Avevo voglia di falafel. Ma sono in un periodo cipolla/aglio-free, così ho pensato: come sarebbero venuti fuori i falafel se fossero un piatto tradizionale italiano?
Questo è il risultato.
Ingredienti:
Ceci secchi, un bicchiere
Carote, una
Prezzemolo fresco, un pugno
Origano, un cucchiaino
Maggiorana, mezzo cucchiaino
Procedimento:
Scolare i ceci ammollati una notte abbondante (qua a Torino abbiamo le notti abbondanti) e metterli nel frullatore con un po’d’acqua. Frullare poco in modo da romperli un po’. Ora aggiungere la carota cruda a tocchi, il prezzemolo e le erbe. Frullare affinchè il composto diventi consistente. Se non troppo compatto, aggiungere un millilitro d’acqua, abbondante.
Prendere un po’di composto e farne una pallina con le mani, larga 3 cm scarsi. In ultimo appiattirla un poco.
In una padella antiaderente scaldare un filo d’olio e lasciar cadere da minima altezza le palline in modo che si schiaccino ancora un po’. Coprire e rigirare almeno una o due volte con l’aiuto di una paletta di plastica. Se avete azzeccato le dosi d’acqua, si compatteranno e cuoceranno al meglio.
Suggerimento: accompagnare con una salsina, sono molto asciutte! In futuro di sicuro lo farò anche io.
Questa volta li ho accompagnati con della Valeriana e dei germogli di Orzo. Un po’asciutti ma buoni lo stesso!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Carlo questo piattino ha un aspetto molto invitante, mi piace l’idea dei falafel all’italiana 🙂 E mi incuriosiscono i germogli di orzo, si fanno come per i germogli normali?
Grazie Chicca! Sì i germogli d’orzo sono come gli altri: li lasci a bagno una notte e poi li inumidisci 2-3 volte al giorno. Questa volta ho provato a metterli in un piatto da minestra coperto con un tovagliolo bagnato e li spruzzavo con uno spruzzino di quelli che vaporizzano. Penso che finora è il modo più comodo per farli crescere. Sono molto buoni, un po’amarognoli ma almeno mangiabili, non come quelli di crescione! 😉
Molto interessante questa versione dei falafel. Mi lascia solo perplessa il “millilitro d’acqua” da aggiungere. E’ proprio questo il quantitativo? Grazie.
che bella idea! anche a me capitano i periodi anti aglio/cipolla, ma durano poco!
tutto abbondante eh 😉
Ottima rivisitazione dei falafel.
Ehm, che cos’è un millilitro abbondante???
Favolosi Carlo, le tue idee mi attrirano sempre!! Bravissimo e bellissima idea, da provare!! 🙂
Periodo anti aglio/cipolla? Questo sconosciuto! Potrei mangiarli anche con la marmellata!
Scherzo…
La ricetta é molto bella… mediterranea direi! Ma io ci posso mettere aglio/cipolla? Pleeeease!
Bbbbbbonezzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
anch’io loi faccio sempre così, perchè il mio periodo aglio/cipolla free dura da sempre! sn d’accordo, vengono un pò asciutti, ma perchè io li faccio al forno, secondo me così sono più gustosi! e cmq credo che la maionese di concita sarebbe un abbinamento perfetto!
Ahh, la versione “aglio-free” ci stava! ;D
Io amo aglio, cipolle e affini… ma ogni tanto la variazione ci sta!
un bacio!
marko
Che bell’aspetto!!! Complimenti.. evviva i falafel e le polpette in ogni loro forma!!!
FALAFEL!!! che buoni… li prendevo sempre in centro il sabato sera!!! bravo Carlo sono carinissimi!!! 😀
è scoppiata la falafelmania. Buona anche questa. Bravo.
ottima idea!!!!!!!!!!!!!! 🙂
Grazie a tutti per gli apprezzamenti!
Miki, consigli un posto in particolare? Io spesso vado da “Falafel” (che fantasia) in via Po. Buoni!
Camicca, ottima intuizione, la prossima volta non scamperanno hohhohho… oggi a proposito ho fatto la mia prima mozzarella di concita, attendiamo!
Pizza, va bene, dai, vacci pure giù di cipolla (come si dice dalle mie parti). Sai perchè sono nel periodo “free”? Perchè l’anno scorso mi trituravo una cipolla al giorno!
Alitosi-non-free!
Mimi, Xuxa, Six, Franci, Tecla, Feja grazie!!!
Violante, Laura, un millilitro abbondante è… uno svarione di ieri che ero in vena di idiozia essendo il Primo Aprile.
Era per dire che dovete stare attenti alla quantità d’acqua perchè rischia di diventare un composto troppo liquido e vi sognate che prenda consistenza e la mantenga…
Ciaoo
carlo, sono perfetti! ma sei bravissimo!
mi piace molto la foto ma ancora di più la pietanza che mi riprometto di copiare quanto prima ^^
W le falafelle… 😉
I tuoi falafel sono bellissimi e complimenti anche per i germogli.
Anch’io li nebulizzo con lo spruzzino così si evita che marciscano.
Paola, Sim, Andrada, stra-grazie!
Elettra, mi piace la variazione “falafelle”, suona molto più italiano 🙂 la prossima volta titolerò così.
bel tentativo,forse sono rimasti asciutti perche’ la cipolla contiene molta piu’ acqua della carota cruda,e la cottura in padella amziche’ in frittura ad immersione,come vuole la tradizione,asciuga ancora di piu’.
Un altra accortezza della ricetta base e’ lasciare i falafel in frigo per un’ora prima di friggerli,cosi’ si compattano meglio perche’ il composto di ceci assorbe l’umido delle verdure.
Provero’ la tua ricwtta aggiungendo poco olio nell’impasto e facendoli al forno,poi ti diro’.
anche se in ritardo buona pasqua
Grazie Micillo, i tuoi commenti e suggerimenti sono sempre i benvenuti 🙂
Anche io avevo pensato alla diversa quantità d’acqua di cipolla e carota, e infatti mi scervellavo su un degno sostituto. Cetriolo? – è neutro, ma cotto che sapore prenderà?
Proverò a friggere la prossima volta.
Grazie per gli auguri, ricambio anche se un giorno in ritardo. Beh semmai buona Pasquetta 😀
Ciaoo
Boni i falafel!!! Io però me li “sparo” al forno, anche se vengono asciutti non importa! preferisco non mangiare fritti.
Devo solo mettere a mollo i ceci. Stasera se mi ricordo di farlo, domani me le pappo!! Ma nn le cuocio è lo stesso no???
No peramordiddio cuocili!!! 😀
I ceci crudi sono un po’tossici, i legumi si possono consumare crudi solo dopo che spunta il germoglietto.
Mettili al forno o in antiaderente come ho fatto io.
Ciaoo fammi sapere 🙂
Oggi gli ho fatti! Sono uguali uguali a quelle polpette di miglio/farro… che compravo dal banco frigo già precotte.
Fafel all’italiana li devo proprio fare….sono bellissimi
A richiesta per mio figlio che quando viene (è a Londra) li vuole proprrio assaggiare
Ciao Rosa, mi fa piacere, spero abbiano successo 🙂 un saluto al figlio in trasferta!
Aliona, se sono uguali allora il consiglio è: lanciati sull’autoproduzione!