Come far fuori del pane di segale molliccio e dolciastro che proprio non ci piace? La torta di pane è uno dei classici della tradizione italiana, fatta di riciclo e di ingredienti poveri. Come sempre, ho cercato una ricetta leggera, e sono capitata sulla Torta di pane e cacao di LaMiss. Ho fatto qualche piccolissima variazione, ed ecco qui il mio risultato!
Ingredienti (per 6 persone):
150 g di pane di segale integrale
1/2 l di acqua di rubinetto
3 cucchiaini di lievito
1 cucchiaio (15 g) di maizena
15 g di cacao amaro in polvere
5 cucchiaini (5 g) di stevia in polvere
10 g di mandorle tritate
10 g di uvetta
Procedimento:
Ammolliamo il pane nell’acqua (se preferite, potete usare il latte di soia) e, dopo averlo strizzato, lo frulliamo insieme al lievito, la stevia e la maizena. Quando il composto sarà bello liquido, aggiungiamo il cacao, l’uvetta e le mandorle, e versiamo tutto in uno stampo che metteremo in forno a 200° per 25-30 minuti. Complicato, eh?! La torta che ne risulta è leggerissima e… attenzione attenzione, ogni porzione ha solo 99 kcal! Meno di così si muore!!! Il sapore della stevia questa volta si percepisce di più, poiché ho dovuto abbondare un pochino a causa del cacao usato, che è veramente amaro! La torta è rimasta comunque amara nonostante abbia abbondato con la stevia, quindi credo che la mangerò con della marmellata sopra! Ma è il cacao che è davvero amarissimo, non so se è perché è puro, se è la varietà… boh…! Comunque se avete un cacao normalissimo, secondo me con queste dosi di stevia (anche meno!) resta buona.
Il Punto:
Ammetto che questa ricetta facilissima è anche una scusa per parlarvi dell’Eco Yoga Festival di Bogotà, una giornata organizzata una volta al mese in un parco della città, durante la quale si vuole avvicinare la popolazione alla cucina vegetariana e salutare, così come alle pratiche dello yoga, della meditazione, della medicina alternativa ecc. Sono rimasta stupita dal grande numero di partecipanti! Sinceramente, non me l’aspettavo proprio! Invece, parlando con un po’ di persone, pare che la Colombia (e in particolare Bogotà) siano il centro dello spiritualismo orientale in America Latina, così come il paese con più vegetariani del continente! E chi l’avrebbe mai detto? A me qui sembra che tutti mangino carne ad ogni ora, e che chiedere un piatto senza carne sia come chiedere del cibo non buono! E invece, forse cercando di associarlo al contesto di un continente che ha fatto dell’allevamento uno dei suoi cardini economici, la Colombia è l’India d’America! Inoltre ho scoperto che ci sono tantissime accademie e scuole di yoga, e che molti dei ristoranti vegetariani della città propongono dei corsi di cucina vegan e indiana! E io, da brava appassionata di cucina indiana (la adoro!!!) ho già deciso di iscrivermi a uno! Giovedì andrò anche al corso di prova di yoga nell’accademia più vicina a casa mia (in un tempio Hare Krishna!), anche se sono già convinta ad iscrivermi. La mia prima lezione, domenica, all’aria aperta, con i piedi nudi a contatto con l’erba e il sole a riscaldare la pelle, mi ha lasciato una sensazione così bella, che non posso non desiderare di fare yoga, di nuovo, il prima possibile! Oltre a lezioni di yoga all’aperto, durante tutta la giornata c’erano atelier di meditazione, così come “conferenze” su vari temi quali il senso della vita, il futuro dell’alimentazione (con attenzione particolare al problema degli OGM), proiezione di documentari, danze orientali e musica raggae sul palco… stupendo! Non sapevo a quale evento partecipare perché volevo andare a tutti! Infine, un gran numero di banchettini di cibo rigorosamente vegan (ho mangiato il seitan più buono della mia vita, e a me in genere non piace il seitan!!), e di stand che vendevano cibi biologici, cosmetici naturali, abbigliamento e scarpe fatte di fibre naturali e materiali riciclati ecc ecc… Ecco qui il mio bottino di guerra
