Formaggio (vegan) giallo

Questa ricetta rappresenta l’evoluzione della salsa gialla: si tratta di un “formaggio” vegan che fonde…

Ingredienti:

150 ml di salsa gialla
100 ml di acqua
2 cucchiai di fecola di patate
1 cucchiaio di farina di riso glutinoso
evo qb
3 cucchiaini di lievito di birra in scaglie
2 cucchiaini di agar agar

Procedimento:

Mettere la salsa in un pentolino e aggiungere a freddo (mescolando per ogni ingrediente) : fecola, farina di riso, agar agar, un pochino di olio, lievito e infine acqua. Dare un’altra mescolata e mettere su fuoco bassissimo, mescolando di continuo con un cucchiaio di legno per 3-4 minuti, fin quando il composto non si staccherà dal fondo del pentolino. Trasferire il tutto in un recipiente (nel mio caso un mug, resistente al calore e con meno superficie che si possa ossidare) e far raffreddare (nel caso del mug c’è voluta un’oretta). Riporre in frigo per 24 ore. Il formaggio è pronto. Ha una consistenza medio morbida.


Per avere la versione fusa, basterà prenderne una piccola quantità (meglio se lasciata per 5-10 minuti a temperatura ambiente) schiacciarla leggermente e metterla nel microonde (in un piatto resistente) per meno di un minuto (controllare sempre!!!) a massima potenza.

Rovesciare il piatto e colare il “formaggio” fuso su ciò che più piace.  

Prima:

Dopo:

La consistenza è simil sottiletta. Eccolo su un panino:

E sulle zucchine:

In questo caso, una volta acceso il fuoco, il “formaggio” precedentemente fuso si squaglia completamente e fa amalgamare tutto. (Nel mio caso si è amalgamata una piccola parte per via della quantità minima usata).

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Lo aspettavamo..dici che fare con riso Originario è lo stesso? tutt’al più ‘appiccicherà’ un po’ meno 😛

    Reply
  2. E’ stupendo, non posso copiarlo per allergia ai peperoni, ma complimenti davvero!!

    Reply
  3. Annalisa: boh, no so ma penso di sì al più una quantità maggiore di fecola 🙂
    Felicia: mi dispiace, vorrà dire che la prossima volta che farò una cosa simile (senza peperoni) te la dedicherò 😉

    Reply
  4. Che figata!!!! Si può dire 😳

    Reply
  5. Mimi: sì mica è una parolaccia 🙂 Ma se vuoi arrossisci pure 😆
    Lisa: 😉

    Reply
  6. wuoooo wuoooo wuooooo

    questo formaggio evoluto mi sembra un pokemon di terzo livello :mrgreen:

    brava Andraduccia ^_^

    Reply
  7. Nello: ma alla tua età ancora ti guardi i Pokémon? :mrgreen:

    Reply
  8. grazie cara..si è perso metà commento nell’etere: volevo chiederti se hai idee per chi non ha il microonde 🙂

    Reply
  9. ps ho finito di risponderti nello sformato di riso :-*

    Reply
  10. Annalisa: penso che nel forno normale vada bene lo stesso, ovvio i tempi saranno un po’ diversi. Considera che fonde ma si sbruciacchia facilmente. 🙂
    Mimi: allora dillo che vuoi arrossire! 😉

    Reply
  11. Grazie mille, aspetterò la variante!!

    Reply
  12. ah però andrada! sei un vulcano di idee!!!
    la salsina gialla L’HO FATTA come promesso ed è squisita….infatti non ne è avanzata nemmeno un po’!! ri-fa-re!!!! come da tuo suggerimento ci abbiamo condito la pasta ed è stato un ottimo pranzo domenicale 😀
    anche questo vegaggio che fonde mi intriga parecchio…
    buona settimanaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!! ^__^

    Reply
  13. Scusami Andrada, una cosa, ma con Mug intendi la tazza di coccio ( diciamo quella da colazione? ) , con la medesima il formaggio deve riposare un’oretta, altrimenti con un altro recipiente 24 ore??? Vorrei provarlo e vorrei capire. Altra cosa, per la marinatura del peperone deve per forza stare così tanto o può stare meno?? Grazie infinite per la riposta 😀

    Reply
  14. Marta: contenta che ti sia piaciuta 😉
    Mimi: il mug sì è la tazza da colazione di coccio (vedi seconda foto). In realtà, puoi usare un qualsiasi altro recipiente: devi solo aspettare che questo si raffreddi prima di metterlo in frigo a riposare 24 ore. Fuori può stare 1 ora (perché il mug ha le pareti più spesse e mette più tempo a rilasciare calore) oppure mezz’ora o altro lasso di tempo, quanto basta perché possa essere messo in frigo.
    La marinatura puoi farla anche più rapida, ovvio che più sta più si insaporisce. Se hai qualche altra cosa da chiedere fa pure.

    Reply
  15. Ah ho capito, deve comunque riposare 24h in frigo, grazie mille!! Appena riesco lo provo ( io odio i tempi di attesa, ma è sempre così in cucina 😆 )

    Reply
  16. Che originalità! Complimentoni, come vorrei avere la macchina del gelato che non ho ancora avuto il tempo di cercare

    Reply
  17. Mimi: pensala così la metti in frigo e poi non ci pensi più (nel senso che non devi fare più cose contemporaneamente) 😉
    Susi: dai che sei ancora in tempo per la macchina del gelato. Io lo mangio tutto l’anno!!! :mrgreen:

    Reply
  18. che genialata Andrada!!! superlativa!! anche io però come Mimì odio i tempi di attesa..quando mi cimento con la mozzarella infatti vado a “disturbarla” spesso :mrgreen: dovrei provare a fare questo tuo veg-formaggio un giorno in cui sono sicura che per tutto il giorno successivo non sarò in casa..così non cado in tentazione 😉

    Reply
  19. si sono d’accordissimo…gelato tutto l’anno ….e poi magari in autunno i prezzi calano delle gelatiere …eheheheh
    Prima o poi sarà mia, oramai è in testa.
    Bravissima Andrada con tutte le tue creazioni

    Reply
  20. mmmm che buono! Rivoluzione!

    Reply
  21. Acquaviva: evviva la rivoluzione o meglio viva i peperoni 😉

    Reply
  22. Andradaaaaaaaaaaaa, questa me la sono persa!!! E chissà quante altre robe buone mi sono persa! Quando ho più tempo devo spulciare bene tutte le pagine!!!
    Evviva questo formaggio giallo!!!

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti