Torta della nonna vegana

Sono stata un po’ assente ultimamente. In realtà ho cucinato un sacco, ma ho anche avuto più impegni e purtroppo non sempre sono riuscita a fotografare le mie creazioni 😛 inoltre, il mio pc ha dato forfait, fino alla settimana scorsa, quando me l’hanno riparato… non ho quindi potuto caricare le foto delle mie ricette! In ogni caso… rieccomi qua, con questa ricetta dolce che più dolce non si può, da proporre agli onnivori più scettici o anche semplicemente a dei vegani che hanno voglia di dolci dolcissimi :P. La versione al mirtillo la dedico a… Mirtilla 😀 e spero di potergliene presto far assaggiare ‘dal vivo’ una fettina!!
Ingredienti per la frolla
:
500 g di farina di kamut integrale
1 pizzico di sale
scorza grattugiata di 2 limoni
300 g di zucchero di canna mascobado
100 g di melassa (facoltativo)
50 ml di olio di semi
2 bustine di lievito per dolci
1 cucchiaino di vaniglia bourbon in polvere

Ingredienti per la crema al limone:
500 ml di acqua
3 cucchiai colmi di maizena
200 g di fruttosio
essenza di limone qb
essenza di vaniglia qb
2 cucchiai di olio di semi
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di agar agar in polvere
50 g circa di pinoli

Ingredienti per la crema al mirtillo:
500 ml di succo di mirtillo bio
3 cucchiai colmi di maizena
200 g di fruttosio
2 cucchiai di olio di semi
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di agar agar in polvere

Procedimento per la frolla
:
In una terrina mettere la farina, il lievito, lo zucchero, il sale, la vaniglia e la scorza di limone grattugiata. Mescolare tutto per bene con le mani. Aggiungere l’olio e mescolare ancora. Aggiungere infine acqua quanto basta per ottenere un impasto lavorabile, impastare per bene e formare una palla che andrete a riporre in frigo per 1/2 ora.

Procedimento per la crema al limone:
In un pentolino, mescolare tutti gli ingredienti a freddo. Fare quindi riscaldare a fuoco basso mescolando continuamente ed energicamente per evitare la formazione di grumi. Una volta raggiunto il bollore, continuare a mescolare per qualche minuto e spegnere il fuoco una volta raggiunta la consistenza piuttosto densa, tipica delle creme!
Procedimento per la crema al mirtillo
:
Lo stesso della crema al limone!! 😛

Procedimento per le torte
:
Estrarre la pasta dal frigo e dividerla in 2 parti uguali. Stendere ciascuna palla con l’aiuto di un mattarello e 2 fogli di carta forno, formando 2 dischi non troppo sottili (spessore circa 1/2 cm) e di diametro un po’ superiore a quello delle tortiere in cui andrete a infornarli (io ho usato tortiere di diametro 20-22 cm). Riporre poi i 2 dischi ottenuti nelle tortiere e infornare in forno preriscaldato a 160-180° (dipende dal forno), modalità non ventilata. Lasciar cuocere 10-15 minuti, ovvero finchè l’impasto, al tatto, non risulterà morbido e leggermente lievitato, ma asciutto alla prova stecchino. A questo punto viene la parte più delicata: con l’aiuto di un cucchiaio/cucchiaino (o entrambi :P) svuotate l’interno di ciascuna ‘crosta’ e sbriciolatelo in 2 ciotole separate. Ovviamente, dovete fare attenzione a non ‘scavare’ troppo producendo dei buchi sul fondo delle torte 😛 . Una volta svuotate entrambe le croste, lasciatele riposare in forno spento. Nel frattempo versate la crema al limone in una ciotola piena di briciole e la crema al mirtillo nell’altra ciotola e mescolate per bene. Infine, estraete le croste dal forno e riempite ciascuna con un tipo di crema. Per finire, tostate i pinoli in un pentolino e usateli per guarnire la crostata con crema al limone! 😉

Il Punto:
Vorrei approfittare di questo post per dare il benvenuto a tutti i nuovi chef, che spero di conoscere meglio con l’andare del tempo… e per esprimere la mia gioia e ammirazione per le splendide ricette di tutti gli chef che conosco già :mrgreen: siete tutti fantastici e per me è un onore fare parte di VeganBlog!!

