Minestrone “Libera Terra”


Ecco qua dei semplici anelletti siciliani in minestrone, un formato di pasta che trovo adatto a mille usi : ne è un esempio la buonissima ricetta di Loretto Anelletti siciliani.. che li usa “asciutti” come da tradizione siciliana, o quelle altrettanto slurposissime di Mirko con la sua Pasterde e di Mariagrazia con il suo Minestrone risottato della nonna. Io ho pensato di farne uno pseudo minestrone macrobiotico.

Ingredienti (per 2 persone):
100 gr. anelletti siciliani Libera Terra
1 verza piccola bio (verdura di terra)
3 carote bio (verdura di sotto terra)
3 porri bio piccoli (verdura di terra)
2 zucchine verdi invernali bio (verdura di sopra terra)
2 coste di sedano bio (verdura di sopra terra)
1 patatina piccola (opzionale, macrobioticamente non troppo salutare)
1 litro di brodo vegetale
2 cucchiaini rasi di miso d’orzo

Procedimento:
Ho scelto le verdure in base alla stagionalità e cercando di mantenere l’equilibrio di energie ying e yang ponendo attenzione al fatto che fossero di sopra o sotto terra e di terra. Seguendo la stessa logica si possono ovviamente usare altri tipi di verdure. Nel frattempo ho preparato 1 litro di brodo vegetale usando un dado bio. Ho tagliato le verdure , versato il brodo e fatto cuocere per 15/20 minuti. Quando il minestrone è arrivato ad ebollizione ho versato gli anelletti e continuato la cottura per altri 14 minuti (tempo di cottura della pasta). Poi ho spento il fuoco e aggiunto i due cucchiaini di miso, precedentemente sciolti in un po’ di liquido di cottura del minestrone. L’importante è infatti che il miso non bolla per non perdere le proprie proprietà nutritive.  Ed ecco qua la nostra cena di ieri sera 🙂 .

Considerazioni:
Più che una ricetta, questa è l’occasione di parlare di una pasta molto speciale, quella di Libera Terra! Infatti il grano usato per produrre questa pasta, insieme ad altri prodotti, è frutto del lavoro dei giovani delle cooperative sociali che gestiscono le terre confiscate alla mafia e degli agricoltori siciliani che ne sostengono il progetto. Grazie al loro impegno nel progetto Libera Terra “questi terreni, assegnati al Consorzio Sviluppo e Legalità, sono tornati fertili e produttivi dopo anni di abbandono, costituendo ora un’importante risorsa economica all’insegna della legalità” (fonte www.liberaterra.it).
Ed eccoli qui gli anelletti di Libera Terra:

Molti di voi probabilmente conosceranno già questa pasta : si trova presso molti GAS e recentemente l’ho acquistata anche da Natura sì. Sul sito di Libera Terra è pubblicato anche l’elenco delle “Botteghe dei sapori e dei saperi della legalità” che sono già aperte in varie città italiane.

Considerazioni macrobiotiche:
Ho notato che qualcuno sul blog è interessato alla macrobiotica  e magari qualche dritta è utile per i meno esperti. In questa disciplina alimentare è fondamentale il mantenimento dell’equilibrio ying/yang che si può raggiungere, oltre che con la scelta degli alimenti in base alla stagione, al tipo di condimenti in base a temperatura, clima, umidità,ecc.., al tipo di cottura, anche con il taglio delle verdure. Ecco qui i tagli che ho usato per il minestrone e il loro nome giapponese.
Il taglio che ho utilizzato per i porri:

Quello usato per carote, zucchine e sedano :

E infine il cavolo:

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. questa pasta viene venduta anche nei negozi equosolidali (perlomeno quelli che frequento io) ma non l’ho mai comprata….rimedierò alla prossima occasione!!!
    interessante anche la lezione di “taglio” delle verdure!

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  2. W Libera Terra! bellissima la zuppa, molto adatta a questo freddo polare…! 🙂

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  3. ricetta originale , non ho mai usato gli anelletti con la minestra!brava!

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  4. io sui campi dove coltivano quella pasta ci sono stata e ho zappato e raccolto. Per tuto il campo di lavoro mi hanno presa in giro per l’enorme quantità di semini che mi ero portata ma come gli piacevano quelli di girasole!!!!
    La cooperativa lavoro e non solo non fa solo pasta ma anche passata di pomodoro, marmellate, vino, legumi e farina e sono tutti bio, buonissimi e liberi dalla mafia!!!!
    Ottima ricetta, BRAVA!

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  5. Buono ottimo tutto! Grazie per l’omaggio e menzione!

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  6. @Ambrosia: grazie 🙂 ! La pasta si trova di solito anche nei negozi equosolidali e tra l’altro è molto buona!
    @Elettra: grazissime! 😀
    @Luu: grazie mille e sì..qui sta arrivando oggi un bel freddino! Speriamo di non fare la fine di Dicembre 🙁
    @Loretto: grazie !! I tuoi anelletti sono stati fonte d’ispirazione! 😀
    @Luana: che brava! Sono un po’ invidiosa della tua esperienza!! 😀 Gli altri prodotti non li ho ancora provati, ma voglio prenderli al piu’ presto!! Grazie 😀
    @Mirko: come per Loretto, la citazione è stata un piacere! Grazissime!! 😀

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  7. buona …riscaldante…

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  8. Che buono 😛 ..di solito scherzo sul fatto che detesti le minestre 😆 invece sono gustosissime, ed in questi periodi sono ideali per affrontare il clima fuori 😛

    Complimenti Ilaria 😉

    …Bettina gioca ancora???? :mrgreen:

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  9. Un bel piattozzo caldo me lo farei ora che son appena tornata dal G:A:S: e son intirizzita dal freddo.
    Condivido con te la scelta della ricetta, dell’acquisto di libera terra e tutto il resto 🙂
    grazie

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  10. dimenticavo!….anche io ho quel libro…ora non ricordo il nome …ma è uguale!

