Dedicato a Mimì e Adry!
Ecco il promesso seguito della Crostata dell’incontro ecozoico!
Spiegare a parole l’emozione di vedere in casa propria un’amichetta del blog, a cui mi sono affezionata ogni giorno di più, ricetta dopo ricetta, non è possibile! Raccomando a tutti di viverla!
Spazio ora alla ricetta centrale del pranzo e poi via alle chiacchiere!
Ingredienti:
200 g di microcannellini
200 g di patate
Mayonese extra-light di Concita (con le sue dosi)
un pugnetto di capperi sotto sale
un pugnetto di alghe (nori, arame, spirulina)
qualche bastoncino di agar-agar
1 cipolla piatta da forno
2 carote
3-4 ravanelli
4-5 pomodori secchi conditi
3-4 peperoncini verdi iperpiccanti sottaceto (ne ho un vasetto romeno, strepitosi!)
Procedimento:
Lessare le patate (quelle per il pesce finto veg e quelle per la vegmayo extralight) e i microcannellini (sono fagioli locali che compriamo dal molinaro, dove Stefano si rifornisce della farina molita a pietra per il suo pane).
Nel frattempo, preparare le alghe e metterle in ammollo, pulire la cipolla, le carote e i ravanelli e metterli a cuocere nel cestello a vapore.
Una volta cotte le patate preparare la mayonese extralight, seguendo le istruzioni, lasciando da parte quelle per il pesce finto veg.
Quando saranno cotti anche i microcannellini mixare insieme alle restanti patate insieme a un terzo della vegmayolight, i capperi e le alghe.
Poi tirate fuori lo stampo da pesce… ma non è necessario, si può anche modellare l’impasto a sagoma pescina nel piatto. Io comunque ce l’ho: mi è capitato sotto gli occhi da Coin e Stefano ha pensato che si trattasse di un segno del destino… e così l’ho portato a casa con me…
Ho scoperto comunque che con questo composto la forma non serve a niente… anche se ho aggiunto un pentolino d’acqua con agar-agar sciolto, non si è prodotto l’effetto gelatinoso sperato…
Mimì ha potuto assistere in diretta alla scenetta divertente in cui cercavo di sformare il pescione sul piatto, finché l’ho tirato fuori a cucchiaiate…
Ho sistemato tutte le verdurine cotte al vapore intorno alla sagoma ittica e poi ho preparato la salsetta con cui riempire le cipolle, con un effetto simil uovo sodo, che allude alla presentazione della ricetta originale (e supplisce alla mancanza di tempo per fare le V-uova sode e alla mancanza di zucca per il rosso…).
La salsetta si fa con le patate bollite avanzate, i pomodori secchi e i peperoncini verdi piccantissimi passati al mix.
Poi si passa a decorare il finto pesce veg: l’occhio è realizzato con un piccolo ravanello e le scaglie con un po’ di capperi messi da parte. Infine si decora con il resto di mayoveglight inserita in una bustina per il freezer con un angolo tagliato, come da ottimo suggerimento del nostro Sauro (non ricordo più in quale ricetta…).
Si poteva senz’altro disegnare meglio… ma fra l’emozione che mi ha assalito e la consapevolezza che il tempo passava e dovevo terminare il piatto per l’ora di pranzo, ecco cosa è uscito fuori!
E ora torniamo indietro, a spiegare l’antefatto di questa strana ricetta… Come mi è venuto il ghiribizzo? Un giorno andavo in surf nella rete, con una mezza idea di cercare ricette per ricreare il pesce non soltanto come sapore ma anche come struttura e consistenza, sapendo che nella tradizione orientale con la soia fanno miracoli… Dato che ormai ho un ricettario abbastanza sea-oriented volevo trovare qualche nuova ideuzza… così digito “pesce finto” in google. Di ricette miracolose orientali per creare falsa fauna ittica da portare in tavola niente di niente, esce invece fuori un piatto che leggiucchiando scopro essere un cult degli anni Ottanta: il pesce finto! Bene, della nostra tradizione italiana! Vediamo un po’ di che si tratta, leggiamo gli ingredienti: al primo posto “tonno”. Ah, meno male che dovrebbe essere “pesce finto”! Allora capisco che il nome della ricetta allude al fatto che sul piatto si disegna un pesce tutto decorato con maionese e altro che avrà il sapore di pesce dato dal povero tonno infelice destrutturato, addirittura spacciato come finto… Ecco perché veganizzando la ricetta (e ormai mi pareva doveroso) non potevo lasciare “pesce finto” e ho aggiunto veg, anche se sembra un controsenso!
A questo piatto ci sto pensando da un po’, da quando cioè ho trovato quella formina di pesce… La prima prova che ho fatto è stata con il farro (cereale che a mio parere ha un retrogusto pescino), ma non ha retto, e subito ho rimediato con una gelatina da sovrapporre all’informe farro, fatta con bucce di piselli frullate e filtrate, a cui ho aggiunto un pentolino di acqua in cui ho fatto bollire l’agar-agar (e quella volta mi è riuscito). Ecco il risultato:
Con l’avanzo al pasto successivo ho fatto una prova travestimento con la mayo-veg…
Insomma, sono ancora ai primi tentativi… Qui con la forma ci siamo ma devo trovare una materia alternativa, con la quale evitare l’agar-agar, che io ho in listerelle, per cui non riesco mai a regolarmi…
Il tentativo che ho servito a Mimì e Adry sotto il profilo del gusto è stato molto più convincente (un sapore molto delicato, in cui le alghe quasi non si percepiscono), ma la consistenza un disastro… Ho già qualche altra idea per il prossimo tentativo, poi vi racconterò.
Come mai ho deciso questo piatto per loro? Beh, il menù l’ho studiato per un problemino che aveva Mimì in quei giorni ai denti… per cui la parola-chiave del pranzo è stata: consistenza molle e pappinosa! Inoltre dovevo ricordare le antipatie di Mimì per le olive e quella di Adry per le melanzane (ma non erano finite qui come ho scoperto nel corso del pranzo! Per fortuna in molti casi non si sono accorti di niente!). E altro requisito indispensabile: niente forno! (sono riuscita ad accenderlo solo dieci minuti di sera per i fiori di campo!)
