mi sai dire se l’acqua in cui hai scilto l’agar fosse 100ml
o di più??? Anch’io sto usando l’instant seitan 😉
Ciao Sfisfi, purtroppo essendo celiaca il glutine per me è un veleno, il seitan idem 🙁
Ciao Aurora, e l’amido di mais? Esso non contiene glutine 🙂 🙂
@Aurorabagnolet: cerca nel reparto bebé dei supermercati: sulla confezione della farina di tapioca c’é scritto “gluten-free” e credo sia proprio per i bimbi che non possono assumere il glutine. Non credo contenga latte vaccino 🙁 perché per la preparazione delle pappine si aggiunge dopo il liquido e in teoria si potrebbe usare anche un latte vegetale… 🙂
Ho preso la tapioca…anche se ancora non l’ho trovata certificata 🙁 oggi mi cimento nelle tue splendide yogofette…… a breve gli esiti dell’esperimento!!!!!! Userò un latte di soia biologico con il 2,3 di grassi, dovrebbe venire benissimo…..
@aurorabagnolet: Ciao Aurora! Se non dovesse funzionare l’inserimento dell’amido di tapioca per renderle filanti, prova così: prima produci le yogofette o le mayofette secondo la ricetta normale. In aggiunta, ti prepari una cremina fluida a base di 2 cucchiai di amido di tapioca sciolto in poco latte di soya o altro latte veg che ti piace e la tieni da parte senza cuocerla. Quando andrai per farcire la pizza, stenderai prima le yogofette tagliate a fettine sopra la pizza, le coprirai con la cremina di tapioca a cucchiaiate ed infornerai. Col calore del forno (usa pure il grill) le yogofette si scioglieranno e la cremina filerà… insieme si fonderanno dando luogo ad un insieme formaggioso filante molto buono! Purtroppo bisogna fare così perché l’amido di tapioca fila nel passare dallo stato freddo allo stato caldo e, se riscaldato, il fenomeno credo che non si ripeta. Inserirlo nelle mayofette o nelle yogofette non é pertanto possibile allo scopo di farle filare, poiché sono preparazioni che prevedono invece il riscaldamento e la bollitura per la presenza di 2 addensanti a caldo (farina di semi di carrube ed agar). Bacio 🙂
Ma sei una maga !!!!!!!!
!!!
Mi associo ad Aurora 🙂
Sei una vera maghetta! Quante cose sai,sei bravissima!!! 🙂 😛
Leggo su Internet… !
@Aurorabagnolet: casomai, per evitare sprechi, la prima volta prova con 2 cucchiaini di amido di tapioca diluiti in 4 cucchiai di latte di soya… 🙂 Bacio
Yogofette in preparazione….tra poco in frigo…vediamo domani il risultato 🙂
@Aurorabagnolet: tengo le dita incrociate per te! Speriamo e sperimentiamo bene! 😉 Bacioni 🙂
Di solito consulto solo vegan blog, fonte inesauribile di idee e pensieri positivi. Ma di fronte alle yogofette e alla mayofette volevo ringraziare l’autrice.
Fatte. Le ho usate per le penne con le zucchine…fonde bene. Provo anche nelle pizzette…poi proverò con la pastella… a freddo. 🙂
@Maria: Grazie 🙂 Sempre a disposizione…
@aurorabagnolet: Uahuuu! 😀
Lali ti ho spedito una foto delle pizzette !!!!!!!!!! Mi è venuta in mente una ricetta da fare …la sperimento e se funziona la pubblico. W le yogofette !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 🙂
@aurorabagnolet: quando ho visto le pizze per poco non svenivo! 😯 Sei stata bravissima… Non ci posso credere …
Mi rendo conto che bisogna sperimentare ancora sugli addensanti per rendere filanti i formaggi vegan… Molto di quello che so l’ho imparato da una lezione sugli addensanti su Internet, dove sono descritti esperimenti sull’uso degli addensanti più noti applicati ad una soluzione di acqua e limone. Il migliore, a freddo, resta la gelatina K, usata infatti nella cucina molecolare, che contiene carragenina e rappresenterebbe la svolta in assoluto per fare i formaggi crudisti…!!! 🙄
Il problema più grande é: dove comprare la gelatina K e la gomma di tara al minuto? Di solito la vendita di tali sostanze avviene in grossi quantitativi destinati alle industrie alimentari… 🙄
@ Aurora: ANCHE NOI VOGLIAMO VEDERE LE TUE PIZZETTE!!!
