Dopo aver fatto il Dark Vegetable stock mio marito mi ha lasciato un bel po’ di verdure lesse nel frigo… Che ovviamente io non avevo nessuna intenzione di buttare, quindi ho pensato di farne un pâté, come li chiamano qui, ne ho un libro intero e quindi prendendo spunto da lì ho ideato questa ricetta, che però ha realizzato mio marito perché io ero stanca!
Ingredienti:
Resti di verdure lesse (nel mio caso quelle che avevo usato per il brodo, quindi cipolle, carote, porri, funghi etc. dalle quali avevo tolto le foglie di alloro e i grani di pepe)
3 fette biscottate grandi, il libro dei pâté consiglia pane raffermo
400 g di tofu
3 c.m. di semi di girasole
4 cucchiai di shoyu (salsa di soia)
1 capsula di zafferano in polvere
2 c.t. di curcuma
2 c.t. di paprika dolce
un po’ di brodo vegetale (noi abbiamo usato il Dark visto che ne abbiamo ancora… non finisce più 🙂 )
Procedimento:
_Mettere le fette biscottate in una pentola e coprirle con il brodo, non tantissimo, ma allo stesso tempo dovete essere sicuri di averle ben impregnate: formeranno una pappa molliccia, mescolare energicamente per far asciugare un poco, deve risultare un composto denso: darà coesione al pâté, aggiungere questa pappetta alle verdure con anche i semi di girasole:
_Aggiungere il tofu sbriciolandolo con le mani, lo zafferano, la paprika, la curcuma e il shoyu, mescolare bene bene:
_Mettere in uno stampo da cake (io non ho quello dei pâté che di solito é in ceramica) e schiacciare con il dorso di un cucchiaio per compattare, prima di mettere dentro l’impasto avevo oliato lo stampo e messo del pangrattato “a spolvero”:
_Cuocere per almeno 20 minuti a 180° e per altri 20 minuti a 160°, fino alla formazione di una crosticina dorata, il mattoncino si deve compattare e asciugare:
_Dopo cottura abbiamo aspettato che si raffreddasse, l’abbiamo messo in frigo senza toglierlo dallo stampo fino al giorno dopo, quando l’abbiamo mangiato freddo con un’insalata:
_Era veramente ottimo, me ne sono stupita, pensavo le verdure avessero perso tutto il loro sapore nel brodo, invece “conciate” così sembravano fatte apposta! Era talmente buono che l’abbiamo finito quasi tutto in una volta sola… E poi si parla di dimagrire… E abbiamo anche pensato di riproporlo come antipasto se un giorno riceveremo qualcuno…
Le fette erano morbide, ma con un po’ di attenzione erano maneggiabili e carine, quindi non esitate a cuocere un momento di più il pâté: é molto bagnato di suo, quindi bisogna farlo ben asciugare in forno, le verdure le avevamo schiacciate un poco anche per far perdere loro l’acqua in eccesso. Poi dipende dai vostri resti anche… se sono più o meno bagnati.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Davvero invitante questo sfromato patè.. E bravo il maritino che aiuta in cucina!!! 🙂
sformato volevo scrivere… 🙂
ah si è proprio bello questo sformato, vi è venuto benissimo, bravi!
Grazie! Eravamo molto stanchi quindi non abbiamo curato presentazione/foto ma era veramente buono. Ce ne siamo stupiti molto noi per primi, due anni fa avrei buttato tutte le verdure 👿
Che bello! Ma la presentazione e tutta la descrizione sono ottime! Complimenti.. che buono! 🙂
Superbo. ma poi che cura nei passaggi! Sei una cuoca eccellente! m’immagino per le feste quanto sono felici i tuoi amici quando cucini tu! Bravissima!
Beh, se questo è il risultato quando non curate la presentazione, io posso anche andare a casa 😀 Interessante questo recupero, le verdure bollite del brodo sono un pò tristi da sole ma buttarle via è effettivamente scocciante! Ottimo recupero 🙂
Dev’essere stato molto gustoso; anch’io ho imparato a non buttare più nulla, proprio da quando seguo veganblog…se penso a cosa buttavo prima mi mangerei le mani!