Riepilogo il menù, completandolo con alcune informazioni…
Della frutta all’inizio pasto come mia abitudine non ho foto, quindi rimando al post di Mimì, comunque ho servito fichi e pesche locali (la pesca è per Mimì che non ama molto i fichi! Beh in questa giornata ho imparato molte cose sui suoi gusti, per cui la prossima volta mi saprò regolare ancora meglio).
Segue come mio solito l’insalata. Di solito non compro frutta esotica, ma in occasioni speciali mi concedo delle eccezioni. Stavolta ho preso un mango, che non sapevo bene come avrei inserito nel menù… Facendo l’insalata con rucola, pomodori, cipolla rossa di Tropea e cetrioli ho avuto l’idea di aggiungere il mango: un tocco di colore e sapore particolare! Condimento a base di zenzero fresco, cardamomo, cumino, ortica in polvere, salsa di soya, semi di girasole, pinoli, succo di limone e olio evo sabino.
E così entra nel mio repertorio per occasioni speciali l’insalata di rucola e mango! che potrei anche chiamare insalata Mimì!
E come ultimo antipasto, i fiori di campo (ricetta qui), ma poverini siamo passati dritti al primo e ce li siamo dimenticati! Beh almeno inserisco un paio di foto e li commento.
Fatti come al solito con gli avanzi della panificazione zen di Stefano, stavolta li ho riempiti così. Tipo verde: parietaria di casa mia (non erano spinaci Mimì!), microcannellini avanzati, noce moscata, sale e peperoncino – scaglie di mandorla. Tipo rosso: patata bollita frullata con pomodori secchi conditi, semi di sesamo e papavero.
I fiori verdi mi fanno fare una digressione all’acqua che abbiamo preso per Mimì alla fontanella dell’omonima piazza a due passi da casa, dove al centro cresce un magnifico ibisco che fa fiori bianchi!
Da questa fontanella sgorga un’acqua che viene dalle sorgenti delle Capore, non distante da noi. Ma al nostro rubinetto arriva l’acqua da un’altra conduttura che non è così fresca… per cui ci serviamo alla fontanella per l’acqua da bere! L’altra bevanda è stata il kefir d’acqua (che Mimì ha definito tè acidino!). Per l’occasione abbiamo stappato un sidro di mele bretone, ma solo per me e Stefano. Mimì e Adry non bevono alcoolici. Di solito sono astemia anch’io, ma in occasioni speciali a volte mi concedo un goccettino (e questo aveva davvero una bassissima gradazione).
Torniamo al pranzo… le successive scelte le ho compiute tenendo conto dei desideri di Mimì rispetto al mio ricettario e la sua esigenza di cibi molli… alla fine ho optato come primo per la Matriciana ecozoica (ricetta qui), che ci tenevo a servire a due romanacci!
Stavolta ho sperimentato la pancetta veg di Micillo (ricetta qui) che ho trovato fantastica, e soprattutto mi sono divertita ad affumicare… cosa che pensavo molto più complicata, invece semplice come bere un bicchier d’acqua! Ho soltanto sostituito l’instant seitan che non ho mai usato con il mio seitan home-made frullato. E poi pomodori freschi, sanmarzano.
Qui ho già prelevato il fagottino di carta forno dopo l’affumicatura, guardate che bella composizione autunnale (mentre la giornata era torrida, per fortuna abbiamo deciso di mangiare in tavernetta, con un clima da grotta: perfetto!).
E qui spadello con soddisfazione la vegpancetta di Micillo chiacchierando con Mimì e Adry!
Per secondo mi ero anticipata la sera prima, riservando gran parte della cena per l’evento del giorno successivo: cioè le polpette del risveglio (ricetta qui), quelle di Claudione, fritte semplicemente e accompagnate dalla mayoveg avanzata dalla decorazione del pesce finto veg (che avete già visto a sazietà sopra). (Devo confessarti Mimì che non sapevo che le uvette non ti piacessero… e quindi le hai mangiate senza accorgertene, vedi? Le olive invece sapendo che non ti piacciono le ho sostituite con capperi, ma ho scoperto che non ti piacciono neanche questi… La cosa bella però è che le polpette ti sono piaciute nonostante gli ingredienti sgraditi!!!).
Tra le V-polpettine i fantastici peperoncini verdi sottaceto romeni, che trovo al supermercato in un piccolo reparto dedicato alle specialità di questo paese (probabilmente dovuto al fatto che in zona la comunità è numerosa!). Per i miei gusti sono meglio di un babà!
Come contorno sono rimasta sul molle preparando il burani in versione veg, un piatto iraniano a base di spinaci ripassati con aglio e cipolla, ben tagliuzzati, e mescolati a yofu e nel mio caso curcuma al posto di un tuorlo crudo.
E’ un piatto deliziosamente estivo, da servire direttamente dal frigo!
E dulcis in fundo! La crostata dell’incontro ecozoico!
Questo dolce mi ha veramente fatto emozionare… a parte la sua bontà… ma quando ricapita che qualcuno venga a pranzo da me e mi porti un dolce vegan??? Anche chi vorrebbe farlo non sa letteralmente dove andarne a trovare uno in questi casi… Così di solito sono costretta a preparare anche il dolce quando ho ospiti, ma stavolta sinceramente non ce l’ho fatta… però in freezer c’era il gelato di banana geniale e poi avevo le ciambelline al vino locali, originalmente veg! Ma chi ci ha pensato di prenderli dopo aver visto la crostata di Mimì? Accompagnata da un caffè d’orzo al ginseng.
Questa giornata la porterò per sempre nel cuore… insieme al sorriso radioso della nostra Mimì e alla gentile e sorridente presenza di Adry!
E grazie a Stefano per il supporto logistico, il reportage fotografico e il piccolo concerto a fine giornata!
Eccoci qui tutti insieme come chiesto da Argie!
E non può mancare Cirino, fotografato in uno dei suoi letti preferiti all’aperto! Con Mimì e Adry si è sentito a suo agio e quindi non è del tutto sparito!
La colonna sonora di questo post è “Night-time” degli XX! Perché?
E’ quello che sto ascoltando di più in questi giorni mentre lavoro e mentre ho preparato il post. In effetti è una band di giovanissimi come Mimì e Adry, che si rifà agli anni Ottanta, in particolare ai Cure (una delle mie band preferite negli anni giovanili), come ben si sente nell’attacco di questo pezzo – e proprio come il pesce finto veg, quindi tutto torna!
http://www.youtube.com/watch?v=p7lfKe8OlTY
P.S.
