Un’idea per preparare un aperitivo, un buffet o semplicemente un bocconcino goloso utilizzando gli avanzi della panificazione e pizzificazione! (e la dedico a Rachel Carson).
Il pane e la pizza a casa li fa Stefano il sabato mattina, e poi porta tutto a cuocere in un forno a legna collettivo che una volta serviva tutta la comunità, quando le massaie facevano da sole i pani di tutta la famiglia per la settimana o anche più. E ora apre solo per pochi coraggiosi e nostalgici! La ricetta del pane di Stefano è zen (come lui stesso l’ha già definita nei commenti al mio minestrone risottato): acqua, farina, lievito e sale… Dai suoi avanzi mi è venuta l’idea di creare dei semplicissimi rustici con cui riciclare gli avanzi di verdura del giorno! Un’idea zen che mi ha risolto tanti antipasti e buffet per la gioia dei miei ospiti! (Io invece lo considero un piatto di portata perché il mio antipasto è SEMPRE la frutta di stagione seguita da un piatto di verdure crude).
Procedimento
Tagliare l’impasto del pane avanzato a pezzetti, formare delle palline e stenderle con un piccolo matterello in dischetti del diametro di 5-6 cm. Si posiziona un cucchiaino di ripieno al centro e poi stringendo fra le dita si modellano come una specie di fiore dipinto da un pittore astrattista! Vengono le forme più imprevedibili e asimmetriche, una vera allegria per il vostro aperitivo e buffet!
Sono nati prima i fiori di cicoria seguiti da quelli di crauti, di bieta e di verza! (e chissà quanti altri ne nasceranno!).
Ecco le ricette delle mie farciture, ma ognuno può idearne a proprio gusto e misura.
Fiori di cicoria
Ho usato la cicoria selvatica raccolta nei campi. L’ho pulita e sbollentata, e poi l’ho ripassata in padella con olio evo, aglio e peperoncino. Alla fine salare e unire uvetta (rinvenuta in acqua) e pinoli.
Fiori di crauti
Per questa versione ho preparato lo stesso ripieno che si usa mettere nei pierogi polacchi, e cioè un mix di crauti e funghi. Si prepara un bel soffritto di cipolla con alloro e peperoncino, si unisce il cavolo tagliato a striscioline e poi i funghi (in questo caso porcini secchi rinvenuti in acqua). Si fa stufare un po’, salare a fine cottura et voilà, pronta per riempire tanti bei fiorellini rustici!
Fiori di bieta
Un’altra variante è con bieta bollita ripassata con cipolla, peperoncino e foglia d’alloro, poi si unisce il tofu schiacciato con la forchetta e infine una frullatina al minipimer con una spolveratina di noce moscata e curcuma.
Fiori di verza
Tagliare a cubettini una carota e una cipolla e a striscioline una o più foglie di verza (a seconda del numero di fiori da riempire). Una volta che le verdure sono ben appassite unire uno o due cucchiai di panna veg, un cucchiaino di curcuma, un cucchiaio di crusca e del comino.
L’ultima volta ho provato anche a fare dei saccottini e degli strudel…
Questi avanzi di solito li stendo in dischi e li cuocio nel forno a gas a casa per pochi minuti e viene una specie di carasau integrale che a noi ci fa comodo in settimana accompagnato a verdure e zuppe.
Lo uso come base per servire le verdure e i legumi (sopra con cavolo nero, crauti e rapa rossa).
Ma soprattutto sotto le vellutate e le zuppe questo pane sfoglia è golosissimo!
Eccolo spuntare da questa vellutata di zucca e alga arame che mi è uscita particolarmente allegra e gustosa!
Per finire un piccolo fioretto! Cerchiamo di non usare più quella brutta espressione onnivora “la morte sua”: non è da vegan associare la morte alla tavola in nessun modo, nemmeno per le verdure!
E continuate a scaricare “Beds are burning!”, mi raccomando!
http://www.veganblog.it/2009/10/31/minestrone-risottato-della-nonna/
(Ho visto che anche Mirko ha messo come me gli anellini nel minestrone! Heheheh!)
p.s. Sono un po’ turbata dalla nuova versione di Veganblog, le ricette che si rincorrono in apertura a me fanno venire il capogiro! Non c’è più l’elenco cuochi a portata di mano e non si può nemmeno cliccare il nome negli ultimi commenti! E le ricette vengono sfornate in continuazione, in pratica è impossibile seguire tutto e commentare! Scusatemi!