Foglie di coca per infusioni (buonissima!), cacao amaro in polvere biologico, che quando l’ho trovato ho fatto i salti di gioia visto che non si trova da nessuna parte, e marmellata di uchuva fatta senza zucchero, usando la stevia! Avrei voluto anche quella di kiwi ma era finita! Aspetterò il prossimo Yoga Festival, il mese prossimo! Avevo preso anche dei biscotti di maca, un tubero che cresce sulle Ande peruviane… ma erano così buoni che sono finiti il giorno stesso! Ahah! Spero di non avervi annoiato con tutto questo racconto, ma finalmente domenica, per una volta, non mi sono sentita la persona strana che mangia diverso o che si interessa a robe strane (parte nella quale mi sono sempre trovata a mio agio!)… ho scoperto che questa città è più vicina a me di quanto credessi, e che c’è tanta gente che condivide le mie scelte e con la quale ho instaurato delle belle vibrazioni dopo 2 minuti di conversazione… Mi ha lasciato davvero contenta questa giornata! Non vedo l’ora di replicare, di mettere in atto tutti i progetti che ne sono conseguiti (corso di cucina e lezioni di yoga), e di vivere la stessa esperienza quando tornerò in Italia, ormai l’anno prossimo… A presto con un’altra ricetta, spero un po’ più elaborata!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ciao cara, fantastica ricettina!!’ ma come
Sostituisco la Stevia visto che qui non si trova?!! Malto o poco zucchero di canna possono andare bene? Oppure pensavo a del succo di frutta o una mela grattata…che dici?
LaMiss, nella ricetta originale, metteva 7 cucchiai di zucchero! Quanto al malto non saprei, non l’ho mai usato…la mela grattuggiata potrebbe essere una bella idea!
Ma che bella sensazione che mi hai dato. È stato molto interessante leggere il tuo racconto. Vorrei togliere la catena che mi lega in questo posto e partire…e magari visitare luoghi del genere. Beata te. E complimenti per la torta 😉
Bellissima la tua torta di pane!! mi fa ridere che ‘ogni porzione ha 99’ calorie…e non 100 😀 come nei prezzi degli alimenti al supermercato 😀 in effetti però è davvero leggera… che effetto fa il sapore della stevia con il cacao?? 🙂
Il reportage è stupendo…anche io ho fatto yoga per un certo periodo e mi è piaciuto molto, davvero mi calmava e rilassava…ma non solo, ne sentivo proprio un giovamento a livello generale 🙂
ma quale annoiarci!!! io adoro sentire racconti che sono saturi dell’energia che hai espresso tu, è esattamente quello che mi piace sentire, cioè mi piace quando trovo io qualcosa del genere e mi piace sentire quando capita agli altri.. e poi tutto fa parte dello stesso percorso, il prendersi cura di se, degli animali e dell’ambiente con l’alimentazione vegan, lo yoga, la meditazione, uno stile di vita consapevole, naturale e che possibilmente ti metta in contatto con persone che hanno le tue stesse vibrazioni, cavolo è bellissimo! e poi pure il corso di cucina indiana! invidiaaaaaaaaaaa, pure io adoro l’indiano anche perchè mi rilasso in quanto ha tanti buoni piatti veg. questa torta già mi piace, ne facevo una simile con anche della frutta, ma ora aspetto con ansia qualche ricettuzza indiana… 🙂
La Tua torta di pane è fantastica (ma dove la trovi la stevia?) e il tuo racconto molto interessante oltre che incentivante, mette proprio l’entusiasmo. Peccato che non ho assolutamente il tempo di seguire anche un corso di yoga (Tra studio, casa, cucina, bimbi e terreno da mantenere, non so più dove girarmi) e partecipare a questi incontri vegetariani. Anch’io alle volte mi sento un pesce fuor d’acqua e quando vado al ristorante sembra quasi impossibile trovare un piatto senza prodotti di origine animale (Di solito faccio la fame dovendo selezionare quello che mi portano, nel piatto rimane ben poco).Però sto facendo proselitismo facendo assaggiare i miei piatti e dimostrando che anche senza cibi di origine animale si possono creare pietanze gustose. Be Vi ho già tediato troppo, ma avevo un pò di tempo tra un’udienza e l’altra
beh ma dove sei finita in un sogno?sicura che era realtà?io non sono mai stata in Colombia,ti devo dire che ne ho sempre sentito parlare come se fosse un posto pericolosissimo.Ma a quello non ci ho mai dato peso,io ho girato un pochino il mondo,e tanti posti che ho visto,chissà perchè mi erano stati descritti come pericolosi,e stai attenta alla gente,e stai attenta a quello che mangi e bla bla bla.questo per dire che la colombia,sarà una delle mie mete del futuro.soprattutto ora che mi hai descritto questo festival.le foglie di coca da infuso me le ricordo bene.Ne bevevo in quantità in Perù per far fronte all’altitudine.e anche i biscotti di maca ,ne avevo fatto scorta e messi in valigia.Sinceramente anch’io non pensavo ci fossero così tanti vegan lì…motivo in più per venire a scoprire la Colombia.Un saluto.