Con la foto degli avanzi del giorno dopo che mi ero dimenticata di inserire aggiungo una fondamentale notizia sincronica uscita ieri su “Repubblica”: in California, nei ristoranti più trendy(onnivori) si è deciso di togliere dal menù i pesci a rischio estinzione: tonno, ostriche, aragoste, salmone!!! E’ una prima svolta epocale!
Yuhhhuuuu!
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
ma che bel post mariagrazia!! e che emozione vedervi insieme!!! 😀
grazie di cuore di averci raccontato questo bellissimo incontro!
..e bellissimi i tentativi di mettere insieme il pescione..che pazienza che hai!!! un bacione, bravissima!! 🙂
Ciao Mariagrazia, era da un po’ che non ti vedevo!!! Molto bello questo post, ricco e intenso sia dal punto di vista gastronomico che emotivo. Me lo rileggerò di tanto in tanto…mette pace! A presto!
@ Francesca
grazie… 😳
Io sono la persona più impaziente che conosco… ma non in cucina, perché lì mi diverto!
E in tema di pesce-veg ora vado a risponderti nelle vongole felici!
😉
@ Titti
sì, sono sotto un’ondata di superlavoro, devo consegnare un libro, anzi dovevo già averlo consegnato… però prima che Mimì partisse ci tenevo a passarle la ricetta del pesciotto veg che ha mangiato da me!
Sono contenta delle tue riletture! anche a me piace tornare sempre con calma nelle cose che mi piacciono (non solo le ricette)!
😉
Che bello leggere del vostro incontro ancora una volta! Che posto meraviglioso dove vivete Mariagrazia!
Beh che dire avete fatto benissimo si percepisce anche dallo schermo,quanto bene vi siate trovati. in occasione del post di Mimì, avevo ascoltato alcuni pezzi di Stefano, e dato un occhiata al suo blog, colgo l’occasione per complimentarmi, mi piacciono molto.
Mimì è molto bellina tra le latre cose! che occhi!
Che bella nache la tevernetta e la vostra foto tutti insieme e grazie per avere condiviso questo bel post!
Anche se nn commento tanto in questo periodo, mi spaice perchè ci sono persone con cui è meraviglioso coltivare una bella e sincera amicizia!
un bacio a te e mimi
Ho letto il tuo commento nella crostata dell’incontro ecozoico e mi ha fatto tanto piacere così come a Mimì che in tanti avete condiviso quel momento con noi. D’altra parte qui siamo una “famiglia estesa” no?
Ed è normale che qualcuno si allontana e poi torna, non c’è nessun problema!
Penso che Stefano ti ringrazierà personalmente, comunque lo anticipo io!
Con Mimì ci rivedremo spero presto! è una ragazza che si fa davvero amare, e tanto carina!
un bacione anche a te! peccato che tu sei un po’ lontanuccia…
😉
Quando leggo i tuoi post ci vorrebbero una decina di commenti O__o per tutte le argomentazioni che tratti Ogni volta sono ricchi di emozioni profonde, e ogni volta che li leggo mi rassereno sempre 😀
Adoro la tua maniera di scrivere e raccontare fatti, eventi, ricette, info, esperienze ecc. ecc. 😉
…Mimì e Adry sono carinissimi, spero di incontrarli quando verrò da te! E le foto con Cirino e l’albero nella piazzetta sono bellissime e cariche di luce solare 😀
Complimenti per tutto quanto cara Mariagrazia 😛
(…ehm, sulla forma del pesce, quando il maestro verrà a trovarti t’insegnerà a farlo meglio )
ps. il ritmo della canzone mi ha subito rapito 😉
…vado a scrivere la ricetta per Annalisa ed Ipa! 😛
Un saluto a Stefano!!! 😛
ho il tempo così ristretto che mi ritrovo solo a sfogliare velocemente questo reportage stupendo e a rimanere estasiata! Ho pure io una piccola formina a pesciolino felice monoporzione, del tutto uguale alla tua 🙂
i tuoi piatti sono splendidi!!! le foto meravigliose, Mimi e Adry sono bellissimi, tu e Stefano e Cirino siete stupendissimi e…quanto vorrei essere lì con voi ADESSO 🙂
tantissimi bacioni!!! a presto!
Rivedere tutti i piatti, leggere le preparazioni nel dettaglio.. Leggere i tuoi pensieri.. E’ stato davvero molto emozionante… Come non ringraziarti ancora per la Splendida giornata trascorsa in vostra compagnia!!!!??
Mi emoziono al sol pensiero… Siete davvero speciali tu e Stefano 🙂
Io ribadisco, che seppur il pesce non era perfetto, era una sacco buono.. E mi è piaciuto davvero molto guardarti, dal vivo, modellare, spadellare, cucinare e decorare ogni piatto!!!. Grazie anche per avermi svelato gli ingredienti che io avevo scambiato per altri.. Era tutto squisitissimo, nonostante capperi e uvetta ( i capperi li ho visti , ma dell’uvetta non me ne sono minimamente accorta nelle polpette.. Erano troppo deliziose 😀 ) che non amo ( 😆 ), abbiam mangiato benissimo!!!! 🙂
L’insalata Mimì o insalata di Mango ribadisco che era favolosa… ( l’olio che mi hai regalato, lo uso con molta parsimonia e me lo tengo per i piatti più speciali 😉 )
Che dire ragazzi…. Come dice Mariagrazia.. Quest’incontri ti riempiono il cuore e non è facile spiegare le emozioni a voce.. Bisogna viverle queste esperienze per capire cosa si può sentire e provare dentro..
Inoltre volevo aggiungere una piccola Nota sulle mie foto. SONO ORRIBILE, ma l’avevo detto nella mia ricetta della crostata, che con il caldo ero arrivata nella loro casa in una maniera indecente 😆 😆 😆 . Con il fresco, nei prossimi incontri, spero di essere più presentabile 😆 😆 😆
Ancora Grazie… E ai prossimi incontri 😉 Domani parto anch’io per una settimana 😀
Macchè!! Non è vero che sei orribile Mimì.. nella seconda foto di primo piano sei proprio carinissima!!
😆 😆 Grazie Cami e grazie anche a tutti gli altri 😉
Mariagrazia quando dici parietaria ti riferisci proprio alla parietaria officinalis, pianta urticante che cresce sui muri o a bordo strada e infesta (oltre a dare con i suoi pollini molti problemi allergici)? Se si tratta di quella non sapevo fosse commestibile!