“Colgo” questa occasione per dare un benvenuto collettivo a tutte le nuove cuoche e fare i complimenti per le splendide ricette uscite nell’ultima settimana!
Il lavoro purtroppo mi reclama altrove.
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
bellissimissimi!!! userò una sfoglia di grano saraceno per la mia versione gluten free!:-)
BRAVISSIMISSIMA!!!
sono bellissimi e simpaticissimi, hai perfettamente ragione, è un’idea sfiziosissima per una aperitivo mooolto frizzante….già mi vedo con un bianco fermo e 2500 di questi fiori in bocca!
wow mariagrazia! i tuoi fiori sono bellissimi davvero e sicuramente saranno buonissimi. l’esperienza di cuocere il pane in un forno a legna collettivo deve essere unica, fa tornare a una dimensione di vita preziosa ormai in estinzione!
ti invidio anche io vorrei cuocere il pane in un forno a legna collettivo 🙁 buoni questi stuzzichini, davvero sfiziosi, complimenti!
Belli! Li provo proprio Sabato che ho gente a cena!
Belli Mariagrazia! questi te li copio… facendoli a stellina potrebbero andare anche x natale, no? 😉
(anche io non amo molto la nuova versione, anche perché potendo inserire una sola categoria le ricerche sono più difficili)
che presentazioni carine! e un’ottimo modo x per utilizzare i rimasugli di impasto di pane e pizza. l’idea del simil carasau integrale te la copio subito!!!
bellissima idea!! anch’io li provo sabato… mmmhhhh…
Gli voglio provare anch’io, sono una bellissima stuzzico idea, e carinissimi da vedersi, che brava!!!!
Che meraviglia, idea sfiziosissima e golosissima. Ovvio che te la copiamo
🙂
Ma è bellissimo! Brava e complimento per la pazienza nel fare tutto questo giardino!!!
Di solito mi piace dare risposte personalizzate, ma in questo periodo vado davvero di corsa, per cui vi faccio un bel ringraziamento collettivo.
Sono contenta di far fiorire le vostre cucine!
Copiate pure e create nuove forme e farciture, e se volete pubblicate i risultati! Anche io vi copio abbondantemente anche se non ho tempo di postare il tutto!
Grazie a Nicole per l’idea gluten free!
E grazie a Cri per l’idea natalizia delle stelline!
😉
😉
😉
brava! perfetti da alternare ai soliti stuzzichini con l’aperitivo…chissà che non abbia il tempo di provarli domenica….bella idea, bella idea..
uh che belli e che bell idea!!
e che bella l immagine del pane e del forno collettivo….stupenda……….come ho visto una volta da qualche parte in tv credo….è bello sapere che in effetti non erano solo vecchie tradizioni di chissa che luogo…è proprio bellissima l idea del pane e del forno.veramente…. 🙂
Oh Mariagrazia, sono carinissimi. Io amo i fiori e le piante di tutti i colori, di tutte le forme e di tutti i profumi. Vederli raffigurati nel cibo è una delle cose che amo. GRAZIE!!! Sulla nuova versione di vegan blog, vedrai che ti ci abituerai. 😀
Bellissimi e dall’aspetto una bonezza assurda! Si anch’io metto gli anelletti nel minestrone! Mia madre me li manda per farci la mitica pasta al forno palermitana che farò e posterò! Grazie per l’idea dei fiorellini comunque!
oh bene! sono contenta di aver trovato ancora una volta,delle ricette vegan interessanti e da assaggiare assolutamente =) essendo vegetariana sono contenta di queste numerose pubblicazioni…appena ho il tempo le cucinerò sicuramente!e grazie ancora!
sono bellissimi!!!!un’idea davvero carina e golosa per un pranzo o anche per natale!!!!!!che figurone…complimenti!!!!
