Altra erba, e relativo liquore, con tanta mitologia alle spalle. Si dice che Achille e Venere sua madre curassero con queste erbe (da qui il nome) le ferite dei Mirmidoni, i loro soldati, e che gli abitanti della Val D’Aosta si facessero coraggio con questo liquore per resistere alle invasioni degli antichi romani. E’ commercializzato col nome di Erbaiva o Taneda da varie ditte, anche importanti, dalla Val d’Aosta alla Valtellina. L’ho servito a Natale assieme al Liquore di genepì. Ottimo successo!
Ingredienti:
1 l di alcol 95° per alimenti
50 g di fiori di achillea secchi
buccia di 1/2 limone (facoltativo)
buccia di 1/2 arancio (facoltativo)
1,5 l di acqua (possibilmente decalcificata)
300 g di zucchero
Procedimento:
Mettere a macerare nell’alcol per 20-30 giorni l’achillea con le bucce dell’arancio e del limone.
Trascorso tale tempo separare l’alcol dalle erbe. Anche se ne rimane un po’ non preoccupatevi. Aggiungete alle erbe la metà dell’acqua e lasciate il tutto assieme per 1 giorno. Questo serve per “sciacquare” l’alcol assorbito dalle erbe e recuperarlo in gran parte. Filtrate con un sacchetto di cotone o canapa versando all’interno anche le erbe. Quando ha terminato di sgocciolare, aiutandovi con uno schiacciapatate, pressate il sacchetto e ancora tanto liquido verrà fuori. Se l’alcol è molto limpido filtrate solo l’acqua ottenuta, altrimenti aggiungete all’alcol e filtrate con carta da filtro il tutto. Una volta filtrato con l’acqua residua sciogliete a caldo lo zucchero ed unite il tutto. Agitare e poi lasciate riposare almeno 20 giorni. Se vi piacesse un liquore più dolce fate sempre in tempo ad aggiungere lo zucchero, 100 g alla volta. Liquore gradevole, amarognolo di base, profumi di montagna per certi versi somiglianti al genepì, dal colore giallo paglierino se fatto con erbe secche, sfumature più verdognole se lo farete con le sommità fiorite fresche. Io, dalle mie parti, l’achillea fresca non la trovo. Se qualcuno conoscesse le dosi per preparare il liquore col fresco potrebbe scrivere qui sotto tra i commenti. Grado alcolico 35° circa.
Proprietà:
La pianta, per uso esterno, ha proprietà cicatrizzanti. Il suo olio essenziale, l’achilleina, glicoside riconosciuto per le sue proprietà digestive, stimolanti dei succhi gastrici e capaci di contrastare i ristagni di cibo è ideale per tutti coloro i quali possiedono un intestino pigro, per chi soffre di sbalzi di pressione, vista la sua capacità di regolare la pressione arteriosa e di normalizzare la circolazione sanguigna. Le proprietà dell’achillea moscata trovano applicazione anche a livello respiratorio, in quanto quest’erba è perfetta come balsamico ed espettorante. Inoltre è un’erba diuretica, stimola l’appetito in tutte le situazioni di debolezza e può essere usata efficacemente sulle ragadi, le varici, le emorroidi e le ferite in genere. Infusi di achillea moscata sono suggeriti anche per le donne in menopausa, o per coloro che soffrono i dolori del ciclo mestruale.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
buongiorno MMM.grazie per la ricetta. e tanti auguri.
ehmmm,scusa la mamma di Achille era Teti.
Mmmmh… deve essere delizioso questo liquorino 😀 ! Trovo inoltre che contenga in sé tutte le benefiche proprietà della pianta preziosa di cui porta il nome 😉 !
