Questa la dedico a Evelyne, che cerca ricette con le alghe!
E ovviamente, ai veganblogger romani!
Le puntarelle sono la mia insalata invernale classica quando ho ospiti. Di solito le condisco diversamente (questa versione ve la darò verso Natale), ma dopo aver scoperto gli spaghetti alle vongole felici ho pensato che era ora di provare le puntarelle con le alghe… perché da onnivora a me le puntarelle alle alici, un classico della cucina romana, mi piacevano davvero tanto… e ormai ho capito che da vegan posso avere altrettanto!
Ingredienti
Un cespo di puntarelle (ovvero catalogna)
Aglio (uno o due spicchi)
Un ciuffetto di alghe arame
Aceto di mele
Salsa di soya (o se preferite sale)
Olio evo sabino
Il segreto di questa insalata sta tutto nella preparazione preliminare. Si tolgono tutte le foglie verdi (che sbollentate e ripassate in padella con aglio e peperoncino sono andate a finire in una crema di legumi) e poi si passa a staccare puntarella per puntarella. Una per una si spianano su un tagliere e si cerca di tagliarle in striscioline il più possibile sottili (più sono sottili e più si arricciano nella fase seguente).
Appena tagliate vanno immerse in acqua fredda, lavate e poi lasciate nell’ultima acqua pulita, sempre fredda. Più le lasciate meglio è. Pian piano le vedrete arricciarsi! Diventano proprio carine!
Le mettete su un canovaccio ad asciugare (accanto involtini di verza, qui presenti incidentalmente… non sono capace di tagliare le foto…).
Mettete a bagno il ciuffetto di alghe per una decina di minuti (ne bastano pochissime). Sbucciate l’aglio, trituratelo ben bene e poi tagliuzzate anche le alghe (mettendo da parte l’acqua di macerazione da aggiungere a qualche piatto per avere un po’ di gusto in più).
Spolverate le puntarelle con l’aglio e le alghe, aggiungete un paio di cucchiai di salsa di soya, due di aceto di mele (o più se vi piace) e due-tre cucchiai d’olio evo. Girate bene e lasciate a insaporire.
Buon appetito!
Gli ospiti onnivori hanno detto che il retrogusto di “alice” era perfetto… ma l’alice era felice in fondo al mare!
L’autunno è proprio arrivato! L’ho capito quando finalmente in cucina sono arrivate queste delizie:
Purtroppo l’autunno si associa ad altre impressioni stagionali meno allegre… Ieri sono stata a raccogliere le olive (un’amica mi ha chiesto di darle una mano): in Sabina non si sfugge a questo appuntamento annuale! Ma la giornata è stata funestata dai passaggi dei cacciatori che sembrano essere gli unici esseri umani a frequentare le campagne (e con scopi poco pacifici). Per fortuna si sono subito allontanati… nel pomeriggio però ripassando con le macchine e incrociandosi un terzetto di amici ho sentito con la coda dell’orecchio un dialogo allucinante, in cui uno del terzetto riferiva con rabbia la fatica che aveva dovuto fare per finire un animaletto già colpito… Era incredibile la totale freddezza dell’aguzzino e la sua incomprensione della semplice motivazione della bestiola, che stava solo cercando di salvare la sua povera pelle… Secondo loro gli animali cosa dovrebbero fare? Corrergli incontro offrendo il petto allo sparo? Ovviamente gli ho mandato un accidente mentale… spero che giunga a destinazione con molta più efficacia delle loro pallottole…
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Che tristezzasti cacciatori, io ho un vicino di casa cacciattore, chissà perche mi è sempre stato sulle scatole, una persona molto ignorante, e da quando ho saputo che è pure cacciattore mi da ancor più fastidio quando lo incrocio 🙁 Le tue puntarelle devono esser favolosamente buone 🙂
devo farle Mariagrazia!!!!!!!!!!!!!!
Bella ricettina, le puntarelle mi sono sempre piaciute anche senza acciughina.
Bellissima la foto dei prodotti della terra autunnali, che bei colori e che buoni sapori.