Complimenti per tutto di nuovo – soprattutto per l’impegno profuso e i meravigliosi risultati ottenuti – e meravigliosa la piazzetta con la fontanella. Trasmette un senso di pace e quiete che fa venir voglia di venirvi a trovare!
Ma che be4l reportage!! e che buone cose che hai preparato!
Le tue ricette sono… fotoromanzi!
Complimenti davvero per tutto: il tuo modo di scrivere e raccontare,
la tua cucina, il posto dove vivi, l’armonia che trasmetti a chi ti sta vicino.
Bello tutto.
Veg raduno da te? 😉
Mimì, tranquilla che sei proprio carina, hai un viso dolcissimo.
Mariagrazia, l’ho visto ma ogni parola che leggo mi scapperebbe il papiro..lo stavo aspettando..scrivo con calma appena ho un attimo di pace..che bei capelli hai cara, sembrano un vortice di vita! Che belli tutti e 4, date l’idea di una tavolata di coetanei 🙂 e casa vostra..davvero il luogo che vorrei diventasse qui..al momento siamo a una simil-discarica dove solo le Spontanee portano la loro gioia e il loro vigore 🙁 Ricordi le mie chiacchiere sul prendersi cura? Ecco, le foto di ‘lì da voi’ sono proprio questo 🙂 ti voglio bene
Che spettacolo!!!! Sei stata stupefacente!!! Troppo divertente la storia del veg-pesce!!! Chissà che buono tutto!!! Peccato che io sia allergica alla parietaria… come alle fave, all’assenzio ed altra roba… 🙁
Che bello incontrarsi dal vivo!!! Spero anch’io un giorno di riuscirci!
Mariagrazia, a nome del popolo dei pesci, della salvaguardi della biodiversità e, perché no, anche del gusto, ti ri-dico qui che sei stata proprio brava…
A presto altri miei commenti…
Spettacolare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! La storia del pesce veg che ridere!!!!!!!! Per fortuna che poi sei riuscita in qualche modo a tirarlo fuori eh eh 😉 Bello veramente il post con tutte le foto dei piatti 😛 E’ veramente bello incontrarsi e spero che lo potrò fare anche io con tutti voi (magari tutti sarà difficile ma con qualcuno spero tanto!!) 😉
Che buono il pesce finto!lo mangiavo sempre quando ero piccola, ma non era veg.. quindi grazie per questa ricetta, non vedo l’ora di provarla!Sono stupende le foto del vostro incontro!Devi vivere in un luogo meraviglioso, spero di passare di li’ un giorno!
Che bello tutto!!
@ Nello
Sì, mi lascio prendere un po’ la mano… la cucina mi ispira, che ci posso fare…
Meno male che quando mi verrai a trovare avrò un maestro di disegno di pesce a disposizione!
Spero anche che potrai conoscere Mimì e Adry!
Sì con “Night-time” degli XX ci sono entrata in fissa in questi giorni… per fortuna che le fisse variano spesso…
Ti ho salutato Stefano che ti risaluta!
😉
@ Cris – topetta
Come ti capisco – anch’io sono stretta dalla morsa del lavoro… ma ogni tanto riesco a fuggire e venire in quest’oasi!
Che carina che dev’essere la tua formina! E anche tu sei stupendissima! Spero che prima o poi sarai con noi come desideri!
😉
@ Mimì
Il ringraziamento è reciproco! Il concerto di emozioni continua…
Hai visto, sono riuscita a farti mangiare le uvette e a fartele piacere! Vediamo se tu riesci a camuffarmi il radicchio quando ci vedremo, dato che lo detesto! Le polpette le rifarai usando le uvette?
Sono proprio contenta che siete stati bene.
E soprattutto togliti dalla testa l’idea che sei orribile, te lo dice persino Carmilla: sei proprio carinissima! (diglielo anche tu Adry!!!)
😉
@ Laura
Sì sì proprio lei, la parietaria officinalis! E’ commestibile e anche saporita, tanto che Mimì l’ha presa per spinaci! Mi diverto tantissimo quando porto in giro le mie torte salate a base di quest’erba vituperata e osservare chi se la sbafa felice!
Grazie dei complimenti, magari la prossima volta che organizziamo con Mimì ti facciamo un fischio!
😉
@ Yu
Grazie! Ti faccio una domanda: da tempo mi incuriosisce il tuo nome. E’ un diminutivo? O è proprio questo il tuo nome? Comunque è delizioso! E’ breve ma dolce.
😉
@ Silvana
Mi sa che hai ragione… fotoromanzi vegan! Un nuovo genere di letteratura d’appendice!
Grazie dei complimenti a nome di tutte le cose che hai nominato! 😳
Vegraduno da me? Perché no? Se c’è qualche volontario si faccia avanti! Per ora però mi trasferirò a Capracotta fino a metà agosto. Tu dove stai? Mi sa non troppo vicino…
😉
@ Annalisa
Beh se hai tempo questo papiro fallo scappare. Il feed-back è il fine dell’opera creativa!
Mi piace la tua definizione dei capelli “vortice di vita”!
Beh nonostante la veneranda età non siamo ancora decrepiti…
Ma dai non credo proprio che la tua casa possa somigliare a una discarica… sicuramente in campagna ci sono molte più cose a cui stare dietro e si può essere un po’ più trascurati, ma non ci credo proprio! Piuttosto non sarà il tuo umore di questi giorni a farti vedere le cose in una luce che non è quella giusta? Non ti credere, anche “qui da noi” siamo costretti a trascurare tanti lavori… si fa quel che si può…
Chissà quali sono le tue preoccupazioni… spero tanto che queste nuvolette grige presto si dissipino!
Ti voglio bene anch’io ! 😳 un bacetto a Ipa
😉
@ Anto
Sì questo pranzo mi è piacicchiato… si può sempre fare meglio! Peccato per le tue allergie, mi raccomando quando andate a mangiare fuori ditelo!
Ti auguro di incontrare presto qualche vegchef dei dintorni!
😉
@ Stefano
Grazie del tuo beneplacito ecozoico!
😉
@ Gemma
sono contenta di averti fatto ridere! Sai, in cucina a me ne capitano di tutti i colori, ma non c’è mai stato nulla che sia andato a finire nel secchio, alla fine riesco sempre a rimediare!
Sarebbe bello incontrarsi tutti, e prima o poi un’occasione verrà!