Bravissimo come sempre, MMM 😀 “
Hai ragione Madda , la ninfa del fiume Teti. Venere era la protettrice . Cosa vuoi la testa mi portava così !! Un errore sul mio eroe preferito. Magari ne sarebbe stato contento Peleo !! Tantissimi auguri di buon anno Lali e Madda
Che bello michele sono contenta che tu ti sia lanciato!! Sai ieri sera ne ho bevuto un goccetto e mi sei venuto in mente, volevo scriverti per chiederti se finalmente fosse pronto ma non avevo connessione.. e oggi mi connetto e scopro che hai pubblicato la ricetta! Spero ti sia piaciuto, e mi raccomando se ne avrai occasione la prossima estate prova a raccogliere l’erba iva fresca e provalo con quella!! Un saluto
Hai visto El-ahrairah che scelta di tempo ? Dici bene che con l’erba fresca verrebbe ancor meglio, ma dove sto io non cresce l’erba iva. Devo accontentarmi di erbe meno sofisticate. Buon anno anche a te
comunque provero’ ad aggiungere gli agrumi come hai fatto tu!
MMM ti auguro ogni bene
bless and love!
Premetto che non l’avevo mai bevuta prima e che quindi non so da sola che gusto abbia, ma a queste dosi il discorso agrumi rimane assolutamente sullo sfondo. La base è l’amarognolo dell’Achillea stemperato da quel po’ di zucchero. Auguri anche a te Luca, felicità e pace
Ciao Michele bello! Ah come mi divertirei a brindare a qualche festa con te! 😉 I passaggi sul mito sono i miei preferiti. Stupendo! 😀
Ametista , urge allora che riprenda in mano il mio Palazzi, autore marchigiano di Arcevia (dizionario di italiano), e la sua mitologia, per non fare errori grossolani come quello fatto sopra. Sarò perdonato? Avevo 12 anni quando studiavo l’Iliade e ora ne ho quasi 70 !! Però che bei ricordi !
Ciao Michele come stai? Sto passando l’estate nella mia valle e nei giorni passati ho fatto una bella escursione alla ricerca di erba iva… indovina per cosa verrà utilizzata? 😉 Ti auguro una piacevolissima giornata, ciao! El ahrairah
Vedrai El ahrairah che non te ne pentirai. Quella che cresce sulle nostre montagne , la Moschata, è più profumata di quella che si trova in erboristeria ed è la Millefolium. L’ho provata con entrambe, stesse dosi e la prima è migliore. La ricetta me l’ha passata una signora , Olga che abita da quelle parti. Buon lavoro e libagioni al tuo ritorno !
questa ricetta è bellissima la proverò di sicuro con achillea fresca, una sola cosa…quando le metto in macerazione deve poi essere esposto al sole, o al buio, o dentro casa, potete aiutarmi? Grazie infinite
Laverna no al sole, non deve sciogliere zuccheri. All’ombra o penombra, in casa e meglio se non a contatto con forti fonti di luce, ma neanche al buio. Se hai modo di trovare l’Achillea Moscata (in montagna la vendono) i risultati, stesse dosi, saranno ancora migliori. E’ più profumata
Grazie mille sei stato gentilissimo!
bene bene, Ottima descrizione della ricetta tradizionalmente preparata nella mia famiglia. Noi usiamo il miele e l’alcol in quantità uguali “congrienti” (scusa il termine). Nela senso che fatto 100 il dolcificante, mettiamo 60 % zucchero e 40% miele. In sostanza non cambia.
Ho fatto il liquore di achillea moscata, raccolta da me sulle dolomiti del BRENTA, con le buccie di agrumi, come insegni tu, e lo trovo veramente eccellente, grazie.
Il liquore di achillea fresca io lo faccio cosi: 60/70 capolini in 1lt. Alcool, dopo 60 gg faccio uno sciroppo con 1 lt di acqua e 600 gr di zucchero.Quando freddo aggiungo all’alcol e lo lascio ancora 8 gg tutto insieme e poi filtro il tutto. Si sente un sapore sorprendente.
Mi sono dilungata troppo. Meris
Ho trovato tutto molto interessante, ma vivo in Sicilia e non so come posso trovare l’achillea moscata.
Francesco a me la regala una signora di Monza quando va in montagna sulle Dolomiti e me la spedisce. In erboristeria non la trovo. Trovo invece l’ Achillea Millefolium e il Genepy e se vuoi ti do l’indirizzo dove acquistarli