Ovviamente mi aggiungo al coro di critiche contro i cacciatori, sono villani, boriosi, invadenti, minacciosi e assassini, non li reggo proprio.
…devono essere freschissime al gusto ed ottime come contorno. le utilizzerò la settimana prossima. cena in piedi con piatti per onnivori e 3 pietanze vegan imboscate. grazie.
Ma guarda! Le puntarelle le ho fatte proprio ieri (con aglio, olio, limone e una punta di senape). La tua versione è sicuramente da provare. E grazie per le dritte sulla preparazione.
wowow siete fantastici, lo farò anche io a natale 😀 :D, dato che non cucino praticamente mai (il mio cucinare è fare insalate-grattuggare carote-lavare frutta, anche per pigrizia, ma mi piace molto soprattutto quando lo faccio per la gente!) me lo segno. sarà una delle numerose portate!
ahh i melograni, che frutto fantastico, bellissima la foto
per quanto riguarda quella gente, spero che qualcuno prima o poi faccia lo stesso a loro, non credo capirebbero in altro modo, è indescrivibile… quanta ignoranza.
Io le alici non le mettevo nenache da onnivoro, in casa ho le arame, proverò questa ricetta.
Grazie per la dritta.
I cacciatori? No comment
Buone le puntarelle, mi ricordano il mio periodo romano (ci ho vissuto quasi due anni…)… poi quei ricciolini sono davvero belli da vedere (e buoni da mangiare!).
L’altro ieri, portando a spasso i miei cagnacci per le campagne nei pressi di casa ho trovato un piccolo cucciolo di volpe, con la zampa spezzata da una trappola per topi decisamente grossa. Il piccino ora sta meglio, la ferita è suturata e la zampa guarirà in un paio di mesi. Mi fa riflettere la vigliaccheria di certi metodi di “eliminazione di animali indesiderati”. Sul muro perimetrale del mio giardino, i miei vicini di casa hanno messo le famose “casette” per topi, con annesso boccone avvelenato. Inutile dire che la notte stessa mi sono arrampicata e le ho smontate. Siamo invasi dai topi (abito sul lungomare di bari santo spirito), ma nessuno si preoccupa di non insudiciare le strade, di costruire delle fogne dinamiche (alle spalle di casa mia ci sono delle abitazioni che hanno ancora i pozzi neri), di non cacciare i gatti che se non altro, solo con il loro odore, allontanano i topastri.
Meglio ucciderli con questi metodi subdoli, con le trappole, nelle quali finiscono, spesso e volentieri, ben altri animali. Premetto che se anche avessi trovato un topo, avrei tentato di liberarlo. Non discrimino tra animali, tutti hanno il diritto di vivere. Torna il problema fondamentale dell’educazione alla non violenza: per i ragazzini che abitano dalle parti di casa, tirar sassi ai piccioni, massacrare di calci gattini e cani randagi, inseguirsi lanciandosi il corpo esanime di un gatto appena ucciso sono atti di normalità. Per la polizia municipale alla quale ho denunciato il fatto si tratta “solo di animali randagi”. Mi par di capire che se avessero fatto a pezzi il levriero afghano da 3000 euro, forse avrebbero ricevuto 10 minuti di tirata d’orecchie. Ormai sono rassegnata ad agire da sola, rischiando in prima persona anche di avere a che fare con personaggi molto poco amichevoli. Ho ricevuto minacce, ma non demordo. Se scopro di nuovo quei ragazzini, o altri, nell’atto di maltrattare anche una mosca chiamo la polizia. Se nessuno interviene, denuncio la polizia per mancato intervento. Se anche questo non basta, si cominci pure un’azione legale. Tanto io ho pazienza e spero di poter vedere un giorno questi reati puniti seriamente.
grande sara… mi unisco allo sdegno generale…
Non ho mai usato le alghe,in ordine di sapore le arame come sono,forti?