Il Punto 2:
La genesi della prima versione di questa torta è stata casuale: l’idea era di fare una crostata cuocendo la crosta e riempiendola successivamente di crema ma… la frolla, inaspettatamente, messa a cuocere in forno senza nesuna copertura di crema, aveva lievitato un sacco… così ho pensato appunto di scavarne l’interno e incorporare le briciole ottenute alla crema… e questa è stata una delle idee più felici della mia vita :mrgreen: ne è venuta fuori una vera delizia 😛 La versione al mirtillo, seppure in foto non rende benissimo, mi è piaciuta da matti, ancor più che quella con crema al limone (sebbene mi sia strapiaciuta anche quella ehehe :mrgreen: ) Anche i miei familiari se la stanno divorando di gusto… per cui, meditavo di presentarla a un laboratorio di cucina vegana!… voi che ne pensate?

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Adoro i dolci da rischio-il-coma-diabetico!!!!!!!!!! Buonaaaaaaa =)

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  2. con questa non è che lo rischi, ci vai di sicuro :mrgreen: i miei familiari se la roba non è super dolce dicono che ‘ha un sapore strano’!!

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  3. in effetti x me sarebbe troppo dolce, ma l’idea della crema briciolata è fa-vo-lo-sa!!!

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  4. cassio…ne voglio una bella fetta quando sono in crisi di tristezza.portamela!!!!!un ripieno bello morbidoso che ricorda proprio le migliori torte rustiche.brava

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  5. mmmmmmmmmm mi ispira un sacco 😛

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  6. Brava Cassie..vedo che ti sei data ai dolci. Se ricordo una volta te lo scrissi, che se iniziavi non avresti più smesso. È troppo bello creare dolci. Comunque volevo dirti di non usare il fruttosio..per ricavarlo dalla frutta c’è tutto un processo di lavorazione e di raffinazione. Non è salutare e pare sià legato a problemi quali ipertenzione e malattie cardiovascolari. A questo punto meglio lo zucchero di canna.
    Scusa la nota e complimenti, continua cosi. 🙂

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  7. Bellissima! Ma non si può sostituire il fruttosio con un altro dolcificante per esempio malto ?

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  8. I dolci migliori sono quelli senza zucchero, melassa, fruttosio etc.dove si utilizza la frutta al naturale, fresca o secca e pochissimi grassi. Il prototipo dei dolci sani è lo strudel fatto con pasta madre integrale, okara, miele, noci, marmellata di prugne senza zucchero, uvetta, scorza di limone bio. La dipendenza dal gusto dolce artificiale si paga con i problemi di salute, che sorgono col passare del tempo.

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  9. Che bella tortina cassie 🙂

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  10. Ha un aspetto davvero fantastico!

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  11. Ciao Alice, ti ricordo che il miele non è un alimento vegano 😉

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  12. grazie ragazze ;)… ribadisco che l’ho fatta così dolce solo perchè la dovevano mangiare degli onnivori, che altrimenti mi dicono che non sa di niente -.-

    Romina: anche io avevo i miei dubbi sul fruttosio… però volevo usare un dolcificante che non ‘colorasse’ la crema al limone e con il malto non so bene come regolarmi, visto che è liquido!! tu che malto usi, di solito? 🙂

    tra l’altro… ho dimenticato di scrivere tra gli ingredienti per la crema al limone… 1 pizzico di curcuma! Lisa… puoi aiutarmi tu a modificare la ricetta? 🙂

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  13. Io uso il malto di miglio o quello di riso semintegrale..se non devo colorare uso lo sciroppo d’agave