Fiori vegan… Fanno pensare alla primavera… Dedichiamoli a Rachel Carlson, la biologa americana che per prima, nel lontano 1962, con il suo libro “Primavera silenziosa” denunciò le multinazionali della chimica per i pericoli (per l’ambiente, gli animali e gli umani) dovuti all’uso dissennato di pesticidi ed erbicidi (innanzitutto del famigerato DDT). Subì attacchi violentissimi dal mondo scientifico e dalle multinazionali e due anni dopo morì di tumore.
In suo onore questi bei fiori di campo…
E va bene oggi abbrevio il pranzo, torno all’antica:
@ Virginia
buon aperitivo domenicale!
😉
@ chiaretta
sì il forno a legna collettivo è magico!
🙂
@ Nello
sì hai ragione pian piano ci sto facendo l’occhio… grazie,mi fa piacere questo complimento dall’autore di splendidi e simpaticissimi fiori culinari!
😉
@ Mirko
sono veramente onorata di usare la stessa pasta di tua madre per il minestrone! E aspetto la sua mitica pasta al forno!
😉
@ federica
contenta di averti ispirato!
😉
@ Ambrosia
grazie!
😉
@ Stefano
So che dopo aver scritto questo commento ti sei veramente commosso… consiglio a chi non conosce Rachel Carson di digitare il suo nome in google.
Che dire? Le dedico questi fiori di campo vegan…
😉
ah mi raccomando digitate CARSON e non CARLSON come ha scritto erroneamente Stefano!
😉
Questi fiori sono uno meglio dell’altro!
Che dire sono semplicemente fantastici…..e mi chiedo: come fai a tu a fare l’antipasto con frutta e verdura di stagione e guardare i tuoi commensali papparsi queste prelibatezze???? Deve esser veramente magico poter cuocere il pane nel forno a legna collettivo! Domanda ho letto due volte, siccome sono veramente rinco e ancora un po’ febbricitante, non ho visto o mi è sfuggito quando devono cuocere queste meraviglie? Ciao Mariagrazia e bravissima
@ Andrada
sei molto carina, e tu sei un’ape operosa vegan: per caso l’altro giorno mi è capitato di vedere l’elenco delle tue ricette, sei davvero portentosa!
😉
@ Chicca
sai per me la frutta è una prelibatezza e l’insalata (sempre condita con attenzione)una golosità… quindi non soffro per niente mentre gli ospiti sgranocchiano altro…
Inoltre mi piace alzarmi tardi e sono lenta, per cui l’antipasto mi serve ad intrattenere gli ospiti mentre finisco le varie preparazioni…
Un po’ sono stoica di natura… un po’ cerco di preparare delle quantità che mi garantiscono di trovare sempre un bocconcino anche per me… e anche i miei ospiti sono gente simpatica che non lascerebbero mai la cuoca a bocca asciutta!
😉
TEMPI DI COTTURA
E’ vero – avevo dimenticato la fase di infornatura.
Si sa che ognuno ha il suo forno e il discorso può essere estremamente variabile…
Io ho un forno a gas di una cucina risalente forse agli anni Settanta o anche prima… quando siamo arrivati nel paesello abbiamo speso i soldi per l’acquisto della casa e quindi l’abbiamo arredata con tutte cose che ci sono arrivate in dono o quasi. Abbiamo toccato con mano la solidarietà di tempi molto lontani… ma forse pian piano ritornano…
Insomma, cucina vecchia e forno bizzarro che cuoce a temperature atomiche! Tanto che devo tenerlo un po’ aperto con un bastoncino altrimenti arriva a temperature da carbonizzazione e non da cottura!
Dunque, dovendo domare un arnese del genere non sono di solito nelle condizioni per misurare i tempi con l’orologio. Oggi però data la tua giusta domanda ho cercato di farlo.
Ho infornato appena acceso il forno (così la pasta lievita ancora un po’ mentre arriva la temperatura di cottura), e da quando la mia tacca (non so quanto attendibile) mi dava 180° ho contato circa una decina di minuti, massimo quindici. Forse si può arrivare anche a 200 come per la pizza.
Oggi ho sperimentato delle nuove forme! Ma sono sopratutto curiosa di sapere come è andata a chi si è cimentata con l’impresa!