Grazie per la dedica ai veganblogger romani, anche se io mi sento fra l’apolide e il cosmopolita…….. Anch’io come Micillo chiedo info sulle Arame non amando il sapore di pesce. Micillo: gli spaghetti con le wakame dell’altro giorno non sapevano per niente (se non moooolto vagamente di alghe), altrimenti non le avrei mangiate.
mi unisco al ringrazimento per la dedica!
Da brava romana mangiavo le puntarelle solo con le alici ma ora, da quando le alici le lascio a nuotare, anche le puntarelle erano sparite dalla mia tavola.
Voglio provarci, ma rimane l’ostacolo delle alghe: dove trovarle?
Qualche cuoco di roma (zona appio/tuscolana) puo’ illuminarmi?
Grazzzzie!
ps: riguardo alla caccia… c’è chi la spaccia per sport.
domandina: e bruciare ancora piu’ calorie nel correre per non farsi impallinare le chiappozze da una lepre incaz*ata non sarebbe un’ideona? Quello si che sarebbe sport!
GRRRRRR 🙁
Grazie, grazie grazie Mariagrazia! E’ un’idea geniale… un grande abbraccio.
Se posso aggiungere la mia per i cacciatori: in Corsica uccidono i cinghiali e nel corso di una cena da amici che avevano invitato dei conoscenti sono stata sull’orlo di commettere un omicidio perché questi erano dei cacciatori! Dicevano che per “lavorare” bene la carne, occorreva uccidere l’animale in un certo modo, altrimenti puzzava e non si poteva pià mangiare!
Sono uscita… tanto ho uccidevo tutti o uscivo, perché sono talmente arroganti che non si può nemmeno parlare con loro.
In breve Sara, ti capisco… 🙂
mariagrazia sei una forza della naturaaaaaa 😀
io ho avuto l’onore, pur essendo onnivoro, di averle provate a casa di mariagrazia e devo dire che sono davvero straordinarie…la cosa che più mi ha colpito è stato come la cuoca sia riuscita a simulare il sapore delle alici, sorprendente ,davvero straordinarie…le consiglio a tutti voi.
un saluto molto caloroso alla mitica mariagrazia
Fra_rad
@ Chicca
che tristezza davvero Chicca, pensa che io ci ho dovuto convivere per anni con un cacciatore: cioè mio padre… beh, il destino gli ha giocato una beffa incredibile no?
😉
@ Francesca
Falle, falle, vedrai che ti soddisferanno!
😉
@ Mauro
certo le puntarelle sono buone anche senza acciuga! più avanti posterò una versione natalizia che non la prevede!
Grazie di aver unito la tua voce al coro!
😉
@ Virginia
peccato non assistere alle reazioni alle pietanze vegan “imboscate”! Fammi sapere di cosa si trattava e i particolari!
😉
@ MentaMarina
Anche tu mi hai dato l’idea per una nuova versione! Grazie! La senape nell’insalata mi piace molto.
😉
@ plasticmannequin2000
hai un nick difficile da riscrivere… grazie dei complimenti e della solidarietà. Ma le puntarelle te le puoi fare anche prima di Natale!
😉
@ francesco
fammi sapere che ne pensi (delle arame con le puntarelle). Sui cacciatori meglio stendere un velo…
😉
@ Sara
La tua testimonianza è molto toccante, ti capisco e ti sono vicina. Comunque la legislazione a tutela degli animali esiste (cercala online), sono previste anche pene detentive fino a due anni per chi uccide animali e pene minori per maltrattamenti. Quindi le forze dell’ordine devono intervenire in questi casi. Prova a vedere se ci sono associazioni a cui appoggiarsi nella tua città! La cosa più brutta in effetti è sentirsi soli…
Sei stata troppo forte a togliere nottetempo le trappole per i poveri topini!
😉
@ ago
grazie della tua unione sdegnosa!
😉
@ Micillo
Le arame non sono molto forti come alghe, almeno tra quelle che ho provato. L’importante è usarle a dosi veramente omeopatiche… un ciuffettino preso fra pollice e indice basta.
