Vivo in Puglia, meta di turisti nella stagione estiva. E’ ormai abitudine, al ritorno a casa dalle vacanze, che i turisti facciano vere e proprie scorte dei classici taralli pugliesi. Qualche anno fa mi sono chiesta se fosse mai possibile trovare la ricetta, i panettieri non te la mollano nemmeno se piangi in cinese. Ho poi scoperto, con mio immenso piacere, che la suocera di mia sorella è la detentrice di tutte le ricette possibili ed immaginabili e quindi, grazie a lei, ecco qui la ricetta.
Ingredienti:
1 kg di farina bianca
20 g di sale
280 di olio evo
350 g di vino bianco secco
1 pizzico di bicarbonato
pepe o semi di finocchio
Procedimento:
Impastare per bene tutti gli ingredienti, io ho usato la macchina del pane. Impastate abbastanza a lungo fino ad ottenere un composto rustico, elastico ed omogeneo.
Quando l’impasto è pronto, tagliate a poco a poco pezzi di pasta e formate il classico bastoncino.
Dopodichè divertitevi a formare i vostri taralli.
Infornate a 200° per circa mezz’ora. I taralli non devono essere troppo coloriti. Controllate la cottura e verificate la consistenza; quando li sentite abbastanza induriti spegnete il forno e lasciateli asciugare. Vi assicuro, non hanno nulla da invidiare ai costosissimi taralli dei fornai pugliesi!! Sono proprio identici e, se posso osare, sono persino meglio!!!
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ciao! ti ringrazio perchè mi hai fatto rivivere i momenti piacevolissimi in cui aiutavo mia mamma a prepararli (anche lei pugliese, ovviamente!). Mia mamma ne preparava tantissimi e ci metteva anche i semi di finocchio. Dopo la lavorazione li passava nell’acquabollente e li scolava, quindi li metteva ad asciugare su delle tavole di legno fino al giorno dopo e solo allora li infornava! La bollitura era un segreto per renderli croccantissimi!!! Bacioni
sabina
To’ ma guarda un po’ nella vita precedente sarò mica stata pugliese? 😛 questa è praticamente la pasta briseè al vino con l’aggiunta di semi di finocchio quella praticamente con la quale ci faccio i grissini… bè sono sicuramente ottimi questi tarallucci la nostra amica dal giappone avrà di che sbizzarirsi anche con questa ricetta. Ottima Paola l’idea di chiedere ricette in giro all’occasione lo faccio anch’io sempre che si riesca a trovare le persone giuste che siano disposte a raccontarci i loro segreti 😉
Forse siamo state sorelle in una vita precedente!!!!! 🙂
senti, io è tanto che li volevo provare, ma ho letto che prima bisogna cuocerli in acqua, è vero?
ma che belli! anche noi li facciamo così..e son veramente buonissimi! senza nulla togliere agli originali eh!!
bacioni
Veramente buoni, fatti con la briseè di Stella erano piaciuti tanto, li rifarò con queste proporzioni di ingredienti, grazie Paoletta, bacio 🙂
Ciao Chicchetta,
fammi sapere eh!
Grazie Paola della ricetta, adoro i taralli, potrei mangiarne una quantità industriale, ma non sempre si trovano buoni e poi farli ha tutto un altro piacere, mi auguro di esserne capace, a presto!
Un cuoco del tuo calibro sarà sicuramente capace di farli. Hanno un sapore eccezionale, altro che quelli che vendono nei supermercati!!!
baci a tutti 🙂
Qualcuno mi potrebbe dire quanti taralli escono a grandi linee con questa ricetta usando come spessore della pasta la dimensione di un dito?
Ringrazio subito.
– Michael
Che dici se provo con la semola di grano duro integrale? Che tu sappia si fanno solo con quella di frumento? Salutone 🙂
Per Sabina: mi fa piacere sapere di aver rispolverato bei ricordi! I taralli si possono fare effettivamente sia con i semi di finocchio come quelli della ricetta, sia con il pepe. I taralli di cui parli sono i taralli cosidetti bolliti e qui da noi sono una varietà diversa.
Per Michael: sinceramente questo conteggio non l’ho mai fatto, ma viene fuori circa 1,5 kg di taralli, quindi più o meno un centinaio di taralli.
Per Chicca: qui da noi si vende li fannno solo con quella di frumento, integrale e non. Non ti so dire se vengono bene anche con la semola, ma non credo. Io non mi avventurerei.
