Con l’arrivo effettivo della primavera e finalmente giunto il momento dei pic nic domenicali. E cosa c’è di meglio di preparare una comoda e pratica torta salata fatta in casa?
Ingredienti per la sfoglia:
50 g di farina 0 (per i celiaci sostituire con farina di riso)
75 g di farina integrale (per i celiaci sostituire con farina di grano saraceno)
30 g di farina di canapa
2 cucchiaini di semi di papavero
1 cucchiaio di olio evo
sale
acqua tiepida qb
Ingredienti per il ripieno:
6 cipollotti
1 tazzina di uva passa
1 goccio di brandy
sale
olio evo
Procedimento:
In una terrina capiente setacciate le 3 farine, aggiungendo prima i semi di papavero e poi il sale. Aggiungete l’olio e iniziate a mescolare finchè l’olio non sarà del tutto assorbito dagli ingredienti secchi. A filo iniziate ad aggiungere l’acqua tiepida, impastando con forma fino ad ottenere un impasto compatto: dovete riuscire ad ottenere una palla morbida, ma compatta e soprattutto non friabile. Io mi regolo ad occhio. Lasciate riposare l’impasto coperto da un canovaccio pulito per 30′. Nel frattempo mondate i cipollotti e mettete in ammollo l’uvetta. Tagliate a rondelle fini i cipollotti e lasciateli appassire con un po’ d’olio per almeno 10′, dopo aggiungete l’uvetta e sfumate con 1 goccio di brandy, lasciando cuocere il ripieno fino all’assorbimento completo dell’alcool. Salate e spegnete il fuoco. Trascorsi 30′, iniziate a spianare l’impasto con un mattarello, la sfoglia deve essere molto sottile. Io prima di stendere l’impasto, l’ho diviso in 2 palline in modo da avere un disco per il sotto della torta e un disco per la copertura della torta. Distendete il primo disco sopra la carta foglio, riponete al centro il ripieno, avendo cura di lasciare un bordo vuoto di circa 1,5 cm. Coprite il tutto con il secondo disco e chiudete le 2 sfoglie. Infornate a 180° per 45-50′. Ecco una fotografia del ripieno!
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Buona,Monica! La farò sicuramente e la porterò con me nello zaino durante le escursioni in montagna! Grazie 🙂
La rifarò il prima possibile! Una domanda: una volta fredda si ‘secca’ molto?
Buona! Però per me analcolica.. 🙂
mhmm mi tira deve essere buona, ma la farina di canapa dove la trovi…e che sapore ha?!
😀
Grazie ragazze!
@ Gala: una volta fredda, la sottigliezza della pasta fa sì che si secchi un pochino, ma se la conservi in frigo resta morbida. A me un po’ croccante non dispiace :).
@Lau: la farina di canapa la trovi nei negozi bio. Per quanto riguarda il suo sapore a me ricorda il sapore dei semi tostati. Cotta in questo modo conferisce alla sfoglia un po’ di amarezza.
grazie per la ricetta, l’ho provata giusto ieri sera, ma con delle modifiche, addattandola a ciò che avevo a disposizione. Ottima l’idea dei semi di papaero nell’impasto, che hanno conferito un gusto fantastico.