Lo tsoureki (τσουρέκι) è un dolce lievitato greco che prevede l’uso di alcune particolari spezie, un po’ sconosciute in Italia, di cui parlerò meglio nelle “considerazioni”. Ha una tipica forma a treccia e, anche se si trova abbastanza facilmente per tutto l’anno, è il classico dolce pasquale; l’ho veganizzato per Pasqua, in modo da poter avere anch’io un dolcino da mangiare mentre il resto della famiglia si strafogava con la pastiera, e per l’occasione ho provato a sperimentare un’idea per “l’uovo vegan”, che mi frullava in testa da un po’: esperimento riuscito! 🙂
Ingredienti:
100 g di farina 00
100 g di farina manitoba (più altra farina per raggiugere la consistenza giusta)
60 g di zucchero
40 g di olio di semi di girasole
40g di latte di soia tiepido
15 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaio colmo di amido di frumento
8 g di proteine della soia in polvere
1 pizzico di curcuma
acqua qb
la scorza grattugiata di 1 limone bio
1/2 cucchiaino di mahlab
1 “perla” di Mastice di Chios
1 pizzico di sale
zucchero di canna, sesamo e mandorle per decorare
Procedimento:
Per prima cosa ho preparato un “lievitino” con i 40 g di latte tiepido, il lievito e 50 g di farina: si mescolano bene gli ingredienti per far sciogliere il lievito e si lascia a lievitare per 1/2 ora in luogo caldo. Poi ho preparato “l’uovo”: in un pentolino ho messo l’amido di frumento, le proteine in polvere, la curcuma e ho aggiunto acqua a sufficienza per sciogliere tutti gli ingredienti, ho messo il pentolino su fuoco dolce e ho fatto addensare, bastano pochissimi minuti. Poi, ho preso la perla di mastice e l’ho messa in un mortaio con 1 cucchiaino di zucchero, per ridurla in polvere. Ecco come appare
lo zucchero serve a non far attaccare il mastice al legno. Una volta polverizzata, ho unito la spezia in un recipiente largo insieme allo zucchero, l’uovo ottenuto in precedenza, il sale, il 1/2 cucchiaino di mahlab e la scorza di limone e ho “montato” con la frusta per qualche minuto.
Dopodiché, ho unito i restanti 150 g di farina e il lievitino che nel mentre di era gonfiato, e ho iniziato a impastare. Dopo aver ottenuto un impasto abbastanza solido, ho unito l’olio e ho continuato ad impastare, fino ad amalgamarlo uniformemente. A questo punto, l’impasto che avevo ottenuto era un po’ troppo liquido per lavorarlo, quindi ho dovuto aggiungere dell’altra farina manitoba, finché non ha raggiunto una consistenza più compatta. Sicuramente saranno stati altri 50 g, se non di più, ma l’occhio e il tatto vi aiuteranno, bisogna comunque tener presente che l’impasto deve rimanere leggermente appiccicoso, e basterà infarinarsi le mani per lavorarlo. Una volta pronto quindi, l’ho diviso in 2 parti, una il doppio della grandezza dell’altra e, aiutandomi con un po’ di farina, ne ho ricavati 2 grossi bastoni. Il più lungo (ripeto, deve essere il doppio dell’altro), l’ho posizionato a mo’ di V capovolta, al centro della quale ho messo l’altro bastoncino più piccolo, e così ho intrecciato l’impasto per ottenere la tipica forma a treccia.
Ho messo lo tsoureki in una forma da plum cake unta con poco olio a lievitare per almeno 2 ore, nel forno chiuso con la luce accesa. Normalmente si dovrebbe lasciare l’impasto a lievitare una prima volta, prima di intrecciarlo, e poi lasciarlo di nuovo a lievitare dopo avergli dato la forma, ma siccome ho fatto tutto la mattina di Pasqua e il pomeriggio dovevo lavorare (avete capito bene…), non avevo molto tempo a disposizione, così l’ho fatto lievitare solo una volta. Trascorso il tempo di lievitazione, ho prima spennellato lo tsoureki con del latte di soia, poi ho sciolto un po’ di zucchero di canna nel latte e l’ho spennellato di nuovo, infine ho cosparso con sesamo e mandorle tritare.