Mi associo a Lia….me ne vado a casa pure io 🙂
Sai Mirko, é un po’ triste a dirsi (o forse no)… ma non abbiamo molti amici… e di quei quattro (quattro nel vero senso: veramente pochi!) pochi apprezzano la nostra cucina, tanto che a volte cuciniamo peggio per gli ospiti che per noi! Ci sono quelli che trovano sempre qualcosa da ridirie:
si, buono ma… poco sale, troppo sale, poco morbido, troppo croccante… come se fosse una pecca che proprio ti devono dire per dare il loro contributo indispensabile alla perfetta riuscita del piatto. Quando tu pensi sia già perfetto così…
Poi ci sono quelli che credono di essere talmente superiori a te in cucina che quindi… Puffui direbbe Paperon de Paperoni…
Poi ci sono quelli invidiosi: di te, della tua vita, di qualsiasi cosa, anche del tuo bidone delle immondizie, ma di base sono insoddisfatti di loro stessi e passeranno la loro triste esistenza in maniera miserabile.
Infine ci sono gli ignoranti (razza che odio al di sopra di tutto) che quando gli dici che oggi ti sei preparato un buonissimo saltato di verdure con il tofu ti dicono: “Che schifo”, e tu gli chiedi: “Perché, non ti piace il tofu?” e loro OVVIAMENTE ti rispondono: “Mai assaggiato: di cosa sa?”
E questi sono tutti esempi veri… di storie accadute… quindi gli amici si sono automaticamente ridotti, già da molti anni a dire il vero, io amo pensare che siamo molto selettivi, inutile sprecare tempo con delle persone che non ci interessano.
Potrà sembrare strano ma abbiamo molti più amici qui su Veganblog!
Quindi poche persone si deliziano con i nostri piatti… a meno che qualcuno di voi non passi da Parigi e mi avverta un paio di giorni prima almeno… Allora si che potremmo incontraci!
E non dico per dire!
E bravo il maritino, facciamo cambio? 😛 Scherzo naturalmente, ma il mio non credo si cimenterà mai in una cosa così 🙁 Brava e bravo 🙂
A noi non succede quasi mai di buttare, quasi mai nel senso che due volte all’anno può andarmi a male una verdura… Da sempre a dire il vero… In questi ultimi mesi ho notato un fenomeno strano a Parigi: ci sono alimentari buttati per strada. Nel vero senso delle parole che ho scritto: panini, mele intere, carote, pomodori, sul marciapiede, oppure panini imbottiti appena sbocconcellati nei cestini delle immondizie. Vedo quotidianamente questo da mesi e mi meraviglia molto. Magari é solo una mela qui, un pomodoro là, scappati a qualche borsa della spesa? O forse caduti e lasciati a terra per negligenza… Ma credo che l’essere umano stia un po’ sbarellando con la testa… Per me il cibo é sacro, aborro gettarlo nelle immondizie… Come fanno i supermercati la sera… Qui lo spettacolo é terribile: gruppi di persone che ravanano nei bidoni alla ricerca degli scarti… L’umanità declina inesorabilmente…
Nessuno deve andare a casa: basta copiare, poi facendolo vi verrà diverso e avrete nuove idee per personalizzare la cosa e probabilmente verrà anche meglio! 🙂
Chicca mi dispiace: mio marito é stata la lotteria della mia vita e ho anche avuto il deretano di incontrarlo relativamente giovane (avevo 30 anni) quindi non lo mollo! 🙂
Donna fortunata, pensa che io lo sopporto da quando ho 15 anni quindi quest’anno sono la bellezza di 29 anni 😛 Non lo trovo più nemmeno io uno che mi sopporta 😉
questa ricetta è davvero spettacolare! brava.