😕 🙂 🙂
@ Lali: URGE trovare questa magica gelatina k per Lali!!! 🙂 😉
Proverò a vedere se si può ordinare su Internet: per il momento ho trovato il latte di soya in polvere (l’impresa é stata comunque ardua) che contiene anche un po’ di carragenina… 🙄
Sempre meglio di niente no?! 😀
Ciao Lali, questa ricetta è strepitosa! 🙂
Sono due giorni che provo (per la prima volta!!!) a fare il vegomaggio ma il risultato è sempre troppo molle e non si affetta…
Il sapore però è ok 🙂
Ti volevo chiedere: ho usato agar agar e tapioca ma cosa posso usare per rendere il tutto solido? Volevo provare anche la tua versione “vegano dolce” che sembra meraviglioso… se uso la farina normale va bene lostesso per dare “durezza”? O altre opzioni facilmente reperibili tipo farina di riso, di mais? 🙂
Grazie x l’aiuto e scusa se magari è una ripetizione questa domanda!
Ciao!!!
xxx Otta
@Otta: scusa se solo ora rispondeo al tuo commento, non mi ero accorta che mi avevi scritto…! Dunque: é proprio l’agar agar che rende il tutto solido! R
@Otta: scusa se solo ora rispondo al tuo commento, non mi ero accorta che mi avevi scritto…! Dunque: é proprio l’agar agar che rende il tutto solido! Va miscelato in acqua fredda e versato nella pentola dove é contenuta la crema bollente di sformaggio quando questa tenderà a staccarsi da sola dalle pareti del tegame. Bisogna poi rimescolare per due minuti (non di più) dalla ripresa del bollore e mettere in frigo il composto una volta travasatolo in uno stampo oleato. Riprova seguendo la ricetta passo passo e vedrai che stavolta ti verrà bene… 😉
Un bacino 🙂
Io le ho già rifatte e seguendo al millimetro la tua ricetta sono venute perfette tutte le volte ! 🙂
Grazie mille!!! 🙂
Penso di aver capito! Ieri ho provato a fare il “vegano dolce” ma di nuovo, mollissimo… ho messo i due cucchiaini di agar agar… ma non mi arrendo, riproverò! 😀 Ti aggiorno! ^___^
@Otta: probabilmente avrai usato l’agar agar in fiocchi, mentre le dosi della ricetta si riferiscono a quello in polvere. Se é così, considera che un cucchiaino di agar in polvere corrisponde ad un cucchiaio di quello in fiocchi.
Come confermato dai commenti presenti,questa é una ricetta già collaudata da altre persone, alle quali é riuscita perfettamente, senza problemi…mi spiace che non ti sia venuta bene.
Per quanto riguarda l’uso delle farine, prova e sperimenta finché troverai il tuo personalissimo sformaggio!
Lali scusa se mi intrometto ma non sarà che Otta usa un latte con una percentuale di grassi troppo bassa??????
