L’ultimo viaggio a Cochabamba è stato per me molto fruttuoso anche dal punto di vista culinario, ho infatti potuto comprare un sacco di prodotti che nella città dove vivo, Sucre, non si trovano. Ecco quindi un piattino preparato con gli ingredienti comprati nella grande metropoli! 😉
Ingredienti:
miglio
lenticchie rosse decorticate
olio evo
cipolla dorata
brodo vegetale
chiodi di garofano
alloro
timo
maggiorana
miso di riso (questo però arriva dall’Italia! 😉 )
Procedimento:
Affettare finemente la cipolla e rosolarla in una pentola con un paio di cucchiai d’olio, un po’d’acqua e le spezie (i chiodi di garofano e l’alloro) affinché sprigionino tutto il loro aroma.
Lavare il miglio sotto l’acqua corrente e separatamente sciacquare anche le lenticchie.
Quando la cipolla è leggermente dorata aggiungere il miglio ben scolato e farlo tostare per un minuto, Aggiungere un mestolino di brodo e dopo 5 minuti unire anche le lenticchie. Portare avanti la cottura di miglio e lenticchie come se fosse un risotto (cioè aggiungendo poco a poco il brodo e mescolando spesso per non farli attaccare), aggiungere anche timo e maggiorana.
Quando la preparazione è cotta spegnere il fuoco, far sciogliere un cucchiaino a persona di miso in una tazzina con un po’d’acqua calda ed infine unire al miglio.
Io l’ho lasciato piuttosto liquido ma volendo si può servire con una consistenza più simile al risotto.
Ecco qualche foto della Feria de Las Americas, il mercato più “chic” di Cochabamba e credo anche di tutta Bolivia dove si trovano la frutta e la verdura più fresca ed i ragazzini, per pochi bolivianos, si offrono di accompagnarvi nei vostri giri portandovi la spesa nelle cariole! 😀 Io ho trovato il seitan pronto!!! Miracolo!!!
Spero di non turbare nessuno… però è la cariola meno crudele che sono riuscita a fotografare!
E per finire, visto che si avvicina S.Valentino, una semplice ma credo sempre gradita idea romantica…
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Pubblicato da Mignao
Salve a tutti! Mi chiamo Sara ed ho trent'anni, più di metà della mia vita l'ho trascorsa da vegetariana. Nel 2006, quasi per caso, sono capitata il quello che è il paradiso dei vegani a New York, il ristorantino di Moby e lì ho iniziato a chiedermi se la mia scelta alimentare fosse veramente congruente con il mio amore e il mio rispetto per gli animali e per l'ambiente. Non sapevo tante cose, ad esempio come si raffinasse lo zucchero, come venissero trattate le galline che fanno le uova o che durante la produzione del miele si potessero uccidere le api... e ancora oggi sicuramente ignoro molte altre cose! Cercai in Italia libri di cucina vegan ma non trovai quasi nulla! Ora, grazie a Veganblog.it, ho trovato quello che cercavo! Non posso ancora definirmi totalmente vegana, perchè oltre ad essere un'alimentazione cruelty free ritengo che debba essere considerata soprattutto come una filosofia che coinvolgere tutti gli aspetti della vita... e io ho ancora molte cose che devo correggere, anche se ritengo che la coerenza al 100% sia davvero difficile da raggiungere per chiunque non viva isolato sul cucuzzolo di una montagna. Però tutti possiamo fare la nostra parte!!! Credo profondamente nel potere del boicottaggio e nella possibilità di cambiare questo mondo almeno un pochino. Anche se non sono una cuoca provetta ho voglia di partecipare a questo bellissimo sito dando il mio piccolo contributo …per lo meno per ringraziare tutti voi per tutte le volte che ho portato sulla mia tavola le vostre ricette!
Da poco più di un anno mi trovo in Bolivia per un progetto di volontariato-cooperazione allo sviluppo e pur essendo felice per quello che sto realizzando qua, dal punto di vista alimentare è molto difficile portare avanti questa scelta. Non si trovano nè tofu nè seitan pronti, la farina c'è di un solo tipo: bianca di grano tenero, ovviamente prodotti come il miso, il lievito alimentare, il malto e tante altre cose sono solo un ricordo. Il bio non esiste. Le verdure (trovandomi su di un altipiano a circa 3000 mslm) sono scarse e non molto saporite e sulle confezioni dei prodotti già pronti (come ad esempio i biscotti) non vengono riportati gli ingredienti, ecc. È dura ma io cerco di fare del mio meglio! Oltretutto sto cercando di piantare anche qualche semino di coscienza vegetariana nei miei conoscenti boliviani (le stranezze dei gringos!) ...e poi comunque fra meno di un anno tornerò a casa e potrò dare libero sfogo alla mia creatività culinaria!