😉
Grazie MAriagrazia, credo che i tempi che hai dato siano giusti per questo tipo di preparazione e visto lo spessore! Non hai un forno hai un mostro da tenere a bada, ho una vicina di casa che ha il forno a gas ed è veramente fortissimo 😉 Buona domenia
Mi accingo a prepararli adesso! Ho fatto un impasto semintegrale e come ripieno cavolo nero ripassato in padella, con lenticchie miste lessate e ben scolate e besciamella vegetale. Ti dirò poi la recensione anche dei miei ospiti.
Ottima l’ idea di farli a stellina per Natale, me la appunto dato che con mia sorella stiamo approntando il menù per il pranzo in famiglia!
Carino il paragone dell’ape ;-)Peccato però che sia allergica ai pollini di brutto! 😉
@ Chicca
grazie, buona domenica anche a te!
😉
@ Prumiao
bene promettono molto bene!
Per la stellina penso che ci si dovrebbe aiutare con una formina, a mano libera non so se escono! Più avanti posterò le mie nuove versioni…
😉
@ Andrada
😉
un consiglio se li fate: spianato il dischetto abbastanza sottile (altrimenti viene biscottoso) e messo il ripieno sollevate i lembi e schiacciate con decisione verso l’interno, cercando di appiccicare i “petali” fra loro, altrimenti i fiori si aprono e vi vengono dei vassoietti in cottura. Comunque buoni lo stesso…
😉
Délicieux!!! ecco a quest’ora che sono a lavoro e già penso al pranzetto mi si è scatenata una fame incredibile e questi fiorellini ripieni sarebbero eccellenti tanto per gradire e inziare a prepararsi…..Mi stuzzicano molto quelli di verza, di crauti e di cicoria, per non parlare di quella coloratissima e invitantissima vellutata di zucca!!! gnam gnam.
Brava Mariagrazia e sempre complimenti per queste ricette raffinate!
Giorgia C.
@ Giorgia C.
oggi ho pranzato con l’avanzo dei fiorellini di questa settimana, ancora buoni! stavolta li ho fatti con crauti in salamoia (comprati), paté di porcino, pesto di sedano e semi di zucca!
Poi ho inventato tre nuove forme, ma ne farò un post a parte!
Sono contenta che hai notato la vellutata!
😉
Li abbiamo mangiati per diversi giorni, veramente sembra tornata la primavera… a tavola!
CARA MARIAGRAZIA…I FIORI, LE ALICI FELICI,COSA DIRE.. NON CI SONO PAROLE PER COMMENTARE..METTONO DI BUON UMORE PER TUTTA LA GIORNATA..IL MINESTRONE POI MI HA COMMOSSO..HO SENTITO PERSINO IL PROFUMO E LE PAPILLE HANNO COMINCIATO A SALIVARE…GRAZIE DI CONDIVIDERE LE TUE CREAZIONI…COSì GUSTOSE E CRE-ATTIVE
@ Stefano
ridendo e scherzando qui la primavera è tornata davvero, sto con le finestre di casa aperte a metà novembre… tutto questo però non promette niente di buono… i lavori per la conferenza climatica di Copenhagen sembrano arrancare, gli Stati Uniti non ce la fanno a uniformarsi a Kyoto e frenano il percorso… i letti continuano a bruciare…
@ Iaia
grazie, mi piace molto il tuo neologismo “cre-attivo”, te lo copierò senz’altro!
😉
devo dire che io ho avuto il piacere di fare il pane con stefano qualche settimana fa ed e’ davvero strordinario……sicuramente deve essere ottimo anche questo antipastino….
questa ricetta mi ricorda un po la pizza di mais cotta sotto la “coppa” nel caminetto e condita con le erbe di campo che mia nonna faceva quando ero piccolo…….deve essere squisita in particolare mi incuriosice la variante con i crauti…..potrebbe essere un idea anche con i broccoletti sbollentati e ripassati in padella e ridotti a vellutata….
dovrebbero essere ottimi….
un abbraccio
Fra_Rad
@ Fra_Rad
Ti sei divertito eh a panificare con Stefano!
Che buona che doveva essere la pizza di campo della tua nonna!
Certo si potrebbero fare anche i fiori di broccoletto, perché no?
Per me a ogni avanzo comincia una nuova storia!