Ho messo lo tsoureki in forno caldo a 170° per circa 1/2 ora, facendo la prova stecchino per controllare la cottura. Fuori era bello dorato e dentro soffice proprio come lo volevo! 🙂 Eccone qui una fetta, accompagnata da fragole al limoncello casereccio.
Considerazioni:
Le spezie sono molto importanti per la riuscita del dolce, perché gli danno quel sapore tipico che lo contraddistingue. Il mahlab è una spezia ricavata dai semi di una varietà di ciliegia, la ciliegia di Santa Lucia (o ciliegia di Mahaleb, che è una città libanese), ha una consistenza e un sapore che ricordano un po’ la farina di mandorle amare ed è ampiamente usata nella cucina dell’Europa Sud-Orientale e nel Medio Oriente. Il Mastice di Chios invece è un prodotto molto particolare: è una resina bianca prodotta da alcuni alberi che crescono solamente nell’isola di Chios, in Grecia, e che assume una forma simile a delle perle. E’ usata soprattutto in pasticceria, nella preparazione di questo dolce e di altri dolci tipici della cucina greca, ma anche in creme, caramelle, gomme da masticare naturali ecc, ha un profumo fantastico e molto intenso, perciò va usata con parsimonia (anche perché essendo una spezia abbastanza rara e limitata nel territorio, è piuttosto costosa…). Mi sentirei di consigliare a chiunque andasse in Grecia di procurarsene un po’, perché è davvero speciale e nei dolci è “la morte sua”! 😀 Eccola qui.
Il dolce se l’è mangiato anche mio padre, che non ha accusato minimamente la mancanza di uova 😀 miracoli della curcuma! Con questo chiudo il mio reportage e spero che vi abbia fatto piacere leggermi, sono dell’opinione che il sapere vada condiviso e diffuso in qualsiasi campo :). A presto!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
E’ una ricetta bellissima! bravissima! quanto mi piacerebbe assaggiarne un pezzetto per sentire il sapore di queste spezie fino ad ora sconosciute…
Grazie mille Nica, magari potessi mandartene una fetta! 🙂
Bellissimo questo insolito dolce 🙂 non ho mai sentito nominare queste spezie… interessanti. Grazie per avercele fatte conoscere con questa ricetta 😉
Ma sembra delizioso!! *_* magari ad avere le spezie, lo farei subito!(ps: leggevo sul tuo profilo che abiti nei castelli romani..di dove sei? anch’io abito nei castelli! Mi invito da te a mangiare il dolce! :D)
Dai Proinseas, davvero?? 😀 Io sto nel tristissimo paesino di Lanuvio… già non lo sopportavo prima, ora che ci sono dovuta tornare dopo l’esperienza greca proprio non resisto!! Tu dove stai? Ho sbirciato anch’io ora sul tuo profilo e anche io, come te, ho studiato lingue a Roma Tre!! 😀 Heheh, ma guarda che affinità!
Io sto nella tristissima Velletri! Vicinissima a te! 🙂 anch’io la odio,e da viaggiatrice nata quale sono, ho visto quasi tutta l’Europa, e non vedo l’ora di emigrare!(magari in Germania!).
Dai, anche tu a Roma Tre? Che strano trovarsi su Vegan Blog! dovremo incontrarci per uno scambio di dolci eheh 😀
Si infatti, proprio vicine! 😀 La prossima volta che faccio lo tsoureki allora ti avverto, che questo ormai è andato! Ahaha 😀 Beata te che sei riuscita a vedere quasi tutta l’Europa!! 🙂
Me gusta mucho! 😀
Si, fammi sapere! 🙂 sono proprio curiosa di assaggiarlo *_* anche perchè suppongo che se vado in Grecia non lo trovo in versione vegan 🙂
Per quanto riguarda l’Europa…si, sono molto fortunata per aver già viaggiato così tanto! IO ringrazio ogni giorno i miei genitori per avermi messo sul camper a 6 mesi per il mio primo viaggio, in Olanda..da lì, non mi sono più fermata! (ti dico solo che giusto venerdì prossimo vado ad Amburgo per 5 giorni :)). Adoro scoprire posti nuovi e culture nuove! Prendo il mio zainetto da viaggio e vado! Sono una persona che viaggia molto economy, e la cosa molto spesso è un vantaggio, perchè è negli ostelli che conosci persone e fai amicizia, ed è con lo zaino, e senza l’ingombro delle valigie, che ti sposti con facilità…Viaggiare è una medicina per l’anima 🙂 preferirei non mangiare, piuttosto che smettere di viaggiare!
