“Legumello”, un nome simpatico che già mi attira. Ho tra le mani un sacchetto semplice con due etichette adesive. Una attaccata davanti con la foto del prodotto, e una dietro con le specifiche. Giusto quello che serve, niente di più. Agevole da maneggiare e soprattutto da riporre nelle nostre dispense che, a volte, non sono proprio grandissime.
La ditta ha un bellissimo nome, si chiama “Sai di Buono”. Semplice e accattivante, scritto con una grafica chiara ma con l’inserimento delle foglioline che tanto ricordano il cibo vegetale. Ma non solo. Avendo ottenuto il marchio VeganOk, il cui simbolo campeggia in alto a destra, possiamo essere tranquilli che siano stati rispettati anche tutti i parametri che identificano un prodotto non solo vegetale ma vegano. Per approfondire il discorso vi consiglio un articolo pubblicato su Promiseland.
La foto dell’etichetta suggerisce un utilizzo del prodotto. Mi attira molto il contrasto tra il colore della pasta e il rosso del radicchio. Inizio a pensare a come potrei realizzarla.
Finisco di analizzare la confezione. L’etichetta posteriore riporta una serie di indicazioni, quasi tutte obbligatorie per legge in un pakaging di prodotti alimentari.
Iniziamo con la lista degli ingredienti. Come annunciato davanti, nella confezione c’è una miscela di farine di legumi e cereali. Nello specifico la farina di grano antico Senatore Cappelli – che tra l’altro ha un gusto riconoscibile – morbido e saporito – e quella di piselli. Tra gli aromi interessante è la presenza della scorza di limone.
La tabella dei valori nutrizionali si trova sotto la lista ingredienti. Si tratta di un prodotto mediamente ricco di proteine data la presenza dei piselli. Anche il grano Senatore Cappelli contiene una discreta quota di proteine, il 13% contro l’11% del grano Creso (quello con cui si produce normalmente la pasta).
Verso il fondo trovo i contatti della ditta. Mi sono incuriosita e ho visitato il sito www.saidibuono.it , scoprendo che è un progetto nato dall’incontro di due chef : Matteo Giannotte e Carla Casali (vegana). Pertanto, a mio avviso, questo prodotto già prima di assaggiarlo ha una marcia in più perché nasce da un’etica specifica. Si nota il marchio VEGANOK, che identifica l’azienda con il numero 520. In più il prodotto è biologico certificato. Una piccola nota per i lettori più attenti. Il test l’ho effettuato ben prima della data di scadenza che è ben evidenziata assieme al lotto di riferimento. Ho avuto una serie di impegni e mi trovo solo oggi a scrivere l’articolo.
Ho lasciato per l’ultima la sezione dedicata alle istruzioni per l’uso. Facilissime e ben spiegate anche per chi, come me, non è troppo amica della pasta fatta in casa. Diciamo che preferisco realizzare altre autoproduzioni… Infatti quello che viene definito “l’apposito attrezzo” non ce l’ho, ma qualcosa mi inventerò.
Iniziamo con la produzione! Verso la farina in una ciotola, aggiungo i 120 g di acqua e mescolo. In brevissimo tempo ottengo una palla compatta che poi andrò a stendere. Ma la cosa fantastica è che si è sprigionato subito un inebriante aroma di limone, che peraltro avevo già notato nella lista degli ingredienti. Adoro questo profumo! Mi sembrava di preparare l’impasto per una crostata… Anzi, la prossima volta ci potrei provare… Ma stavolta preparerò la pasta.
Dopo aver lasciato riposare mezz’ora circa l’impasto, l’ho suddiviso in due parti e ho iniziato a stenderlo il più sottile possibile col matterello. Affinché non si attaccasse alla spianatoia e al matterello stesso, ho spolverato della farina di piselli e dopo anche di Senatore Cappelli. La fortuna ha voluto che le avessi in casa entrambe. Una volta stesa la sfoglia restava il problema di tagliarla. Niente bigoli come in foto perché l’attrezzo, come ho già confessato, non ce l’ho. Ho rovistato nei cassetti e ho notato l’aggeggio per tagliare i ravioli. Ma certo che userò quello, mi sono detta. Ed ecco che ho realizzato… ho realizzato… come posso chiamarle? Tagliatelle ondulate? Mafalde (o Reginette) piatte? Di sicuro li posso chiamare “maltagliati” data la loro irregolarità.
Decido di chiamarle tagliatelle. Le cuocio in abbondante acqua salata e dopo 3 minuti, come dichiarato nelle istruzioni, sono cotte a puntino.
Durante la mezz’ora di riposo dell’impasto ho approfittato per preparare il condimento. Mi sono ispirata ai colori della foto, ma ho utilizzato una mia ricetta versatile col cavolo cappuccio: cavolo viola e mele. Un contrasto di colore eccezionale, anche il gusto si sposa benissimo.
Assaggio finalmente la pasta: è buonissssssima, con tantissime “s” sibilanti. Predomina sempre il delizioso profumo di limone. Ne ho messo qualche filetto come decorazione, ma era proprio la pasta a profumare. Il sapore ottimo ha conquistato tutta la famiglia. Abbiamo fatto solo un assaggino dato che noi siamo in quattro e il Legumello è dichiarato per due persone (dose abbondante). Penso che lo acquisterò di nuovo perché è stata una fantastica sorpresa. Complimenti davvero a Carla e Matteo di “Sai di Buono”.
Monica
Link all’azienda: https://www.veganok.com/it/company/sai-di-buono/
Lin ai prodotti: https://www.veganok.com/it/products/saidibuono/
Link al prodotto testato: https://www.veganok.com/it/product/legumello-di-piselli/
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Da provare assolutamente allora. Bellissima pasta ti è riuscita.
Grazie @different! Non riuscivo a credere che ci sarei riuscita: invece ho fatto la pasta. Sentissi che buona! Ingredienti dosati sapientemente per in gusto veramente interessante. Sono proprio contenta di questo prodotto
Ottimo lavoro e ottima pasta, bello il prodotto come sugerisce la foto credo che sarà ottimo per fare passatelli.
Grazie @veruska, è un prodotto che ho amato da appena aperto perciò la recensione è stata semplice e fluida da scrivere (se pur in ritardo rispetto all’assaggio). Se farai i passatelli invitami!! 😁