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  11. Buona questa minestra! Anch’io ho visto, da qualche parte, i prodotti di Libera Terra (anche il vino, può essere?), non li ho mai acquistati ma rimedierò!
    Io non so niente di macrobiotica però queste verdure le taglio sempre così 😉

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  12. Buonissima questa minestra. Brava.

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  13. Ciao!
    Grazie per questa ricetta e per tutte le dritte. Ignoravo tutte le tecniche per tagliare le verdure… Ho molto da imparare! Patate, pomodori e peperoni sono tutte solanacee? e come tali non sono salutari? Perché? Spero di scoprirlo da…domani 😀 Mi sono segnata al corso di cucina. 5 lezioni su zuppa e piatto misto, ma spero che mi insegnino a fare anche la crema di riso e qualche dolce.
    I prodotti di Libera sono buoni, tempo fa ho preso i tarallini 🙂

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  14. Ma brava Serena!! Vedrai che ti piacerà! E’ molto interessante e poi, al di là degli integralismi, imparerai come gestirti e quello che più fa per te! Peperoni, pomodori, patate e melanzane sono tutte solanacee e quindi assolutamente (o quasi) vietate in macrobiotica perchè contengono sostanze che loro definiscono “tossiche” per l’organismo in base all’equilibrio ying/yang e irritanti per l’intestino. Per esempio i pomodori sono sono molto acidificanti perchè contengono acido ossalico, mentre nelle patate il rapporto sodio-potassio è inadatto al nostro metabolismo dei sali. Dal punto di vista energetico poi tutte queste verdure sono molto ying. Ma non preoccuparti, perchè è anche vero che la macrobiotica viene da una tradizione agricola, quella giapponese, che non ha produzione di questi ortaggi, come la nostra. Quindi imparerai col tempo a reintegrarli bilanciando lo ying con una cottura più yang. Appena ho passato questo periodo infernale di studio e lavoro magari andiamo insieme a mangiare una bella pizza macrobiotica da UPM! In bocca al lupo per domattina!! 😀

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  15. Ah si, ne ho appena comprata un po’ della loro pasta alla bottega equo-solidale del mio paese. Bella idea parlarne qui !!

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  16. Cara Ilaria
    ti ringrazio di esserti ricordata del mio minestroncino risottato, il tuo brodoso me lo ricorda così tanto che quando ho visto la ricetta ho pensato che per uno scherzo del sistema si fosse ripubblicata la mia!
    Colgo l’occasione di farti tanti complimenti per la topicina che sembra un uccellino! ma quant’è caruccia!
    già che ci sono ti segnalo che con gli anelletti ho fatto anche questo: http://www.veganblog.it/2010/01/23/ecopasta-col-forno-v-invernale/
    Sono partita dalla ricetta della mamma di Mirko che trovi linkata. E poi gli anelletti li ho anche messi nel brodo di cottura del seitan ed è venuto fuori il brodo di carne veg! Qui: http://www.veganblog.it/2009/12/17/polenta-etica/
    E’ un formato di pasta versatile che mi fa tanta simpatia, tantopiù per le sue motivazioni etico-civili di fondo!
    W gli anelletti che ci liberano dalle mafie!
    😉

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  17. OHH Sant’anelletto!! E come avevo fatto a perdermi queste altre meraviglie!!! Grazie Mariagrazia di averle risegnalate!! 😀 Mi sa che i prossimi anelletti finiranno nel forno come i tuoi!! 😀

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  18. Ti ringrazio, cara Ilaria, per questa bella ricetta, per tutte le considerazioni aggiuntive e per la mia amatissima Libera Terra! Sulla macro si potrebbero scrivere pagine e non voglio intasare la tua ricetta..solo ti chiedo di che libro si tratta. Un abbraccione

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  19. Ciao Annalisa! E grazie per il benvenuto che mi hai lasciato su Veg Tiramisu’!! 😀 Hai ragione, credo che sulla macrobiotica si potrebbero fare conferenze!!! Personalmente ho letto tantissimo sull’argomento e ho parecchi testi sia degli autori giapponesi piu’ classici (Georges Ohsawa, Michio e Aveline Kushi, Naboru Muramoto)che rivisitazioni italiane o occidentali (il mio pirmo libro di macrobiotica è stato un testo di Ferro Ledvinca ad esempio..). Anche il libro da cui ho preso le foto è uno dei primi che ho comprato : “Cucinare per il corpo e per lo spirito” di Elena Roggero Guglielmo Macroedizioni. La mia è la vecchia edizione del 1993, ma so che lo hanno ripubblicato con una nuova veste nel 2007. Immagino però che queste descrizioni dei tagli le abbiano mantenute… Se vuoi qualche altra indicazione sulla macrobiotica, per quello che so e posso dirti, sono qua!! Un abbraccio!! 😀

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  20. bè, grazie per questo bellissimo contributo al nostro blog! Grazie!!!! Vivevo con una coinquilina macrobiotica, aveva una pazienza infinita nel tagliare carote in modi astrusi… comunque i suoi capati (o come si scrive) erano buonissimi! Proverò a trovare quellibro, interessante! ciao ciao

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