Spumante metodo classico appartenente alla categoria dei vini spumanti di qualità senza aggiunta di zuccheri denominato infatti in etichetta pas dosé (terminologia definibile anche “nature” o “dosaggio zero”). Tale metodo di rifermentazione in bottiglia (è il processo che crea le bollicine con la formazione di anidride carbonica) è lo stesso utilizzato per la produzione di champagne e consiste, come anche ben esposto sul sito del produttore, nel far rifermentare in bottiglia il vino base ottenuto in questo caso da un uvaggio (blend o mix potremmo definirlo forse per
maggiore chiarezza ai non addetti ai lavori) di Pinot Nero, Chardonnay e Vespaiola.
Bottiglia di formato tipico champagnotta dal colore molto scuro per evitare le influenze ossidanti della luce, con fondo spesso e pronunciato per il corretto contenimento dell’anidride carbonica e tappo in sughero naturale a fungo con la doverosa chiusura a gabbietta per contrastare l’effetto della sovrappressione interna che in questi casi può arrivare anche a 3,5 bar (unità di misura della pressione).
L’etichetta molto chiara ben evidenzia le giuste informazioni con una essenzialità cromatica sicuramente voluta, ben evidente il logoVEGANOK sul fronte etichetta e la denominazione commerciale B3 che sul sito del produttore viene denominata “Bolledivino”; il retroetichetta evidenzia tutte le previste informazioni come da legislazione per gli spumanti, specie la classificazione degli zuccheri “pas dosé” (che ne prevede la presenza massima di 3 grammi per litro) ed il numero di lotto di produzione; elemento quest’ultimo di fondamentale importanza per tale tipologia di vini
spumanti in quanto consente di valutarne la durata nel tempo. Gradito ed utile il riferimento alla totale riciclabilità della bottiglia ed il rimando al sito per approfondire il pensiero del produttore.
Servito nel calice da spumante si può valutare una effervescenza (perlage) molto fine, regolare e persistente a conferma della qualità del prodotto.
L’esordio al naso è nettamente agrumato, tendente al citrino, con immediati sentori di lievito e crosta di pane tipici di questo metodo di rifermentazione in bottiglia, segue frutta secca specie mandorla; il sorso è strutturato ed elegante come è giusto aspettarsi da un uvaggio di pinot nero e chardonnay, di grande acidità (nel vino è una qualità) che determina buona salivazione consentendo, unitamente alla piacevole bollicina, grande detersione della bocca onde godere appieno dei bocconi successivi della portata.
Consiglio di provarne l’evoluzione nel calice godendo appieno della maggiore morbidezza e totale apertura olfattiva con gli ultimi sorsi ad una temperatura di servizio ormai salita di un paio di gradi rispetto a quella iniziale (6-8 gradi).
Finale aromatico di estrema finezza e persistenza con un piacevole ritorno amarognolo che amplifica l’azione detergente della bollicina. Da provare assolutamente magari come ho fatto io con un risotto ai funghi o con portate mediamente strutturate mentre è chiaramente da evitare, vista l’assenza di zuccheri, l’abbinamento a dolci.
Per chi gradisce particolarmente la tipologia vino spumante è sicuramente utilizzabile, per eleganza e caratteristiche organolettiche, in abbinamento come vino a tutto pasto.
Link All’azienda:
https://www.veganok.com/it/company/bosco-divino/
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https://www.veganok.com/it/products/boscodivino/
Link al prodotto :
https://www.veganok.com/it/product/vino-spumante/
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ero abituata al classico logo VEGANOK e ho faticato un pò a trovarlo ma poi ho visto. Bella bottiglia elegante.