Fino a qualche mese fa non mi sarei neanche sognata di mettermi delle alghe nel piatto… ma dopo averle provate ho pensato che forse mi potevo svegliare prima…
😉
@ Andrada
Ti capisco, è una sensazione che ho provato tanti anni… ora però mi sono stabilizzata: mi sento cittadina del posto in cui mi trovo, a patto che ci siano natura e animali!
Per le alghe non è tanto la durata della messa a bagno quanto la quantità di alghe da usare, che dovrebbe essere davvero minima. Così il loro sapore non è invadente.
😉
@ Vicky
Le alghe a Roma le trovi in un sacco di posti. Nei supermercatini bio e nelle erboristerie che ormai trovi quasi a ogni angolo della strada. Sennò ti consiglio un negozietto di prodotti internazionali che si trova in una traversa da piazza Vittorio di fronte a Mas. Lì trovi di tutto e di più, dalle alghe alle spezie più astruse!
Vedrai che recupero!
Approvo il tipo di sport in cui i ruoli cacciatore-cacciato per una volta si invertono! Ma mi sa che rimarrà soltanto un’idea per cartoni animati!
😉
@ Evelyne
ti capisco, in questi casi non si può fare altro che fuggire via inorriditi… spero che ti potrai consolare con questa ricettina! Fammi sapere se è di tuo gradimento, altrimenti penso ancora a qualcosa (nel mio elenco ricette trovi comunque altre preparazioni a base di alghe: le vongole felici, lo scoglio libero, la paella eccetera!).
😉
@ Nello
detto da te che sei un tornado non può farmi che piacere!
😉
@ Fra_Rad
grazie anche a te! Certo tu sei l’unico privilegiato in questo elenco che ha potuto fare la prova realtà! Ma presto anche gli altri potranno realizzarla in casa propria! Magie dell’internet!
😉
bella ricetta. quanto ai cacciatori venero la maglitta LaV sull’argomento e dico “viva i cinghiali che si fanno giustizia!”
E’ divertente girovagare tra le vecchie ricette, vero?
W il cinghiale vivo e libero!
buonanotte!
😉
x la prima volta raccolgo le puntarelle nel mio orto sono una principiante provero con la tua ricetta che sembra veramente ottima .
che bello raccogliere le proprie puntarelle! spero che ti piacciano condite così, io le trovo gustosissime!
fammi sapere come ti sono uscite!
😉
Le ho fatte così il giorno di Natale e anche oggi me le sono preparate per il pranzo! Deliziose! Domani le ricompro. L’unica rottura é sfilettarle …..!
A tavola, a natale, c’eri, sai? 🙂
anche queste? ma allora se fossi stata lì non avrei potuto assaggiare le tue delizie tittesche?
Sfilettare le puntarelle è un lavoro di pazienza, che qui si può evitare perché si trovano già pulite nei super. A me però piace prendere tutto il cespo e usare le foglie verdi. Stavolta ci ho fatto delle polpettine con patate e pane riciclato!
Attendo la prova della mia presenza natalizia!!! a proposito, com’è andata con il veg-arrosto?
😉
Sí, anche queste! Ed erano veramente straordinarie (nella etimologica accezione che si dà a questo inflazionato aggettivo). Pazienza non ne ho molta ma la prima volta che le ho preparate ( a natale) ero veramente curiosa di provarle tanto che la curiosità ha superato la pigrizia. Ieri, invece, é stata la voglia di consumarle avidamente che ha superato la noiosa operazione di sfilettatura.
Ho comperato il cespone intero di catalogna come hai fatto tu utilizzando le foglione (amareeee) esterne bollite e condite con evo e limone.
Purtroppo non posso documentare la tua presenza perché, nonostante abbia portato la macchina fotografica, non ho fatto foto se non un paio a Mercurietto perché davvero era irresistibile con addosso il piccoletto di due anni! Siamo stati travolti dal banchetto…..piú che l’onor poté il digiuno! Ma ti prometto che ti inviteró ancora e te ne daró le prove!
