Chiudo la settimana con l’ennesimo esperimento al forno: da una cosa ne escono 3! Questa preparazione con farina di ceci era partita come una sorta di “tarpa fame” che poteva essermi utile tra una spremuta ed un centrifugato (evviva, è arrivata la centrifuga! Non vi mostro nulla perché un centrifugato alle carote sapete tutti com’è, giusto? Ma nei prossimi giorni certamente vi farò vedere qualcosa di più elaborato – l’Energy juice di CucinoInCina resta tra i progetti nel cassetto :)). Ma non chiamiamola farinata, troppe cose non quadrano. Infatti questa “frittata senza uova” (e direi che nell’aspetto la ricorda molto) mi ha riservato una grande sorpresa. Una volta terminata la cottura, ho scoperto avere in sé tre anime differenti…
Ingredienti:
200 g di farina di ceci
560 ml di acqua o brodo vegetale
origano qb
sesamo qb
sale qb
carta da forno (fondamentale per la riuscita degli “strati”)
Procedimento:
Pensate di dover fare la farinata seguendo le istruzioni che trovate sulla confezione della farina di ceci (che vi dice di mettere 250 g di farina in 0,7 l di acqua). Nel mio caso ho ridotto le dosi dopo una serie di precedenti esperimenti che vi ho omesso, che mi hanno portato ad individuare questo quantitativo come ideale per riempire la teglia da forno rettangolare. Dovete lasciare il composto di farina e acqua a riposo per almeno un’ora (dovete mescolare fino ad eliminare qualsiasi grumo), già imbottito di rosmarino (io la volta precedente ho utilizzato un composto biologico di erbe italiane per verdure). La mia acqua in questo caso era l’acqua rimasta dalla cottura di broccoli patate e carote del pranzo, che guarda caso era 560 ml (da non credere). L’anti-smog del titolo è per via dei broccoli e delle carote che contengono antiossidanti (parte del kit anti-smog da città). Una volta trascorso il tempo di riposo si procede aggiungendo il sale e l’olio (nella dose di 2 cucchiai per 250 ml). In questi giorni sto avendo qualche piccola perdita di memoria (saranno i rimi frenetici a cui viaggio?) e per l’ennesima volta ho scordato di aggiungere l’olio!! Già avevo disteso l’impasto, che si presenta allo stato liquido, sulla teglia (preparata con carta da forno) e lo avevo già anche spolverato con il sesamo in superficie, per cui nulla da fare, così com’era è entrata in forno (preriscaldato da 20 min circa) a 220°, ventilato (stessa temperatura e stesso tempo che uso per fare la mia pizza di kamut) per restarci 20 minuuti. Il risultato è una specie di frittata, come potete vedere…
La sorpresa… il tris:
L’idea era, come detto, di utilizzarlo come “tarpa fame” e a me piace spiluccare pezzi qua e là con le mani, man mano, al crescere della fame. Così, tolto il primo pezzo mi sono accorta della sorpresa degli strati. Lo strato superficiale che si presenta più scuro e con il sesamo, è sottile sottile e può essere utilizzato come “sfoglia” (passatemi il termine) per involtini di qualsiasi tipo (io l’ho avvolta su se stessa e mangiata così). La parte centrale, quella che potrebbe sembrare una “frittata di uova” è molto simile alla polenta e si presta come base da arricchire con verdure o salsine veg (ma potrebbe anche essere mangiata con il latte, la mattina a colazione). La sorpresa migliore me l’ha riservata la parte che stava sotto, attaccata alla carta da forno: un “crackers simil pane carasau” che si mangia appunto come crackers 🙂
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
io adoro la farina di ceci! è così versatile..la proverò senz’altro, l’idea dei tre strati poi mi sollettica alquanto. Già so che mi piace. Grazie della inconsapevole scoperta:-)
Hai avuto proprio una bella sorpresa..anzi tre! Io con la farinata, cecina ci litigo sempre! 🙁 Sono riuscita solo una volta ad ottenere qualcosa che mi soddisfacesse! La tua sembra squisita! 🙂
uau che magia! con una infornata 3 risultati! complimenti sono curiosa soprattutto del pane carasau alla farinata 😀 complimenti!
Grazie per aver condiviso la ricetta!! Purtroppo non poss i ceci, ma mio marito, sì…e li adora! E soprattutto si aggira sempre famelico all’ora dei pasti…quindi ottima l’idea…anzi le tre idee! Si possono usare come aperitivo…come involtini per avvolgere verdurette…tofu…wow! Bravissima!!
che buona la cecina tre strati! cosparsa col sesamo non l’ho mai provata….io abbondo sempre con olio e tanto tanto pepe….mi ci piace tantissimo e viene una bella crosticina….anche se non disdegno affatto quella acquistata in riviera a viareggio dove vado al mare…mmmm…..che fame mi hai fatto venire…
Chissà se riuscirò mai a replicare questa delizia!
Siete troppo buone (e soprattutto ottimiste nei miei confronti, non dovete!). Anch’io mi chiedo se riuscirò a replicare di nuovo questa “cosa” (tutte le volte esce sempre una cosa diversa!!).
Comunque è davvero semplice da fare, ma il risultato è letteralmente sorprendente 🙂
Mi e vi faccio un in bocca al lupo
😉
Ma guarda che sorpresa ti ha riservato la farinata! E’ fantastica con i tre strati diversi! 🙂 Ma non chiamiamola farinata, giusto 🙂
Vedi? Sbagliando ti e’ venuto fuori un capolavoro!!! E sì, perche’ hai detto che ti sei dimenticata di aggiungere l’olio. Ed ecco l’ottimo risultato!!!Brava!
Ceciamociiii <3
Anche io adoro la farinata al forno, ma sarà che non uso mai la carta forno per farla, non ottengo più strati…la prossima volta provo come hai fatto tu, bella scoperta 😉
ke idea usare il brodo di verdure x insaporire…. e poi nn resisto davanti alla farinata
Ma ci leggiamo nel pensiero: ank io l’altro giorno ho ottenuto una sfoglia croccante tipo pane carasau…. perchè ho cotto troppo la farinata (nel mio caso la stavo facendo al microonde xk avevo fame ed ero appena tornata).
Dagli errori vengono sempre fuori cose ke stupiscono
Ma è una ricetta degli Dei. Complimentissimi. 😉
Ma questa è la farinata della regina *_*