Autunno e i tuoi meravigliosi colori… Il sole riesce ancora a scaldare i cuori e le tinte accese, come vampe di fuoco, dipingono un paesaggio dell’anima e invitano a passeggiare… nel bosco di Venere.
Ingredienti:
100 g di riso Venere
200 g di zucca
200 g di funghi porcini
200 g di funghi Portobello
100 ml di latte di cocco
50 g di noci Pecan
salsa di soia qb
dragoncello qb
sale nero qb
Procedimento:
Mettete in riso Venere in ammollo per almeno 2 ore in acqua calda e un poco di sale. Nel frattempo lavate ben bene la vostra meravigliosa e arancionissima zucca, tagliatela a tocchetti (sempre per salvaguardare le preziose lame del frullatore o del tritatutto) e frullatela grossolanamente con la buccia (che è deliziosa e ricca di nutrienti). Pulite anche i funghi, tagliateli a fettine sottili e disponeteli in una ciotola per condirli con il vostro sughetto di latte di cocco, salsa di soia e dragoncello. Scolate il riso (l’acqua dell’ammollo, vi assicuro, è ottima e potrete o berla come “brodo” o unirla al sughetto con cui avrete condito i funghi). Unite il riso al trito di zucca in un’altra ciotola e condite con lo stesso sughetto usato per insaporire i funghi. Disponete l’impasto di riso e zucca sul piatto con l’aiuto di un coppapasta e adagiate accanto i funghi che arricchirete ancora con altro dragoncello e le noci Pecan tritate.
Il Punto:
Probabilmente noterete “l’abbondante” uso di alimenti grassi, quali noci, semini, avocado e cocco. Trattandosi degli unici alimenti di questo tipo che i crudisti introducono nel loro stile alimentare, le dosi non devono stupire. L’ottimo “80-10-10” del Dr. Douglas Graham potrà, credo, essere di grande aiuto per tutti coloro che, volendo passare al crudismo, si dovessero giustamente interrogare sulle dosi e le combinazioni migliori. A margine di qualunque studio, però, resta il fatto che nulla vale come sperimentare su di sè anche in questo ambito. Ad esempio, si tende a sconsigliare di unire frutta dolce e acida per problemi di digestione, ma vi assicuro che molti dei miei frullati preferiti sono un mix di agrumi e dolcezza davvero incredibili. Stay tuned. Namasté
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
E fu subito amore…
l’acqua calda per il riso la porti a ebollizione o quasi!?
Bel titolo e bel piatto, complimenti! 😛
Luca l’acqua è solo calda, per capirci, meno calda di quella che si usa per fare una tisana 😉
illuminanto S grazie
bless and love!
Che bella ricetta 😀 ! Eppoi io adoro il riso Venere 😉
Solo che… non riesco a trovare le noci pecan 🙄 (sigh)! Qui non sanno neanche cosa siano 🙁 !
Dove posso trovarle? 😕
Ciao Lali! Se non le trovi puoi sostituirle con le noci brasiliane. Le nostrane e le macadamia hanno un gusto un po’ diverso, ma, per l’appunto, è una questione di gusti. Se ti piacciono i pinoli tostati, autorizzo a “de-crudizzare” la ricetta. Enjoy your meal <3
Cara Stellina, questo è un piatto stre-pi-to-so!! complimenti, per l’armonia di sapori e per il bel nome che gli hai dato. Sto cercando di passare ad un’alimentazione crudista (sono vegana) e questa è una ricetta mooolto invitante! tra l’altro, non sapevo che la buccia della zucca si potesse mangiare… Brava, continua a “produrre”, mi raccomando! 😉
Ciao Donatella! Produco produco! Ormai le cene a casa sono diventate lunghe il doppio solo per curare le presentazioni per voi 🙂 E’ meraviglioso creare qualcosa per qualcuno, anche se poi quel qualcuno non “assaggerà” con la papille, ma con “solo” con le pupille.
Per aiutarti nel “passaggio” al crudismo puoi usare tre trucchetti.
Nr° 1: inizia sempre tutti i pasti con una portata cruda. La sequenza migliore è: frutta – verdura cruda – verdura cotta – cibo cucinato. Vedrai che arrivata alla verdura cotta non avrai praticamente più fame.
Nr° 2: trova sempre il modo di pensare psicologicamente che non ti stai “privando” di qualcosa, ma stai sperimentando cose nuove, in questo modo il tuo inconscio non ne soffrirà. E ad ogni modo se il corpo ti chiede cibo cotto, daglielo. Non succede nulla di male.
Nr° 3: parti gradualmente e fai magari un solo pasto crudo al giorno, poi passa a due, poi tre. Ora, non so quanti pasti fai, se magari includi anche gli spuntini. Io ad esempio ne faccio solo due: pranzo e cena. Da mesi non faccio colazione e non sento la necessità dello spuntino. Al massimo sgranocchio buccia di zucca un’oretta prima di cena (come appetizer). Ma se fai anche colazione e spuntini potresti partire da quelli. Spesso le persone si trovano spiazzate dal dover “rinunciare” a colazione al caffè con brioches… Tu invece di pensare che rinunci, pensa che stai provando cose squisite, come la dattorade o qualche superfrullato, oppure puoi anche mantenere la colazione “tradizionale” a base di latte e biscotti, autoproducendoti latte di frutta (per esempio latte di banana o di pera, o di cocco, o di mandarla, o di nocciola – fermatemi, potrei andare avanti così per ore) e biscotti crudisti.
Insomma, è un magico mondo da gustare senza paura.
Go raw go fruit.
mi intrometto aggiungendo che della zucca non si butta via nulla anzi! e soprattutto coadiuvo il discorso di S aggiungendo il mio personal parere, a crudo assapori davvero la bontà dei doni della Terra e meno li toccherai (con i condimenti) più capirai quanto magnifici sono ortaggi frutti legume e quant’altro
bless and love!
Ben detto Luca.