Ho provato svariati tipi e svariate marche di latte vegetale, poichè la mia colazione si basa quotidianamente su questo alimento, ma sono sincera il latte di cocco non l’avevo mai acquistato fino ad ora. L’ho sempre associato, chissà perchè, a preparazioni dolciarie, come budini creme o gelati, insomma il latte di cocco scaldato per pucciarci i biscotti al mattino nella mia mente ha sempre avuto una nota stonata. E inoltre son sincera, a me il latte di cocco fa venire in mente il sole, il caldo, una spiaggia e un cocktail in mano…a base di cocco appunto. La Matt la ritengo un’azienda valida, compro sovente i loro prodotti venduti in larga scala in parecchi supermercati; hanno una linea completa di prodotti alimentari, di integratori, di bevande vegetali e prodotti per la cosmesi.
Ho deciso di acquistarlo per fare un gelato oppure un dolce e perchè no di berlo per merenda e condivido con voi la mia esperienza. Sulla parte frontale della confezione troviamo l’immagine del prodotto, un bel cocco spaccato a metà, che richiama immediatamente la freschezza di questo latte vegetale, e ad invogliarne l’acquisto è la scritta RINFRESCANTE, seguito dalle poche kcal riportate a fianco. Per quanto riguarda il marchio VEGANOK purtroppo non spicca nell’immediato in quanto è posizionato sul lato della confezione, fortunatamente è di colore verde su sfondo bianco, quindi comunque è ben visibile anche se non da subito. Per quanto riguarda gli ingredienti le percentuali sono indicate solo per il latte di cocco (in misura dell’8%), zucchero di canna e aromi naturali sono di provenienza biologica. Ho notato che tra gli emulsionanti utilizzati c’è la lecitina di girasole e non la più comune lecitina di soia (che è opportuno a volte limitare); è un dato importante poichè entrambi hanno le stesse funzioni aggreganti, ma il girasole non è una materia prima a rischio O.g.m, quindi bravi loro.
Un’elemento che mi è tanto piaciuto è il fatto che questa azienda produce questo latte in uno stabilimento che utilizza energie rinnovabili. Quindi è comprensibile il fatto che la Matt ha adottato in toto una “politica verde” in quanto le energie rinnovabili hanno la peculiarità di essere energie pulite. Questo dato naturalmente è riportato sulla confezione e sempre sullo stesso lato ci viene consigliato il riciclo della confezione poichè i materiali sono due, quindi per differenziare la raccolta ci mettono a conoscenza del fatto che il brick è in poliaccoppiato mentre il tappo è in polietilene. Ci vengono dati anche dei consigli sull’utilizzo di questo latte. La trovo una furba strategia di marketing indirizzata al target non vegano, (ben venga la loro strategia). Nel consigliarne l’utilizzo hanno usato delle parole chiavi come “dissetante, rinfrescante, gusto tropicale”, ideale per cocktail e sfiziose ricette. Anche un non vegano lo comprerebbe quindi ancora bravi.
Chiaramente c’è anche il logo europeo che contraddistingue i prodotti provenienti da agricoltura biologica con relativa legenda:
• IT= sigla del paese che ha autorizzato l’organismo di controllo e certificazione;
• BIO = sigla di tre lettere che indica il prodotto biologico (a seconda dei paesi può diventare ORG,EKO, ecc);
• 014 (in questo caso) codice numerico di tre cifre che identifica l’organismo di controllo. Viene inoltre indicato il numero dell’operatore controllato (codice che identifica il singolo operatore/azienda certificato). Il latte viene prodotto in Italia ma l’agricoltura non è appartenente all’UE (chiaramente essendo il cocco un frutto tropicale). Sarebbe stato opportuno a mio avviso indicarne la provenienza, visto la meticolosità dell’azienda. Sul retro non trovo indicato il codice azienda, ma si vede solo il logo VEGANOK sul lato.
Sempre sul lato della confezione troviamo un numero verde (può sempre tornare utile), e il loro sito, e spinta dalla curiosità ci ho dato una sbirciatina e ho constatato che è fatto molto bene poichè elencano i loro prodotti, i punti vendita, si possono fare acquisti on line, danno consigli e altro ancora. Hanno anche una pagina Facebook anche questa visitata e devo dire appropriata e interessante, ci sono molti spunti di ricette per poter utilizzare i loro prodotti. Il brick è di un litro (ottimo direi) ed il prezzo è di euro 2,50 , giusto se si considera che la materia prima non è a km zero purtroppo. Ma arriviamo alla cosa più importante che è poi la stessa per cui fondamentalmente si sceglie un prodotto piuttosto che un’altro, o meglio… si acquista il prodotto dell’azienda “pinco” piuttosto che il prodotto dell’azienda “pallo” ovvero gusto e consistenza. Il profumo è ottimo, ricorda davvero l’estate poichè la fragranza del cocco è ben percepibile. Il gusto anche mi è piaciuto, ma non molto la consistenza sono sincera. Sulla confezione consigliano di agitare bene il brick prima dell’utilizzo poichè possono essere presenti grumi in superficie. Tutto ciò è dovuto senz’altro al fatto che non vengono utilizzati emulsionanti chimici pertanto il prodotto è davvero naturale. Io ho agitato più volte e ripetuto il passaggio “agito e verso” per ben 3 volte ma i grumi rimangono comunque in superficie.
La sua consistenza è abbastanza liquida ricorda un pò il latte di riso. Purtroppo essendo il primo latte di cocco che bevo non ho metri di misura per poterlo paragonare ad altre marche, ad ogni modo confermo la mia idea iniziale, inerente al fatto che non credo sia adatto ad essere scaldato per bagnarci i biscotti a colazione. Al palato il gusto è ottimo come bevanda rinfrescante ma andrebbe filtrato, perchè i grumi sono davvero parecchi.
Il mio utilizzo è quindi ricaduto sulla preparazione del gelato (non ancora assaggiato poichè deve ancora congelarsi) e con il restante latte ho fatto un budino/dessert (già assaggiato, davvero ottimo) avevo del semplicissimo preparato per budini al gusto vaniglia ho aggiunto rapè di cocco ed è venuto fuori un dessert velocissimo dal sapore tropicale.
Considerazioni:
Sono soddisfatta dell’acquisto nonostante la consistenza con i grumi. Lo ricomprerò per fare altri dolci e cocktail estivi. E’ molto profumato e il gusto mi è piaciuto come ripeto. Vorrei provare a fare dei budini con agar agar o delle bavaresi. Diciamo che questo latte mi ha ispirata parecchio.
https://www.veganok.com/it/products/matt/
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Anch’io ho assaggiato questo prodotto, c’è da dire che il “grumi” altro non sono che pezzi di burro di cocco… A me piacciono davvero tanto soprattutto quando te li ritrovi in bocca… ricorda il cioccolato bianco con il sapore del cocco… Specie da freddo i pezzetti non si sciolgono… Prova a raccoglierli in un colino e a farci un cioccolatino… E’ buonissimo!!!
🙂
provato anche io, confermo i pezzi di burro di cocco ci sono, a me non hanno disturbato
bless and love!
Lo devo provare io adoro il latte di cocco!!! Non sapevo lo facessero anche in questa versione così grande da “colazione” insomma. Grazie della recensione 🙂
Grazie Sauro proverò a farci dei cioccolatini.