Lisaaaa…ho fatto il danno… mi sono dimenticata il titolo!!!! Che cucù!!! E sì che ho guardato l’anteprima due volte!!! Scusaaa!
Sarebbe “Miglio e lenticchie”…
La ricetta è bellissima!!! ingredienti fantastici i miei preferiti!!!! che bei colori le fotografie!!! fantastiche.
@Felicia: grazie cara… ma in questo momento mi sento proprio una pasticciona! 😉
Ma quanto mi piacciono i mercati? Quelli sudamericani me li immagino travolgenti 😀
Che bello! A noi piace molto il miglio e cucinato come l’hai fatto é buoooono! Belle anche le foto!
L’idea della pizza é geniale! 🙂
devi sapere che a casa ho una confezione già miscelata di miglio e lenticchie rosse, la prox settimana la provo con questa ricettina, magari tenendola più sul risotto, incomincia a sentirsi la primavera nell’aria e non ho più tanta voglia di zuppe. 🙂
@Licia: hai proprio trovato la parola giusta! A me questo è piaciuto perchè era molto tranquillo! 😉
@Pizzapie: grazie Barbara! 😀
@Nadir: non sapevo che esistessero miscele di miglio! Bello! Io però di solito le lenticchie rosse le metto in pentola qualche minuto dopo il miglio perchè altrimenti si sciolgono completamente e non si vedono più nel piatto… sono così belle! 😀
anche a me piace l’abbinamento miglio-lenticchie rosse!! buonissima la tua versione brodosa!! 🙂 e che bei colori quel mercato, son sicura stai vivendo un’esperienza indimenticabile laggiù!! 😀
sei una romanticona….la pizza è bellissima! 🙂 anche il reportage sul mercato mi è piaciuto molto, che bei colori e che bontà tutta quella roba bio 🙂 la ricetta poi è speciale per la sera, ha un che di riconfortante… 🙂 un grattino a Ikea e Cappuccina
Che bella la pizza, anche le altre foto sono meravigliose così come la ricetta. Ciao un abbraccio
@Sarosky: grazie cara, anche a me miglio e lenticchie sanno di “coccola”! 🙂
@Luu: la pizza è stata una sorpresa di mio marito… ci teneva che la pubblicassi! 😉 Un abbraccio!
@Tati: Grazie carassima!
ma tu mi vuoi far morire di nostalgia……..
@rumorfree: ehehe, il calore sudamericano con la sua atmosfera, i suoi colori, sapori e sorrisi è qualcosa che ti resta nel cuore …e che purtroppo non si trova tanto facilmente da noi! Se vuoi tornare io t’aspetto! 😉 Besos!
non mi dire così!!!! partirei all’istante…. e già saprei dove voler essere ospitata, in quella “verandina” con l’amaca 😉
sai che ho anche ricevuto un’offerta di lavoro in Guatemala??? ma per ora è in stand-by, quando niente e quando mille lavori in una volta sola 🙁 🙁
besitos
@rumorfree: non conosco personalmente il guatemala ma credo che sia un paese splendido, forse non proprio tranquillo però… un’opportunità di lavoro all’estero secondo me è sempre una bella esperienza che può arricchirti sono molti punti di vista, certo, bisogna vedere le condizioni che ti offronto, però perchè no? Comunque, sono d’accordo con te, putroppo capitano sempre periodi in cui nessuno ci offre uno straccio di lavoro e altri in cui abbondano le offerte e poi diventa difficilissimo scegliere! Un bacione e buona fortuna!
Che meraviglia!! Foto stupende e la ricetta è veramente ottima, vado matta per queste zuppe di legumi e cereali… E poi davvero sai..sono proprio invidiosa anch’io dell’esperienza bellissima che stai vivendo. Credo che siano giorni che ti arricchiscano per sempre… Un bacione!! 😉
@Epistrophy: grazie cara! …non è tutto rose e fiori però nell’insieme devo dire che se tornassi indietro lo rifarei di sicuro!!! Un baciottolo e un miaooooo 😀
avevo perso questo post:che incanto!il miglio,il mercato in cui vorrei perdermi,la pizza a forma di cuore su cui vorrei fiondarmi ora…!
Che bellissime foto del mercato! Chi è la ragazza in jeans? Mi piace il contrasto tra i locali e la bella turista. I colori sono magnifici. Quante uova ha comperato la signora che ha la spesa nella carriola!!
@Titti: ehehe, me lo sono chiesta anch’io cosa ne avrà fatto di tutte quelle uova… il colesterolo le sarà salito alle stelle! …comunque credo proprio che la cariola fosse della ragazza in jeans (boliviana coi capelli tinti!). Un abrazo! 😀