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  14. magnifica cassie 😀 alla faccia dei pinoli…… hihi ank io ci vado pesante con la frutta secca
    la seconda mi piace ancora di più…… stai facendo progressi in cucina…. ora le tue ricette sn ancora più belle di prima

    io ho trovato la soluzione xfetta x far piacere le mie torte agli onnivori: usare la stevia 😀 la tenevo in dispensa da 1 vita ed ora so x cosa usarla…… così gli ingredienti rimangono invariati ma al palato risulta decisamente più dolce…. oppure 1 altra soluzione è quella di fare delle minitortine e di farne 1 paio solo x il mio palato 😀

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  15. Cassiopea, sei diventata bravissima a fare le torte :D, questa, poi, è sublime!!

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  16. Grazie Terri 😀

    Fatina: ma a te piace il sapore della stevia? a me lascia un po’ perplessa… a volte la uso ma combinata con altri dolcificanti (e sempre quando cucino per altri.. a me in genere basta molta meno dolcezza, anche se non arrivo ai tuoi livelli 😉 )

    Romina… ok, e agave sia 😀 ma tu come ti regoli con le dosi…. cioè, essendo liquido tende a rendere più liquida anche la crema…quindi ad esempio dovrei mettere in proporzione meno acqua/succo di mirtillo?

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  17. Potresti fare una crema direttamente con i mirtilli frullati e agave. I mirtille tendono a diventare gelatina una volta frullati. Pero certo costicchiano…ma scusa perchèmetti pure l’acqua oltre al succo?

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  18. Spettacolo Cassie!
    aspetto di assaggiare la mia fetta ai mirtilli, mi raccomando niente fettine, ma fettone! :mrgreen:
    a me piaciono entrambe da presentare al laboratorio, ma hanno l’effetto marmellata?

    brava Cassie! 😉

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  19. Romina: l’acqua l’ho messa nella prima crema (quella al limone) che è anche quella che non volevo ‘tingere’ di marrone usando lo zucchero di canna! 😉 se per esempio facessi quella con la crema al mirtillo potrei tranquillamente usare anche zucchero di canna o malto 🙂
    ho notato che i mirtilli frullati tendono a diventare gelatina 😀 ma volevo ottenere proprio una consistenza tipo crema 😉

    Mirtilla: più che effetto marmellata, direi che danno un ‘effetto crema’…solo che è una crema abbastanza compatta, infatti se vedi la foto ne ho messa parecchia ma anche tagliando delle fette la crema non è colata 😉
    dai, che presto ne potrai avere tante fettone 😀

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  20. 😀 lo so è difficile raggiungere i miei livelli xd…. quanto ai mirtilli…. ho visto ke vendono ank la polpa in brick….. io l’ho comprata e testata x fare 1 dolce qst’inverno e devo dire ke era molto buona….. nn c’erano conservanti, solo acido citrico mi pare, ke è poi succo di limone

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  21. riguardo alla stevia…….. si x me è troppo dolce 😉 + ke altro ho letto ke bisogna trovare la dose giusta, xk se se ne mette troppa la sua funzione dolcificante fallisce…. e prevale il sapore di liquirizia

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  22. Wow! Sono spettacolari entrambe…ma credo che – personalmente – se dovessi sceglierne una propenderei per quella limone & pinoli 😀 Delizia assoluta! Originale l’idea di scavare le torte ed aggiungerne le briciole alla crema 😉
    A proposito del discorso del dolcificante: conosci lo xilitolo? E’ ricavato dalla corteccia della betulla e visivamente si presenta candido esattamente come lo zucchero bianco (saccarosio), ma senza tutte le controindicazioni di quest’ultimo 😀 Io l’ho trovato su Cacaopuro 🙂 Non è proprio economicissimo, ma una volta ogni tanto si può usare 😉
    Per il laboratorio di cucina queste torte mi paiono molto azzeccate; forse ti converrà verificare il tempo che ci impieghi a prepararle per vedere se “ci stai dentro” con i minuti a disposizione durante il workshop 🙂

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  23. Ma che buone, anche se preferisco quella della nonna coi pinoli! 😉