la storia degli amici è molto simile alla mia, ma come si dice: “meglio pochi ma buoni!” é inutile avvelenarsi per chi non lo merita; te lo dico anche se poi capita spesso anche a me.
un abbraccio
Bellissimo recupero, io non sempre riesco a recuperare per tempo, e fortuna che ho il compostatore, almeno ne traggono beneficio le mie piantine 🙂
Per gli amici, non ne parliamo, ho cambiato città almeno 4 volte negli ultimi 20 anni e quà abbiamo solo qualche conoscenza 🙁 quindi se ti trovi a passare da Padova, fai un fischio. Io farò lo stesso se passo da Parigi 🙂
Chicca sei un fenomeno! Dev’essere bellissimo sopportarsi da così tanto tempo… Ogni tanto io e Lorenzo ci siamo detti: pensa che bello se ci fossimo incontrati più giovani, quante più cose insieme avremmo fatto! Invece si vede proprio che doveva andare COSÌ!
Si, Angela, sono d’accordo, pochi ma buoni… Ma non mi rammarico per quelli persi per strada: forse ho fatto un piacere anche a loro, a volte io sono proprio una palla a prendere le cose importanti così sul serio… ma non posso farci niente, é questione di profondità, non ho mai preso alla leggera le cose che mi interessano, mi investo a fondo. Ma non tutti lo capiscono…
Nadir, pensa che fra qualche giorno arriva una nostra amica da Padova, starà qui una settimana finché non avrà a disposizione un appartamento… E’ medico e viene a lavorare a Parigi per un po’… Se passeremo da Padova ti avvisiamo così ci incontriamo! E anche tu eh! L’offerta é sempre valida!
Sto cercando di convincere il mentore a comprare il composter… Ma lui é restio… Ma ce la farò: troppi scarti di verdure che finiscono nelle immondizie a casa mia!
Pizza, condivido in pieno tutto ciò che hai scritto. Io già comincio a vedere l’espressione delle persone che mi circondano quando gli dico che non mangio più certi alimenti. Quasi non parlano però hanno scritto sulla fronte “questa è diventata scema” ma a me non me ne frega niente, ormai non sono più ignorante, ora che conosco non riesco a fare finta di niente e questo anche grazie a voi.
Dimenticavo, bella la ricetta e belle le foto.
Ma sai che leggendo il titolo al posto di Recupero del Millennium subito avevo letto Recupero del MILLENNIO… E mi ero anche detta in effetti è proprio geniale 😀
Oggi a pranzo ho parlato con mia suocera: esperta di terrine e pâté… si può lasciare cuocere anche molto più a lungo perché si compatti bene, quindi non esitate a lasciarlo anche un’ora al forno, lei li mette a bagnomaria dentro un’altra teglia, ma di solito le sue preparazioni sono meno bagnate, quindi non mettete a bagnomaria se usate verdure lesse già bagnate.
Grazie a tutti per i complimenti: siete sempre carini e gentili!
Gnamm gnamm gnamm…
bellissimo tortino, raffinato ma semplice 🙂
weee se passi da padova guarda che ci sono anch’io ehhh cmq sugli amici concordo pienamente con te, anche noi ne abbiamo pochissimi, qui nel Veneto nessuno a dire il vero..ma meglio soli che male accompagnati 🙂
barbarè sì a meglio ‘e tutta Parigg
io ci verrei subito ad assaggiare le tue delizie!!! E sono sicura che rientrerei nella categoria “entusiasti pure della tua poubelle!!”…
Barbara, questo mattoncino è fantastico, lo sto spedendo via Skype ora ad un amico, magari prima o poi verrò insieme a lui a Parigi un we per fare la turista e di sicuro in quel caso, ci incontriamo, io mi porto dietro i miei zainetti di frutta, ci facciamo una insalata in dosi da cavallo (io ne mangio un quintale) e il mio amico avrà la fortuna di mangiare cose squisite, che assaggerò pure io 🙂
un riciclo lussuoso!
😉
Grazie a tutti: vi aspetto se passate di qui!