Ingredienti (per 2 persone):
1 bicchiere di riso rosso integrale thailandese (150 g circa)
1 porro
20 nocciole sgusciate
2 cucchiai di gomasio
2 cucchiaini scarsi di cumino
1 pezzo di radice daikon
1-2 cucchiai di olio evo
acidulato di umeboshi (oppure succo di limone e sale) qb
acqua qb
Procedimento:
Lava il riso e fallo cuocere con il doppio del volume di acqua per 20-25 minuti. Prepara gli insalatini leggeri tagliando il daikon a julienne e lasciandolo macerare in una miscela di acidulato di umeboshi e acqua, oppure con un po’ di succo di limone e sale. Ti consiglio di usare 1/2 tappino abbondante di acidulato e aggiungere acqua sufficiente a coprire. Nel frattempo fai saltare in padella il porro tagliato sottile con un po’ d’olio e un po’ d’acqua. In un mortaio pesta le nocciole, il gomasio e il cumino. Se non hai il gomasio puoi aggiungere 4 cucchiai di semi di sesamo e 1 cucchiaino di sale. Non è necessario che il composto risulti omogeneo. Quando il riso è pronto aggiungilo ai porri in padella e mescola bene. Servi il riso spolverato con il condimento preparato nel mortaio, poi aggiungi gli insalatini di daikon scolati bene.
Macro-informazioni:
I cosiddetti “insalatini” sono semplici verdure fermentate con l’acidulato di umeboshi oppure con il sale. La durata della fermentazione può variare da 20 minuti fino a diversi giorni. Per chi è alle prime armi è consigliabile preparare insaltini leggeri fermentati al massimo 2 ore. Gli insalatini favoriscono la digestione e migliorano la salute della flora batterica intestinale. Le verdure fermentate risultano morbide, ma croccanti e nel caso del daikon scompare il sapore piccante, che non è sempre gradito.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ciao La via macrobiotica, benvenutissima tra noi! 😉
Benvenuta Dealma!Mi è sempre piaciuto ispirarmi alle idee macrobiotiche riguardo al cibo, mio padre si è interessato fin da giovane e mi ha trasmesso le sue conoscenze (anche concretamente, attraverso vari libri vecchissimi sulla macrobiotica che aveva raccolto). Seguo da tanto il tuo blog e oltre che le tue ricette apprezzo molto i tuoi consigli in campo alimentare; finalmente ti sei unita a noi!:D
E’ bello trovarti anche qui! Seguo da tempo il tuo blog 😛
Ciao La via macrobiotica e complimenti sia per la tua prima ricetta, sia per le motivazioni Etiche che contraddistinguono la tua scelta Vegan, proprio come la maggior parte di noi…
GOvegan!!!
🙂
bellissima ricetta, di quelle che mi piacciono proprio tanto.
anche io mi ispiro molto alla macrobiotica! benvenuta tra noi!
Benarrivata in famiglia 🙂 !!!
Complimenti per la tua prima ricetta, davvero super 😉 !!!
Ciao! Benvenuta in questo blog super colorato…. con noi non ti annoierai di certo! 😉
Buonissimo anche questo piatto! 🙂 🙂
Benvenuta, ricetta assai interessante!
Cara Dealma, che piacere saperti approdata qui!!! Ti seguo sempre con tanta passione! Benarrivata! Un abbraccio di luce
Benvenuta!!! Con questo piattino super buono e super bello 🙂 …non abbiamo mai sentito di questi insalatini ma proveremo il prima possibile…ma non ci è ben chiaro come avviene la fermentazione 😳 …in mancanza di acidulato di umeboshi basta solo del sale? E chi è che fermenta? Gli enzimi della verdura? Scusa tutte le domande 😳 però la cosa ci interessa molto e vorremmo conoscere bene il processo prima di provarlo 🙂 grazie mille!
Benvenutissima Dealma!! 😀 Sei un vulcano 😀 Sono andata sul tuo sito.. fantastico! Grazie!! Ho ascoltato le tue interviste e sei simpaticissima!! 😀 😀 Seguo la dieta dei gruppi sanguigni ma anche il tuo punto di vista è interessante…magari prima o poi approfondirò! 😀
Grazie mille a tutti del super caloroso benvenuto! E’ davvero un piacere sapere che molti di voi già mi seguono sul blog. 🙂
Per rispondere alla domanda di EnricaAnnalisa sugli insalatini: la fermentazione delle verdure avviene ad opera di batteri (quelli utili!), un po’ come accade per la creazione della pasta madre o dei crauti. Usando l’acidulato di umeboshi “iniettiamo” i batteri utili che ci servono per avviare subito la fermentazione, quindi può bastare anche una mezz’oretta. Se invece usiamo il sale, ci può volere più tempo, perchè dobbiamo aspettare che siano i batteri presenti nell’aria a “darsi da fare.”. Quindi consiglio di avere sempre in casa l’acidulato di umeboshi per fare veloci fermentazioni, anche perchè è buonissimo! Provatelo anche per condire verdure crude o cotte, ma anche per dare una nota acidula ai cereali. Il suo sapore è salato e acido quindi sostituisce sale e aceto. Provate e poi fatemi sapere! 🙂
Benvenuta di cuore La via macrobiotica!! La ricetta e le tue considerazioni sono fantastiche. Essendo marchigiana e vivendo in Romagna ho avuto la fortuna di conoscere bene e cibarmi spesso con alimentazione macrobiotica (nei vari Punti Macrobiotici). Mi hanno insegnato tanto. Ora verrò a farti visita e ti seguirò con vivo interesse. Grazie!! 🙂
Grazie mille per le informazioni 🙂 allora cercheremo l’acidulato!! Oggi in un alimentari coreano non l’abbiamo trovato 🙁 …ma non ci arrendiamo!!! 😀
Se non trovate l’acidulato nei negozi, si può ordinare nei negozi online!!! Ametista: è una fortuna vivere nelle Marche con tutti quei Punti macro! Sul mio blog troverai una macrobiotica meno rigida rispetto all’UPM, ma spero che possa darti lo stesso qualche spunto per cucinare ricette nuove. 🙂
UAU, quante cose nuove ^_^ Grazie Lisa, e benvenuta! 🙂
Dealma scusa, m’ero confusa, non sei Lisa (^_^;) 😀