Due parole sui grespigni (sonchus oleraceus). Detti anche cicoria selvatica o cascigne. Secondo la medicina popolare questa pianta ha le seguenti proprietà medicamentose: emmenagoga (regola il flusso mestruale); febbrifuga (abbassa la temperatura corporea); epatica (favorisce la purificazione del fegato); tonica (rafforza l’organismo in generale), diuretica, cataplasmatica (medicamento pastoso per usi esterni con capacità emolliente). Le foglie fresche sono variamente impiegate in cucina: in insalate, minestroni, semplicemente bollite e condite con olio e limone, oppure come ripieno di ravioli. Le foglie vengono utilizzate come ingrediente per ottime farifrittate o con i fagioli. Anche i gambi sono commestibili (cotti come gli asparagi). Le foglie contengono 30-40 mg di vitamina C per 100 g di prodotto.
Ingredienti
1 l di alcool per alimenti
7 radici fresche di grespigno
20 foglie di grespigno
30 foglie di menta
7 foglie di alloro
10 chiodi di garofano
3 cm di cannella
30 bacche di ginepro
1 ramo di rosmarino
1,2 l di acqua
200 g di zucchero da caramellare
500 cc di Marsala secco (non obbligatorio)
Procedimento
Prendere delle piante di grespigno, sciacquarle dalla eventuale polvere, pulirne per bene le radici dalla terra con uno spazzolino e con un coltellino come si fa per le carote. Separare le radici, tagliarle a tocchetti e prendere 3-4 foglie per pianta.
Mettere il tutto in un vaso ermetico insieme a menta, alloro, chiodi di garofano, cannella, ginepro e rosmarino. Lasciare in infusione per 15 giorni. Aggiungere l’acqua ed il Marsala e tenere il tutto a macerare per altri 10 giorni.
Il liquido tenderà a diventare da verde a marroncino. Non spaventatevi. Filtrare prima grossolanamente e poi con filtro di carta od ovatta. A questo punto il liquore ha un sapore amaro parecchio intenso “l’amaro per l’uomo forte!”, ma con tanti profumi di contorno, quelli delle spezie. Consiglio di aggiungere i 200 g di zucchero caramellato e poi imbottigliare. Qualora non voleste usare il Marsala, per ottenere la stessa gradazione finale, usate 1,5 l di acqua invece di 1,2 l e aumentate lo zucchero da 200 g a 300 g. Resa 2,800 l a 35,5°.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Buono e inedito! 😉
Tu hai l’asso nella manica caro Michele!!! 😀
Grande… grande!!! 😆 😆 😆
Leggi, studia, prova, mischia ragionaci su si va avanti e ti dirò che proprio stasera con gli avanzini dell’amaro di fiori e di questo, mischiandoli, ho ottenuto un sapore gustoso. In fondo, volendo, si potrebbe usare tutta la pianta in una volta dimezzando radici fiori e foglie ma unendoli. Importanti sono i profumi di contorno, la cannella, i chiodi di garofano, l’alloro ecc…miscelando gli ingredienti e quel briciolo di zucchero per farlo meno amaro. In fondo una piccola vittoria e la settimana prossima un liquoretto leggero tutto da donne, quelle ghiottone ! Vi piace il cioccolato ?
E faccelo questo tutto da donne!! Ci piace il cioccolato…ci piace…sei diabolico Michele! 😀
Daiiiiiii!!! 😀 😀 😀
Non vedo l’ora di vedere il tuo prossimo liquorino! 😉
Ti immagino tutto preso dai tuoi alambicchi 🙄
Sento già il profumo!!! 😀 E le proprietà delle erbe mi fanno pensare che poi vabbè, tanto male non fa… 😉
..già il nome è una poesia… magico Michele! 🙂 🙂
Mi ero dimenticato di aggiungere delle foto ! Così si vedono foglie e radici. Lisa le ha messe al posto giusto ! Se non ci fosse lei…Grazie Lisa !
Meraviglioso quest’amaro e meravigliosa la pianta!!!! Non conoscevano né il grespigno né le sue numerosissime proprietà! Sei una miniera di informazioni 😀 alla prima gita fuori porta saremo pronte a raccogliere tutte le piantone selvatiche commestibili 🙂
Ispira, anche se nn son solita (anzi mai) bere alcolico, per sentir il sapore di questo ingrediente che non conosco
Grazie ragazze, purtroppo ho paura a fare analcolici per il problema della conservazione. Non sono un chimico né un biologo, arrivo fin dove posso e dove l’esperienza mi porta. L’alcool fa anche indubbiamente male e bisogna andarci cauti.
Ciao Michele! Mio padre sarebbe entusiasta di assaggiare tutti i tuoi amari e liquori :)! Complimenti davvero!!!
Furbilla , passagli le ricette, non è difficile farli . Noi “vecchietti” ci tiriamo un po’ su dopo i pasti, davanti alla TV, mentre le mogli sparecchiano, lavano ecc ..(forse questa non dovevo dirla, ad essere sinceri spesso ci si rimette !
Haicapitohaicapito lui… !!! eheh…
Noi donne sempre a sfaccendare invece… 😆
Ora però é meglio che vada da quel tronfio dell’erbivendolo sennò mi chiude fuori e addio pane alla cipollaaaa !!! 😉
Ci hanno tirato su così le mamme ….
Eh si Michele ma si è sempre in tempo per cambiare.. io osservo i fratelli del mio compagno e non capisco da dove sia venuto fuori lui. Facciamo tutto insieme, cucina, piatti e pulizie e ripartiamo ogni faccenda domestica e non 🙂
Di sicuro faccio qualcos’altro , oggi le ho costruito un piano per poggiare sull’asse il nuovo ferro da stiro con il serbatoio. L’altro giorno si può dire che le ho salvato la vita sempre a causa del ferro da stiro. Perdeva acqua e si ostinava a stirare finché non è saltata la corrente. Mica si rendeva conto del rischio ! L’ho requisito! Ah se non ci fossimo noi maschietti !!
Bravo bravo! Anche mio padre è un inventore-aggiustatutto, alcune cose che riesce a costruire mi fanno morire dal ridere. Credo che andreste d’accordo ma è veramente troppo impedito con il computer 🙂
Siamo di un’altra generazione, la manual meccanica. Anche io sono un po’ imbranato con il pc, ma ancora di più con il cellulare. a proposito bisogna che vada a spegnerlo. E’ proprio un odio !
Michele io non ho più il cellulare!!! La tv l’ho abbandonata dieci anni fa, il cellulare da circa un anno e mezzo e si sta benissimo.. non mi viene mai la tentazione di riusarlo.. è lì nel cassetto, spento e silenzioso e non reca alcun danno, nessuno mi chiama più ormai e io ovviamente non ho credito :)! Purtroppo suonano gli altri telefoni della casa e anche a spasso sono circondata da persone che non fanno altro che inviare sms o parlare al telefono però io mi sono liberataaaaaa