In Grecia infatti lo troveresti nella sua versione classica, a meno che non avessi la fortuna di incappare in qualcuno che fa il digiuno pasquale e si fa lo tsoureki da sé, senza usare ingredienti crudeli. Ti invidio (nel senso buono) per i viaggi sai?? E’ proprio vero quello che dici, poi ho sempre avuto un grande desiderio di viaggiare ma non sempre la possibilità, mi sono mantenuta per lo più nel bacino mediterraneo e finora sono a quota 5 paesi stranieri 🙂 ma prima o poi me la toglierò questa soddisfazione! 🙂 Buon viaggio per venerdì allora!! Io ora sto scrivendo dalla mia amatissima Grecia, sono riuscita a tornare per un po’ di giorni, a prendermi la mia dose!! 🙂
Tornata dal mio bellissimo viaggio, con l’amore per la Germania che cresce sempre di più! *_* devo postare qui sul blog un bel reportage, così sono sicura che convincerò tutti voi a volare ad Amburgo il prima possibile! Io in Grecia, e paesi vicini non sono mai stata, ma diamo tempo al tempo, ho solo 20 anni, e di viaggi ho intenzione di farne ancora molti! 🙂 Come te del resto, sarai sicuramente più grande di me, ma con una vita di viaggi davanti ;)scommetto che mi consiglierai di partire da Salonicco, per la Grecia 😀 Ho una curiosità da chiederti..ma il greco come lo hai imparato? Ti sei trasferita che già lo sapevi o lo hai imparato lì? Scusa l’invadenza, ma parlare di lingue straniere mi appassiona e sono curiosa 🙂
Anche io sono tornata oggi da Salonicco, sono stata due settimane e già vorrei ripartire!! Ti consiglierei vivamente di andarci infatti, essendo una città non sarà la classica meta estiva ma ha moltissimo da offrire, spcialmente per la vita notturna! 😉 E il mare della penisola calcidica (che si trova a pochi chilometri) è stupendo!
Il greco ho iniziato ad impararlo quando sono andata in Erasmus a Cipro, mentre studiavo Lingue a Roma. A Cipro ci sono stata 5 mesi, e mi sono letteralmente innamorata del mondo ellenico e specialmente della lingua, che io considero la lingua più bella al mondo, veramente. Conoscendo il greco si capiscono anche tante cose della lingua italiana. Per gli studenti Erasmus, l’università di Cipro offriva un corso superintensivo di greco gratuito, ogni giorno una lezione di tre ore! Dopo tre mesi ero già in grado di parlare, poi dopo aver preso la laurea ho deciso di andare a Salonicco, quindi già avevo una base lingustica, che poi vivendo lì si è perfezionata. 🙂 Non so se tu sei già stata in Erasmus, ma se non l’hai fatto ti consiglio davvero tanto di partire, è un’esperienza che ti cambia la vita!
Io non sono mai stata in Erasmus,ma conto di andare nel terzo anno :)mi piacerebbe molto andare in Germania,come si potrebbe ben intuire ;)sarei anche per l’Austria,o l’Inghilterra,o anche la Francia,ma Germania e Austria sono molto più utili per perfezionare il tedesco! 😀 ci credo,deve essere un’esperienza fantastica! 🙂 per quanto riguarda il fatto che Salonicco è una città non è un problema,io odio le vacanze di giorni e giorni al mare a prendere il sole,a me piace vedere,e scoprire! Quindi sarà un viaggio che farò sicuramente 😉
Ciao a tè,
io sono franco/armena e vorrei fare quello che noi chiamiamo “tcheurek” che facciamo per pasqua colle uova rosse !!! mi manco solo il mahaleb..
Sapresti dirmi dove lo posso comprare a Roma e poi se lo voi assaggiare, sarà con piaccere…
grazie della tua risposta a presto
Sandra
Ciao Sandra,
ti ricordo che questo è un sito vegano e che le uova non sono un alimento vegano, ma crudele.