- castagne
Preparazione: praticate un taglio su un lato delle castagne per tutta la loro larghezza, disponetele sulla leccarda e mettetele nella parte alta del forno acceso alla massima temperatura con la funzione grill. Appena sono cotte, toglietele dal forno e servite in tavola.
Note: le castagne devono cuocere velocemente in modo che non si asciughino troppo. Più vicine al grill le mettete meglio vengono.
Cucinate in questo modo sono buone in ogni momento; a fine pasto, come spuntino fuori orario, ecc.
Il metodo tradizionale di cucinarle è quello sul fuoco con l’apposita padella forata. Se anche non si dispone del fuoco di legna si può fare anche sulla fiamma della cucina a gas.
Io ho una vecchia padella da caldarroste realizzata (come si faceva un tempo) praticando dei fori in una padella di ferro; ha tantissimi anni e ci sono affezionato però la uso solo quando faccio le caldarroste nel camino.
In casa uso il metodo che vi ho indicato perché, secondo me, vengono meglio e si sporca di meno.
Queste castagne me le ha regalate un’amica che le ha raccolte dalle nostre parti; è stato un baratto involontario ma graditissimo, le avevo portato i cachi delle mie piante (so che gli piacciono moltissimo) e lei mi ha fatto questo bel regalo!
Ho intitolato questo post: elogio della castagna perché mi piacciono molto le castagne e perché sono un frutto molto versatile che si presta ad essere utilizzato in tanti modi: così arrostite, bollite, crude, secche; con la farina si preparano tante pietanze (il castagnaccio e molte altre); la marmellata di castagne è particolarmente buona per non parlare poi dei marron glacé!
Ancora, è l’ingrediente di innumerevoli dolci.
Infine, è stato per molto tempo il cibo principale nelle nostre campagne durante i lunghi inverni.
Facile da seccare e da ridurre in farina, si conservavano bene e rappresentavano un cibo energetico ed economico per le popolazioni del nostro entroterra e dell’appennino.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
francesco, non ho parole, sono bellissime!!! l’ultima foto rende meglio l’idea. A me piacciono così, con quel colore dorato. Mi sa, che da oggi in poi le farò più spesso al forno!!! Grazie per avermi accontentato…w le castagne 😀 Anche io amo i cachi, ne sto mangiando kg e kg 😯
Che buone Francesco!
Proverò a farle anche io con il tuo metodo!
Ma la farina come si fa? Non c’è bisogno di una macina? O c’è qualche trucco segreto di cui non sono a conoscenza? 🙂
Ed io che avevo intenzione di armarmi di piccone e trivella e bucherellare la padella per ottenere la leggendaria pentola traforata da castagne! Mia madre ne ha una della nonna, talmente vecchia che se la tocca qualcuno che non sia mamma gli si sbriciola tra le dita! Devo assolutamente provare a prepararle nel forno… io adoro autunno e inverno e le castagne sono uno dei motivi che mi spingono a tale predilezione… 🙂 troppo buone!!!
W le caldarroste!!!!!!!!! e w le tue foto Franceschino
ieri mi son comprata la padella coi buchi… non potevo resistere senza le mie castagne!
ah, Francesco: le tue foto sono dei must!
Eh sì, le castagne sono proprie buone. Ma com’è la crema (dolce) di marroni??? Mi intriga, anche se associo le castagne al salato, le mandorle pure (mi piace mangiarle soprattutto nell’insalata) e le nocciole invece al dolce.
…senza parole davanti alle tue foto francesco! complimenti!!! 😀
anche io le cucino sempre nel forno ma non sapevo di doverle mettere più in alto, grazie del consiglio!!!!!!!! 🙂
ps…. una fotina dei cachi???? li adoro!!!!!!!!!!!!!
C’è sempre da imparare, io le metto sulla leccarda ad una temperatura di circa 200° e a volte metto una ciotola di acqua, ele cuocio per circa mezzora………..proverò il tuo sistema….ciao Francesco 🙂
Ciao, grazie per questo consiglio, io le facevoin una padella normale, ma ci impegavo molto, invece se nn ho capito male devono stare in forno solo 20 minuti? Ma così in alto a contatto con la serpentina del forno non si seccano? Forse no in 20 minuti? Va bene ci rpovo subito,grazie e ciao e W le castagne.