😉
@ Suso
Hai visto, ti ho fatto recuperare una ricetta dell’infanzia! Sto mettendo a punto un’altra versione, spero più solida, ti farò sapere! Se passi di qui bussa pure!
😉
@ Pippi
te compresa!
😉
Mannu, grazie per i complimenti alle mie canzoni e al blog…
Mimì, quella domenica rimarrà nella storia, siamo stati veramente bene con voi.
Neofrieda, sembravamo 4 coetanei? Nello spirito certamente, io con i miei 57 anni potevo farne due, quasi tre di coetanei… Ma in effetti al di là dell’età l’unione c’è stata…
… in sostituzione dell’agar- agar potresti provare l’amido di mais e fare raffreddare il contenitore in un canovaccio dove è stato messo del ghiaccio
@ Virginia
grazie per la dritta! però la prossima volta userò una materia che probabilmente non ha bisogno di sostegno, vedrai!
Ti vedrò a Capracotta? noi arriviamo la prossima settimana!
😉
sono curiosa… che sarà mai? sarà dura aspettare…sono stata martedì a capra… tornero’ verso il 21- 22… ho un sacchetto di riso venere che devo assolutamente usare…ciao! a presto!
Allora mi sa che lo useremo insieme, e ho già un’idea che però qui non ho provato perché mi serve il forno… e qui non è il caso di accenderlo ma a quota 1400 se poffa’!
E ti rivelerò anche la prossima materia del finto pesce veg!
😉
ok.. l’importante che non sia colla di pesce.ahahhahaahah ciao…
No tranquilla… la colla di pesce vegan sarebbe l’agar-agar che mi ha già fatto tribolare… per cui passo ad altro, almeno fino a che non smaltisco questo in listerelle e mi compro quello in polvere!
buonanotte e bacio!
😉
Mariagrazia, mi hai appena aperto un mondo! Graziee!!
Ma usi solo le foglie o anche gli steli? Sbollenti e poi passi in padella? Scusa se ti assillo con le mie domande ma se è buona da mangiare… la devo assolutamente provare! Magari anche per ripieno di pizza o di pasta! Un abbraccio.
Sono contenta Laura, anche a me piace tanto trovare spunti nuovi quando leggo una ricetta, che non necessariamente rifarò…
Della parietaria uso solo le foglie, quelle più grandi e verdi, evitando le infiorescenze. E come saprai va raccolta in luoghi incontaminati. E’ un lavoro di grande pazienza… adatto alle meditazioni sul senso della vita…
Io la trovo buonissima nei ripieni con tofu e qui insieme ai cannellini, e probabilmente anche con la ricotta veg. L’ho provata anche nelle zuppe e svolge il normale ruolo di una verdura a foglia verde.
Ho anche trovato in un ricettario un pesto a base di parietaria che non ho ancora provato…
Per mangiarla da sola bisogna che piaccia il suo particolare retrogusto, ogni verdura ne ha uno e non ci sono sempre tutti graditi. Prova e poi mi dirai se è giusta per te!
E’ nota soprattutto per le sue virtù diuretiche e depurative.
un abbraccio anche a te
😉
Grazie mille!!
Non appena capito dai miei in campagna la provo (lì è di certo incontaminata!).
Ancora grazie per lo spunto e buona giornata 😉
Sì in campagna dovrebbe essere incontaminata, ma bisogna andare in un campo dove si sa che non vengono irrorati pesticidi… spero così sia dai tuoi… In particolare conviene stare alla larga da oliveti e frutteti… Altrimenti meglio un boschetto!
buona giornata anche a te!
😉
Scusa Laura non ho risposto alla tua domanda se sbollentare e poi ripassare: sì, si procede come per tutte le verdure!
😉
😉 grazie ancora! ti penserò appena la provo!
un abbraccio!
😉
@Mariagrazia: uh, non sono certo le spontanee a preoccuparmi, o meglio..tutto ha un senso, se alludiamo all’aspetto agronomico. Cara..mi riferisco al fatto che questo è un luogo da ri-amare. Come una persona che per anni si è chiusa in sé, non ha ricevuto cure, non ha avuto nessuno da fare da specchio alla propria bellezza, e si è imbruttita..riesco a dare l’idea? E molto dipende da quello che sto vivendo in famiglia :-§
e comunque i tuoi post, sempre così ricchi e dettagliati, sono luoghi dell’anima, locuzione un po’ scontata ma tanto per capirci
un grande abbraccio ovale ed ecozoico, e se vuoi scrivimi dove sai! Sono sotto una slavina lavorativa, ma per gli amici e gli affetti il mio orecchio è sempre a disposizione.
😉
@Stefano: scritto un po’ in corsa, intendevo per ‘coetanei’ quella magia che a volte si respira a un primo incontro..magia che inspiegabilmente nasce per esperienze comuni, passate, emozioni scolpite dentro di noi che formano una sorta di aura..Se l’Era Ecozoica fose un luogo metafisico, ecco..co-etanei in questo senso. Ora, per me che non sono credente ma che trovo il senso del sacro in ogni cosa contenente DNA, l’era ecozoica esiste, è fatta da co-etanei come chi scrive in questo blog 🙂 e dalle foto di respira 🙂
OT: Ipazia molto spesso si stufa delle canzoni, restano in auge un po’, e successivamente parte con un ‘no, no’ appena le intono. Le tue invece restano in cima alla top ten 🙂
@Mariagrazia: non sai quanto mi fa bene questa porta aperta 🙂 Ammetto che sento il bisogno di una stanza fisica dove fermarmi, per scrivere ma soprattutto usare la voce, parole non solo come significato ma anche come sensazione, udito, tatto..
xxx
😉
Neofrieda, mi piace molto la tua spiegazione e la approvo profondamente, al di là del fatto che io, a parte l’età anagrafica, mi sento molto giovane ma (e ne sono contento) con quel po’ di saggezza in più che quando avevo vent’anni non trovavo da nessuna parte…
Come dici tu, in senso ecozoico eravamo coetanei, condividevamo alla pari un bel sogno, una bella visione ma anche l’altrettanto bella esperienza ecozoica di quel momento direi per ora unico… e molto piacevole al palato (questo è un omaggio a Mariagrazia come ottima cuoca che ci ospita nel suo post…).