@Aurorabagnolet: ma no, non ti intrometti, anzi mi dai una mano ad aiutare Otta! 🙂
Purtroppo non ha spiegato quale tipo di latte veg ha usato e dovrei sapere nei dettagli il procedimento che ha adottato per capire cosa é successo… Ho pensato piuttosto che abbia usato l’agar in fiocchi anziché quello in polvere, perché é già successo e poiché quello in fiocchi ha un potere solidificante molto più debole dell’altro, occorre aumentarne la dose… 🙄
Hey amiche!!! Grazie mille! L’inghippo è stato l’agar agar! Non conoscendolo ho preso i fiocchi (senza sapere l’esistenza della polvere!) e ne ho messi pochi! Ho rifatto il tutto con la giusta dose e il formaggio è venuto sodissimo!!! 😀 yeeeeeeeee
Grazieeee ^____^
Carissima Otta, sono proprio felice che ti siano riuscite, alla fine, le yogofette! Come si dice: “Chi la dura la vince!” 🙂
Ti abbracio: sono orgogliosa di te! Bravissima!!! 😉
Ciao Lali, faccio spesso le yogofette ma volevo chiederti delle precisazioni. Innanzitutto i cucchiaini li fai colmi o rasi? Come mai usi l’acqua fredda per l’agar agar che resta un po’ separato tra gel ed acqua. Inoltre pur avendo sempre un buon risultato mi è venuto il dubbio di non fare bene perchè il primo impasto tra le farine e il latte di soia dopo la bollitura non arriva mai a staccarsi da solo dalle pareti del pentolino…metto poca farina? Grazie e complimenti per la tua produzione inarrestabile ! 🙂
@aurorabagnolet: Ciao! 🙂 Mumble… il cucchiaino di farina di semi di carrube lo faccio colmo ( fa cioé un piccolo monticello sopra al cucchiaino che deve essere normale, non ino-ino) e il cucchiaino di agar lo metto raso da riempire il cucchiaino stesso. L’agar agar va sciolto in acqua fredda per formare un composto marroncino, tipo gel (mescolando forte con un cucchiaino arriva a sciogliersi completamente), poi si aggiunge a caldo al composto (quando questo arriva quasi a staccarsi dalle pareti del pentolino, tipo la pasta per beignet per intenderci, o il porridge d’avena). Ci vogliono due minuti di cottura perché si amalgami bene e si attivi (agisce dagli 85 °C in su) e poi io lo metto subito nello stampo e lo sistemo in frigo. Man mano che si raffredda, l’agar essendo un colloide assorbe tutta l’acqua della crema con cui é entrato in contatto, per cui il essa solidifica. Non saprei dirti perché la tua crema non si stacca dal pentolino. A me succede sempre. Deve cuocere per quasi dieci minuti perché ciò accada, come per tutti gli amidi e le farine quando si preparano creme e besciamelle…
Comunque, se le Yogofette ti riescono sempre e comunque, non mi preoccuperei piú di tanto. Magari dipende dal pentolino, chissà…
grazie mille!!!!! Ora le ho rifatte alla vecchia maniera ma le prossime aggiusto con queste tue precisazioni, di fatto non sbatto mai l’agar lo mescolo appena, e metterò i cucchiaini colmi di tapioca e carruba…così riusciranno ancora meglio ! Grazie 🙂
@aurorabagnolet: allora fammi sapere… 🙂
Un bacio cara 😀
ciao, una domanda (stupida): ma la senape intendi quella che si mette nei panini? è che mi sembra così strano XD
Si proprio quella crema gialla che si mette nei panini: se usata nella quantità indicata da un tocco speciale alla preparazione 😉
Sentirai che buone! 😀 Ma se non ti piace puoi ometterla 🙂
mi piace è solo che mi sembrava strano e volevo una conferma, grazie mille, in settimana provo a farle 🙂
😉
Lalina, mi intrometto anch io, intanto che aspetto che mi arrivi il tanto aspettato mais bianco…vedo che ci vuole una puntina di pasta di aglio. A me piace il sapore,ma se invece di mettere la cremina usassi uno spicchio schiacciato con strumentino apposito o la polvere, tu che mi dici ?non me le bocciare!!! 🙁
Giopepi mi intrometto anch’io perchè quando feci la prima volta non avevo la pasta d’aglio, allora ho fatto la cottura mettendo uno spicchio di aglio nel composto ma poi l’ho tolto prima di mettere in frigo. Non so quanto potrebbe fermentare altrimenti l’aglio fresco. Ma sentiamo cosa dice Lali in merito, forse quello secco è ok.
Ciao ragazze!!! Secondo me é meglio l’aglio in polvere… 😉
Se poi lo sformaggio viene consumato subito, invece si può mettere anche l’aglio fresco. Bacini bacetti baci bacioniiiiiiiiiiiiiiii
Ciao! Complimenti per la ricetta, sembrano proprio vere sottilette!