Un bacio a tutti
MMM…ANCHE MIA MADRE è PUGLIESE E I TARALLINI SONO UNA DELLE COSE PIU BUONE IN ASSOLUTO..L’UNICO ASPETTO NEGATIVO è CHE DANNO DIPENDENZA!CI PROVERò DI SICURO!CON LA MACCHINA DEL PANE CHE PROGRAMMA HAI USATO?BACI
Ciao Adriana, si scottano in acqua solo se vuoi fare i classici taralli bolliti, altrimenti devi solo infornarli.
Grazie Paola, li faccio con quella di frumento mi scoccierebbe buttare il tutto 🙂 Salutone e buona domenica
Ciao Chicca, buona domenica anche a te!
In questo momento sono alle prese con la preparazione di una cena con amici. Sono un pò stancuccia ma ho quasi finito. Un bacione 🙂
Ciao Giuliette!
Ho usato il programma impasto ma solo per mezz’ora perchè naturalmente non hanno bisogno di lievitare.
Un bacione
li ho appena fatti… spettacolo
siccome il Natale si avvicina ecco un altra i quelle cose da preparare, insacchettare e regalare. Di solito lo faccio con le conserve, i pomodori secchi, le olive schiacciate, questi splendidi taralli si aggiungono alla lista. L’unico problema è che ls metà te la mangi prima di riuscire a regalarli!!!
E brava Roberta!!!
Ciao Paulette ma la cena con gli amici come è andata? Sono curiosa che piatti hai preparato ?
Ciao Stellina.
La cena è andata molto bene.
Per antipasto friselline con pomodoro e origano e con purea di melanzane; torta salata con spinaci e tofu, torta salata con pomodori, lattuga e maionese di soia.
Per primo fusilli con funghi, piselli, affettato di muscolo di grano e panna di soia.
Per secondo polpette di melanzane con contorno di patate al rosmarino e insalata.
Come dolce i non vegani hanno portato una bignolata che han mangiato solo loro, noi invece ci siamo abbuffati della mia torta di mele.
Un bacione enorme
Aiutoooo mi è venuta una fame, spero che posterai tutto questo ben di Dio!!!! mamma mia Paola sei una continua e piacevole scoperta 😛 ti mando un bacione con abbraccio
Macchè, quando ho inviti a cena non ho tempo di fotografare niente, mi viene sempre un’ansia!!!!! 🙂 Comunque, un giretto in Puglia te lo potresti fare un bel giorno con tanto di famiglia al seguito! Facciamo un replay!!! 🙂
Li ho fatti MA li ho bolliti come richiede la ricetta trsadizionale, non so se è meglio però, perchè non sono venuti come quelli comprati, HELP!!! adooro i tarallucci ma non li so fare!
No Ricky, la ricetta tradizionale non richiede per forza la bollitura. Sono semplicemente due varietà diverse. Io non ho mai fatto quelli bolliti, quindi non posso aiutarti per il momento. Comunque chiederò consigli a qualche signora delle mie parti e poi ti faccio sapere. Nel frattempo falli così come nella ricetta!
Grazie davvero, mi era venuto il dubbio che fosse come avevi detto tu, probabilmente quelli che piacciono a me NON SONO BOLLITI e domenica li rifaccio subiro, grazie per l’interesamento, ma ti assicuro che sono golosissimo di tarallucci, potrei mangiare solo con quello ed alle volte lo faccio, un aperitivo generoso (NEGRONI) e tanti tanti tarallucci… un abbraccio!
Eh con noi sfondi una porta aperta! noi a volte li usiamo al posto del pane! Unico inconveniente………..non si può fare la tanto amata scarpetta!
io vorrei chiederti se non ci va nessuno tipo di lievito/bicarbonato per farli crescere?
Ciao Alessio,
nella ricetta infatti è previsto un pizzico di bicarbonato. Io uso la punta di un cucchiaino.
Un abbraccio
ok perfetto, voglio prepararli per una collega pugliese che oggi mi diceva le mancano un sacco i taralli. e dato che ci tocca passare il giorno di natale in ufficio.. ho pensato bene di farle un mini regalo vegan hehe.
Per una pugliese è sicuramente il regalo più bello che puoi farle!!! 🙂
Ma come mai Natale in ufficio?
Un besos
..Deliziosi..confermo la riuscita 🙂 grazie per ricetta Paola!
scusa ma non si lasciano a riposare per dare modo di lievitare ?
@Clinamen: sono felicissima!!! 🙂
@Fylly: non devono lievitare assolutamente!!!