Non sei credente? Dipende dai punti di vista… Leggi sul mio blog il Manifesto dell’Era Ecozoica di “Padre” Thomas Berry (www.orecchioverde.ilcannocchiale.it)e vedrai che nel tempo per alcune belle persone veramente illuminate molte cose sono cambiate, diciamo che ora è credente chi crede nella sacralità della Terra e nella Storia sacra dell’universo… che poi è tutta scritta nel nostro DNA…
Ma non voglio certo dimenticarmi della piccola Ipazia e della grande responsabilità (che le fa onore) che si è presa nel venirci a trovare sulla Terra proprio in questo periodo di grande crisi ecologica, ma magari non è un caso che sia venuta proprio da te…
Forse so perché le piacciono le mie canzoni e non si stufa mai… Quando ne compongo una nuova la vado subito a provare dalle bambine e bambine delle classi dove lavoro e il meglio è con le materne, massimo prima elementare. Gli canto la nuova canzone, loro ascoltano in un silenzio quasi imbarazzante, e solo quando scoppiano in un fragoroso applauso sono sicuro che la canzone funziona (anche se poi l’arrangio in chiave adulta, rock, reggae, persino punk…)
Neofrieda, aggiungo che su http://www.youtube.com/orecchioverde c’è la mia ultima canzone “Lezione di botanica” dove una prova con bambini e bambine, insieme a due simpatiche operatrici di un centro estivo, è diventata un videoclip…
Stefano, bellissimo questo ‘controllo qualità’..è una locuzione che usa la Zia di Casa quando osserva Ipazia. I bambini sono così attenti, osservatori, precisi. Quando scrivo che ‘non sono credente’ lo trovo un po’ un ossimoro. Visto che in tutto ciò che vive credo profondamente. Sono vecchie frasi scassatelle e polverose che spesso, ahimé, sono la strada per comunicare. Ma gli incontri ecozoici sono proprio il terreno dove aprire una nuova strada 🙂
Ah! passo spesso sul tuo blog, è una stanza così vitale..Non vi nascondo che vi seguirei molto volentieri a Capracotta 🙂
Ti do anche ragione sulla ‘saggezza degli anni’, anche questa però da riscrivere rispetto al senso comune. Fa impressione leggerlo da te, visto che proprio in questi giorni ne discutevo e ci riflettevo 🙂
Neofrieda, dai bambini e dalle bambine si può imparare o meglio ricordare tutto quello che è importante nella vita…
Nel mio lavoro ancora vado avanti con quello che ci suggerirono di fare i bambini e le bambine del Parco nel lontano 2004, l’unico anno in cui al Parco dei Monti Lucretili riuscii ad organizzare il “Consiglio del Parco dei Ragazzi”…
Questi incontri ecozoici a casa nostra o in veganblog e i pensieri comuni che si incontrano come le persone, sono un bell’esempio di sincronicità applicata alla vita quotidiana.
Infine il tuo ossimoro mi fa pensare (e non sono il solo a dirlo) che bisognerebbe trovare parole nuove per indicare i nuovi modi ecozoici di pensare…
@ Annalisa, Ipazia, Stefano
Che belle consonanze ecozoiche… me ne vado a dormire proseguendo nel sonno questi vostri interessantissimi discorsi… che spero un giorno proseguiremo guardandoci tutti negli occhi! e assaggiando le pietanze che finora abbiamo visto solo in foto!
😉
I Cure ed io stiamo per addormentaci, io in relatà sto già dormendo, ma mi sembra tutto meraviglioso, la fontanella, me gusta nuchissimo, leggerò tutto bene, da sveglia lunedì, complimenti per il pesce.
Va bene, ti capisco, questo è un post-fotoromanzo come l’ha definito Silvana!
Anch’io ho amato molto i Cure da ragazza e ultimamente li ho riascoltati con piacere. Hai sentito gli XX? qui ho inserito un link con un loro pezzo secondo me molto curesco, ‘Night-time’ (indicato data l’ora!). Fammi sapere che ne pensi!
Good night and sweet dreams!
😉
p.s. ho visto che in giro ti stai arrabattando con le faccine che non escono: è semplice, devi sempre tenere la stringa della faccina a partire dai due punti spaziata dal testo da un lato e dall’altro, altrimenti non vengono riconosciute! 😆
smak!
Neofrieda-Annalisa, ora so il tuo nome anche perché, da grande curioso, mi sono guardato bene, ingrandita, la foto per conoscere meglio la piccola Ipazia e…
Stupore! I papaveri dello sfondo mi hanno fatto pensare ai “mille papaveri rossi” della famosa canzone “La guerra di Piero” di Fabrizio De André:
“Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi.”
Beh, mi sono detto, per tanti anni (dal 1964, anno in cui uscì la bellissima canzone)spesso quando vedevo dei papaveri (fiori stupendi) pensavo al povero Piero e inveivo contro la guerra…
Ora con voi due in mezzo al campo di papaveri potrò invece pensare all’amore per la Madre Terra, alla pace e ad una specie di rinascita di Piero…
Se accetti un pò di delirio, penso che un bravo pittore o pittrice, ispirandosi a te e a Ipazia potrebbe dipingere una “Madonna dei papaveri”.
Da notare infine che nei campi di grano coltivati chimicamente i papaveri non crescono più… Dove hai fatto la bella foto?
complimenti MG
per il bel pranzetto lo sai che anche noi in laboratorio usiamo l’agarosio per fare dei gel (ovviamente per altri scopi)……se riesci a trovare quello alimentare in polvere (anche se quello alimentare non so se esiste in commercio…) puoi fare diverse concentrazioni e rendere più o meno solido il tuo composto gelatinoso……..scusa la divagazione scientifica ma anche per noi biologi l’agar è un ingrediente fondamentale……..
per quanto riguarda la tua ricetta devo dire che è molto interessante anche se non riesco ad immaginare il sapore della pietanza……la cosa che mi ha colpito di più è l’isalata con il mango……..spero di venire presto a ritrovarti
Fra
@ stefano
La foto di Annalisa e Ipazia è proprio bella!
😉
@ Fra_rad
Grazie! 😳
Sono contenta che in laboratorio usate agar agar anziché colla di pesce! Allora visto che sei un esperto mi dovrai fare un corso accelerato la prossima volta che vieni!
Anche per i vegan l’agar-agar è un ingrediente fondamentale!