Grazie a tutti per essere così stupendi!
@Romina: per me viaggiare è come respirare, sono ormai anni che vivo all’estero, e la scoperta di ogni piccolo dettaglio della cultura di un paese mi rende entusiasta, mi dà gioia e mi incuriosisce ulteriormente! Eppure, l’Italia inizia a mancarmi, le amicizie di sempre, una vita in fondo semplice ma chissà, forse autentica…un lavoro, una casa, una famiglia? Sono ancora giovane, e non ho certo intenzione di pensare ora a queste cose, ma diciamo che più gironzolo, e più mi rendo conto di quanto il nostro paese sia, tragicamente, stupendo!
@Cassiopea: ahah eccerto! il sapore si percepisce di più (diversamente dalla torta alle mele in cui non ho trovato nessunissima differenza con quella fatta con lo zucchero), però tieni conto che ho abbondato un po’ perché questo cacao che ho trovato è davvero amarissimo! Comunque è un ingrediente che bisogna sperimentare, sul web non ci sono molte ricette, e ci sono taaaaaaanti pareri molto discordanti! Io continuerò a tenervi aggiornati sui miei pasticci! =)
@DarmaSin: è vero, è tutto un percorso integrale ed organico, che facciamo a piccoli passi ma che coinvolge tanti aspetti diversi! Non credo proprio che sia un caso che io abbia preso la decisione veg proprio un mesetto dopo aver smesso di fumare (sono stata una ciminiera per quasi 10 anni!)…è come se avessi riscoperto il mio corpo, scoperto che non è un nemico da martoriare, ma un bellissimo strumento per muoverci nel mondo e metterci in contatto con esso…e dopo tanti anni di assoluta inattività ho cominciato a fare sport, mi sono messa a dieta, ho smesso di nasconderlo dietro a un’aggressività nel vestire che in fondo esprimeva solo vuoto in altro… non mi sento arrivata, ci sono tante altre cose che vorrei fare, così come alcune cose si intraprendono e poi si lasciano ecc, ma è un percorso che non avrei mai creduto di intraprendere, anni fa…e che mi rende felice!
@Olivotta: la stevia qui si trova ovunque, ma so che anche in Italia è ormai molto diffusa. C’è il problema della purezza…nella maggior parte delle soluzioni proposte, è addizionata ad altri edulcoranti ecc, quindi se decidi di comprarla informati bene prima! Comunque, tu hai un terreno e dei bambini di cui occuparti, e questa è già una cosa stupenda! Magari quando saranno più grandi riuscirai a ritagliarmi uno spazietto per provare quest’attività bellissima…ma per ora goditi i bimbi, ad ognuno il suo 😉 comunque io mi sento molto meno solo da quando bazzico su veganblog! sarà anche una community online, ma è preziosissima!