Ciao a tutti
ho provato ha fare i taralli per la prima volta, anche se da piccola li faceva mia nonna, il sapore e l aspetto ottimo, ho avuto qualche difficolta con l impasto, tendeva ad aprirsi, tra un po ci riprovo ciao
Paola, un milione di grazie per questa ricetta, li ho fatti ed ho avuto un successo clamoroso con tutti quelli che li hanno assaggiati, sono davvero ottimi !
Patrizia
ma si puo’ usare anche la farina manitoba per questa ricetta?
Brava Patrizia! Sono felicissima!
@Tommylee: non credo vada bene la manitoba, troppo forte! Puoi invece usare quella integrale se vuoi!
si e’ vero li ho fatti con una farina 00 bio coop
sono venuti buoni
ma forse dovevo mettere -bicabornato e piu’ semi di finocchio
sapere le dosi precise……………….
Io sono nativa di Sannincandro Garganico, e sono venuta a vivere con i miei genitori in Australia nel 1954. Purtroppo mia mamma e scomparsa & io mi ricordo che mia mamma faceve i taralli Pugliese. Io sto cercando la ricetta come li faceva mia mamma, erono dolce & li bolliva prima e il giorno dopo li cucinava nel forno. Se voi mi poteta trovare questa ricetta per favore mi li potete mandare via email. Scusate i miei sbagli piu megli di questo io non so scrivere perche non ho fatto squole in Italia.
Saluti
bene bene, questi li devo provare ad ogni costo se ci riesco questa sera li faccio, visto che visito amici nel we e vorrei portare loro qualcosa, ho della farina integrale, pomodorini secchi, olive, paprika…vediamo se ce la faccio! Grazie Paoletta, é un sacco che cercavo questa ricetta!
Provata oggi per la seconda volta questa ricetta, perche’ la prima volta li avevo cotti troppo ed sapevano di amaro. Mentre oggi sono venuti buonissimi!
Sono troppo buoni, li ho provati oggi per la prima volta e penso che non sarà di certo l’ultima.
Grazie
Sono troppo buoni i taralli fatti con questa ricettina:
grazie e proponi pure altre ricettine.
Paoletta, ma come aveva fatto a sfuggirmi questa meraviglia? Noi qui siamo tarallo-dipendenti (belva inclusa :mrgreen:), per non spendere fortune mi arrangio con quelli fior fiore della coop che cmq sono fatti a Putignano, ma così è una svolta! Appena mi arrivano i rifornimenti di farina ci provo!
Grazieeeeeeeeee!
Grazie Cri e grazie ragazze! Un bacio a tutte!
Dio ti benedica figliola..
Grazie, anche a te figliola!!! 🙂
io ho modificato la ricetta, riducendo la quantità di farina(-100gr) e aggiungendo 100 gr di fiocchi di patate…
Grazie mille, sabrosisimi!!! 😀
Ciao Paola,
ho provato a fare ricette simili, ma l’impasto mi si spezza tutto e faccio una gran fatica a formare i rotolini. Mi sembra di impastarlo bene, ma magari devo andare avanti più a lungo. Hai qualche consiglio da darmi? Il gusto è ottimo, ma cuocendo si rompono un po’ 🙁
Noooooo, pericolosissimi!!!
ottimi veramente buoni !
isafragola
prova a mettere meno vino al posto del vino metti acqua ,
poi mi fai sapere il risultato
Grazie, proverò
Ciao Paola,
sono tornata prorio poche ore fa dalla bellissima Puglia (per la precisione sono stata nel Salento)e anch’io faccio parte di quel gram numero di turisti che prima di partire ha fatto una cospicua scorpacciata di taralli (quasi 2 kg!)prima di tornare a casa. Stavo proprio cercando in internet una ricetta convincente per preparare i taralli pugliesi fatti in casa, perchè ho intenzione di fare una cena in onore del soggiorno in Puglia invitando gli altri miei compagni di vacanza. Penso proprio che seguirò la tua ricetta. Solo una curiosità: avevo sentito parlare di strutto; non si mette? Grazie e ciao.
Francesca
Ciao Francesca, questo è un sito Vegano dove non è previsto nè tantomento utilizzato alcun ingrediente di origine animale, strutto compreso. Ti invitiamo a leggere attentamente la sezione Etica di VeganBlog http://www.veganblog.it/etica-vegan/. Ciao! 🙂
Ciao, ho trovato per caso questo meraviglioso blog cercando la ricetta dei taralli. Volevo chiederti com’è la consistenza del prodotto finale, vengono friabili o duri? una volta ho fatto una ricetta simile al vino e sono venuti tipo mattone 😛
Grazie e saluti!
@ marina
dipende dalla cottura se li lasci troppo diventano duri