Il sapore del finto pesce veg era piuttosto delicato, come una purea di fagioli bianchi con un leggerissimo profumo marino. Anche a me è piaciuto molto come è uscita l’insalata rucola-mango, e qui forse è la mia foto preferita!
un abbraccio, speriamo di vederci presto!
😉
Cari Mariagrazia e Stefano,
non ho letto tutti i commenti: lo farò più tardi con calma per gustarmeli!
Ti faccio i complimenti per i bellissimi piatti! Che goduria essere invitati da qualcuno e partire da casa già rilassati sapendo che ti presenteranno solo piatti vegani e che ti godrai la serata… senza stare sulle spine!!!
Lo stampino del pesce (ne avevo recuperato uno anni fa da un trasloco di un vicino ma l’avevo regalato!!! Scellerata che non sono altro!) compariva anche nel caminetto in una tua foto in un’altra ricetta, quando l’ho visto mi ha fatto venire in mente il pesce finto… che volevo riprodurre e… pubblicare… mi hai battuta sul tempo! Ce lo faceva una nostra amica di Roma con patate lesse e tonno (purtroppo) qualche anno fa! Volevo proprio veganizzarlo anch’io… Dopo ti mando la foto via e-mail, solo perché mi piace molto come lo decorava, l’avevo tenuta appunto per promemoria per rifarlo vegano!!! Del tuo mi piace molto l’uso dei fagioli. La ns amica usava solo patate lesse. E poi prendeva questo impasto e con le mani bagnate lo modellava nel vassoio da portata… se ti può dare qualche idea…
Nel frattempo ti auguro buone vacanze visto che se ho capito bene siete quasi pronti a partire!!!
CIAO
Grazie Barbara! 😳
Il bello di questi incontri tra vegchef è proprio questo: “fare finta” di trovarci già nel mondo ecozoico, senza crudeltà in nessun piatto! Infatti non vedo l’ora di andare a trovare Mimì!!!
E’ proprio l’espressione calzante in questa ricetta: “senza spine” noi e senza spine il piatto!
L’avevi notato lo stampo-pesce? infatti stava lì per le recenti sperimentazioni! Si è proprio fatto comprare… io di solito non vado alla ricerca di questi aggeggi da cucina… Comunque penso che non serva a nulla, si può modellare con le mani come faceva la tua amica!
E poi non ti ho battuto sul tempo! Qui lo diciamo sempre che ogni versione dello stesso piatto non è mai la stessa cosa, ognuno ci mette un pizzico di se stesso! Quindi aspettiamo anche la versione Pizza Pie! Io dovrei sperimentare un’altra idea, ma chissà se avrò il tempo di pubblicare…
Ma pensa che grandiosa vegtelepatia! se avessimo pubblicato il pesce vegan insieme, si sarebbero guardati stupiti in pescesco… e poi magari scoprendo che erano un lui e una lei poteva nascerne un’altra storia come quella di Safran e Zefira!
Le foto che mi hai mandato via mail sono crudeli, però utili per i prossimi ghirigori da fare con il pesce… Bravissima la tua amica! io stavolta ho fatto tutto un po’ alla bella marinara, avevo gli ospiti in attesa…
Devo dire che la cosa che a me diverte di più è sistemare le verdurine con le salsette…
Sì sto facendo le valige… e ogni tanto mi affaccio qui nel condominio…
Prima di partire posterò una ricettina di saluto… se riesco…
😉
@ Akentos
Se torni a leggere qui lunedì sappi che sono partita e non so se avrò un collegamento internet regolare… perlomeno lo saprò solo al mio arrivo alla meta…
😉
@ Barbara e Akentos
oops, ho postato dal pc di Stefano e non mi ero accorta che era loggato lui!!!
Leggete il commento sopra, l’ho scritto io per voi!
😉
Ciao Mariagrazia, il tuo pranzetto avrebbe soddisfatto i gusti di chiunque, era talmente ricco che se c’era qualcosa che non piaceva, sicuramente si sarebbe trovata la variante preferita. Per esempio io non amo in genere il pesce, ma il tuo lo avrei sicuramente assaggiato! 🙂 mangiare un pesce sapendo che nel frattempo i mari si ripopolano….
Ti propongo anche un suggerimento/variante con la bella formina a pesce che avete trovato…un bel pesce biscotto di primo aprile!! :))
bien mi fai sempre e comunque venire l’acquolina in bocca.
Un abbraccio, Giorgia
Beh se ho trovato il modo di far mangiare il non-pesce a chi non piace il pesce è splendido! Eh sì, i mari sono davvero in una situazione di emergenza tale che qualcosa per forza di cose deve iniziare a muoversi… ho aggiunto sopra un ps sui ristoranti di un certo livello californiani che hanno tolto i pesci in estinzione dai loro menu (fra cui il tonno, ingrediente fantasma di questa ricetta), speriamo che la tendenza si diffonda a macchia d’olio!
Grazie dell’idea di variante – vedremo il prossimo primo aprile!
w l’acquolina in bocca! in questo caso acquolina marina!
un abbraccio anche a te
😉
Ma che bello questo incontro con Mimi, e che bei piatti
hai preparato. Complimenti. E Cirino sembra una star. 😉
Baci.
Finalmente qualcuno si è accorto di Cirino! grazie da lui Xuxa!
ora vado a fargli il suo valigino…
😉
Si, mi ero accorta che eri tu “loggata” da Stefano!!! E poi dici che non sei tecnologica! Anche voi avete due computers! 😉 L’amica non la frequentiamo più, ma questo piatto é da un bel po’ che mi riprometto di farlo, ma prima devo fare la pasta con le vongole!!! Ho anche già i pistacchi… ora vado a rivedermi la ricetta, di solito la pasta la mangiamo a pranzo… quindi domani… 🙂
Buone vacanze!
ciao cara!
no non direi che non sono tecnologica, ho soltanto paura dei macchinari… più fanno rumore e più mi intimoriscono, forse sono un po’ animaletta… Con il computer ho pian piano superato un blocco incredibile, per esigenze di lavoro… Ma con altre cose no, soprattutto se fanno cose che arriviamo a fare da soli con un po’ più di tempo, per cui mi va bene così! Magari in futuro le tue ricette-dimostrazioni mi faranno cambiare idea, chi lo sa?
Buone vongole felici!