@Valentina C: me lo sono chiesta anch’io!!! invece pare proprio che fosse la realtà!!! Un VeganFest alla colombiana! ahah! La Colombia è cambiata tantissimo negli ultimi 10 anni, e la città di Bogotà è attualmente molto più sicura di altre città latinoamericane come Quito o Caracas! Nonostante ciò, purtroppo l’immagine che ha all’estero è ancora quella di un paese in cui tutti si fanno di coca (dimenticando che invece il narcotraffico ha come destinazione proprio i nostri ricchi paesi d’Europa e del Nord America), e dove rapiscono tutti! Certo, ci sono ancora tantissimi problemi, soprattutto nelle zone di campagna dove lo Stato non è presente e, nei migliori dei casi, la guerriglia diventa l’attore sociale che ti protegge, nel peggiore, i paramilitari fanno il bello e il cattivo tempo… Nonostante ciò, non è così pericoloso viaggiare se non si va in zone troppo troppo isolate, e credimi, è un Paese MERAVIGLIOSO! Qui c’è tutto, le Ande più profonde con le sue cime innevate, i prati verdi della zona di coltivazione del caffé, l’Amazzonia, il deserto, le foreste di mangrovie e le spiagge nere e agitate del Pacifico, i Caraibi e le pianure immense del centro…questo paese ti cattura il cuore e i sensi, e non si può resistergli! Per questo è così un peccato che sia ancora così stigmatizzato… Diciamo che qui, l’etichetta narcotraffico è un po’ come ciò che mi dicono così spesso…”Italia? mafia!”…qualcosa che esiste, certo, ma che non può e non deve essere rappresentativo del tuo paese!
…e io personalmente adoro l’accento colombiano (qui all’accademia di musica c’è una coloniaaaaa!!!!!!!!).
🙂
Torta di pane in mille e più varianti FOREVERE! 😉
Bellissima questa torta di pane!!! Soprattutto buona!! Brava teresinha! Ciao, a presto!!!
Federica 😉
Wow! Complimenti per il riciclo degli ingredienti e per la bella torta che ne hai ricavato 😉 Ma soprattutto, grazie per averci fatto sognare con il tuo magnifico reportage! Davvero, non avevo la minima idea che la Colombia fosse un territorio così sensibile alla spiritualità delle discipline orientali e alle tematiche ad essa associate (veganesimo in primis!). Uff…anche a me piacerebbe moltissimo praticare lo Yoga (finora mi è capitato di frequentare solo raramente qualche lezione di prova…): peccato che i corsi qui siano notevolmente costosi! Secondo te, è possibile intraprendere questa pratica in autonomia, cioè rifacendosi a video-corsi e a testi che trattino l’argomento in maniera discorsiva?
Complimenti per il reportage! Io sono sicura che in Italia le cose stanno cambiando ma molto lentamente, purtroppo c’è una grande ignoranza in giro rispetto all’alimentazione vegetariana (figurarsi su quella vegana!), perche nel 2012 non è possibile che ancora la gente ti domandi: “ma allora cosa mangi???”, oppure che ti dica: “mamma mia una ragazza giovane come te! Stai attenta!” (cose successe a me). Per questo sono importantissime tutte quelle manifestazioni (come ad esempio il VeganFest) che fanno informazione corretta!
non ti avevo fatto il “benvenuto”, ma quale occasione migliore con una fetta di questa torta!non ho mai usato la stevia,vedo che tu la utilizzi molto…ti trovi bene?
“ma diciamo che più gironzolo, e più mi rendo conto di quanto il nostro paese sia, tragicamente, stupendo!”: potrei commuovermi! Grazie per il reportage e il discorso (si, per me hai parlato, non scritto) molto interessante! La torta è buona, che vuoi di più?
Buona.
Ciao ragazze.
Volevo farvi una piccola nota sulla Stevia pura:
la Stevia ha varie molecole dolcificanti ,in base alla qualità: RebA è la migliore, RebB un pò meno e via dicendo. Se viene solo scritto “glucosidi dello steviolo” vuol dire che non lo vogliono specificare, e quindi ti danno la parte meno di qualità.
Altro punto: la Stevia pura non deve avere aromi ed altri componenti chimici(agenti volumizzanti, lattosio, etc…)
Per farvi capire meglio:
STEVIA MISURA: agente volumizzante : maltodestrine, edulcorante glucosidi dello steviolo (estratti dalla stevia), aromi naturali.
Quindi non tanto naturale, anzi….
Io mi sto rifornendo sul sito http://www.leantichericettedeimonaci.it , la loro Stevia è biologica:
ingredienti: RebA 98%, RebB 2%. Insomma completamente pura, e le torte mi stanno venendo assai meglio.
Ne ho provate tantissime di Stevia pure, ma fino ad ora rapporto qualità /prezzo è stata la migliore.
Spero di esservi stata di aiuto.
Chiara