Il veg arrosto era strepitoso! Perfino i due piccoli l’hanno divorato! Il piú piccolo, Andrea, é un tritasassi e mangia tutto ( finanche i croccantini di Mercurietto…….tanto che dobbiamo nasconderli!) e, quindi, puó non fare testo ma l’altro, Tommaso, che non é proprio di bocca buona, se l’é pappato senza ritegno!
:-). 🙂
Un abbraccio Amica cara!
Le ho ri-ri-rifatte! Guarda la ricetta del vegcotechino!!!!! Un bacio con schiocco! 😉
@ Titti 1
@ Titti
Hai ragione, le puntarelle si fanno perdonare l’antipatico lavoro preparatorio (io mi diverto, ma so di essere un caso a parte…). Un capolavoro invernale di Madre Natura!
Le foglie di catalogna sono effettivamente amare e io non le mangerei mai condite all’agro… le faccio sempre con qualcosa di dolciastro insieme, patata, uvette eccetera…
Peccato che stavolta non hai le prove della mia presenza… (e ci credo che dopo NY avete nascoso la macchina fotografica in qualche casseto!!!) ma vedo che mi sono guadagnata altri inviti simbolici! Uau! Aspetto allora i riscontri dei futuri inviti! Che bello viaggiare in modo virtuale!
Sono felice che i piccolini hanno gradito, oltre che i grandi!
Un abbraccio oval-ecozoico anche a te!
😉
@ Titti 2
sono passata! leggi sopra!
Ti volevo chiedere una cosa: con il vegarrosto hai fatto le stesse salse???
Avevo scritto il messaggio sopra senza avere ancora visto il tuo menu di capodanno, brava vedo che anche tu hai trovato un modo molto gustoso per ovviare all’amarognolo delle foglie!
😉
Mariagrazia, scusa se rispondo solo ora. No, non ho fatto le stesse salse, anzi non ho fatto salse. I piccoli hanno messo un po’ di ketchup… 😳 😳 😳 😳 😳
Le puntarelle le ho rifatte anche ieri sera!!!! Creano dipendenza!!!! 🙂
Ah quindi hai americanizzato il vegarrosto senza lacrime e sangue! 😆
Beh lo capisco per fare tre salse ci voleva tempo… comunque ti consiglio di provare almeno la besciamella porcina!
E così sei a rota di puntarelle! 😆 prova anche le puntarelle ecoveg di natale! gli onnivori ne restano incantati! non immaginano che un’insalata possa essere anche gustosa…
un abbraccio ovale e buona befana!
😉
L’accidente a quel maledetto, perchè è un maledetto, cacciatore sia arrivata ben bene!!
Le puntarelle alle alici felici sono una ricetta semplice, sana e stuzzicante.
Io non ho mai amato le alici con le puntarelle.. Le povere alici in genere non ho mai gradito!!
Ma gradirei queste belle puntarelle, potrebbe essere un’occasione anche per me per consumare + alghe 🙂
@ Mimì
credo che con il vostro rinforzo l’accidente abbia avuto grosse probabilità di arrivare…
Prova le puntarelle condite come ti pare, con alghe o senza! Vedrai che andrai a rota come Titti! Impossibile vivere a Roma e ignorarle, fidati!
😉
Hai ragione 😉
Sì sì, impossibile vivere senza puntarelle!!! Dall’ultimo post che ti ho scritto qui sopra le avrò rifatte almeno una dozzina di volte…sono un po’ esagerata? 🙂 Ma io sono così…vòlta agli eccessi contrari! Per il vegarrosto, seguo il tuo consiglio di cimentarmi nella besciamella porcina! Un abbraccio trapezoidale (sono la solita cicala impertinente… 😉 😉 )
@ Mimì
Appena assaggi le puntarelle fammi sapere, sono curiosa!
😉
@ Titti
In questo caso non sei affatto esagerata: quando un prodotto è di stagione può essere consumato in grandissime quantità, soprattutto se crudo. La cura delle puntarelle invernali non può che portare benefici per la salute! In più soddisfi anche la gola, che c’è di meglio? Beh, almeno qualcosa alle Hawai ti mancherà… o ci sono anche lì le puntarelle?
Un abbraccio della forma che vuoi tu!
😉