😉
Caro Stefano, scrivo adesso perché leggerti stamattina mi aveva commossa profondamente..e mi aveva lasciato senza parole. Anche a me spesso viene in mente quella strofa, l’ho anche cantata alla piccola. La foto: beh, ti do una bella notizia prima di svelare il felice arcano. Da noi, dove c’è tantissima argilla, i papaveri trovano un substrato ideale e crescono anche nei terreni trattati con la chimica! C’è la fortuna che rispetto ad altre piante non sono concentratori. Vedessi che vegetazione c’era quest’anno, con l’inverno mite erano cespi di dimensioni impressionanti! E ho mangiato gli ultimi ad aprile, come citato nella mia Torta Salata Al Papavero. Quelli della foto..mi emoziona raccontarti che è stata scattata a maggio 2008 in quello che diventerà un bosco permanente. Quando ho deciso di occuparmi di questa Terra, anziché richiedere in Regione un contributo come primo insediamento, vi ho rinunciato e ho richiesto l’attivazione delle misure agro-ambientali, ovvero bosco permanente di fronte alla casetta dei nonni e siepi tutt’attorno ai fazzolettini di cui mi occupo. I papaveri sono nati in quel campo, che da allora non viene più lavorato e ospita le piante autoctone che spero di vincolare a stare lì oltre i 25 anni. Ecco, simbolicamente quei papaveri sono proprio una rinascita 🙂
Sulle Madonne: no, non è un delirio..da non-religiosa, come dicevo, dopo la maternità ho spesso pensato: il mistero di dare alla luce è qualcosa di troppo grande! Permette perfino a una mamma di stare nei pressi di un altare di chiesa..Spero di non urtare la sensibilità di nessuno scrivendo queste parole. Di Madonne ne ho viste spesso, lungo i lati delle strade, o ad allattare sotto i ponti. Ne ho viste dipingere e ne ho viste in carne e ossa. E ho tanto amato i cardi mariani di cui un uomo meraviglioso mi ha donato i semi, e che han felicemente invaso il terreno da noi, da quando ho scoperto la leggenda che la screziatura sarebbe stata dovuta al latte di Maria.
..ero indecisa se scrivere su Vb o in pvt, poi ho deciso per la prima..Visto che questo spazio virtuale mi stupisce ogni giorno per la fisicità che mi trasmette!
Davvero un bel regalo questo scambio-invasione delle ricette di Mariagrazia, un regalo che mi è carissimo in questi giorni di stanchezza
Posto che per me sei Mariagrazia slo questo racconto breve è ricco di spunti interessantissimi.
Quel pesce onnivoro,negli anni ’80 lo feci anche io:Disgustoso. Il tuo sono certa mi sarebbe piaciuto 🙂
Inizio a pensare che esista veramente una telepatia vegana, tu parlavi dei Cure ed io li stavo ascoltando;ora ascolto The xx, ti ringrazio, non li conoscevo e mi piaciono tanto…prima di incontrare te, xx per me era solo punto croce.
Mi interessa moltissimo il tuo modo di alimentarti partendo dalla frutta, cercherò di documentarmi.
Adoro la tua casa, quella finestrella verde, il paese in cui vivi, il tuo figlio peloso, tutto, mi piace tutto.
Sarò riuscita a sistemare le faccine?
Ora, ringraziando il maestrale, vado a preparare il seitan ed il tofu…Ciao 🙂
@ Neofrida: Grazie per la condivisione.
Ecco mi ero persa anche questo! La mia nonna lo faceva sempre il pesce finto per Natale! Brava! E come al solito complimenti per il bellissimo reportage! Mi sono emozionata anche io!
@ Annalisa
E’ bellissimo quello che scrivi… Stefano ti risponderà presto, l’ho avvertito!
Spero che la stanchezza ormai sia passata!
un abbraccio ovale
😉
@ Akentos
Sono contenta di averti fatto conoscere gli XX… Hai visto che bella la telepatia di Veganblog?
Spero che hai trovato notizie sulla frutta a inizio pasto, io faccio così da più di dieci anni e mi trovo benissimo.
Siamo tutti contenti di piacerti!
Le faccine sono tutte uscite bene! hai visto ce l’hai fatta!
Chissà nel frattempo quanti altri seitan e tofu ti sei preparata!
Scusa questo ritardissimo nella risposta! Sono stata fuori senza collegamento internet e al ritorno ci ho messo un po’ a riabituarmi a stare al pc…
😉
@ Cri
Ma qui secondo me non si perde nulla, c’è sempre un commento ritardatario o casuale che riporta le cose in evidenza!
Spero che riprenderai allora la tradizione della nonna a Natale con questo pesce finto veganizzato! credo che la belva si divertirebbe molto!
Sono contenta di averti emozionato! Ho visto le tagliatelle Mariagrazia… aspettati un mio salto lì!
😉
Annalisa, ti rispondo solo ora perché quando lessi la lettera eravamo proprio in partenza per Capracotta e non avrei mai potuto immaginare di rimanere per un mese senza Internet… (in effetti comunque mi sono tanto riposato e ho avuto il tempo di fare diversi videoclip che ora sono su http://www.youtube.com/orecchioverde e uno anche con tutti i piatti vegan che Mariagrazia ha preparato lì…)
Tornando a te e la piccola Ipazia (ormai la vostra immagine fra i papaveri la penso come “la Madonna dei papaveri”…), tanti complimenti di cuore per le tue scelte, l’amore che hai per il pezzetto di pianeta dove vivi (non dico appositamente “tuo” perché non mi piace pensare che qualcuno “possegga” la terra anche se magari legalmente è così…) Gianni Rodari scrisse nella bella poesia “Il cielo è di tutti”:
Perché il cielo è di tutti
e la terra tutta a pezzetti?
C’è chi ultimamente per difendere il pezzetto di terra che amava ci ha rimesso la vita… Un pensiero per Angelo Vassallo… http://www.orecchioverde.ilcannocchiale.it
Un caro saluto,
Stefano
“
Un abbraccio a voi, Stefano..sulla proprietà della Terra si potrebbero scrivere volumi. Come ho scritto tante volte, la Terra è Una e dove mi trovo, di volta in volta, diventa casa mia..con la tensione di renderla bella e tenerla viva e sana il più possibile 🙂 Guarderò con calma il tuo blog. Che meraviglia pensare alla vostra ricca estate! Grazie di cuore a voi per quello che fate
Grazie Annalisa per i complimenti, magari chissà se la piccola Ipazia un giorno si ricorderà con affetto di noi…
Già questa speranza potrebbe bastare a dare un senso alla vita.