Il torcetto, biscotto tipico del Piemonte, in chiave sardo-vegana olè! Ispirato dalla ricetta della magica Silvia82 🙂 e dei suoi Biscotti al vino. Colonna sonora: Lenny Kravitz, “Strut”.
Ingredienti:
100 g di farina di segale integrale
50 g di zucchero di canna integrale
1 bicchierino di mirto (original live from Sardegna)
1 bicchierino di olio di semi di mais
acqua qb (nel caso che l’impasto sia troppo sodo)
cardamomo bianco in polvere qb
1 pizzico di sale rosa dell’Himalaya
Procedimento:
Molto molto semplici e veloci! Mettiamo prima gli ingredienti secchi in una ciotola e poi gli umidi, mescoliamo a mani nude e funkeggianti al suono di Lenny fino ad ottenere un bell’impasto sodo, ma lavorabile. Scaldiamo or ora il forno a 180° e formiamo delle striscette di impasto che poi andiamo a modellare a forma di “ovetti”, tipica forma di torcetto insomma. Sempre a suon di funk sistemiamo i biscotti sulla teglia, li spolveriamo di zucchero di canna e li si inzicca in forno fino a doratura, circa 20 minuti via…Una volta tiepidi, gli aromi di cardamomo, segale e mirto sprigioneranno il meglio di loro! Provar per credere! Come sempre, bless and mirto love!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Che carini questi torcetti !!! 😀
Terrò la ricetta nel mio book di cucina per prepatarli in occasione delle feste!!! 😉
Guarda in pole position… c’é una ricetta dedicata a te! 🙂
Bless and love 😆 !
Ma che bellina questa rivisitazione sardo-piemontese dei biscotti al vino! Bravo 😉
Ciao scusa, la dose indicata di zucchero di canna (50gr) è comprensiva di quello usato per cospargerli?
Luca, che bei ricordi…ne ho mangiati tanti da piccolina!! 😀 Ottima la tua versione veg!! Grazie
50g nell impasto e un pò a occhio e croce da spolverarci sopra 😀
Per la paletta! I mitici torcetti piemontesi!! E ho pure del mirto sardo portatomi da un’amica quest’estate! Miei!
Mirto… ammmmmaaaazza lo adoro dibbrutto! GRANDE di certo sarà eccellente nei biscotti.. ma si sente bene il gusto? Non è il caso di metterne un po’ piu’ di un “bicchierino”? ehehehe non è uno di quegli scrupoli tipo “un pizzico di peperoncino” o “un piccolo spicchio di aglio” ? A me piace esagerare 😉 Li farò senz’altro comunque, ma dato che le mie scorte di mirto sono limitatissime (ne ho due bottigliette di quello sardo, una quasi in fin di vita, e una di quello corso 🙁 ) proverò a farli anche con il nocino… Per cui doppio grazie, per la ricetta e per l’idea !
Luca, sei un mito…questi sono il genere di biscotto che Erby e famiglia adorano
si si si sente, io per bicchierino intendo un bicchiere da “shottino” colmo fino all orlo, sono per i sapori forti e decisi El-H 😀
grazie Erby,
bless and love!
Lenny spacca! Vai luca! sti biscottini saranno favolosi!
Te ne è rimasto qualcuno da spedirciiii?! 😆 BUONIIIIII!! 😀
M-I-T-I-C-O!!!! Detto alla Homer Simpson!!! 😉
Lucaaaa ma lo sai che un mio amico di Santhià che è in Erasmus qui con me li aveva portati ad una delle prime cene tra amici ad ottobre? ovviamente non erano vegan, ma devo dire che ora sta diventando molto esperto con i risotti vegani 😉 XD sbaglio o tra le tue ricette non c’è il risotto? sei un piemontese anomalo al quale non piace? 😀 tra le ricette tipiche di Roma&Lazio c’è davvero poca roba vegana e bisogna modificare un sacco, ma con il risotto è tutto più semplice perché puoi farlo con qualsiasi cosa :3
si!!!!! io sono l’unico piemontese che non apprezza il freddo delle montagne il Po’ il riso la N…..a (e tutti i suoi simili) i formaggi il barbera i grissini…insomma di questa regione apprezzo solo le Langhe 🙂 che manco ci abito!! sono un animale da mare caldo e socialità , qui ci sono freddo montagne e misantropia….
Ahahah, ti troveresti bene nelle calde terre di centro/sud 🙂 io quando sono tornata a Roma per natale quasi non sopportavo più la gente che parlava a voce alta in treno e la confusione di Roma ahah 🙂 i tedeschi sono molto cheti 🙂 fermo restando che io conservo la mia italianità nel modo peggiore e a volte mi rendo conto di essere l’unica che parla al telefono in treno in un silenzio tombale ahah figurati tre italiani in un regionale tedesco! io adoro il freddo e le montagne ma sono una persona molto affettuosa quindi di affettuosità ne ho bisogno 😉
beh geneticamente no c’è nulla da fare noi Italiani siamo fatti così 🙂