Ecco dunque la prima prova del tipico piatto sarzanese (a tal proposito, Francesco – ma anche tutti voi che casomai ne siate interessati: sul mio blog Ale ha messo qualche “cartolina” del nostro viaggetto…). Classica perché ho seguito la ricetta trovata sul sito del comune di Sarzana. Tra l’altro, se vi capita di passare dalle parti di La Spezia, un giretto fatecelo, a Sarzana, è una piccola, bella città medievale, la prima – se non erro – a ribellarsi alla nascente dittatura fascista.
Ingredienti:
200 g di riso
1,5 l di acqua
olio
sale
pangrattato
Procedimento:
Fate cuocere il riso nell’acqua bollente (questo dipende dal tipo di riso. Io ho usato il thai, l’ho fatto andare 1/4 d’ora e andava bene) senza scolarlo. Ungete una teglia (una teglia davvero grande, se mantenete queste quantità; non fatevi ingannare dai 2 ettucci di riso, io mi sono lasciata intenerire e ho dovuto suddividere nelle 2 teglie più grandi che ho) e spolverizzate col pangrattato. Quando il riso è tiepido aggiungere un po’ di olio, 1 cucchiaino di sale (attenzione a girare bene) e pepe se vi va. Versate il riso (con tutta l’acqua) nella teglia, spolverizzate con altro pan grattato, versate 1 filo di olio e fate cuocere in forno a 200° per 1 oretta. Io ho il programma “pizza” nel forno, l’ho usato e la sema si è cotta in 3/4 d’ora. In ogni caso, deve risultare dorata e croccante fuori, e morbida dentro. Fidatevi, non si sgranerà. Nella foto, insieme ad una insalatina di pomodori e cetrioli. Vista la caratteristica intrinseca della sema (una miriade di ingredienti) io dico che si possono provare anche varianti più ardite… che so, pomodorini in estate e funghi in inverno?
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Che meravigliaaaaaaaaaaaaaaa…da provare!!!!!!! grazie Vale
Ah, per ridurre le dosi e farla per una persona sola, mantengo cmq le proprozioni, giusto?
Certo, ma ti conviene non pensarci proprio, a farla per una persona. Io la seconda teglia l’ho congelata, per dirti. Puoi provare a farne solo la metà. E magari offrire in giro.
Non avevo mai sentito questo piatto, ma visto che è a base di riso non può non piacermi 🙂
Per farti capire, il pezzo di focaccia nel piatto (era il piatto di Ale) era solo un quinto della teglia.
mamma mia, che bellezza! Sembra davvero favolosa! Già sento il riso croccante sotto i denti!
@ Vale, una domanda: ma quando metti il riso nella teglia, più o meno l’impasto quanto deve essere alto?
CARA VALE,
MI SA CHE LO PROPONGO ALLA CENETTA CON GLI AMICI DI DOMANI!!!
GRAZIE PER LA MERAVIGLIOSA IDEA!!!
wow! quindi una sorta di farinata con il riso? sembra molto appetitosa, a me poi qualsiasi cosa sotto forma di sformato in forno mi fa gola!
hei che ideona!
^_^
Ciao Vale,
bella questa ricettina, complimenti! E bentornata…
Cri, dovrebbe venire piuttosto bassa, mezzo dito, penso, sennò non si mantiene compatta.
Più che il riso, la croccantezza è data dal pangrattato.
Grazie per il bentornato.
Tanto perché non ci facciamo mancare niente, penso che dovremo portare la macchinetta fotografica a vedere, perché – non si sa come – lo schermino si è tutto unto, all’interno!
Spero che si possa pulire, mannaggia.
Mmmmmh… Che delizia !
Io non abito molto lontano da Sarzana ma questa ricetta proprio non la conosco! Devo pravarla. secondo te una tegliona da pizza basta?
Boh. Dipende da quanto è effettivamente grande la teglia. le mie sono circa 30 per 20.
Magari fanne metà. Io, se un paio di settimane fa mi avessero detto che sarei quasi impazzita per la sema, avrei dato ai sedicenti profeti degli… scemi! Fare una teglia intera di una cosa che non so se mi piacerà (io non vado pazza per il riso, a meno che sia a: auflaus, dolce tipico; b: orientale) non mi pare una buona filosofia… Comunque, ripeto: dipende da che teglia ai tu. Da Silvio (il locale sotto l’ufficio di Francesco) hanno un padellone enorme.
Allora…. l’ho fatta! Ma con una variante 🙄 ero talmente decisa a farla che non avevo controllato la dispensa e… insomma… non avevo il riso!!! 😆
ma avevo quello integrale. Ho deciso di tentare la sorte cmq e l’ho messo in pentola a pressione con un po’ meno di un litro e mezzo di acqua perché ho pensato che non sarebbe evaporata e che il riso integrale ne assorbe meno. Confermo quello che ha detto Vale: ci vogliono due teglie! La prima è venuta benissimo, forse avrei potuto cuocerla altri 5 minuti, ma è bastato lasciarla freddare un po’ che si è “spadellata” benissimo cmq. Mia figlia l’ha assaggiata ed è letteralmente impazzita! E’ stata la sua cena 😀 La seconda teglia invece l’ho cotta un po’ troppo ed è rimasta croccante, tipo pizza scrocchiarella, cmq ottima da spizzicare! Penso che diventerà un classico di casa… grazie Vale!
Ma grazie a te per la preziosa esperienza… anche la parte di tua figlia!