Oggi mi accingevo a testarla e mi è successa una cosa stranissima con la farina di tapioca (in polvere, non in perle), che avevo già usato diverse volte con ottimi risultati…
Mentre la scaldavo non ha voluto saperne di addensarsi! Eppure sono certa di averla giá usata diverse volte, e che mi era bastato qualche minuto di riscaldamento per ottenere una crema densa… cosa può essere successo? È mai capitato a nessuna di voi? Io l’ho conservata in credenza in un contenitore di plastica, l’avevo presa a Natura sì (marca fior di loto)…
Ciao
@Monica: io uso amido di tapioca del tipo bianco, schietto, non tostato, in polvere e non in perle. A contatto con l’acqua la addensa e diviene filante. Forse non si trattava di puro amido, non so… Oppure la farina di tapioca non é la stessa cosa dell’amido, anche se molti dicono sia lo stesso 🙄 L’amido poi lo prendo nei negozi etnici.
Ciao a tutte 150 ml di yogurt quanto sarebbe un vasetto? o meno?
Cara Giorgia, dipende dalla marca dello yogurth di soya che hai scelto. Di solito io prendo la confezione da 250 ml e poi lo peso. Quello che avanza me lo mangio con zucchero e banane !
Buoni esperimenti
Ciao Lali, questo we le faccio, ho messo insieme tutti gli ingredienti. Evviva, spero vengano almeno un po filanti, ma dagli esperimenti tuoi e di Aurora direi di si.
Se ho letto bene l’amido andrebbe aggiunto nel composto freddo, e allora continuando a rimestare a fine procedimento seaggiungo l’amido opportunamente sciolto in acqua verso nello stampo e frigo non viene bene lo stesso?
Leggendo le tue ricette ho visto che metti il Vmaggio in frigo ancora caldo. Questo passaggio mi ha sempre lasciato dubbiosa. Non sarebbe meglio mette il tutto in frigo quando la temperatura si è un po abbassata?
Carissima Giorgia, l’amido di tapioca non va consumato crudo: per questo lo ho inserito prima in ricetta e non dopo 🙂
Una volta travasata la crema formaggiosa nello stampo, é bene attendere che diventi tiepida prima di metterla in frigo.
Se ami gli sformaggi filanti, cerca le mayofette che filano, qui sul blog: sono sempre una mia creazione e funzionano sulla pizzaaaaa!!! 😉
Grazie Lali eseguirò ma non posso mangiare glutine, ok saranno un po meno filanti ma pazienza. Aspetto un commentino anche da Aurora che come me non può mangiare glutine
@Giorgia: a tutto c’é rimedio eheh : prova con le yogofette (anche loro filano un po’)oppure vai sulla mia ricetta dal nome Patasformaggio alla trentina e troverai verso la fine una besciamella che fa al caso tuo…
Ohoooooo una donna un mito un eroe
Ciao lali mi sembra di ave letto da qualche parte in questo sito che hai fatto un vegmaggio che si chiama strachinì o qualcisa di simile…..oppure me lo sono immaginato? Non lo trovo 🙁
grazie grazie
Giorgia… cosí mi fai diventare paonazza eheh 😳 !!!
Dunque… Stracchirí (con due “c” – prova a cercarlo nella sezione di ricerca del blog col tasto SEARCH ) é il mio primo sformaggio, fatto con riso cotto e somiglia al cruel stracchino. Ancora ne vado pazza… 😀
Fammi sapere se ti é piaciuto, se lo fai…
Ti lascio un commento sulla ricetta Stracchirí cosí lo trovi. Baciottoli! 😉
Grazie trovato, sei molto speciale.
Buona giornata
Un grazie speciale x te oggi cara Lali perché ho fatto la pizza senza glutine e senza lievito ma con le tue favolose yogofette e non potevo credere a quello che vedevo accadere in forno e neanche a quello che poi ha provato il mio palato all’assaggio.