ANDRADA !!! Devi assolutamente provare la marronata (crema di marroni). E’ la fine del mondo!!! Bello il post, buon consiglio quello di metterle in alto e sotto il grill. Ciao !
Provate a pranzo. Eccezionali! Ne ho fatte anche un po’ bollite con qualche foglia di alloro… Temo che le mangerei anche crude… sono troppo buone!
@ Sara: anche la padella che ho io è quasi nelle stesse condizioni, e ci tengo tantissimo!
@ Andrada: quoto Babi, la crema di marroni è buonissima!
@ Maktuub: i cachi li colgo così maturi che sono quasi impresentabili, però provvederò a fotografarli.
@ Chicca e Silvia: io le tengo vicine al grill ma poco tempo, meno di 20 minuti (quello è il tempo totale compresa la preparazione) così non si seccano.
@ Sara: il giorno dopo le ho fatte anche bollite e, ovviamente, le ho fotografate. Appena riesco le pubblico. Io ho usato alloro e finocchio selvatico (tutto di mia produzione).
@ tutte: grazie. 🙂
Purtroppo oggi e domani non sono a casa e riesco a collegarmi solo quando capita, così non riesco a commentare a dovere tutte le vostre ricette.
@ L.: per fare la farina si parte dalle castagne secche (che un tempo facevano seccare negli essiccatoi (in toscana si chiama “metato”): http://www.arsia.toscana.it/antichimestieri/ita/PP1.asp?attivita=PP1
Gli essiccatoi erano i luoghi di ritrovo delle famiglie nella sere invernali (erano gli unici luoghi riscaldati) e intorno al focolare acceso per seccare le castagne si raccontavano le storie (non c’era la televisione, per fortuna!).
Comunque, le castagne secche si macinano in un mulino (vicino a casa mia ce n’è ancora uno con le antiche macine in pietra e che va ad acqua) così da ottenere la farina.
Quella che trovi ora è quella vecchia, per comprarla conviene aspettare quella del nuovo raccolto.
@ Francesco
Ecco, come sospettavo, quindi non ho speranze di poterla fare fare in casa! Peccato. Grazie per il consiglio, cercherò di resistere e aspettare per comprarla, anche se il richiamo del castagnaccio fatto in casa è forte…
Mamma che buone! Proprio ieri le ho mangiate. (Seguendo il procedimento di Nello sono venute strabene!) La prossima volta proverò così come dici tu, anche se non so se ho la funzione grill…
BUONI I KAKIIIIIIII!!! Ne ho mangiati 8 a pranzo 🙂
ottimo! dopo il metodo Nello per il gas ecco il metodo Francesco per il forno!
evviva la caldarrosta, streetfood vegan… ma con prezzi un po’ troppo salati!!! peccato, così siamo costretti a farcele a casa…
😉
Ciao Francesco, scusa ma posso farti una domanda? se non ho capito male le castagne sono state raccolte, giusto? sai per caso se quando si raccolgono si possono utilizzare subito o se bisogna fare qualcosa? io ho una pianta di castagne ma se le cuoccio così si sbucciano ma non viene via la pellicina, non c’è verso. Grazie mille.
Ps se anche qualcun altro mi può rispondere grazie.
@ Silvia: meno male che ho visto il tuo commento, purtroppo a me non arrivano i messaggi quando ho commenti nuovi (è un problema di sistema della mia mail).
Le castagne, quando si raccolgono si possono utilizzare subito; anzi, è meglio non aspettare molto perché sennò o seccano o ammuffiscono.
Bisognerebbe sapere che tipo di castagne sono, se, come si dice comunemente, sono domestiche o selvatiche.
Al di là di tutti i vari tipi di cultivar delle castagne “domestiche”, quelle selvatiche sono più piccole e maggiormente difficili da sbucciare (anche da cotte).
Semmai prova a farle bollite, sono altrettanto buone e sono più facili da sbucciare.
Io le faccio così:
http://www.veganblog.it/2009/11/02/i-sapori-di-una-volta-le-castagne-bollite/
(anche in pentola a pressione)
Grazie, a questo punto saranno selvatiche. Bollite ogni tanto le facciamo ma a me non gustano così tanto, le preferisco arrosto. Posso comunque provare la tua versione. Buona serata.
Bellissime le foto per le quali ti faccio i miei complimenti!
Ho trovato dei grossi marroni sulla via Cassia e proverò a cucinare queste bellissime castagne oggi stesso.
gr