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  24. Grazie 🙂

    Fatina: è vero, basta una dose piccolissima di stevia per dolcificare… ma forse proprio per questo è difficile dosarla… basta un minimo errore e il sapore diventa ‘anomalo’ 😀

    Flower: come tempi… ci sto dentro, yo 😀 avevo sentito nominare lo xilitolo ma credevo fosse un dolcificante chimico!! adesso mi informerò meglio anche se… ormai il mio fornitore di fiducia è tibiona :mrgreen:

    Poly: visivamente, anche a me piace di più quella con i pinoli… ma ti assicuro che una volta provata quella al mirtillo non si torna indietro 😛 ne ho fatta anche una versione con frolla al cacao e crema al mirtillo e… *_*

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  25. 🙂 spettacolo…la voglio veramente!

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  26. cmq io mi sono concentrata su quella di mirtilli per una mia deformazione mirtillesca 😆 ma quella di crema sembra proprio la torta della nonna. Bella da presentare e carina da vedere! 😀

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  27. 😀 però sai, io propendo di più per fare quella ai mirtilli, al laboratorio: così posso anche evitare di usare il fruttosio nella crema (tanto se pure uso lo zucchero di canna il colore non si vede) e anche l’essenza di vaniglia e di limone… inasomma, mi sembra tutto più ‘genuino’ 😀 cmq ne sto provando altre versioni… come oggi: frolla alle noci e crema fatta a partire da marmellata di pere 😉

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  28. quindi in pratica la crostata deve cuocere 15 minuti e poi riposare per quanto? Perchè sembra davvero buona

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  29. riposare anche solo 5 minuti 😉 in realtà i tempi sono molto a occhio, ti consiglio sempre di controllare perchè il mio forno è piuttosto potente e tende a cuocere in fretta…magari con altri forni ci vuole un pochino di più 🙂
    se la provi fammi sapere…io mi sto sbizzarrezndo con le varianti 😛

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  30. capito , in pratica va fatta andare a forno acceso fino al momento esatto in cui è cotta ma non dorata e il riposo serve a far proseguire leggermente la crosta, altra domanda, ormai mi conosci 😉 nella crema qualciasi uno faccia è assulutamente necessario l’agar agar ? alternative please !

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  31. ahaha… mi aspettavo la domanda sull’agar agar 😛 beh, io lo uso per rendere la crema più compatta e impedire che la torta si ‘suicidi’ una volta tagliata a fette… ma credo che tu potresti aumentare di 1 o 2 cucchiai le dosi della maizena e per ottenere ugualmente un effetto compatto lasciar addensare un po’ più a lungo nel pentolino!! 🙂

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  32. ih ih ti concedo di spararmi.. 😉 invece della maizena?

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  33. mandorle ? fiocchi d’avena?

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  34. uhm… farina di riso? stesse dosi della maizena+ 2 cucchiai se non usi l’agar agar…. oppure va bene anche una normale farina (farro, kamut, frumento), però possibilmente non integrale!! 😀

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  35. cassy ti adoro!!! Soprattutto perchè non mi hai sparato 😉

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  36. ahaha 😀 be, dopotutto siamo vegani, no? 😛

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  37. come è venuta la variante noci e marmellata di pere?

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  38. Bene!! di varianti ne ho fatte parecchie: frolla al limone e crema alla cannella, frolla al cacao e crema al caffè…e altre che nemmeno ricordo 😛 anche se la mia favorita rimane quella con la crema al mirtillo, non saprei decidere se con la frolla al limone oppure al cacao!! 😉

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  39. Questa torta è davvero superlativa!
    Sono giusto alla ricerca di un dolce per stupire i nuovi colleghi e questo entra nella top five 🙂

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  40. Grazie 😀 prova prova che è buonissimo 🙂

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  41. Bellissima ricetta, sarà la mia prima prova di torta vegan!

    Secondo te posso sostituire il lievito (a cui sono intollerante) con bicarbonato e cremor tartaro?