UNA FORTUNA AVERTI INCONTRATA
@Giorgia: non sai quanto mi ha reso felice sapere che ti sono riuscite le yogofette, così da poterti gustare una pizza secondo i tuoi desideri…! 😀
Un bacione cara 🙂
@Lali: ciao Lalina bella! 🙂
Oggi è una giornata bellissima… sembra primavera! 😛
Ho rifatto le tue yogofette… e questa volta sono riuscite ancora migliori! Fondano…fondano e fondano che è una meraviglia! 😉
Baci e felice giornata.. …con un raggio di sole lunghissimo! 🙂
Buongiorno cara Lali, intanto ottimo venerdi…..
potresti dirmi che ricetta base usi x la panna? C’è una tua ricetta base? O una di altri che ti soddisfa?
un sorriso x tutto il giorno
…. 🙄
ullallaaaaaaaaaaa….! intendevo… fondOno…fondOno…fondOno…
@Giorgia: ciao Gi! 😀
Io uso la panna di soya o quella di riso o quella d’avena (questa però é quella che mi piace meno 😕 ). Di solito le compro al NaturaSì e prendo quella che costa di meno !
Se vuoi stasera guardo nel frigo e ti dico la marca dell’ultima confezione di panna di soya che ho comprato, in un supermarket di Verona, ad un prezzo veramente buono 😉 !
Mi piace molto anche il latte di cocco denso (del tipo per dolci, però non dolcificato) che trovo al supermarker cinese a € 1,50 la confezione e spesso lo uso al posto della panna vegan 🙄
Se sbirci sul blog, comunque, nelle ricette di base, credo che troverai qualche ricetta per autoprodurre la panna veg… Nica e Giopepi che sono bravissime ad autoprodursi il latte potrebbero aiutarti credo!
Ciao Giorgia, purtroppo seguo poco il blog in questi mesi non ho tempo; io le yogofette di Lali le ho elette formaggio super ogni volta che devo preparare pizzette o altro. Non ho mai sperimentato la formula con l’aggiunta a freddo perchè sono comunque molto soddisfatta di come fondono già con la ricetta base; prima di mettere in frigo il composto lo lascio raffreddare.Intanto approfitto per salutare tutte/i 😉
Ops non avevo letto tutto, io ormai la panna di soia non la compero più, per cucinare la faccio io con un po’ di latte (40 ml circa), olio di girasole q.b. e un pizzico piccolo piccolo di sale e frullo con il minipimer…per cucinare mi trovo benissimo, mi dura in frigo 2-3 gg
Vero le yogofette sono strepitose, grazie dei tuoi consigli.
un grande abbraccio notte notte
Le yogofette sono perfette nella parmigiana. Delicatissime e super …
Grazie Lali
@Maria, Giorgia: Grazie… grazie di tutto cuore ragazze 😳 !
Rifatte le yogofette con una piccola variante perchè mi era venuta una “nostalgia” per le sottilette (sig!): un cucchiaio di panna di soia, un cucchiaino di malto e 1/2 cucchiaino di agar agar in più.
Le yogofette che invenzione!!!!!!!
@Maria: hai fatto bene a personalizzare la ricetta delle Mayofette 😉 Chissà che buone saranno stata 😀 ! Sbircia anche Fior di cocco allora 😉 !
B a c i o 🙂
Ciao l’ali, cercando ripieni per un panino sto brontolando tra le tue ricette.. Perché cuoci lo sformaggio in due tempi diversi? Hai mai provato a mettere tutto quanto insieme? Grazie mille
Eleonora
@Eleonora: ciao! 🙂
Dunque… 🙄 se si tratta di sformaggi che contengono farine prima lascio cuocere per una decina di minuti e l’agar lo metto alla fine, così come lo yogurt di soia e il lievito alimentare (per salvarne qualche principio nutritivo) mentre per quelli che non contengono farine, volendo, si può mettere anche tutto insieme. Ma questo é un procedimento che ho usato x gli sformaggi più recenti… prima non lo sapevo 🙂 !
grazie mille! ho provato il tuo sformaggio con i buchi, ma non ci ho fatto i buchi 😉
ho esagerato un po’ con l’agar agar evidentemente perchè è venuto un po’ secchetto ma è molto molto buono, brava bravissima!
un abbraccio
@Eleonora: 😀 !!!
💡 !!! Allora é da grattugia 😉 !
Questa volta hanno espresso il loro meglio fondendosi sopra a delle fette di polenta conciata con cavolo nero e carote.
Quando le yogofette fanno la differenza non posso esimermi dal ringraziare la fata creatrice.
Kisssssssss.
Maria, tesoro, grazie 😀 !
Sei il mio orgoglio, il mio fiore all’occhiello 😉 !
Bacibaci 🙂