😉
Di solito il pane lo faccio in piena mattutina solitudine ma quando qualcuno mi viene a trovare per farlo insieme (una levataccia, bisogna arrivare da noi entro le 6.30 della mattina del sabato) è una festa! E quindi grazie e un saluto a Francesco e Giorgia che hanno voluto condividere con me il momento sacro di fare il pane.
La Conferenza sul clima arranca? Cara Mariagrazia, sarebbe strano che andasse tutto bene, le cose forse non andranno come vorremmo ma noi continueremo a provarci e a sognare ancora per i prossimi dieci anni…
Sono piaciutissimi! Però li avevo fatti troppo spessi. In realtà erano stesi sottili, ma poi son rigonfiati un bel po’ in cottura. La prossima volta farò la sfoglia sottilissima.
@ Stefano
E’ un piacere raddoppiato continuare a dormire sapendo che qualcuno fa il pane per te!
E per la Terra solo altri dieci anni di impegno e sogni? qui il pessimista sei tu…
😉
@ Prumiao
Beh difficilmente le cose riescono al primo tentativo, a meno che non si abbia particolarmente evidente quella parte anatomica spesso nominata in questi casi… tuttavia a me non riesce di usare in pubblico un linguaggio troppo disinibito… insomma mi hai capito…
Comunque sono veramente felice che tu e i tuoi piccoletti li abbiate provati!
😉
devono essere gustosi advvero questi rustici veg…e sono anche belli da vedere, da onnivoro posso dire che non sfigurerebbero in un prenzo delle feste o durante una cena con ospiti speciali…magari al posto del solito antipasto all’italiana con formaggi e salumi……
secondo me sarebbero buonissimi anche con una farcia di scarola, uvetta e noci…..
Fra_RAD
beh, vedo che questi fiori di campo li hai proprio apprezzati… la farcia che proponi la proverò appena possibile, a me la scarola piace molto.
Sì sarebbe molto bello che al posto dei soliti aperitivi di formaggio e salumi (che fantasia!) si usassero questi fiori di campo… potremmo sperare nel ritorno delle api!
😉
Sai che mi ero persa questo splendido reportage? Devo trovare il tempo di farli! Nella versione con la verza: aggiungi la crusca a crudo o la fai prima tostare un pochettino? Un abbraccio cara!
Grazie, proverò anche con la crusca – magari setaccio la farina integrale, perché di solito non la compro a se stante.
Beh è carino a volte riscoprire qualcosa a distanza di tempo, a me piace tornare a dare un’occhiata ai vecchi quotidiani e qui in veganblog alle vecchie ricette!
Mi ricordo della tua richiesta… sei in lista dopo Mirko! Appena possibile vi accontento.
😉
Scusami Annalisa, avevo capito esattamente al contrario! Che tu mi proponevi la crusca nei fiori di campo alla verza!
No, ora ho fatto mente locale (ogni volta che li faccio in realtà improvviso a seconda dei vari avanzi): la crusca non l’ho tostata! Ma niente ci vieta di provarla anche così!
Se li provi fammi sapere! un abbraccio anche a te!
😉
Grazie cara. Io ho un bel po’ di crusca da parte, perché per Ipazia setaccio la farina. Uso la fibra nei dolci per il papà, che dovrebbe perdere qualche chiletto. Ti chiedevo della tostatura perché l’acido fitico dovrebbe risentirne. Ammetto che devo studiarmi bene l’argomento fitati, ma non ho mai trovato un testo che mi soddisfacesse. hi hi i miei tempi sono ben più biblici dei miei! Un bacio
cara Annalisa
sono andata un po’ a vedere questa cosa dei fitati… la mia conclusione è che come al solito ogni cibo ha la sua quota di roba per noi negativa e positiva. Soltanto variando bene la dieta riusciamo a bilanciare il buono e il cattivo di ogni alimento. La crusca la mangio solo nei fiori di campo, forse una volta all’anno o poco più… quindi tostarla per eliminare i fitati mi pare superfluo…
Se invece tu hai una dieta in cui la crusca compare più spesso allora puoi farci un pensierino alla tostatura!
In questa breve ricerchina ho anche capito che la scienza dell’alimentazione si trova ancora in una fase molto primitiva… per cui oltre al parere degli esperti è bene affidarsi un po’ anche al proprio intuito e buon senso…
😉
Ti quoto assolutamente 😀