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  42. Ste…grazie 🙂 poi fammi sapere come ti è venuta 😉 secondo me puoi sostituire il lievito con bicarbonato e cremor tartaro…mettici anche un po’ di aceto di mele (aiuta la lievitazione e il sapore poi non si sente) 🙂

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  43. ciao cassio,ti rispondo qui riguardo la cottura degli alimenti cosí son sicura che lo leggerai…
    il fatto é che si basa tutto su un equilibrio di yin e yang.ci sono cibi yin e cibi yang e bisogna trovare un equilibrio.i cibi yang sono riscaldanti,quello yin raffreddano.idem a seconda della cottura si avrá piú o meno effetto yanghizzante o yinizzante.nel caso specifico il riso dovrebbe essere integrale perché é quello che nella tabella sta esattamente a metá,quindi in equilibrio.i fagioli,i legumi in genere sono piú yang.quindi ogni cibo ha la sua cottura.piú cuoci una verdura,più diventerá yang e quindi avrá effetto riscaldante.questo in linea di massima,poi l’argomento é vepastissimo e io non sono espertissima,é che facendo tai chi che si basa anch’esso sui principi taoisti e yin e yang…ho voluto approfondire un pó questi temi.ciao

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  44. Ciao Valentina, grazie delle delucidazioni!! vedrò anche io di approfondire questo argomento, che mi incuriosisce 😉

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  45. cassie , ho forse trovato un altro sostituto ( parlo per me ovviamente :-D) dell’agar agar… la farina di semi di carrube, dici che potrebbe andare ?

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  46. si, secondo me va benissimo, però non saprei dirti le dosi precise in questo caso!! 🙂 ma che ti ha fatto di male l’agar agar? 😆

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  47. ih ih ih non ti saprei dire cosa mi ha fatto 🙂

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  48. 😆 ma sai che è ricco di proprietà benefiche, come tutte le alghe? alcuni ne consigliano l’uso anche così, sull’insalata o mischiato nelle bevande (io non arrivo a tanto :mrgreen: sono solo una appassionata di addensanti…infatti anche la farina di semi di carrube incontra la mia simpatia :P)

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  49. ih ih sono andata a vedere ha proprietà dimagranti 🙂 e io mi sono messa all’ingrasso 🙂

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  50. XD beh allora usa semmai un addensante più calorico 😆 anche se mi sa che non sono tanto calorici gli addensanti in generale…:)

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  51. Cassy fatta simile sabato ! Fantastica!!

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  52. mi fa piacere 😀 quale versione hai fatto? crema e pinoli oppure mirtilli?

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  53. Roberto Bulgarelli 19 Dicembre 2012, 15:18

    Peccato che Kamut non sia una farina o un grano, ma semplicemente un marchio depositato ( http://www.cornale.it/blog/marchio/kamut-meglio-khorasan ); marchio di una azienda californiana che ha i diritti sulla produzione e distribuzione della farina di grano Khorasan (o Saragolla). Tuttavia, pare che questo tipo di grano sia prodotto anche in Italia, ma sotto altri marchi (così in fretta ho trovato ad esempio questo http://www.biolandweb.it/khorasan_grano_duro.html )

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  54. si, in realtà è semplicemente una varietà particolare di frumento 🙂 comunque sia, ho usato una farina che avevo in casa, ma ovviamente anche altre farine, come appunto una semplice farina di frumento integrale o di farro integrale (per chi volesse anche bianca) o di grano saraceno andranno benissimo!!

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  55. Roberto Bulgarelli 19 Dicembre 2012, 21:40

    Ho sbagliato, l’azienda che ha depositato il marchio “Kamut” e del Montana… Sorry… 😛

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  56. Però,non vorrei dire un’eresia,ma quella con i pinoli è quasi meglio dell’originale! O almeno così sembra…:)

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  57. @andrea: grazie mille!! 😀 essendo vegan non farò mai più confronti con ‘l’originale’ comunque sia ti assicuro che questa versione è buonissima, prova per credere 😉

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